Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2007/2008
Serie D
10-02-2008 - Giornata: 23 - Casale Monferrato - Natale Palli


Casale Calcio AS - Alessandria US 1912 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US 1912 Casadei Angelo, De Carvalho Santos Anderson, Cammaroto Vincenzo, Daleno Giulio, Ciolli Andrea, Longhi Matteo, Bolla Alec, Cretaz Roberto [76. Balestri Federico], Artico Fabio, Larganà William [55. Sofrà Thomas], Buglio Angelo A disp.:(P) Bonfiglio Luca, Carini Ruben, Falchini Gabriele, Rossi Maurizio, Viscomi Damiano All.: Iacolino Salvatore

Formazione avversaria
CASALE CALCIO AS: Bilucaglia, Costanzo, Chini, Koffi Chrysostome, Russo, Friso, Boyokino [80. Furgato], Cordua, Tondi, Serra, Sorrentino [6. Memmo] [21. Vailatti]. A disp: Tulino, Firriolo, Stefani, Tedesco. All. Barbieri Enrico

Arbitro: Benassi Gianluca (Bologna) [Adorni, Ricci]
Note
Ammoniti: Tondi [C], Artico [A], Longhi [A], Sofrà [A], Anderson [A]. Angoli: 2-2. Recuperi: 2.+ 3. Spettatori: 2.200 Cielo sereno, giornata non fredda. Terreno di gioco in discrete condizioni. Inizio gara ore 14.30

Commento
Uno 0-0 che sta bene a tutti in un derby povero di emozioni e che ha nella splendida cornice di pubblico (2300 spettatori, oltre 1000 da Alessandria) la nota più lieta del pomeriggio al Palli. Il Casale nel giro di 20 minuti perde le sue due punte titolari e deve limitare i danni, l'Alessandria dopo aver provato a vincere la sfida fa due conti e il pari, visto il risultato della Biellese, va bene. Emozioni dalle due gradinate con un grande tricolore per il Casale e centinaia di bandiere per i grigi. Fuori poi qualche scaramuccia, ma niente di grave, anche se alcuni supporters ospiti danneggiano inspiegabilmente i servizi igienici dello stadio. Dopo 25 secondi, c’è già un richiamo verbale del direttore di gara per Cordua e Cretaz che si «beccano» dopo uno scontro di gioco. Al 7' prima fiammata di Artico che salta due avversari sulla destra e poi con un cross insidioso costringe Bilucaglia al tuffo per repingere di pugni. Al 15' la prima vera emozione. Punizione di Artico da 25 metri con Cammaroto che spizzica nell'area piccola e poi anche Cretaz devia di testa, con la palla che gonfia la rete, ma il guardalinee non ha esitazioni e annulla per fuorigioco del centrocampista dei grigi. La reazione dei nerostellati è affidata alla coppia Cordua-Friso con il laterale che non trova la deviazione dall'area piccola. Al 20' su palla persa a metà campo Bolla scatta sulla sinistra e centra basso per Artico che al momento di calciare a rete viene stoppato da Chini. Alla mezz'ora Casale vicino al vantaggio. Boyokino salta come un birillo Ciolli e centra basso per Tondi con Cammaroto, migliore in campo, che riesce a deviare in angolo sventando una palla pericolosa. Dopo la pausa parte forte l'Alessandria con Artico che innesta Buglio, ma il trequartista cincischia troppo, poi apre per l'accorrente Cretaz che spara sull'esterno della rete. Al 54' su angolo di Bolla in mezzo all'area piccola viene affondato Anderson, ma per il direttore di gara non ci sono gli estremi del rigore. Al 58' l'Alessandria va per la seconda volta in gol con Sofrà, in campo da due minuti, ma il direttore di gara ravvisa una spinta di Artico su Russo e non convalida. Il Casale si scuote e al 65' potrebbe passare a condurre. Tondi lancia Serra che da 25 metri controlla e fa partire una sassata che si stampa sul palo a portiere battuto. Al 73' il direttore di gara non concede un penalty all'Alessandria: Russo aggancia Longhi smarcato alla perfezione da Artico, il contatto pare netto ma il mediano si vede anche ammonire per proteste. Passano sessanta secondi e arriva una nuova giocata di Artico dalla sinistra crossa basso di potenza, ma nell'area piccola nessun attaccante dei grigi si fa trovare pronto. La capolista prova a spingere e al 77' Buglio serve all'accorrente Sofrà che spara a lato. Nei minuti finali le due squadre, sfiancate dal campo pesante, danno l'impressione che lo 0-0 possa andare bene. Così, i 10’ conclusivi sono giocati a ritmi assai ridotti. «Il primo tempo sicuramente meglio l'Alessandria, poi nella ripresa siamo venuto fuori noi e abbiamo meritato questo pareggio». Commenta così lo 0-0 nel derby mister Salvatore Barbieri, che poi precisa: «In tanti anni di carriera da allenatore non mi era mai successo che nell'arco di 20 minuti si infortunassero le due punte, costringendomi ad un doppio cambio. In queste condizioni per il Casale non era proprio possibile fare di più». «Credo che ai punti avremmo meritato noi - ribatte Salvatore Iacolino -. C’era un fallo in area su Longhi, che mi è parso netto». Alla domanda se l'Alessandria non avesse dovuto osare di più contro un Casale «spuntato», Iacolino replica: «Volevamo vincere per allungare ulteriormente sulle inseguitrici, con gli uomini a disposizione abbiamo cercato in tutti i modi di fare nostra la partita, ma c'è stata grande pressione a metà campo e si è potuto sviluppare poco gioco. Inoltre, le condizioni del terreno non erano ottimali e non hanno favorito l'aspetto tecnico». Sulle ammonizioni di Artico e Longhi che costeranno un turno di squalifica ad entrambi, Iacolino ammette: «Assenze pesanti, anche perché d'ora in avanti saranno tutte match durissimi, ma d’ora in poi abbiamo un solo risultato utile, la vittoria». (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) Finisce senza gol il derby al ‘Palli’ tra Casale e Alessandria IL PARI CHE ACCONTENTA. QUASI Ma gli ospiti reclamano un rigore netto. I tifosi grigi vincono la sfida sugli spalti Facciamoci piacere questo 0-0. Non ci sono alternative: in fondo al Casale serve per tenersi a galla e all’Alessandria per tenere sempre a -7 la Biellese. Chissà, forse se il verdetto dell’anticipo dei lanieri a Rivarolo (2-2) fosse stato diverso, e l’Alessandria avesse avuto la pressione dei 3 punti a ogni costo, al ‘Palli’ avremmo assistito a una partita diversa. Ma il calcio non vive di dietrologia e anche Salvatore Iacolino giura che no, la sua squadra non si è fatta condizionare, che è stata anche molto offensiva e che ha giocato l’unica partita possibile. Senza Zappella, che domenica mattina ha provato, da solo, con il tecnico e il preparatore atletico, perché l’esito dell’ecografia era stato negativo, ma si è arreso: saluto alla Nord trasferita in blocco in gradinata ospiti e poi a soffrire in tribuna. E Iacolino che inventa la difesa e ripropone, dopo un paio di mesi, Anderson: esterno, a destra, se la cava bene, dalla sua parte passa poco, un po’ di più da quella di Ciolli, che deve togliersi di dosso il timore riverenziale di indossare la cassa grigia. Ci sta provando, a tratti incomincia a riuscirgli. Coppia centrale un paio di gare già all’attivo, Daleno lo sa fare, Cammaroto è perfetto,una certezza di tanta qualità e sostanza. «La difesa ha funzionato bene. Tutti perfetti », la promozione di Iacolino ai suoi. E lo stesso Può dire Salvatore Barbieri: Chini è stato duro, ma anche elegante, Koffi ha talento, dei due esterni Russo meglio di Costanzo che però migliora quando il tecnico lo cambia di fascia.ma questo è derby che si gioca, soprattutto, a metacampo, a chi fa meglio il pressing, tattiche che, alternativamente, riesce bene a entrambe. Con il risultato che di giocate spettacolari se ne vedono davvero poche e le occasioni si possono contare senza far fatica, l’attacco casalese che è spuntato dopo 20’ (un record, due infortuni in un quarto d’ora, prima Sorrentino e poi Memmo e un dubbio: ma erano davvero pronti?), quello alessandrino che è a una punta a mezza, Artico e Buglio e punge poco di più. Segna, due volte, ma c’è sempre l’arbitro a dire no e se nel primo caso, l’ultima deviazione di testa di Bolla, le immagini sembrano dare qualche argomento alla decisione del direttore di gara, ne secondo, francamente, è più Chini a strattonare Artico che non il contrario. E, comunque, Sofrà è corretto quando gira di testa in rete. Quindi, accontentiamoci, anche se non è facile, per gli alessandrini, digerire il rigore negato a Longhi, che Russo manda per le terre sotto gli occhi del peggiore in campo, l’arbitro. Un penalty da concedere, che non significa rinnegare il risultato: anche giusto, per i 90’ nel loro complesso, in cui ci sta il palo colpito da Serra, che potrebbe diventare l’episodio decisivo (e sarebbe davvero troppo). Derby con tanti sfottò e qualche tafferuglio finale, ma senza conseguenze: uno dei cinque autobus che trasportano i tifosi alessandrini verso la stazione viaggia con le porte aperte, quando rallenta, a un incrocio, il contatto con un gruppetto di sostenitori nerostellati è inevitabile, ma le forze dell’ordine neutralizzano tutto sul nascere e la giornata va in archivio, in questo caso per fortuna, senza note di cronaca. Una vittoria, però, Alessandria la conquista, quella del tifo. Non fa punti, ma stimola a farli. Da domenica, contro il Vado, primo atto di un trittico in cui la squadra di Iacolino potrebbe davvero chiudere il campionato. «Un mese fondamentale: con 9 punti potremo iniziare a pensare seriamente a un futuro importante». Con gli auguri di Barbieri, «Casale salvo e Alessandria in C2». Sì, è un proprio un derby fuori dalle regole. Cronaca. Primo tempo: 7' doppio dribbling di Artico sulla trequarti destra, cross teso, Bilucaglia esce in tuffo e smanaccia via; 8' si alza una bandierina dubbia per fermare Buglio lanciato a rete; 13' Alessandria in gol, ma l'arbitro annulla su segnalazione dell'assistente: punizione dal vertice sinistro, batte Artico, tocca Cammaroto, Bolla corregge in rete, ma si alza la bandierina per segnalare la posizione irregolare del centrocampista; 16' Casale pericoloso, Cordua filtrante in area per Serra, che è libero, ma non aggancia; 20' manovra bene l'Alessandria: Bolla recupera palla a centrocampo, tocco a Buglio che serve in area Artico, l'anticipo di Chini è perfetto; 29' l'occasione migliore per il Casale: Boyokino salta Ciolli a destra e mette in mezzo, cross teso, provvidenziale Cammaroto, che anticipa in angolo Tondi; 46' Bolla sradica palla dai piedi di Koffi , in sospetto gioco pericoloso, ma il passaggio successivo è un improponibile lancio a Artico, libero, fuori misura. Secondo tempo: 3' gran palla di Artico in area per Buglio , che controlla, ma non trova lo spazio per tirare e appoggia a Cretaz, in corsa, sull'esterno della rete; 8' dalla bandierina di sinistra Bolla, mischia sottoporta, Anderson va giù, forse trattenuto, per l'arbitro tutto regolare; 13' Alessandria ancora in gol: Ciolli mette in mezzo da sinistra, in area Sofrà salta più alto di tutti e insacca di testa, ma l'arbitro vede un fallo di Artico su Russo. E annulla; 21' Casale vicinissimo al gol: Tondi tocca per Serra ai 25 metri, controllo e destro secco, Casadei si tuffa con un attimo di ritardo, ma il palo lo salva. E Cammaroto spazza via; 28' rigore negato all'Alessandria: Artico tocca in area per Longhi, agganciato da Russo. L’arbitro, vicinissimo, fa cenno di proseguire; 32' occasione per i grigi: Buglio tocca perfetto a Sofrà al limite, staffilata di un nulla sul fondo, e Balestri non ci arriva per la deviazione; 45' brivido sull'intervento di Chini che, per anticipare Artico, rischia l’autogol. Sala stampa: «Se contiamo gli episodi, qualcosa di più lo avremmo meritato noi». Però Salvatore Iacolino si fa andare bene anche ilpareggio, «che ci tiene sempre a +7 sulla Biellese e con una gara in meno a disposizione degli avversari per provare a avvicinarsi». Non è stata un bel derby. «Una partita bloccata. Controllata. Con tanta pressione da parte delle due squadre a metacampo: con quell’atteggiamento tattico, speculare, è stato difficile fare gioco. È vero, non c’è stato spettacolo, ma battaglia sì e intensità anche». Con un prologo tutt’altro che festoso per il tecnico, a parte l’abbraccio di uno dei volontari della Croce Rossa e l’inchino, prima della stretta di mano, di Salvatore Barbieri. «Non è stata certo la migliore delle accoglienze che una persona si augura di ricevere. Ma non sono sorpreso, c’è sempre stato un rapporto di amore - odio e il secondo prevale sempre sul primo quando si torna da avversario. I tifosi sono fatto così, dimenticano in fretta i ricordi belli, io quelli di Casale, invece, continuo a conservarli». Non è d’accordo, il tecnico, quando gli si fa notare che il pareggio, nell’anticipo, della Biellese può aver condizionato l’atteggiamento dell’Alessandria. «Lo escludo. Questa è la partita che l’Alessandria poteva fare, in questo momento, non abbiamo mai pensato di accontentarci del pareggio, è un approccio che non appartiene alla mia squadra». Però, con il Casale di fatto senza punte dopo 20’, non si è atteso forze un po’ troppo a inserire un attaccante in più, rinunciando a un uomo in difesa? «Credo di aver proposto un’Alessandria già molto offensiva, aggiungendo un uomo in più in avanti potevamo anche sbilanciarci e rischiare contro una squadra brava a chiudersi e a provare a ripartire. E poi alcuni cambi erano obbligati – insiste Iacolino - rispettando anche la quota imposta degli Under. Avrei dovuto togliere Buglio, un giocatore a cui non rinuncio tanto volentieri». Adesso tre gare facili. «Adesso un mese fondamentale per chiudere il campionato». (Il Piccolo - Mimma Caligaris) l derby fra Casale e Alessandria è terminato a reti inviolate, un risultato che consente ad entrambe le formazioni di mantenersi in rotta verso i rispettivi obiettivi, pur non regalando a nessuna delle due squadre e alle rispettive tifoserie l’impagabile gioia che solo una vittoria in questo tipo di gare sa generare. Non è stata una sfida memorabile sotto il profilo dello spettacolo e della tensione agonistica, ma in fondo era nell’ordine delle cose assistere ad una partita molto guardinga su entrambi i fronti, a maggior ragione dopo il pareggio della Biellese nell’anticipo di sabato contro la Rivarolese, un risultato che aveva rassicurato l’Alessandria - la squadra in grado di “fare la partita” - sul mantenimento delle distanze dalla rivale più diretta, anche in caso di divisione della posta al Palli. I GRIGI SE LA PRENDONO CON L’ARBITRO. Sia ben chiaro, in ogni caso, che non si è assolutamente trattato di un pareggio tacitamente concordato dai protagonisti in campo. O, perlomeno, questa è l’impressione di chi scrive. La gara ha semplicemente proposto un canovaccio che alla vigilia non era difficile prevedere: gli ospiti, ispirati dalla saggezza di Iacolino, hanno premuto sull’acceleratore con moderazione, hanno concesso poco o nulla agli avversari ed hanno confidato nell’estro di una delle proprie individualità di spicco per intascare i tre punti in palio. Una giocata di un singolo che, per fortuna del Casale, non è mai giunta, o che, anche quando è arrivata, è stata vanificata dagli interventi di una terna arbitrale parsa sempre ben piazzata e convinta delle proprie decisioni. Sono scelte, quelle di arbitro e guardalinee, che ci sentiamo di condividere, non solo per puro spirito campanilistico, ma per reale convinzione. Stiamo parlando dei due gol annullati ai grigi e di un rigore dubbio non fischiato dopo un intervento di Russo su Longhi. A volte il calcio è anche psicologia e ci sembra che il signor Benassi di Bologna abbia interpretato al meglio il bilancio fra il danno procurato dal difensore nerostellato - minimo - e l’impatto sulla partita di una decisione drastica come l’assegnazione di un tiro dal dischetto, nel contesto di un incontro sostanzialmente equilibrato e gestibile. CASALE, DOPPIO CAMBIO DA RECORD. Un altro aspetto evidenziato in sede di analisi venerdì scorso e confermato dai fatti, è quello relativo ad un match dominato dalle rispettive difese, due reparti a nostro avviso superiori alle rispettive controparti offensive, non solo nella circostanza specifica. Tutto ciò vale, a maggior ragione, se si considera che dopo soli ventuno minuti di gioco e sino all’ingresso nel finale del grigio Balestri, nessuna delle due squadre ha schierato in campo un centravanti di ruolo, il classico bomber d’area di rigore in grado di inventare un gol dal nulla, per intenderci. L’Alessandria ha cominciato il match con un tandem d’attacco formato da Artico e Buglio, due eccellenti trequartisti o seconde punte. Il Casale è sceso in campo con Serra a supporto di Sorrentino, con quest’ultimo costretto però ad uscire dopo soli sette minuti per l’ennesimo problema muscolare della sua stagione. A quel punto è entrato Memmo, regalando finalmente un centravanti alla partita, con il “piccolo” inconveniente che anche l’avventura dell’attaccante abruzzese è durata soltanto una manciata di minuti, quattordici per l’esattezza. Mister Barbieri, incredulo, ha preso atto del secondo infortunio muscolare di giornata e ha indicato a Vailatti di togliersi la tuta, utilizzando in sequenza il secondo dei tre cambi a disposizione. E ritrovandosi per giunta senza attaccanti di ruolo in campo. Tondi si è così portato in avanti al fianco di Serra, per un’accoppiata formata da un tuttofare di centrocampo e da un esterno d’attacco che si è trovata di fronte una retroguardia priva di capitan Zappella e nonostante ciò imperniata su tre eccellenti giovani come Casadei, Daleno e Ciolli, nonché sull’ottimo Cammaroto e sul brasiliano Anderson. L'UNICO TIRO PERICOLOSO È DEL CASALE. I due nerostellati si sono dannati l’anima contro la miglior difesa del campionato e nella ripresa hanno confezionato in tandem l’occasione più clamorosa della partita. L’Alessandria, infatti, può recriminare per la maggiore mole di gioco espresso e per gli episodi citati in precedenza, ma nell’arco dei novanta minuti l’unico tiro in porta - anzi, sulla base del palo - è stato effettuato da Serra, con Casadei apparso in ritardo nella circostanza. Il vantaggio casalese sarebbe stato forse eccessivo, ma i derby sono belli proprio perché imprevedibili. Dalla parte opposta, la linea a quattro formata da Russo e Costanzo - terzini intercambiabili - con Chini e Koffi Chrysostome centrali, a loro volta supportati da Friso e Cordua, ha retto l’urto per tutti i novanta minuti, al punto che non si ricorda un solo intervento difficile per il giovane estremo difensore Bilucaglia. Il temuto Fabio Artico, pur senza dannarsi l’anima, ha confermato la sua classe cristallina, ma le sue giocate non sono mai state sufficienti per liberare un uomo al tiro. I migliori duelli della partita, entrambi chiusi con una vittoria ai punti per i casalesi, hanno opposto lo stesso Artico ad un ritrovato Chini ed un indomito Cordua al tignoso Cretaz. I due centrocampisti dopo soli venticinque secondi hanno infiammato la sfida ed il pubblico sugli spalti a suon di buffetti e parole niente affatto sdolcinate. Non è stata una gara cattiva, al tirar delle somme, ma in ogni caso si è trattato di un confronto combattuto e spezzettato, come tradizione impone. ORA C’È LA DELICATA SFIDA DI SETSRI LEVANTE Ai ragazzi di Barbieri, in definitiva, non si poteva chiedere molto di più, ma in vista di domenica prossima, quando è in programma la difficile trasferta di Sestri Levante, è assolutamente necessario migliorare la fase offensiva. Vista la squalifica di Marco Tondi, diffidato ed ammonito, toccherà presumibilmente al duo Serra-Tedesco tentare di espugnare il campo dei “corsari” liguri, annunciati in netta ripresa. Magari con capitan Piero Panzanaro, al rientro dopo i due turni di squalifica, schierato a supporto della linea dei centrocampisti. Vedremo quali saranno le scelte di Barbieri. (Il Monferrato - Gianluca Marchese) RISULTATI: Derthona – Savona 1-3 Lavagnese – Pro Belvedere 2-2 Lottogiaveno – Sestri Levante 1-1 Novese – Rivoli 0-2 Rivarolese – Biellese 2-2 Saluzzo – Sestrese 4-2 Sanremese – Imperia 0-1 Vado – Ciriè 1-1 CLASSIFICA: Alessandria p. 54, Biellese 47, Savona 40, Lavagnese, Sestrese 39, Lottogiaveno 34, Rivoli 33, Pro Belvedere* 32, Ciriè 31, Novese 29, Imperia (-3) 28, Casale 27, Rivarolese* 26, Derthona 25, Sestri Levante 24, Sanremese 21, Vado 13, Saluzzo 12. Ogni * = 1 gara in meno. Imperia 3 p. di penalizzazione. Il punto sul campionato Pareggio indolore per l'Alessandria nel derby di Casale. Il 2-2 con cui Rivarolese e Biellese hanno concluso il match giocato sabato in anticipo lascia immutate le distanze in testa alla classifica. Virtualmente fuorigioco tutte le altre, solo i biellesi possono impensierire i grigi. In coda, sempre definite le posizioni di Vado e Saluzzo malgrado i risultati positivi dell'ultimo turno. Il successo dell'imperia a Sanremo nel derby provinciale riaccende la speranza delle ultime due anche se 8-9 punti da recuperare restano sempre troppi.