Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1951/1952
Serie C
06-04-1952 - Giornata: 28 - Lecco - Mario Rigamonti


Lecco AC - Alessandria US 2 - 1 (1 - 1)
RETI: 9. Radaelli P. [Le] 5. Savoini G.[A], 63. aut. Masperi L.[A]

Alessandria US Borriero Pietro, Bussetti Luigi, Gabbiani Mario, Albertelli Lanfranco, Masperi Luigi, Pietruzzi Mario, Colombo Alfredo, Marchioro Danilo, Valentinuzzi Giorgio, Benzi Giuseppe, Savoini Giulio All.: Neri Giacomo

Formazione avversaria
LECCO AC: Rigamonti, Origgi, Zannier, Ghedini, Fioroni, Martorelli, Radaelli, Fracassetti, Corradi, Bicicli (II) Caprioli. All.: Lamanna Hugo

Arbitro: Rigato Gino (Mestre)
Note
Alcune fonti attribuiscono il gol a Fracassetti Angoli: 10-3 o 10-4, a seconda delle fonti. Inizio gara ore 15:30.

Commento
L'ALESSANDRIA PERDE A LECCO PER UN'AUTORETE Il miraggio della quarta poltrona, non irraggiungibile per nessuna delle contendenti, doveva essere sprone per una lotta asperrima, e la designazione dell’arbitro – uno dei migliori attualmente alla ribalta – conferma il nostro asserto. Era un incontro, in partenza, destinato a far scaturire faville, ma si è visto ben presto che il fuoco era acceso da una sola parte. Non trasse in inganno la rete di Savoini, al 4’, frutto bensì della prontezza dell’ala grigia ma viziata da due grossi errori – gli unici nel corso della gara – di Fioroni e Rigamonti, ché i lecchesi nel giro di quattro minuti pareggiarono le sorti in virtù di un gol di Radaelli, perfetto nell’impostazione da parte di Corradi e nella realizzazione. Qui i blucerchiati presero l’iniziativa del gioco, che mantennero per tutto il primo tempo e per buona parte della ripresa, mentre le poche occasioni che si presentarono agli ospiti – e qualcuna doveva essere conclusiva – prendevano sempre l’avvio dal contropiede. Concediamo pure agli alessandrini l’attenuante dell’incompletezza ma abbiamo pure notato che manca alla squadra il mordente, la volontà: forse i grigi ritenevano che gli avversari non sarebbero più passati, ma riportammo l’impressione che giocassero con lo spirito di una compagine in netto vantaggio e convinta dell’inferiorità dell’antagonista. Altra musica nei riguardi del Lecco, vivace e battagliero, specialmente all’attacco in virtù del dinamismo di Bicicli e Caprioli delle girandoli di Corradi e Radaelli e dell’efficiente lavoro di spola di Fracassetti, mentre terzini e mediani – Origgi e Ghidini in testa – si incaricavano di spegnere le scarse velleità degli ospiti, fra i quali si salvarono Pietruzzi, Albertelli, Benzi e Gabbiani. La rete della vittoria venne al 15’ della ripresa, da un gran rito di Fracassetti raso terra che colse nettamente spiazzato Borriero, che seppure evitò un più gravoso passivo in virtù di numerosi ottimi interventi, non era nella migliore giornata. Dieci calci d’angolo per il Lecco e tre in favore dei grigi. Perfetta la direzione di Rigato. (Nino Cavallo, «La Gazzetta dello Sport», 7 aprile 1952) Il Lecco ha vinto con sufficiente chiarezza una partita accanitissima e ricca di bel giuoco oltre che di fasi emozionanti. La squadra lombarda si è imposta a quella piemontese per pericolosità e numero di azioni, come dimostrano i dieci calci d’angolo contro quattro a favore del Lecco. I primi a segnare sono stati i grigi alessandrini che sfruttavano al 5’ un malinteso della difesa lecchese con Savoini. La reazione lecchese era pronta e non tardava a dare i suoi frutti. Al 9’ Infatti i lariani giungevano al pareggio per merito di Radaelli che di testa deviava in porta un magistrale centro di Corradi. Sullo slancio il Lecco continuava a premere all’attacco mentre gli avversari si serravano opportunamente in ordinata difesa. Nella ripresa i giuocatori mostravano di risentire dell’impegno messo nei primi quarantacinque minuti di giuoco. Poi via via il Lecco si riprendeva e si portava all’attacco premendo sotto la porta alessandrina e al 18’ coglieva il goal della vittoria: con azione personale Fracassetti si portava in area alessandrina e sferrava un tiro che il centromediano dei grigi Masperi deviava in rete sorprendendo il portiere gettatosi in tuffo dalla parte opposta. Rigamonti salvava poi la porta lariana da diverse pericolose azioni degli attaccanti grigi. («Stampa Sera», 7 aprile 1952) DOMANI AL MOCCAGATTA, ORE 16 Seregno-Alessandria Le speranze dei grigi sono andate in fumo domenica a Lecco, anche se la squadra – dicono – ha giocato una partita veramente bella, portandosi per prima in vantaggio e… perdendo per un’autorete di Masperi. Strano il comportamento dei giocatori alessandrini: quando sono in crisi di forma non vedono la via della rete e quando, come domenica Masperi, ritornano nella pienezza del loro rendimento, provocano autoreti e sconfitte. Cala così la tela sul campionato di Serie C, perché la Federazione non ritornerà certo sulle sue decisioni in merito alla costituzione dei due gironi, richiesta dalle squadre che hanno incominciato a sentire odore di retrocessione. Se non ci fosse – quale intralcio! – la solita sfortuna, si potrebbe ancora sperare di agganciarci al quarto posto in classifica, e puntare alla qualificazione: ma chi può nutrire fiducia in un frangente come questo, quando si hanno a disposizione giocatori sui quali non si può fare costante affidamento? Restano il ricordo della partita di Varese e di altre prestazioni sconcertanti, che hanno sorpreso l’allenatore, i dirigenti e quei pochi elementi che dedicano alla squadra tutte le loro possibilità e sono demoralizzati da tante sconfitte umilianti. Non si può credere che la squadra sia giunta così in basso, dopo un inizio che lasciava presagire un campionato convincente. Se in questo finale i giocatori, con un sia pure tardivo risveglio, riportassero la squadra a ridosso delle prime posizioni, l’Alessandria potrà dimostrare di cadere in piedi, con intenzione di ritentare a breve distanza il ritorno… alla normalità. […] All’argomento «sfortuna e fortuna», in campo sportivo, non abbiamo mai dato peso. La catena che salta a Bobet, ci fa pensare che la sua pedalata non fosse più «rotonda», lo strappo muscolare al centometrista ci costringe a credere che lo sforzo fosse eccessivo per i suoi muscoli, che il palo sul quale batte la palla, c’è, e se non ci fosse… giocheremmo senza porte… Insomma, sino a domenica, la sfortuna e la fortuna, non l’avevamo mai considerata come determinante. Ma dopo la partita di Lecco, la nostra opinione ha subito una fiera scossa! Immeritata, obbiettivamente immeritata la sconfitta dei grigi che hanno disputata una delle migliori loro partite. A Masperi, che abbiamo ritrovato superbo centromediano (nel secondo tempo, in particolare, veramente spettacolare) è toccata l’irrisione dell’autorete su di un innocuo pallone proveniente da oltre trentacinque metri dalla porta. La fatale deviazione della traiettoria ha fatto sì che la palla, diretta a fondocampo, andasse a scuotere la rete. Dire dell’arbitro. Ritrovare una scusa? No. Due nettissimi calci di rigore uno su carica a retro di Benzi e l’altra a falciata di Marchioro diretto ormai in porta, se fossero avvenuti ad Alessandria, l’arbitro li avrebbe concessi. Ma perché disgustare ì buoni abitanti che affacciano la città su quel ramo del lago di Como? Tutti bravi i grigi, meno bene Colombo. Eccellente il comportamento di Benzi e Marchioro. Indovinati i continui spostamenti dei tre uomini di punta che hanno eseguito efficacemente il «tourbillon». Ma che vale se ora altro non ci resta che farci «segnè er pè d’crava»? Nulla ancora è perduto nonostante tutto e ripetiamo che il totale si fa solo a piè di pagina. Grigi, fate che domani sia veramente di resurrezione! Grinta dura, volontà di vittoria. Domani e per altre cinque partite. E il gioco potrebbe essere fatto! (Andrea Canestri-Ukri, «Il Piccolo», 12 aprile 1952) RISULTATI: Aosta-Varese 5-0 Biellese-Vigevano 2-2 Casale-Fossanese 3-2 Pavia-Pro Vercelli 1-0 Ponte San Pietro-Rivarolese 0-0 Saronno-Gallaratese 2-0 Savona-Crema 3-2 Seregno-Sanremese 1-0 CLASSIFICA: Vigevano 42; Pavia 39; Rivarolese 38; Sanremese 37; Alessandria, Lecco 34; Fossanese, Savona 30; Ponte San Pietro 28; Casale 26; Crema 25; Pro Vercelli, Saronno 24; Aosta 21; Biellese, Seregno 19; Gallaratese, Varese 17 Il punto sul campionato Poco è mancato che la Biellese realizzasse il miracolo di battere la capolista Vigevano ma la gara era terminata in parità grazie alla rete di Morini a un minuto dal termine. Ne aveva approfittato il Pavia, che ha ridotto tre le distanze in classifica vincendo, di misura, la gara con la Pro Vercelli scavalcando la Rivarolese fermata sul pari dal Ponte San Pietro. Il Seregno, terzultimo, aveva colto una importante vittoria contro la Sanremese. Il Casale, pur lottando con autorità, era stato impegnato da una Fossanese vivace e combattiva. In fondo alla classifica il Varese, nettamente battuto dall’Aosta e il Vigevano.