Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1954/1955
Serie B
13-02-1955 - Giornata: 19 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Cagliari US 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 12. Marra I.[A]

Alessandria US Lena Fausto, Bussetti Luigi, Bosio Bruno, Mirabelli Walter, Traverso (I) Luigi, Masperi Luigi, Giraudo Ernesto, Albertelli Lanfranco, Lerici Roberto, Marra Italo, Serone Roberto All.: Marini Nereo

Formazione avversaria
CAGLIARI US: Santarelli; Villa, Simeoli; Torriglia, Cadè (I) Giancarlo, Molinari; Savigni, Santagostino, Mezzalira, Mussino, Pantaleoni. All.: Piola Silvio.

Arbitro: Coppa Alessandro (Como)
Note
Infortunato: 45’ Cadè I [C, passato all’ala sinistra]. Angoli: 8-4. Spettatori: 6.000. Giornata grigia e fredda, terreno asciutto ma viscido a tratti. Inizio gara ore 15:00.

Commento
ALESSANDRIA-CAGLIARI 1-0 Silvio Piola, alla sua prima esperienza come allenatore, ha certamente battuto ogni record di sfortuna. Il Cagliari, la squadra che il vercellese guida da circa due mesi, continua la serie dei risultati negativi e per di più ogni settimana perde un giocatore per infortunio in partita. Ieri ad Alessandria i rossoblù sardi sono stati battuti per 1-0 ed il mediocentro Cadè I è andato ad aggiungersi al lungo elenco dei titolari indisponibili che comprende già Barranco, Bettoli, Morgia, Miolli, Micheloni e Bersia: in queste condizioni il compito di un allenatore diventa tremendo. Piola sta facendo e farà di tutto per risollevare una compagine che in pochi mesi è passata dalle ambizioni di primato all’ansia per la disperata situazione di ultima in classifica: scenderà egli stesso in campo quanto prima per tentare di rianimare con l’esempio i suoi sfortunati ragazzi. Le probabilità di salvezza però non sono molte ed il comportamento del Cagliari nella gara contro i grigi non autorizza certo a considerazioni ottimistiche. L’Alessandria ha giocato francamente male, ma i rossoblù sardi non sono riusciti a fare di meglio ed hanno perso. L’infortunio toccato a Cadè a pochi minuti dal riposo ha costretto Piola a rivoluzionare i ranghi per spostare il giocatore zoppicante all’ala sinistra. Villa è diventato centromediano, Torriglia terzino destro, Pantaleoni mediano e tutta questa girandola di variazioni ha accresciuto ancora la confusione che regnava nella squadra, impedendole di approfittare della giornata contraria di parecchi tra gli alessandrini. I grigi avevano posto un’ipoteca sul risultato dopo soli undici minuti di gioco: il pallone passava da Masperi a Lerici, dal centrattacco al numero 10 Marra, il cui insidioso tiro con l’esterno del piede sinistro batteva Santarelli. Ottenuto il vantaggio, gli attaccanti alessandrini si sono impegnati per raddoppiarlo, ma l’insistenza di alcuni nelle azioni individuali, gli errori di mira di Giraudo ala destra per forza e l’insufficiente appoggio dei mediani laterali hanno impedito che la complessiva superiorità della squadra piemontese desse altri risultati positivi. La squadra di Piola, finché ha potuto conservare la sua formazione, ha impegnato la difesa alessandrina, ma l’azione potente e precisa di Traverso e Bussetti (i migliori dei grigi insieme ad Albertelli) ha distrutto quanto le mezze ali sarde Mussino e Santagostino andavano costruendo, con la complicità della approssimativa marcatura dei loro diretti avversari. Nella ripresa l’offensiva dei grigi è continuata, senza però far giungere altri palloni nella rete rossoblù. Al 16’ un tiro di Marra è finito a lato di poco, al 19’ Giraudo ha tirato in bocca al portiere da due metri, sbagliando due altre facili occasioni al 31’ e al 38’. A quattro minuti dalla fine il pubblico ha reclamato il rigore per un presunto atterramento di Serone in area ma l’arbitro Coppa di Como giustamente non si è lasciato commuovere. La partita così si è chiusa con il punteggio di 1-0 che è, in sostanza, il più giusto che si potesse pensare, venendo da esso sottolineati sia li comportamento sconfortante dello sfortunato Cagliari, sia la prova poco convincente dell’Alessandria. Tra i sardi che, risultato a parte, hanno lottato tutti coraggiosamente, si sono salvati Simeoli, Villa, Mussino e Molinari. (Gianni Pignata, «Stampa Sera», 14 febbraio 1955) Le previsioni della vigilia si sono avverate in pieno: la lotta si è scatenata vivacissima nei due settori fin dalle prime battute, in relazione appunto al valore della posta in campo, poiché entrambe le contendenti si dibattono tuttora tra i gorghi della retrocessione. Nessun respiro si sono concessi gli atleti, che hanno profuso fin all’ultimo tutte le loro risorse, anche perché il campo era aperto ad ogni improvviso capovolgimento delle azioni che si sono sviluppate a ritmo indiavolato con alterne vicende nei due estremi settori. Il Cagliari, battuto all’inizio da un folgorante pallone calciato con ponderata visione da Marra, non si è mai rassegnato alla sconfitta e si è proteso con tutte le sue forze all’attacco, convinto di poter almeno giungere alla divisione dei punti. Ma ancora una volta, benché i due sistemi offensivi siano pervenuti sovente in condizioni propizie per debellare le rispettive roccaforti, i tiri conclusivi hanno fallito il bersaglio e sono stati senza eccessive preoccupazioni sventati dai due guardiani. I difetti delle due linee attaccanti sono così emersi nuovamente in molteplici contingenze e in modo più accentuato per lo schieramento rossoblù, che ha fallito troppe occasioni per le solite incertezze. L’inizio è stato di pretta marca cagliaritana. La squadra si è distesa velocissima all’attacco e Mezzalira in una azione personale, superati due avversari, si è trovato solo davanti a Lena, che ha bloccato il pallone senza difficoltà. Al 10’ Pantaleoni spedisce un potente traversone, finito a lato. Due minuti dopo si è avuta l’azione che ha concluso le sorti della giornata: Serone partiva velocissimo, quindi inviava preciso la palla a Marra, che appena varcata l’area di rigore spediva nell’angolo destro, mentre Santarelli era fuori del tiro. Il gol era così sanzionato attraverso una limpida e fulminea azione, che peraltro non ha sconcertato le linee dei rossoblù, i quali hanno ripreso a sviluppare il loro gioco abituale con fitti passaggi raso terra ed immediate smarcature ed hanno più volte creato l’orgasmo e la confusione nella difesa grigia. Di questa prevalenza tattica e offensiva il Cagliari non ha approfittato nemmeno quando i grigi hanno subito tre calci d’angolo e le mischie si sono rinnovate paurose sotto la rete di Lena. Nuovi ritorni offensivi dei grigi con Giraudo in ottima giornata e Marra assai intraprendente, poi al 40’ il Cagliari fallisce la più facile occasione verificatasi per i suoi colori. Fuga velocissima di Mussino che giunto a una quindicina di metri, completamente libero, non ha più davanti a sé che Lena il quale esce dai pali per tentare un intervento disperato: il tiro sferrato dall’avversario fallisce però completamente la rete sguarnita. Nella ripresa il Cagliari opera i vari spostamenti accennati, ma anche così modificata la compagine non dà segni di miglioramento: il suo rendimento nei vari settori è mediocre anche se la volontà e lo spirito aggressivo si manifestano elevati nella instancabile attività ardentemente profusa in tutti i settori. È una lotta che appassiona altamente per il tono elevato e robusto cui è ispirata; così da creare continui capovolgimenti nelle due estreme aree. A notevoli periodi di egemonia grigia subentrarono altrettante fasi sviluppate dai rossoblù in modo molto acceso; sotto la porta di Lena e Santarelli le mischie si rinnovano ogni tanto specie contro la roccaforte degli ospiti per i rinnovati calci di punizione e di angolo che questi devono subire. Nell’ardore della mischia Giraudo solo con la palla a pochi passi da Santarelli è nettamente travolto. Poco dopo un’altra azione sviluppata da Serone e da Lerici dà modo a Giraudo di consolidare la vittoria, ma l’ala destra alessandrina fallisce il tiro. Ancora una confusa mischia sotto la rete di Lena ove sostano una quindicina di giocatori protesi ad attaccare e difendere con bramosia indomita. Il pallone respinto più volte ritorna ancora nell’estrema area grigia ove si riaccendono altre dure contese a volte con scontri senza esclusione di colpi. A rompere questo nuovo cerchio infernale interviene Bussetti che invia la palla a Lerici piazzato a metà campo: il condottiero dei grigi serve in profondità Serone, intervenuto velocissimo, e l’agile ala grigia fugge sotto la rete di Santarelli, ma un terzino rossoblù interviene robustamente, atterra l’attaccante grigio nell’area fatale e il nuovo fallo non è rilevato dal direttore di gara che pure ha sorvolato su altri falli, non sempre involontari. Un ultimo guizzo degli animosi cagliaritani tiene ancora in sospeso gli animi tementi che il fragile risultato possa, all’ultimo momento, mutare. Si giocano le frazioni di recupero col fiato sospeso finché il fischio finale dell’arbitro pone termine alle sudate ostilità che hanno sancito la vittoria grigia in termini strettamente di misura e non per questo meno preziosa. Partita vivacissima, con qualche duro scontro e qualche contuso. Terreno asciutto, ma in qualche punto leggermente viscido. Nella ripresa il Cagliari ha operato vari spostamenti: Cadè per uno strappo muscolare è passato all’ala sinistra; il terzino Villa a centromediano; Savigni dall’ala sinistra a mediano destro e Molinari ha sostituito Villa. Ammoniti Mirabelli e Santagostino. (Giovanni Camagna, «Corriere dello Sport», 14 febbraio 1955) Con il solito 1-0 l’Alessandria ha regolato oggi al Moccagatta la pugnace unità del Cagliari. Il punteggio sarebbe stato assai più rilevante, se i grigi avessero effettuato maggiori tiri a rete, proporzionati alle loro travolgenti azioni. Invece la linea attaccante alessandrina, paga forse delle belle trame sviluppate a metà campo, in area si abbandonava a cincischiamenti inutili e di facile annullamento. È stata questa la causa principale, che ha privato i padroni di casa di una chiara e netta vittoria. Nel primo tempo della gara, in particolar modo, i grigi hanno avuto numerose occasioni per poter realizzare, ma l’indecisione dei suoi uomini di punta ha consentito ai rossoblù cagliaritani di frustrare la minaccia. Oggi chi ha impressionato maggiormente negli alessandrini è stato l’onnipresente Lerici, autore di numerose azioni da rete, malamente sfruttate da Giraudo, Marra e Serone. Quest’ultimi, tuttavia, non hanno fornito una prestazione deludente, in quanto con le loro incursioni in area rossoblù hanno contribuito a sfibrare gli estremi difensori e a creare le premesse della vittoria per i colori della loro squadra. Comunque, se dal punto di vista tecnico gli arcieri alessandrini non si sono levati dalla mediocrità, da quello redditizio bisogna riconoscere che hanno sensibilmente progredito. Volontà, scatto, intesa sono stati profusi a iosa nella combattutissima disputa. Molto efficace è risultato altresì il lavoro svolto dalla mediana, dove Mirabelli e Masperi hanno messo in luce le loro eccellenti doti. Mirabelli in particolar modo ha dimostrato una esuberanza di fiato e di stile. L’unica nota un po’ fuori posto della mediana alessandrina è stato Traverso: il centromediano grigio non è stato oggi all’altezza della situazione. Una leggera indisposizione ha menomato la sua efficienza fisica. Del trio difensivo Bussetti è stato il migliore, seguito immediatamente da Lena, il quale ha effettuato alcune parate veramente belle. Incerto e sfasato si è dimostrato viceversa Bosio, che ha mancato alcuni interventi e non sempre è riuscito ad arrestare il suo diretto antagonista, dando così la possibilità ai rossoblù di incunearsi nella sua zona. Il Cagliari è stato meritevole. Ha perduto la posta in palio, perché l’Alessandria è stata, specie nella prima fase della gara, nettamente superiore, ma avrebbe potuto anche strappare il pareggio se, oltre al grande impegno gettato nella contesa, i suoi attaccanti fossero stati meno farraginosi. Fra tutti i cagliaritani Mezzalira è stato senza dubbio il miglior uomo. Le azioni personali svolte dal centravanti rossoblù misero i brividi negli spettatori. C’è voluta la vigile guarda di Bussetti e Masperi per fermarle nei momenti più pericolosi. Mezzalira ha entusiasmato gli alessandrini e gli applausi tributatigli sono stati meritati. Ottima è apparsa anche la mediana con Torriglia, Cadè e Molinari. Efficiente la difesa, sebbene la rete segnata dai grigi si debba imputare al bravo Santarelli. La rete è venuta al 12’ dopo una bella azione Lerici, Albertelli e Marra, che veniva coronata dal successo per merito di quest’ultimo. (Romolo Vite, «La Gazzetta dello Sport», 14 febbraio 1955) I "GRIGI" A MODENA Al termine della partita col Cagliari il pubblico non era entusiasta dell’andamento della gara, anche se i grigi avevano ottenuto una preziosa vittoria. Non sempre, d’altronde, si può giocare bene e vincere: vedi, ad esempio, la partita di Brescia! Ottenuta la rete di vantaggio al 12’, l’Alessandria ha adottato una tattica di prudenza, anche in considerazione del terreno fangoso; all’attacco la squadra grigia ha lasciato tre uomini, veramente pochi per riuscire ad insinuarsi tra le maglie della forte difesa del Cagliari: nonostante questo Serone, Lerici e Giraudo si sono trovati sovente a ridosso della rete avversaria, e solo nella fase conclusiva i tiri sono stati falliti, due da Giraudo ed uno da Marra. Tra i migliori in campo si possono citare Mirabelli, Lerici e Masperi. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 19 febbraio 1955) RISULTATI: Arsenaltaranto-Modena 2-2 Como-Treviso 2-1 Lanerossi Vicenza-Palermo 3-0 Monza-Messina 1-1 Parma-Brescia 2-1 Pavia-Padova 1-1 Salernitana-Marzotto 4-1 Verona-Legnano 2-1 CLASSIFICA: Lanerossi Vicenza 30; Padova 23; Legnano 22; Modena 21; Brescia, Como, Messina 20; Arsenaltaranto, Marzotto, Parma 19; Palermo, Pavia 18; Alessandria 17; Monza, Salernitana, Treviso 16; Cagliari, Verona 14 MARCATORI: 10 gol: Stivanello (Padova) 9 gol: Motta (L.R. Vicenza) 8 gol: Fraschini (Brescia) 7 gol: Bertoni (Pavia), Cabas (Modena), Fioravanti (Salernitana), Marchetto (Marzotto) 6 gol: Bonistalli (Padova), Caprile (Legnano), Carta (Brescia), Rebizzi (Legnano), Testa L. (L.R. Vicenza), Vicini (L.R. Vicenza) 5 gol: Brach (Messina), Cuzzoni (Pavia), Fontana Aldo (Parma), Giammarinaro (Modena), Manzardo (L.R. Vicenza), Marra (Alessandria), Maselli (Palermo), Massagrande (Salernitana), Pavanello (Treviso) Il punto sul campionato La seconda giornata di ritorno aveva visto il Vicenza sconfiggere il Palermo portando a sette i punti di distacco sul Padova fermato sul pari sul campo del Pavia. Staccato di una lunghezza dai veneti il Legnano sconfitto sul terreno del Verona: decisiva la rete di Lonardi. Il Modena era stato bloccato sul pareggio sul campo dell'ArsenalTaranto. Il Brescia era uscito sconfitto dal campo del Parma: decisivo Darin a ette minuti dal termine del match. Di misura il Como si era imposto contro il Treviso. La Salernitana si era imposta, senza affanno, contro il Marzotto.