Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1954/1955
Serie B
13-03-1955 - Giornata: 23 - Vicenza - Romeo Menti


Lanerossi Vicenza AC - Alessandria US 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 57. Bonci (II) E. [La]

Alessandria US Lena Fausto, Bussetti Luigi, Bosio Bruno, Albertelli Lanfranco, Mirabelli Walter, Masperi Luigi, Bocchio Peppino, Perin Gastone, Lerici Roberto, Marra Italo, Serone Roberto All.: Marini Nereo

Formazione avversaria
LANEROSSI VICENZA AC: Sentimenti (IV) Lucidio; Giaroli, Pavinato; Moro S., Lancioni, Bonci (II) Emilio; Manzardo, Campagnoli, Campana, Miglioli, Motta. All.: Campatelli Aldo.

Arbitro: Coppa Alessandro (Como)
Note
Angoli: 7-2 oppure 8-2. Spettatori: 5.000 oppure 7.000. Giornata di tiepido sole. Inizio gara ore 15:00.

Commento
Una gara così penosa da non sapere quasi quale delle due squadre sia la capolista e quale la derelitta relegata nei bassifondi della classifica. Giornate del genere capitano a tutti, a chi di rado, a chi spesso. Ma oggi Lanerossi e Alessandria, salvo qualche eccezione per Marra e Perin, hanno giocato, impostato azioni di continuo lanciando attaccanti (e persino terzini) in scorribande, manovrando in tandem o con massicce offensive frontali. Ma quanto caos e quanti errori! Tutti più o meno, salvo Lena, Giaroli, Lancioni, Bussetti e Bosio, hanno compiuto cose così assurde da sembrare dei miopi senza occhiali o peggio personaggi comici di Walt Disney. Anche l’arbitro ha voluto dividersi una parte degli abbondanti fischi lanciati dai tifosi; ma fortunatamente nel secondo tempo il signor Coppa ha pareggiato il bilancio perché altrimenti a qualcuno sarebbe venuta l’insana idea di additarlo come responsabile delle pietose cose viste in campo. Comunque il Lanerossi, anche se i suoi solisti sono mancati, ha vinto (con una rete segnata da un mediano); ma i punti sono stati carpiti all’Alessandria con lo stesso merito con cui Mirabelli ha fermato Campana a un minuto dalla fine facendogli a brandelli le mutandine. Nemmeno un furto con destrezza, insomma. La gara, come si è già detto, non si può considerare monotona: brividi ce ne sono stati sempre, ma sempre all’ultimo momento qualche balorda Penelope (Perin o Lerici, Motta o Campagnoli) ha disfatto grossolanamente (a volte persino con cortese disinvoltura) trame intessute a metà campo con una certa freschezza e intelligenza. Nel Lanerossi ritorna Miglioli dopo circa quattro mesi di assenza in sostituzione di Vicini, recluta a Roma. L’Alessandria dà l’avvio con un’azione combinata fra Perin e Lerici. Il cuoio, preso sul collo del piede, va oltre la traversa. Pronta replica vicentina con Miglioli (un po’ troppo arretrato rispetto ai compagni) Motta e Campagnoli. Il tiro è così bislacco che la stessa mezz’ala si mette le mani nei capelli. Nelle retrovie le cose vanno un po’ meglio. Bussetti e Bosio e il trio della mediana si danno un gran da fare; fra i biancorossi egualmente, Giaroli, Moro, Lancioni e Bonci stentano a trovare il ritmo giusto, ma poi si riprendono con la consueta abilità. All’attacco, invece, solo i due centravanti e a volte Miglioli e le estreme alessandrine tentano col dribbling o col cross la via della rete. Ma con Motta in giornata infelice, Campagnoli distratto e Marra e Perin occupati più a sbracciarsi che a collaborare attivamente ben poco potevano sperare i loro compagni. Al 9’ Campana supera due difensori e porge a Manzardo: rapido scambio con Motta, ma la palla va alta. Poi è Campagnoli, per due volte, che manca da buona posizione. Si arriva così al 33’ (dopo un’altra occasione perduta da Manzardo) al gol annullato, Giaroli batte una punizione da centrocampo; raccoglie di testa Miglioli che insacca, ma Coppa annulla per fuori gioco. Ultimi minuti con altre tre gigantesche papere di Campagnoli (tiro fuori bersaglio), di Perin (poteva andare in porta solo e invece spreca da lontano) e Campana (tiro altissimo a porta vuota) e due interventi da fischi a scena aperta del direttore di gioco. Si deve a Giaroli – al 7’ della ripresa – uno dei tiri più pericolosi; questa volta infatti la sfera colpisce la rete esterna. Poi nuovamente gioco spezzettato sino all’unica rete della partita. Al 12’ Campana serve di precisione Manzardo; l’ala rimette prontamente al centro, dove Bonci irrompe di testa e segna. Si attende dal Lanerossi una facile e grossa vittoria. Ma la partita ristagna sullo stesso tono e si conclude con identiche sgrammaticature. Buon ultimo Serone al 43’, che preferisce tirare in corsa piuttosto di fermare il cuoio. Ed era solo davanti a Sentimenti IV. (Eros Mognon, «La Gazzetta dello Sport», 14 marzo 1955) È stata la più brutta partita giocata dalla capolista sul terreno amico dall’inizio del campionato, una partita che avrebbe dovuto terminare col risultato di parità, oltre tutto per compensare anche i meriti dell’Alessandria, che si è battuta dall’inizio alla fine senza dubbio con più intelligenza che non i padroni di casa. Il quintetto biancorosso è apparso insufficiente sia nel primo che nel secondo tempo; soltanto Campana nei primi 45’ ha cercato di combinare qualcosa di buono, ma nella ripresa è completamente naufragato nel marasma generale. Si è visto oggi un Motta, fresco di una recente indisposizione, assolutamente incapace di liberarsi dalla stretta e abile guardia di Bussetti, mentre d’altro canto Campagnoli è rimasto frequentemente imbambolato nelle zone morte del campo. Miglioli è andato avanti a strappi e Manzardo, oltre ai soliti difetti d’ingenuità, ha pure messo in mostra una mancanza di volontà nel cooperare alla manovra del reparto. Buon per il Vicenza che i reparti arretrati abbiano come al solito tenuto bene, ché altrimenti Lerici e compagni non si sarebbero certo fatta scappare l’occasione di mettere a segno il risultato più sensazionale della giornata. Ma, come abbiamo detto, i tre terzini hanno giocato sul metro della loro migliori prestazioni e gli stessi laterali, per quanto non troppo brillanti nel lavoro di sostegno, hanno tenuto con scrupolo la zona centrale del campo. Bonci II, poi, con un volo d’angolo eseguito nella ripresa, è riuscito addirittura a cogliere quel successo che i cosiddetti frombolieri avevano fino allora rincorso invano. L’Alessandria si è battuta con coraggio, ma anche con buona tecnica. Il portiere ha eseguito delle belle parate, Bussetti si è fatto valere da par suo nei confronti con Motta e Mirabelli ha vinto spesse volte il duello col tecnico Campana. All’attacco si è visto un Lerici abile distributore in zona arretrata e Perin e Marra punte avanzate alla ricerca del gol. La rete del successo vicentino è giunta al 12’ della ripresa in seguito ad un’azione impostata sulla destra. Campana ha smistato a Manzardo (in sospetta posizione di fuorigioco), questi ha crossato al centro e Bonci II, con un volo spettacolare, ha messo dentro di testa. Al 33’ del primo tempo si era avuta un’altra segnatura dei padroni di casa ad opera di Miglioli, ma l’arbitro l’aveva annullata per discutibile fuorigioco dello stesso giocatore. L’arbitro ha ammonito nella ripresa l’alessandrino Bussetti; verso la fine dell’incontro leggero incidente a Motta (contusione al ginocchio). (Dario Zucchermaglio, «Corriere dello Sport», 14 marzo 1955) DI SCENA LA SALERNITANA DOMENICA 20 AL MOCCAGATTA Necessaria ai grigi una affermazione Anche la quarta partita del «turno decisivo» costituito da tre partite esterne, Modena, Como, Vicenza e dalla partita interna col Padova, è passato in archivio. Il punteggio per i grigi è stato modesto: un pareggio a Como ed uno al Moccagatta col Padova; ma, tirando le somme, le quattro prestazioni dell’Alessandria sono state positive e lasciano sperare ad un immediato ricupero nelle prossime contese. A Vicenza, a pochi minuti dalla fine, dopo un incontro equilibrato la squadra alessandrina, pur mancante di Traverso e Bagliani, ha sostenuto degnamente il confronto ed a pochi minuti dalla fine Serone ha sciupato incomprensibilmente una magnifica azione da goal. Degne di nota le prestazioni di Mirabelli, uno dei migliori uomini in campo, e dei rientranti Bocchio e Masperi. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 18 marzo 1955) LANEROSSI-ALESSANDRIA 1-0 L’Alessandria, presentatasi a Vicenza come la vittima predestinata della compagine capolista che riprendeva a marciare dopo la forzata interruzione della scorsa domenica a causa della neve caduta a Valdagno, è riuscita invece a far penare i biancorossi e a lasciare loro la più sudata e striminzita vittoria che da lungo tempo si fosse dovuta registrare allo stadio vicentino. Lo schieramento assunto dai grigi all’inizio della contesa aveva svelato la loro intenzione di puntare al pareggio, sul filo di una tattica elastica difensiva. Lerici è arretrato infatti immediatamente a centro campo all’altezza dei mediani, con lo scopo evidente di rendere più efficace il controllo sul nascere delle azioni avversarie. Da questa posizione l’ex biancorosso ha svolto una intelligente ed efficace azione di smistamento e di orchestrazione che è valsa a mantenere costantemente in allarme la retroguardia del Lanerossi e ad impedire che la pressione offensiva dei locali assumesse una forza irresistibile. Buon lavoro è andato svolgendo anche Perin, mentre Bocchio e Serone alle ali, lavorando con frequenti rapide puntate, hanno non di rado posto in imbarazzo gli sperimentati ma troppo lenti difensori vicentini. Nei reparti arretrati alessandrini sono andate a mano a mano affiorando la potenza atletica e le ottime doti di colpitore di Bussetti, che non ha avuto difficoltà ad imbrigliare lo sfuocato Motta; il senso di posizione di Bosio; la decisione di Albertelli; l’estrema sicurezza del centro mediano Mirabelli. Il portiere Lena, specie nell’ultima parte della contesa, è stato sempre pronto alle chiamate, svolgendo un lavoro eccellente ed applaudito. Contro tale complesso il Lanerossi non è riuscito, come si è detto, a far valere i propri meriti di leader della classifica, disputando una prova nel complesso scialba e priva della necessaria coordinazione fra i singoli e fra i reparti. La partenza è stata propizia ai grigi che prima con Perin quindi con Serone non hanno trovato la mira giusta. Al 14’ Lena si produce in una bella parata in tuffo sul tiro dell’ala sinistra vicentina. Al 18’ è Sentimenti IV a deviare in angolo una punizione di Albertelli. Nel secondo tempo il Lanerossi accentua la sua pressione, ma la prontezza della difesa grigia e gli errori degli attaccanti vicentini impediscono fino al 12’ che si registri il goal. E sarà un mediamo, Bonci, a risolvere la partita, mettendo a segno un dosato cross di Manzardo. Al 44’ si offre a Serone un’ottima occasione per giungere al pareggio, ma l’ala grigia spedisce diagonalmente fuori bersaglio sulla sinistra dell’uscente Sentimenti IV. Al 45’ Mirabelli, superato da Campana, strappa al vicentino le mutandine. Sulla conseguente punizione, senza esito, si chiude la partita. (Alberto Caldana, «Stampa Sera», 14 marzo 1955) RISULTATI: Arsenaltaranto-Salernitana 1-1 Brescia-Cagliari 0-1 Como-Marzotto 3-1 Legnano-Palermo 2-1 Padova-Modena 2-0 Pavia-Parma 0-0 Treviso-Monza 2-2 Verona-Messina 1-1 CLASSIFICA: Lanerossi Vicenza* 34; Padova 29; Legnano 27; Como 26; Modena, Messina 25; Arsenaltaranto 23; Brescia 22; Marzotto, Parma*, Cagliari, Palermo, Salernitana 21; Monza 20; Alessandria, Pavia, Treviso 19; Verona 17 MARCATORI 12 gol: Rebizzi (Legnano), Stivanello (Padova) 10 gol: Fioravanti (Salernitana) 9 gol: Motta (L.R. Vicenza), Santoni (Como) 8 gol: Bertoni (Pavia), Bonistalli (Padova), Cabas (Modena), Fraschini (Brescia), Marchetto (Marzotto) Il punto sul campionato Quindicesima vittoria stagionale della capolista Vicenza che, di misura, aveva battuto, l’Alessandria. Staccato di cinque lunghezze il Padova vittorioso contro il Modena: a segno erano andati Chiumento e Stivanello. Terza posizione, distanziata di due lunghezze dal secondo posto il Legnano che aveva avuto ragione del Palermo: decisiva la doppietta di Rebizzi. Una tripletta di Santoni aveva dato al Como la vittoria nell’incontro con il Marzotto.