Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1925/1926
1ª Divisione
21-02-1926 - Giornata: 10 - Alessandria - Campo degli Orti
Girone B


Alessandria US - Genoa CFC 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 65. rig. Tritz L.[A]

Alessandria US Morando Clemente, Viviano Andrea, Costa Felice, Lauro Armando, Gandini Giuseppe, Papa (II) Nicola, Cattaneo Renato, Avalle Edoardo, Banchero (I) Elvio, Tritz Lorincz, Tosini Oreste All.: Rangone Augusto

Formazione avversaria
GENOA CFC: De Prà, Lombardo, De Vecchi Renzo, Barbieri Ottavio, Burlando, Scappini (I) Luigi, Lamon (I) Gino, Catto, Alberti, Moruzzi, Levratto. All: Garbutt William.

Arbitro: Bistoletti Arturo (Milano)
Note
Recupero della gara rinviata il 20.12.1925 Prima della gara la squadra ha ricevuto il saluto augurale di Gagliaudo e della reginetta del Carnevale di Alessandria accompagnati da dame e seguito di corte. Inizio ore 14,40

Commento
ALESSANDRIA – GENOA: 1-0 (0-0) È bastato l’annunzio dell’incontro tra Alessandria e il Genoa per far accorrere il pubblico sportivo da tutta la provincia. I passati matches tra i grigi di Gandini ed i rosso-bleu di De Vecchi hanno un fascino che le vicende delle due squadre non riescono ad attenuare. Per fronteggiare la miglior classe degli avversari la squadra grigia ha saputo raddoppiare le sue forze, attingendo vigore, sicurezza e baldanza alla sorgente della passione. La contesa assume il carattere di una battaglia campale. Lo slancio e l’ardore della squadra di provincia, seppero supplire allo squilibrio della classe e della tecnica. Le trame insidiose e veloci che gli attaccanti grigi, ben sorretti dalla robusta linea mediana, intessevano con instancabile lena nell’area genoana, resero assillante il compito dei compagni di De Prà, i quali di fronte all’incalzare della minaccia grigia, persero qualche volta il senso dell’impostazione esatta del giuoco. Fu così che per un fallo di mano di De Vecchi, il fulvo Tritz che fu il miglior uomo in campo, segnò inesorabilmente il goal della vittoria su calcio di rigore accordato dall’arbitro. Il goal tanto atteso che veniva a premiare i più tenaci giuocatori in campo al 20’ della ripresa, scatenò l’applauso frenetico della folla: le sopite speranze esplosero in prolungate grida di gioia. I grigi, rimbaldanziti, seppero imprimere al match una indiavolata andatura, minacciando con reiterati attacchi la rete custodita dall’eccellente De Prà. Il Genoa dopo il goal di Tritz tentò innestando De Vecchi tra gli attaccanti, di giungere disperatamente al pareggio facendo lavorare il pericoloso Levratto, con lunghi e tempestivi passaggi. Ma la difesa alessandrina e l’intuito felice di Lauro sbarrarono ai genoani la tentata via del pareggio. La palla è ai grigi che giuocano contro sole. Il gioco si snoda tra le due linee mediane che appaiono salde e mobilissime. I primi ad abbozzare la minaccia sono i concittadini. Avalle, liberatosi di Barbieri, invia un pallone spiovente davanti alla rete di De Prà; tre calciatori grigi sono pronti a convergere sul pallone ma dopo una breve mischia il portiere ligure riesce ad allontanare l’insidia. Catto ricambia la minaccia ma tosto spezza la discesa rosso-bleu con un poderoso rimando. Al 4’ De Prà para un tiro di Cattaneo da 15 metri. Nel frattempo Tritz e Scappini si urtano e vanno a terra entrambi doloranti al capo. Al 10’ Avalle è fermato per fuori gioco. Le azioni si svolgono a metà campo. Burlando, Barbieri e Scapini tentano di sorreggere i propri avanti che non si trovano in buona giornata ed usano una tattica basata su passaggi troppo larghi per trovare il varco tra la sicura difesa dei grigi. Al 12’ registriamo l’azione più pericolosa che i liguri hanno portato alla rete di Morando. Levratto, avuto il pallone da Moruzzi e liberatosi da Viviano tira decisamente in porta: il ball colpisce lo spigolo d’un palo laterale e ritorna in giuoco; Catto raccoglie da 10 metri e tira troppo precipitosamente a lato. Al 15’ i genoani fruiscono di un corner. Sfumata la minaccia i grigi passano all’attacco ed è Tosini che tutto solo fila su De Prà. Con una brillante uscita il portiere ligure spezza l’azione. Al 23’ i concittadini battono il primo corner: tira Tosini, Tritz raccoglie e manda a lato a fior di palo. Dopo 27’ di giuoco, sventato un attacco rosso-bleu imperniato su Moruzzi, Gandini sospinge i suoi uomini nell’area avversaria. Rimanda Lombardo ma Papa è pronto a rimettere la palla a Banchero che la invia debolmente a De Prà. Due pericolosi tiri di Cattaneo e di Tritz sono parati a tuffo dall’estremo difensore ligure. Bistoletti raduna i giuocatori delle due squadre e li invita a desistere dal giuoco troppo irruente. Un tiro a lato di Avalle seguito da uno di Catto, un corner contro il Genoa, un fuori giuoco di Lamon e si chiude il primo tempo. Appena iniziata la ripresa Tritz in un’azione di linea riesce a violare la rete di De Prà, Bistoletti annulla per fuori giuoco tra la sorpresa generale. Ad un calcio di punizione contro l’Alessandria ne segue un secondo contro il Genoa. La squadra di De Vecchi organizza il suo giuoco, trova un perfetto accordo e minaccia con tiro di Moruzzi che spiove a lato. Al 14’ Levratto centra il miglior pallone della giornata, ma Catto, raccogliendo, tira a lato. Il Genoa si desta e si fa oltremodo pericoloso: Lamon centra a sua volta, raccoglie Levratto e tira a volo su Morando. Parato. Al 16’ corner contro il Genoa. Si manifesta la prevalenza dei grigi. La difesa rosso-bleu si prodiga a tutt’uomo per allontanare la minaccia. Al 20’ De Vecchi commette un fallo di mano nell’area di rigore. Bistoletti accorda la punizione, Tritz si appresta a tirare. Tutto il pubblico freme ed attende l’evento con l’animo in sussulto. Il tiro scocca potente a mezza altezza alla destra di De Prà. Il clamore assordante, il giubilo che tocca il diapason delle espansioni si protrae per parecchi minuti. Con quel goal l’Alessandria è risorta. Il Genoa alla frustata non reagisce: manca alla squadra di mister Garbutt l’antica e formidabile allure. De vecchi passa tra i mediani ed Avalle retrocede a quarto mediano. De Vecchi allunga a Levratto che sciupa lateralmente. Costa e Viviano fanno prodigi. Lauro controlla a perfezione Levratto nel quale ci concentrano le speranze dei liguri. Cattaneo al 40’ di giuoco piazza un tiro a fior di palo. Al 41’ si registra l’ultima vana incursione degli ospiti sventata da Lauro; poi Cattaneo riporta la palla nell’area avversaria e tira da pochi metri su De Prà. La fine trova i grigi all’attacco con un calcio di punizione che spiove innanzi alla casa dei rosso-bleu. Il fischio tronca l’azione. L’arbitraggio di Bistoletti fu discusso. (La Gazzetta dello Sport). ALESSANDRIA B. GENOA (1-0) Sta campo degli Orti, alla presenza di una folla enorme convenuta anche dalle città, circonvicine, si è disputato il tanto atteso match di campionato tra l'Alessandria U. S. ed il Genoa F. C. I ripetuti rinvii non avevano fatto altro che acuirne maggiormente l'aspettativa. Una affermazione alessandrina voleva dire risalire alcuni gradini della classifica ed evitare, forse per sempre, il temuto pericolo nella divisione minore. Una vittoria Genoana avrebbe riportato i rosso-bleu alle calcagna della Juventus. Basta questa premessa per rendersi una idea dell'entusiasmo ed ardore col quale hanno lottato le due avversarie. La partita ha assunto a voile un tono troppo marcato e deciso, generando azioni rudi per cui non pochi giocatori d'ambo le porti ne hanno subito in conseguenze. I fatti non hanno però smorzato, né infiacchito gli animi pervasi tutti di un solo desiderio: quello della vittoria. E il premio è toccato questa volta al più costanti ed ai più degni in campo, ai grigi, che hanno offerta una magnifica prova de loro valore, travolgendo una delle più reputate compagini nazionali. Il risultato bruto della partita non dà una visione precisa come essa si è svolta. La squadra concittadina è stata ieri regolare, costante, di sicuro rendimento; tutta l'« equipe» grigia non ha avuto un solo punto debole. Essa ha funzionato egregiamente dall'inizio vivacissimo alla fine burrascosa, senza soste, né rallentamenti, e giustamente è venuto il premio dell'ambita vittoria. Non cosi è apparsa invece la squadra genoana, che se ha brillato il suo sistema difensivo, imperniato su De Prà. Do Vecchi e l'alessandrino Lombardi, e mancato invece completamente il sistema di attacco. Malgrado questa netta prevalenza dei forwards grigi, la vittoria è venuta solo al 20' della ripresa, in seguito ad un fallo di mano di De Vecchi, e che permise cosi a Tritz di segnare su calcio di rigore. I rosso-bleu hanno tentato in seguito la riscossa, ma inutilmente. Come si è detto, al match assisteva una folla enorme: non mancavano le più spiccate personalità locali. Ha pure fatto la sua comparsa il redivivo Gagliaudo e la reginetta di Alessandria, col suo seguito. Alle 14,35 ha inizio il gioco. La palla è ai grigi, che mettono subito in valore l'abilita di De Prà, con un bel traversone di Avalle, sferrato dall'estrema destra. La minaccia si ripete poco dopo sotto la rete di Morando, che uscito per ostacolare un'azione di Levratto, lascia libera la porta; ma il conseguente tiro di Moruzzi non raggiunge il facile bersaglio. Altro tiro ben piazzato di Cattaneo, bloccato dal portiere; al 5.o, in seguito ad uno scontro, Tritz e Scapini giacciono a terra storditi, e si riprenderanno in seguito tra l'ondeggiare vivacissimo del gioco, che si sposta velocissimo da un campo all'altro. Al 13.o un tiro fortissimo di Levratto è respinto dal palo laterale; un'altra azione dell'ala sinistra genoana non ha esito. Ancora una momentanea prevalenza dei rosso-bleu, elio ottengono al 15.o un primo corner infruttuoso; poi una discesa di Cattaneo porge a Tosini un bel pallone, che De Prà, uscito fulmineo, riesce a toglierlo dal piede del forward grigio quando questi si apprestava a calciare in porta. Al 20.o, corner contro il Genoa; respinge De Prà; riprende fulmineo Tritz. ma la palla finisce a lato. Un calcio di punizione tirato da De Vecchi da metà campo è bloccato saldamente da Morando, mentre in seguito i grigi hanno un ritorno offensivo, che durerà, salvo qualche vivace reazione avversaria, fino al termine del primo tempo. Avalle, Tritz e Cattaneo sono i più attivi ed intraprendenti, e De Prà deve prodursi in parecchie spettacolose parate. Appena fischiata la ripresa, gli alessandrini si slanciano subito all'attacco, Tritz si incunea velocissimo tra i terzini genoani e segna imparabilmente un magnifico goal. Il delirio della folla è tosto frustrato dalla decisione dell'arbitro, che annulla il punto per un precedente fallo. Si grida e si protesta da ogni parte. E' opinione diffusa che il punto era validissimo; il referée non muta parere e finalmente il gioco riprende vivacissimo. I grigi ottengono cosi al 16.o ed al 17.o altri due calci d'angolo. Infruttuosi. Nella foga della difesa De Vecchi commette nell'area fatale un grave fallo — già altri erano passati inosservati — e che l'arbitro punisce con un penalty: Tritz abilmente lo trasforma in goal. La partita è persa oramai per il Genoa, che sposta in avanti De Vecchi e retrocede Moruzzi. Ma anche cosi modificata la compagine rosso-bleu non riesce a compiere il miracolo; i grigi sono elettrizzati dal successo conquistato e non se lo lasciano sfuggire tanto facilmente; anzi, a quando a quando, ritornano minacciosi, mettendo ancora in serio pericolo la porta di De Prà. Poi il fischio finale dell'arbitro mette termine alla dura battaglia, mentre gli evviva altissimi degli alessandrini echeggiano per lungo tempo. (La Stampa) IL GENOA SCONFITTO AD ALESSANDRIA L’odierna partita tra alessandrini e genoani si è svolta dinanzi ad una cornice di pubblico imponente. Diciamo subito che la vittoria ha premiato i più meritevoli in campo. I grigi furono infatti superiori al loro avversari, mantennero l'iniziativa dell'attacco con più frequenza e furono per fiato e per azione i veri dominatori. Il Genoa deve alla sua estrema difesa la minima sconfitta. De Prà bloccò infatti molti palloni insidiosi. Notevole tra l'altro uno fortissimo di Tritz nell'angolo sinistro. Come fu già rilevato il Genoa manca ancora di una linea attaccante che sappia svolgere un gioco penetrante: Certe azioni iniziate a metà campo venivano infrante nell’area di rigore avversaria per imprecisione di tiro. I sostegni giocarono con tenacia per contenere la baldanza degli attaccanti alessandrini, ma non seppero frenare a dovere le folate pericolose. Scappini piazzato al centro sostegno, non fece rimpiangere il suo compagno di fianco Burlando, mentre Barbieri per quanto non in gran forma, tenno con onore il posto. Della difesa abbiamo già detto: ottima nel portiere ed efficace nei terzini. De Vecchi giocò bene. Poi quando i grigi pervennero nel secondo tempo alla marcatura del goal della vittoria il capitano del rosso-bleu passò, come è sua abitudine, a rinforzare l'attacco, ma inutilmente. II gioco della squadra alessandrina fu assai redditizio e procurò momenti di vero entusiasmo nella folla. L'arbitro Bistoletti non fu del tutto approvato. Certe sue decisioni furono discusse specie l'annullamento di un valido goal segnato da Tritz in seguito ad una « melée ». La partita ha avuto Inizio alle 14.40 e subito un attacco del grigi è sventato da De Prà. Sulla reazione genoana, Alessandria è in corner e un corner è pure giocato contro il Genoa. Il gioco si appesantisce e l'arbitro fischia falli su falli. Su una discesa in linea Banchero allunga a Tritz che calcia in goal ma De Prà afferra la palla e si salva in gioco pericoloso. Poi avviene un attacco genoano e il palo respinge un tiro insidioso di Catto. Dal 25° al 35° si ha un periodo di netta prevalenza alessandrina che per mera sfortuna non porta al successo. In questo frattempo si assiste a meravigliose parate di De Prà, mentre gli attacchi si alternano senza alcun risaltato. La ripresa vedo ancora gli sforzi dei grigi infrangersi difesa genoana. Al 15° un'azione nell'area genovese dà modo a Tritz di sgusciare tra un groviglio di uomini e di scaraventare un forte pallone nella rete avversaria. Delirio della folla, ma l'arbitro non accorda il valido punto. II Genoa cede mentre i grigi si serrano a ridosso degli avversari che commettono qualche fallo nell'area di rigore non punito dall'arbitro. Ma al 27° un altro visibilissimo fallo di mano di De Vecchi nell'aria di rigore è fischiato. La grave punizione è tramutata da Tritz in goal con tiro potente. Ormai la vittoria è certa per la squadra cittadina. Ma si combatte ancora: il Genoa tenta il pareggio e impegna Morando che si libera bene. La vittoria ormai non sfugge più ai grigi che minacciano ancora senza per altro riuscire a battere il meraviglioso De Prà. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio) U.S. ALESSANDRIA BATTE GENOA CLUB 1 A 0 L’atteso incontro tra grigi e rosso-bleu si è risolto con una significativa vittoria di misura dei calciatori concittadini. Scesi in campo col fiero proponimento di contrastare tenacemente il successo della squadra ospite, l’Alessandria ha imposto un’andatura indiavolata sfoggiando risorse tecniche ed atletiche di primo ordine. Il Genoa di fronte alla baldanza degli avversari ha cercato di smorzarne gli ardori e di prendere con fermezza il comando della partita, ma ogni tentativo è stato vano. Dopo un primo tempo chiusosi alla pari zero a zero, i grigi nella ripresa davano ogni energia per la vittoria e vi riuscivano, ottenendo un goal al 20° minuto per un penalty concesso con troppa facilità dall’arbitro Bistoletti su involontario fallo di De Vecchi. La controffensiva genoana e i disperati tentativi di pareggio non hanno esito concreto e il fischio finale vede la squadra alessandrina vincitrice dopo 90 minuti di lotta affascinante. Il calcio di rigore è stato tirato da Tritz. (Il Calcio (Genova), 27 febbraio 1926) LA BRILLANTE E NETTA AFFERMAZIONE DEI GRIGI L’Alessandria ha vinto domenica la sua più grande partita. E l’ha vinta bene. Il lieve risultato del match (1-0) ottenuto su calcio di rigore, non rispecchia che lontanamente il valore delle squadre in campo ed il loro giuoco. Vittoria netta quella dei grigi e non casualmente acciuffata da un colpo di fortuna. Vittoria che ha premiato i migliori in campo a dispetto della solita avversa sorte, e di una sfacciata partigianeria di un incompetente signore, che i magnati della Lega Nord avevano inviato tra noi per mettere in pericolo la partita. Definendolo incompetente l’arbitro Bistoletti si sentirà certamente lusingato,perché la gioia della non defraudata vittoria ci fa notare solo superficialmente la manovra subdola da lui tentata ed involontariamente palesata ad un nostro dirigente dell’impossibile riuscita. Il fatale penalty genoano ad Alessandria non fu proprio fatale, esso fu provvido; quel pallone rotondo ragionò con più buon senso di quel signore grassottello calato dal suolo ambrosiano col compito di rappresentare l’ordine, ed atteggiandosi invece, quasi come agente provocatore. Senza il goal di Tritz su penalty, l’Alessandria avrebbe vinto ugualmente perché era più forte, e perché giocava meglio. Il goal di Tritz era stato preceduto da un goal di Tritz, il fallo di mano di De Vecchi era stato preceduto da altri falli di mano di De Vecchi e la beffa atroce non poteva più continuare. Il Genoa giocò con la solita bravura ma ebbe a che fare con dei degni rivali. I grigi quando vogliono quando scendono in campo con la volontà di affermarsi, sanno rendersi pericolosi contro le più quotate unità. Essi ormai non si impressionano più ritengono che il valore non sia riposto nel colore delle maglie ma nell’organicità degli avversari. Il superiore valore individuale dei componenti i team di mister Garbutt è stato dominato dall’efficienza collettiva degli uomini del comm. Ronza. Tutta la squadra ha giocato bene, tutti. Tosini ha sbagliato meno palloni del nazionale Levratto. Non facciamo la cronaca della partita perché è rimasta impressa nel cuore di tutti e le fasi salienti passeranno alla storia. (Lo Sport di Alessandria e Provincia del 25 febbraio 1926) I GENOANI FINALMENTE SCONFITTI DAI GRIGI Chi ha assistito domenica alla partita è uscito dal campo pienamente convinto che la squadra grigia è più forte di quanto si possa presumere. Dominare il Genoa, come hanno fatto i grigi, è impresa da grande squadrone. È certo che mai altra partita ha fatto soffrire di più. Ad aggravare il peso dell’emozione ha enormemente contribuito l’assoluta incapacità dell’arbitro. Il sig. Bistoletti ha dimostrato come un arbitro possa guastare una partita. Per fortuna Tritz ha avuto tanta … cognizione da non sbagliare il calcio di rigore, perché se la partita fosse finita male per i grigi, il pubblico avrebbe certo dato sfogo alle sue giuste proteste. Non vogliamo far colpa al sig. Bistoletti; vorremmo solo che chi è preposto alla destinazione degli arbitri lo facesse con più giusto criterio assegnando alle partite di una certa importanza arbitri che sappiano imporsi ai giuocatori ed al pubblico con grande sicurezza ed autorità. Come ha giuocato l’Alessandria. I grigi hanno giocato una partita brillante ma non superiore alle loro forze. Abbiamo visto quanto potenza abbia acquistata la difesa e quanta forza di penetrazione sia riuscita a raggiungere la linea d’attacco. Abbiamo ammirato nella coppia Viviano - Costa, un duo insormontabile. Viviano specialmente ha raggiunto il migliore grado di forma ed il maggior rendimento. Nella seconda linea Gandini è stato superbo. Animatore infaticabile dell’attacco e sempre vigile in difesa non ha avuto un solo istante di stanchezza. Questo grande atleta che regge sulle sue robuste spalle tutto il peso della squadra grigia è ben degno della grande fiducia in lui riposta. Ed i due laterali Papa e Lauro non sono stati da meno del loro capitano. La linea attaccante ha avuto ancora il miglior uomo in Tritz. Tutte la azioni erano da lui impostate con tale precisione da rendere costantemente in pericolo la rete avversaria. Palleggiatore sicuro, ottimo distributore, accoppia alla sua tecnica uno scatto ed una irruenza proprie del giuoco cosiddetto italiano. Lo abbiamo visto piombare più volte sui terzini con grande decisione e questo gli ha valso la segnatura di un goal poi annullato e di un calcio di rigore. Avalle, Banchero e Cattaneo lo hanno assecondato ottimamente. Tosini nel nuovo ruolo di ala sinistra ha fatto del suo meglio, ma non regge certamente il confronto coi suoi compagni di linea. Morando fu poco impegnato, ma si salvò sempre bene. È necessario però che si corregga dall’errore di lasciare troppo sovente incustodita la sua rete. (Il Piccolo del 27 febbraio 1926 – T.P.) ANTICIPO (14a giornata, disputato il 21 febbraio) Juventus – Sampierdarenese 4-0 RECUPERI (disputati il 14 febbraio): Mantova – Juventus 0-5 Pro Vercelli – Padova 1-1 CLASSIFICA: Juventus+ p. 20, Cremonese 16, Pro Vercelli 15, Genoa 13, Sampierdarenese+ 12, Padova 11, Milan 10, Alessandria 9, Livorno, Reggiana 8, Mantova, Parma 6. + = una gara in più

Girone B

Alessandria US - Genoa CFC 1 - 0 (0 - 0)

RETI:

65. rig. Tritz L.[A]

Alessandria US

Morando Clemente, Viviano Andrea, Costa Felice, Lauro Armando, Gandini Giuseppe, Papa (II) Nicola, Cattaneo Renato, Avalle Edoardo, Banchero (I) Elvio, Tritz Lorincz, Tosini Oreste

All.: Rangone Augusto

Formazione avversaria

GENOA CFC: De Prà, Lombardo, De Vecchi Renzo, Barbieri Ottavio, Burlando, Scappini (I) Luigi, Lamon (I) Gino, Catto, Alberti, Moruzzi, Levratto. All: Garbutt William.

Arbitro: Bistoletti Arturo (Milano)

Note

Commento

info@museogrigio.it

Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Girone B

Alessandria US - Genoa CFC 1 - 0 (0 - 0)

RETI:

65. rig. Tritz L.[A]

Alessandria US

Morando Clemente, Viviano Andrea, Costa Felice, Lauro Armando, Gandini Giuseppe, Papa (II) Nicola, Cattaneo Renato, Avalle Edoardo, Banchero (I) Elvio, Tritz Lorincz, Tosini OresteAll.: Rangone Augusto

Formazione avversaria

GENOA CFC: De Prà, Lombardo, De Vecchi Renzo, Barbieri Ottavio, Burlando, Scappini (I) Luigi, Lamon (I) Gino, Catto, Alberti, Moruzzi, Levratto. All: Garbutt William.

Arbitro: Bistoletti Arturo (Milano)

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Morando Clemente, Viviano Andrea, Costa Felice, Lauro Armando, Gandini Giuseppe, Papa (II) Nicola, Cattaneo Renato, Avalle Edoardo, Banchero (I) Elvio, Tritz Lorincz, Tosini Oreste

All.: Rangone Augusto