Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1951/1952
Serie C
23-09-1951 - Giornata: 3 - Sanremo - Comunale


Sanremese US - Alessandria US 2 - 0 (2 - 0)
RETI: 6. Bottoni [Sa] , 32. Madini [Sa]

Alessandria US Borriero Pietro, Arlandi Luigi, Gabbiani Mario, Arezzi Giuseppe, Vitto Luigi, Pietruzzi Mario, Soffrido Luigi Vittorio, Albertelli Lanfranco, Valentinuzzi Giorgio, Benzi Giuseppe, Savoini Giulio All.: Neri Giacomo

Formazione avversaria
SANREMESE US: Von Mayer; Monza, Rispoli; Mozzetta, Brusa, Riva; Celani, Codevilla, Bottoni, Madini, Balconi (I). All.: Tomasi Ernesto.

Arbitro: De Gregorio Aroldo (Legnano)
Note
Espulso al 77’ Pietruzzi [A]. Inizio gara ore 15:30.

Commento
L'ALESSANDRIA BLOCCATA SUL CAMPO DI SANREMO: 0-2 L’Alessandria evidentemente ha presunto troppo dalle proprie forze. I due vistosi successi interni (3-0 con il Saronno, 4-1 con la Biellese) nelle prime due partite di campionato facevano pensare – e i giocatori grigi stessi forse lo credevano – che il primo collaudo esterno anche su un campo pericoloso come quello di Sanremo si sarebbe concluso nel migliore dei modi. Invece la trasferta sul campo della Sanremese (che, sarebbe stato bene non dimenticarlo, aveva pareggiato a Ponte San Pietro e travolto il Casale su questo campo per tre a zero) ci sembra sia stata affrontata dagli alessandrini con troppa tranquillità, con troppo chiara intenzione di puntare alla vittoria per vendicare lo zero a tre dello scorso anno, con insufficiente considerazione dell’indubbio valore dell’avversario. Non si è pensato che una linea mediana che conta complessivamente un secolo di età, sul proprio campo può fare faville, ma in trasferta, se non le si usa qualche riguardo, se non le si evita cioè di correre troppo e troppo in fretta, può diventare il buco dal quale passeranno i palloni avversari. Così è avvenuto infatti ieri. La Sanremese che come squadra di casa avrebbe avuto tutti i diritti di condurre la offensiva, adottò una tattica di guardinga copertura, e l’Alessandria, che come squadra ospite avrebbe avuto ogni convenienza a difendersi, invece attaccò a tutto spiano. Arezzi, Vitto e Pietruzzi quindi, costretti appunto per frenare le puntate di contropiede degli avversari, a correre troppo e troppo in fretta rispetto alla loro non più verde età, si smarrirono sempre più. E quando finalmente si capì che occorreva più prudenza, la frittata era ormai fatta: per l’appunto in due azioni di contrattacco, la Sanremese s’era assicurata il successo. Al 6’ di gioco il centrattacco Bottoni, furbo e esperto giocatore, ricevuto un passaggio da Madini sorprese sullo scatto Vitto e fece passare il pallone in rete sopra la testa del portiere uscitogli incontro. Al 32’ ancora Bottoni, stavolta su passaggio di Codevilla, batté di testa l’ingenuo Borriero uscito un poco a sproposito. Nei ventisei minuti intercorsi tra il primo e il secondo goal sanremese, l’Alessandria ebbe ben quattro occasioni per segnare: all’8’ Benzi su passaggio di Soffrido lambì un palo di testa; al 15’ Von Mayer sventò da campione un bel tiro di Albertelli; al 22’ Benzi raccogliendo un corner tirato da Savoini colpì la traversa a portiere battuto e infine al 30’ Savoini solo in area colpì pallone e terreno e mandò fuori. E poi basta. Nella ripresa l’Alessandria col fiato grosso badò a difendersi e la Sanremese attaccò senza troppo insistere. L’unico episodio di rilievo ebbe a protagonisti l’arbitro De Gregorio di Legnano e il giocatore alessandrino Pietruzzi: il re del fischietto, come aveva fatto già altre volte nel corso della gara, punì un fallo inesistente e Pietruzzi con un gesto di stizza dannoso quanto teoricamente giustificabile, batté il pallone a terra ottenendo quindi «bon gré mal gré» la dispensa dal disputare gli ultimi dieci minuti di gioco. Della Sanremese ottimo il comportamento di Monza, Riva, Bottoni e discreti gli altri; dell’Alessandria si è in parte già detto. Buoni comunque Albertelli, Benzi e Arezzi. Quanto al centroattacco stoccatore Valentinuzzi, il mediocentro sanremese Brusa, un «duro» per fama, gli aveva fatto paura al principio della partita e quindi il fulvo ex interista girò al largo e stette buono buono per tutta la partita. (Gianni Pignata, «Stampa Sera», 24 settembre 1951) Il punteggio rispecchia fedelmente la superiorità dei vincitori che hanno saputo sostenere nel primo tempo, grazie ad una difesa serrata e ordinata, la sfuriata dell’attacco dei grigi, cogliendo di contropiede il successo per merito dell’attento Bottoni che due volte ha battuto Borriero, alquanto intempestivo nelle uscite. L’undici alessandrino è stato preso d’infilata al 6’ da una rete di Bottoni che, avuta la palla da Madini, è fuggito via via verso Borriero. Il portiere lasciava i pali, mentre Bottoni, con un giusto colpo di testa, gli rubava il tempo e la palla finiva nel sacco. I grigi reagivano rabbiosamente ma senza esito. Su un’azione di fondo campo Balconi serviva Codevilla che offriva al centravanti la possibilità di andare a rete. Mentre Borriero si apprestava a sventare il pericolo, Bottoni preveniva l’uscita e segnava la seconda rete (32’). Precedentemente c’era stato un bel tiro di Benzi che aveva incontrato la traversa (23’). Nella ripresa il gioco calava di tono. Una rete di Balconi al 4’ era annullata e al 32’ Pietruzzi per proteste verso l’arbitro veniva avviato anticipatamente agli spogliatoi. Monza invece doveva lasciare per qualche minuto il terreno di gioco a seguito di uno scontro. (Aldo Galletti, «La Gazzetta dello Sport», 24 settembre 1951) L'INCONTRO CON IL VIGEANO BANCO DI PROVA PER I GRIGI Era troppo necessaria un’affermazione dei grigi a Sanremo, od almeno un risultato pari, per galvanizzare l’entusiasmo di giocatori e sportivi: ma ancora una volta la realtà è stata severa per la nostra squadra. Come nella partita dello scorso anno, dopo pochi minuti di gioco, per una entrata intempestiva di Vitto ed una uscita incerta di Borriero i sanremesi si sono trovati in vantaggio di una rete. Il successo ha spronato i liguri a procedere senza fronzoli verso la vittoria, e poiché Valentinuzzi era considerato il coordinatore dell’attacco, gli furono posti due mastini alle calcagna ed il lavoro di stroncamento, favorito da un arbitraggio riserve molto discutibile, ha avuto i suoi effetti. La nostra squadra ha tentato di reagire, ma le azioni non erano collegate, il quadrilatero non ha funzionato e le occasioni da rete non sono state sfruttate. Il portiere avversario non è stato impegnato: mancando chi «tira a rete» le probabilità di vincere un confronto sfumano, specialmente in campo avversario. La sconfitta subita nella città dei fiori, è stata in parte giustificata dall’andamento della partita ed il morale della squadra non è stato scosso; anzi, nei grigi, c’è una ferrea volontà di pronta ripresa, nella ferma speranza di procedere ad un graduale potenziamento dei reparti e ad un maggior rendimento dell’incerto Borriero. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 29 settembre 1951) RISULTATI: Biellese-Pavia 1-0 Casale-Varese 1-1 Fossanese-Crema 4-0 Lecco-Saronno 5-1 Ponte San Pietro-Pro Vercelli 1-1 Rivarolese-Gallaratese 3-0 Seregno-Savona 1-2 Vigevano-Aosta 4-2 CLASSIFICA: Sanremese, Vigevano 5; Alessandria, Biellese, Gallaratese, Lecco, Pavia, Rivarolese, Savona 4; Crema, Pro Vercelli, Varese 3; Fossanese, Ponte San Pietro, Saronno 2; Casale 1; Aosta, Seregno 0 Il punto sul campionato Dopo la terza giornata di campionato erano state due le squadre a comandare la classifica: Sanremese e Vigevano. I liguri avevano sconfitto l’Alessandria mentre i lombardi avevano rifilato quattro reti al malcapitato Aosta, ultimo in graduatoria assieme al Seregno. Un gol di Donadelli aveva consentito alla Biellese di avere ragione del Pavia. Il Fossano aveva nettamente superato il Crema con la tripletta di Francono. Pari e patta tra Ponte San Pietro e Pro Vercelli. Primo punto stagionale per il Casale, opposto al Varese con i tifosi che avevano sonoramente contestato la squadra al termine della gara.