Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1950/1951
Serie C
11-02-1951 - Giornata: 21 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Omegna AS 6 - 0 (3 - 0)
RETI: 19. Arezzi G.[A], 25. Savoini G.[A], 36. Albertelli L.[A], 74. Dania D.[A], 80. Savoini G.[A], 88. Arezzi G.[A]

Alessandria US Giorcelli Anselmo, Gabbiani Mario, Scarrone Secondo, Arezzi Giuseppe, Guaschino Paolo, Vitto Luigi, Dania Dino, Albertelli Lanfranco, Giraudo Franco, Pietruzzi Mario, Savoini Giulio All.: Cargnelli Tony

Formazione avversaria
OMEGNA AS: Limongelli; Bianco, Costa; Barolo, Crosta, Cadario; Brustia, Daidola, Gallazzi, Guglielminetti, Dalio. All.: Zanni Giovanni.

Arbitro: Griggi Nello (Brescia)
Note
Infortunato Giraudo [A], uscito dal campo all’80’. Inizio gara ore 15:00

Commento
GRAVE SCONFITTA SUBITA DAI GRIGI A VARESE Domani altra difficile trasferta a Biella Dalla vittoria per 6-0 contro la squadra materasso del girone, l’Alessandria è andata a cadere Varese in modo pietoso. Tutti gli sportivi che hanno seguito i grigi sono tornati mortificati dal comportamento della squadra che ha giocato ad un livello inferiore alla mediocrità. Il risultato non ci ha stupiti in quanto nella partita contro l’Omegna alla nostra squadra, pur vincendo per 6-0, aveva messo in evidenza lacune gravi. Dopo il comunicato della Direzione dell’Alessandria alla nostra interrogazione per sapere su chi ricadano le responsabilità dell’indirizzo tecnico, visto che lo allenatore Cargnelli ha carta bianca ci permettiamo di rivolgergli le seguenti domande: dopo la partita col Pavia perché negli allenamenti settimanali non ha fatto disputare la solita mezz’ora di gioco tra prima e seconda squadra, inserendo nei reparti dei titolari le riserve che un giorno potranno rendersi utili? Non pare al sig. Cargnelli che cadetti stiano diventando materia per penicillina mentre giocatori notevolmente anziani palesano necessità se non di sostituzione per un rispetto che si deve a coloro che hanno dato prove di attaccamento ai colori sociali, di breve riposo almeno, in particolar modo quando si gioca in casa contro l’Omegna? In detta partita anche Albertelli, che quest’anno era apparso fra migliori nostri elementi, aveva giocato in condizioni fisiche precarie: e perché il tecnico non se ne accorge e lo pone allo sbaraglio sul campo del Varese? Dall’inizio del campionato abbiamo accennato alla mancanza del quadrilatero nella nostra squadra che non giocando il metodo applica una promiscuità indefinibile, in particolar modo sulla destra; Arezzi gioca sempre troppo in avanti, Alberelli sempre troppo indietro, entrambi in una zona neutra non per evitare spreco di energie, ma perché i due giocatori hanno tendenza il primo a spingersi all’attacco il secondo in difesa; inoltre l’uomo non è una macchina ed è suscettibile ad alti e bassi di forma e non è detto, perché uno ha giocato in serie A , che abbia l’obbligo di giocare tutte le partite di campionato senza diritto o necessità di riposo. Tra l’altro i giocatori di riserva, da quando si è iniziato il gioco del calcio, sono sempre stati addestrati tra i titolari prima di essere inseriti in squadra per il collaudo decisivo, e giocatori come Bussetti, Piccione, Benzi, Barcellona, Cresta, Streppi, ecc. avrebbero potuto maturare allenandosi tra i titolari. Procedendo di questo passo, egregio signor Cargnelli, lei sarà sempre a posto, la colpa sarà degli Albertelli, dei Pietruzzi, degli Arezzi, ecc. come si è verificato nella partita di mercoledì in cui è crollata quasi tutta la squadra: ma la colpa, siamo sinceri, non è tutta dei giocatori, perché lei sa benissimo che quest’anno hanno dimostrato attaccamento ai colori sociali e serietà negli allenamenti. Cerchi quindi di rivedere il sistema di schieramento della squadra e poiché è già considerevole il lavoro di preparazione di tutti i giocatori alle sue dipendenze, cerchi di ottenere la cooperazione, sincera, cordiale di ex giocatori dell’Alessandria che potrebbero essere A valle, Savoiardo, Cattaneo, Gandini, Banchero, Cornara, ecc. i quali potrebbero formare una commissione tecnica di grande utilità, perché conoscono il nostro gioco, il temperamento degli atleti, i pregi ed i difetti, più di quanto potrebbe fare un ottimo allenatore nuovo alle caratteristiche del calcio alessandrino. (Andrea Canestri, Il Piccolo, 17/02/1951) La partita è stata preceduta dalla semplice, ma toccante cerimonia, con la quale è stata consegnata a Pietruzzi una medaglia d’oro, a premio della sua quindicinale fedeltà ai colori dell’Alessandria. Analogo premio era stato consegnato ieri all’ex-azzurro Cattaneo. L’incontro si è svolto su un terreno ridotto a palude, sotto scrosci di pioggia e raffiche di vento. Una partita che non ha storia e che si è risolta in un monologo dei locali, di fronte a una squadra che si è fatta notare soltanto per una inconcludente buona volontà. Nessun episodio degno di cronaca: da notare soltanto l’uscita dal campo al 35’ della ripresa di Giraudo, che già si era scambiato di posto con Dania per un leggero infortunio toccatogli nel tentativo di effettuare un’acrobatica rovesciata a rete. (Carlo Gallia, «La Gazzetta dello Sport», 12 febbraio 1951) VALANGA DI RETI: 6-0 IN ALESSANDRIA-OMEGNA La volonterosa compagine rossonera nulla ha potuto fare di fronte agli animosi grigi che hanno dominato gli avversari a loro talento battendoli con largo punteggio, mentre altre reti sono state mancate per un soffio, anche per le difficili condizioni del campo reso pesantissimo e infido per la pioggia caduta durante l’intero incontro. A conferma di questa premessa giova ricordare che il portiere Giorcelli non è stato impegnato seriamente una sola volta e i pochi tiri diretti contro la sua rete sono finiti lontani dalla traiettoria, o mancanti di precisione e mordente, per poter destare qualche preoccupazione La prima rete viene segnata al 19’. Giraudo batte una punizione, Arezzi riprende infilando la sfera in rete fra una selva di gambe dei rossoneri posti invano a difesa della porta minacciata. Al 25’ veloce azione di Vitto, Giraudo, Dania, conclusa imparabilmente in rete da Savoini. Al 36’ Albertelli in lotta con tre avversari riesce con abili finte, nonostante l’ostacolo del fango, a superarli e ad ottenere il terzo punto. Nella ripresa i grigi rallentano alquanto la pressione pur controllando attentamente le rare puntate rossonere. Mentre il tempo peggiora ed uno scroscio violento d’acqua accompagnato da tuoni si abbatte sul campo, la partita continua e al 29’ Dania su azione di Albertelli segna il quarto goal; al 35’ è Savoini che in collaborazione con Dania segna il quinto, mentre Arezzi a due minuti dalla fine conclude la faticosa giornata con una delle sue irresistibili stoccate da venti metri. (Giovanni Camagna, «Stampa Sera», 12 febbraio 1951) RISULTATI: [19ª giornata] Omegna-Fossanese 0-2 (giocata il 7 febbraio 1951) [21ª giornata] Gallaratese-Fossanese 2-1 Magenta-Luino 4-0 Monza-Casale 5-1 Rapallo-Villasanta 1-0 Pro Vercelli-Biellese sospesa per impraticabilità del campo Sanremese-Pavia 4-2 Saronno-Lecco 2-1 Savona-Mortara 6-3 Varese-Sestrese 3-1 CLASSIFICA: Monza 33; Alessandria, Gallaratese, Sanremese 28; Pavia 27; Casale, Saronno, Savona 23; Rapallo 21; Biellese, Lecco 20; Fossanese 19; Magenta 18; Varese, Villasanta 17; Mortara 16; Pro Vercelli, Sestrese 15; Omegna 14; Luino 11. *: una gara da recuperare Il punto sul campionato Nella seconda giornata di ritorno del campionato netta e mai in discussione vittoria del Monza capolista contro il Casale: mattatore della gara Soldani, autore di una tripletta. I brianzoli portarono a cinque il divario sul gruppo di inseguitrici. Grazie ad un gioco più veloce la Sanremese aveva sconfitto il Pavia. Facile vittoria del Savona, in giornata di grazia, che aveva rifilato sei reti al Mortara. Meneghetti e la doppietta di Lavizzari consentirono al Varese di superare la Sestrese. Oldoini aveva dato al Rapallo la rete decisiva nell’incontro con il Villasanta.