Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1951/1952
Serie C
10-02-1952 - Giornata: 21 - Vigevano - Comunale


Vigevano AC - Alessandria US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Borriero Pietro, Bussetti Luigi, Gabbiani Mario, Arezzi Giuseppe, Vitto Luigi, Masperi Luigi, Colombo Alfredo, Albertelli Lanfranco, Valentinuzzi Giorgio, Pietruzzi Mario, Savoini Giulio All.: Neri Giacomo

Formazione avversaria
VIGEVANO AC: Danti; Zucchelli, Piovani; Morin, Princigalli, Bossi; Deprati, Golob, Borri, Buzzin, Lulich. All.: Morselli Arrigo.

Arbitro: Matteucci Ermanno (Roma)
Note
Infortunato al 69’ Albertelli [A], uscito dal campo. Spettatori: 10.000.

Commento
I GRIGI A VIGEVANO SFIORANO LA VITTORIA: 0-0 Quarantaduesimo minuto di gioco: l’ala destra alessandrina Colombo, intervenendo su un traversone di Arezzi, precede di un attimo il terzino vigevanese Zucchelli e devia il pallone, in area avversaria, a Pietruzzi che fiancheggia l’azione. Pronto tiro dell’interno sinistro e rete imparabile, ma l’arbitro Matteucci di Roma – un direttore di gara sceso dalla B a compiere errori anche nella terza serie – annulla il punto, concedendo invece un calcio di punizione a favore del Vigevano. Le ragioni di tale decisione non sono apparse chiare, né e stato possibile chiedere delucidazioni all'arbitro stesso, data la «cortina di ferro» posta dai dirigenti vigevanesi attorno agli spogliatoi. Stando a quanto si e potuto scorgere dalla tribuna – e Matteucci, piazzato poco oltre la metà campo, non può aver visto molto meglio – l’azione alessandrina è stata perfettamente regolare e inspiegabile quindi l’annullamento, forse per un ipotetico fallo di Colombo su Zucchelli. Questo l’episodio centrale della gara, che ha tolto all’Alessandria una prima favorevole possibilità di ottenere una grande vittoria proprio sul terreno della capolista, nella partita del primato. I grigi si erano gagliardamente difesi per tutto il primo tempo, tanto che il portiere Borriero non aveva dovuto effettuare alcuna parata difficile, correndo l’unico pericolo su un tiro di Golob finito sul palo. Il Vigevano aveva giocato meglio, in questa prima parte della gara, ma le sue manovre di attacco, forse troppo ricercate per la Serie C, si erano infrante sulla solida barriera alessandrina e nelle rare occasioni in cui erano giunti a portata di tiro, Buzzin e compagni avevano fallito la mira. Dopo il goal annullato da Matteucci, l’Alessandria ha visto la possibilità di dominare la partita e, nella ripresa si è lanciata decisamente all’attacco. Arezzi e Masperi, che nei primi 45’ si erano pressoché limitati ad un’azione di tamponamento, hanno cominciato a tessere trame su trame di gioco e il Vigevano è andato sempre più calando man mano che cresceva di statura l’avversaria. Già al primo minuto Valentinuzzi, con una cannonata di sinistro deviata in calcio d’angolo da Danti, aveva dato il segnale dell’offensiva alessandrina, continuata al 4’ da un’azione Pietruzzi-Savoini, conclusa da uno sgambetto di Piovani all’ala sinistra in piena area di rigore, rimasto impunito. Ancora Savoini al 6’ porta lo scompiglio nella difesa vigevanese, tanto che un terzino commette fallo di mano in area e l’arbitro interrompe il gioco per concedere la punizione… a favore del Vigevano. Altro pericolo scampato dalla porta vigevanese al 16’, allorché Savoini, lanciato da Valentinuzzi, piomba in area con il pallone al piede: il portiere biancoceleste esce a vuoto, ma Zucchelli ferma il tiro sulla linea e Danti, rialzandosi, si ritrova il pallone fra le braccia. L’Alessandria – sospinta dal sonoro entusiasmo degli oltre millecinquecento tifosi presenti allo stadio di Vigevano – sembra sempre più vicina ad ottenere il successo, nonostante che i difensori avversari non vadano troppo per il sottile negli interventi. Al 24’ però i grigi sono ridotti in dieci: un fallaccio di Lulich mette fuori combattimento Albertelli che esce dal campo per non più rientrare. Nonostante l’inferiorità numerica, l’Alessandria non abbassa bandiera e cerca egualmente di minacciare la porta vigevanese, senza però riuscire a nulla. (Gianni Pignata, «Stampa Sera», 11 febbraio 1952) Mille ed una emozioni per i diecimila e più spettatori, un continuo susseguirsi di azioni da entrambe le parti, ma nessuna rete nella partita «clou» della giornata tra grigi di Alessandria e la capolista. Nel complesso la divisione della posta – che torna molto utile ai vigevanesi che possono così mantenere invariati i distacchi in graduatoria – premia egualmente le due contendenti, che si sono date cavalleresca battaglia. Scesi in campo con i nervi a fior di pelle, i biancoazzurri, che hanno iniziato a spron battuto, si sono lasciati prendere via via dal nervosismo, e hanno anche sbagliato nel primo tempo diverse facili occasione per portarsi in vantaggio. Nella ripresa, netto e un poco preoccupante è stato invero il calo di rendimento dei locali, e l’Alessandria, sorretta da una mediana stupenda, ha messo a dura prova il prestigioso Danti che ha parato l’imparabile facendosi continuamente applaudire. Quando poi la mezzala Albertelli, che aveva ricevuto fortuitamente una gomitata allo stomaco, dovette essere portato fuori a braccia, Buzzin e i colleghi di prima linea ripresero disordinatamente a premere, ma nulla di buono seppero imbastire. Volendo passare in rassegna i due «undici» è veramente doveroso citare per primo, tra i grigi, quel magnifico gladiatore di Masperi, che ha immobilizzato l’avversario diretto, e a Arezzi, che sembra avere ritrovato quest’anno la sua seconda giovinezza. Buona la difesa, soprattutto in Gabbiani, e tempestivo in ogni intervento Borriero, che anche nei momenti più critici ha saputo mantenersi calmissimo. All’attacco, attive e insidiose come al solito le ali, e prezioso, fin che rimase in campo, per i compagni di linea Albertelli. Oltre a Danti, naturalmente, hanno bene impressionato nel Vigevano, specie nel primo tempo, gli uomini del quadrilatero (Morin, Bossi, Golob, Buzzin). Stranamente fermi invece Zucchelli, il quale però al 10’ della ripresa ha salvato il risultato respingendo di testa, proprio sulla linea della porta, e Piovani. La cronaca dell’incontro è presto fatta. Partenza lanciata dei biancocelesti, che si insediano nella metà campo avversaria. Al 4’ Borri sprecava una bella occasione, colpendo in pieno la schiena di Bussetti. Poco dopo Golob dava lavoro a Borriero, che in tuffo salvava. Borri (10’) uncinava il cuoio in piena area, ma trovava modo di buttarlo, fra la costernazione dei tifosi, di molto sopra la traversa. Si svegliarono al 20’ i grigi e Albertelli scaraventava fuori a fil di palo. Grande parata di Borriero al 30’: tirava Golob, respingeva l’estremo difensore che andava a terra, riprendeva De Prati, e indirizzava di nuovo verso la porta grigia, ma Borriero, con un gran colpo di reni, si rialzava e attanagliava il pallone. Un po’ di giallo infine al 43’. Lunga discesa di Valentinuzzi, che passava a Savoini, questi a mezza altezza insaccava. Urla fragorose e applausi dei numerosissimi alessandrini che nemmeno avevano potuto avvertire il giusto ma tardivo fischio dell’arbitro che aveva «pescato» Valentinuzzi in fuori gioco. Superiorità grigia nella ripresa, per una ventina di minuti, ma Valentinuzzi e Savoini non sapevano sfruttare alcuni buchi di Zucchelli e Piovani. Usciva, come abbiamo detto prima, al 26’ Albertelli, e i biancoazzurri si rifacevano sotto minacciosi. Lulich (28’) e Buzzin (31’) non avevano però abbastanza mordente e si lasciavano prevenire da Borriero che strappava loro dal piede la sfera. (Bruno Wildt, «La Gazzetta dello Sport», 11 febbraio 1952) GRIGI E NEROSTELLATI DOMANI ALLE PRESE Soffrido sostituirà Albertelli - Una partita accanita - In precedenza giocano i ragazzi grigi contro la Juventus La capolista del girone ha perduto domenica il primo punto in casa contro i grigi, e senza l’incidente toccato ad Albertelli, i ragazzi di Neri avrebbero potuto uscire vittoriosi dal campo vigevanese. Se le cose non sono andate in questo modo, se oltre due mila zelatori alessandrini non hanno potuto gioire appieno, la colpa ricade sull’arbitro Matteucci di Roma, vecchia volpe che ha diretto la partita da buon «arbitro di casa», senza mettere in evidenza la parzialità. I grigi, costretti a giocare nel primo tempo contro sole, non si sono scomposti per contenere l’attacco iniziale degli avversari, in quanto lo schieramento con Vitto terzino volante e Masperi centrosostegno, costituisce uno sbarramento di notevole potenza disgregatrice, per l’azione tempestiva di Vitto e per la chiarezza di Masperi nell’impostazione delle trame d’attacco. Inoltre Albertelli, come ci eravamo augurati sabato scorso, ha giocato prevalentemente sulla destra, e cioè nel suo settore, in considerazione all’ottima forma ed al rendimento che sulla sinistra hanno raggiunto Gabbiani, Masperi e Pietruzzi. Cosi schierata la squadra grigia ha chiamato gli attaccanti vigevanesi alla realtà, e la maggior classe dei nostri ragazzi ha piegato nel palesare un giuoco di squadra più organico e pericoloso. Tutti i giocatori si sono comportati lodevolmente e Gabbiani, forse perché ha felicemente superato un periodo in ombra, è apparso il miglior giocatore dai 22 atleti in campo. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 16 febbraio 1952) RISULTATI: Biellese-Savona 0-1 Casale-Saronno 3-2 Fossanese-Varese 4-0 Lecco-Crema 2-0 Ponte San Pietro-Gallaratese 1-0 Rivarolese-Pavia 0-1 Sanremese-Pro Vercelli 4-0 Seregno-Aosta 1-3 CLASSIFICA: Vigevano 32; Alessandria* 29; Pavia 28; Sanremese, Rivarolese* 26; Lecco, Ponte San Pietro 24; Fossanese 23; Savona 21; Crema 19; Casale, Pro Vercelli* 18; Saronno* 16; Aosta* 14; Varese, Biellese* 13; Seregno 12; Gallaratese 10. *: una gara in più. Il punto sul campionato Era terminata in parità la sfida di cartello tra le prime due formazioni del campionato. Il Pavia, squadra più organizzata, organica e maggiormente dotata di classe era riuscita a prevalere di misura sulla Rivarolese: a segno era andato Lavarino. Madini, su rigore, rao, Riva e Celani erano stati i realizzatori dei gol con cui la Sanremese aveva strapazzato la Pro Vercelli. Il Crema si era dovuto mangiare le mani per i due rigori mentre il Lecco era andato a segno con Bicicli e Corradi. Di misura, il Ponte San Pietro, aveva avuto la meglio sulla Gallaratese. Al termine di una rocambolesca sfida il Casale ha sconfitto il Saronno: mattatore Brena che aveva segnato due reti. Dominio incontrastato della Fossanese che aveva sconfitto il Varese.