Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1950/1951
Serie C
18-03-1951 - Giornata: 26 - Vercelli - Leonida Robbiano


Pro Vercelli US - Alessandria US 2 - 0 (1 - 0)
RETI: 12. Ariagno A. [Pr] , 85. Bolzoni I. [Pr]

Alessandria US Giorcelli Anselmo, Scarrone Secondo, Gabbiani Mario, Bagliani Giuseppe, Guaschino Paolo, Arezzi Giuseppe, Dania Dino, Albertelli Lanfranco, Benzi Giuseppe, Pietruzzi Mario, Savoini Giulio All.: Cargnelli Tony

Formazione avversaria
PRO VERCELLI US: Rustico; Tiro, Vellano; Bellomo, Baucè, Bolzoni; Bellini, Ariagno, Ranghino, Boglietti, Moreo. All.: Soutschek Rudolf.

Arbitro: Pizzato Aldo (Venezia)
Note
Inizio gara ore 15.00

Commento
LA PRO VERCELLI TRONCA LE SPERANZE DEI GRIGI: 2-0 Se l’Alessandria poteva nutrire ancora qualche speranza di dire una sua parola nella lotta per la promozione in B, questa speranza è naufragata ieri sul campo della Pro Vercelli, ridotto ad una risaia per l’insistente pioggia che ha continuato a cadere per tutto l’incontro. Infatti la squadra di Cargnelli ha perso l’ultimo autobus per la promozione, lasciandosi piegare, in modo netto e indiscutibile, da una Pro Vercelli senz’altro meno tecnica, ma piena di cuore, di velocità, di volontà, doti che – specialmente la velocità – mancano tra i grigi. La sorte che aveva all’ultimo momento dato un altro colpo all’incompleta formazione alessandrina privandola dell’apporto del mediocentro Vitto colpito da attacco influenzale, fu invece amica dei grigi sul campo, evitando che la sconfitta assumesse proporzioni nette. Tuttavia resta l’impressione di un’Alessandria dominata dalla avversaria e mai come ieri inferiore a se stessa. Il peso della partita è stato sostenuto quasi interamente dalla difesa e particolarmente da Giorcelli, Gabbiani e Arezzi, mentre l’attacco, se si eccettua la buona volontà di Benzi – senz’altro il migliore tra i sostituti di Giraudo e Rawcliffe – ha avuto pochi spunti buoni. Contro un’Alessandria in simili condizioni, la Pro Vercelli, pur non riuscendo a togliere alle sue azioni quel carattere di gloriosa avventura proprio delle squadre che non hanno un vero schema di gioco, ha fatto ottima figura. Dopo un inizio di marca alessandrina, contrassegnato da due tiri fuori bersaglio di Benzi e Bagliani, la Pro Vercelli assume decisamente il comando delle azioni e al 12’ segna. Bellini, ala destra dei vercellesi (ieri in maglia rossa) batte un calcio d’angolo e la palla spiove in area dove Ariagno, completamente smarcato, può spedirla tranquillamente in rete di testa. L’infortunio, provocato da un errore di piazzamento di Arezzi getta lo scompiglio nelle file dei grigi che corrono il pericolo di capitolare nuovamente: al 16’ un fallo di mano di Scarrone che l’arbitro Pizzato di Mestre giudica involontario salva un goal sicuro, al 23’ una schiena respinge tre consecutivi tiri di Arezzi e al 33’ Giorcelli para in extremis un tiro improvviso di Ariagno. Al 37’ ancora Ariagno, pressato da un avversario sbaglia il tiro conclusivo e col l’Alessandria si riscuote e cerca affannosamente il pareggio. Ma l’offensiva alessandrina non riesce altro che a ottenere qualche calcio di punizione che Arezzi potente come il solito, ma meno preciso, sbaglia. Nella ripresa l’Alessandria si lancia ancora all’attacco, ma Baucè e compagni difendono con le unghie e con i denti l’esiguo vantaggio. Nell’ultimo quarto d’ora i grigi, sfiduciati, cessano l’offensiva e i vercellesi ne approfittano per impegnare Giorcelli. Al 39’ il bravo portiere riesce miracolosamente a deviare in angolo un tiro fulminante di Ranghino. Batte dalla bandierina Bellini e la palla deviata leggermente da un difensore, forse Bagliani, giunge a Bolzoni, libero. È la seconda rete. (Gianni Pignata, «Stampa Sera», 19 marzo 1951) La compagine alessandrina è in netto declino. I grigi hanno abbandonato il terreno di gioco immotati, e moralmente avviliti, i muscoli non avevano risposto agli stimoli impartiti dalla volontà inutilmente sferzata ed era mancata la chiarezza d’idee necessaria per l’impostazione di azioni ordinate e ben articolate. Teniamo a precisare che il disagio procurato dal terreno pantanoso può essere addotto solo come attenuante, non come scusante. Infatti, abbiamo visto altre volte l’undici grigio impegnato in campi pesanti, eppure, anche se battuto, sempre ci diede impressione di solidità e robustezza. Oggi negli stessi atleti abbiamo visto stanchezza e mollezza. Passate all’amaro vaglio della critica le prestazioni individuali degli ospiti, riteniamo che solo Albertelli, Scarrone, Guaschino e Giorcelli si siano mantenuti al livello del loro normale rendimento. La Pro si è battuta col suo generoso impegno giovanile; ha impostato le trame offensive sulla velocità e si è difesa con tono deciso anche se a volte limitatamente corretto. Abbiamo apprezzato, soprattutto, la potenza e la tempestività di Baucè, la risolutezza di Ranghino e l’estro spigliato e fantasioso del giovanissimo Ariagno. Pressione insistente e quasi continua della Pro pel primo tempo, con rete ottenuta all’11’ da Ariagno che colpiva di fronte la sfera lanciata dalla bandierina del corner. Nella ripresa gioco più vivace per il risveglio tardivo degli ospiti le cui azioni più pericolose si sono svolte negli ultimi minuti a risultato ormai sancito dalla rete segnata da Bolzoni. (Giancarlo Armuzzi, «La Gazzetta dello Sport», 19 marzo 1951) ORMAI CHIUSO IL CAMPIONATO PER LA SQUADRA GRIGIA Domani ritornerà Giraudo al centro dell'attacco Come a Casale, a Vercelli, l’Alessandria ha lasciato il campo sconfitta ed i resoconti della stampa hanno denunciato la ormai nota sterilità dei reparti della nostra squadra. La classifica vede quindi l’Alessandria ripiegare in posizione arretrata anziché portare a compimento il desiderato inseguimento al Monza, brillante capolista, e varie squadre denotano volontà di chiudere in bellezza il campionato. Occorre per i grigi, oltre che un risveglio di volontà da parte dei giocatori, qualche barlume di orientamento tecnico per evitare la solita inclusione di elementi inadatti, là dove altri giocatori si sono già dimostrati all’altezza della situazione. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 24 marzo 1951) RISULTATI: Casale-Gallaratese 1-0 Luino-Biellese 2-2 Mortara-Villasanta 0-2 Monza-Fossanese 3-0 (giocata il 19 marzo 1951) Omegna-Magenta 1-0 Sanremese-Rapallo 3-1 Saronno-Savona 1-1 Sestrese-Pavia 1-1 (giocata il 19 marzo 1951) Varese-Lecco 2-0 CLASSIFICA: Monza 40; Sanremese 35; Pavia, Alessandria 33; Gallaratese 31; Savona 29; Casale, Saronno 27; Varese 26; Biellese, Fossanese, Lecco, Rapallo 25; Magenta, Villasanta 23; Pro Vercelli 22; Mortara, Omegna 18; Sestrese 17; Luino 16. *: una gara da recuperare Il punto sul campionato Senza patemi d’animo il Monza riuscì a sconfiggere la Fossanese me mantenne cinque punti di distacco dalla Sanremese autrice di una grande prestazione, senza forzare, contro il Rapallo. Importante affermazione del Villasanta che vinse in casa del Mortara. Punto prezioso conquistato dal Luino che pareggiò la sfida contro la Biellese. Un gol di Savoini, su punizione, diede al Casale la vittoria sulla Gallaratese.