Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1954/1955
Serie B
10-04-1955 - Giornata: 26 - Treviso - Comunale


Treviso AC - Alessandria US 2 - 0 (0 - 0)
RETI: 74. Sperotto G. [Tr] , 80. Avedano C. [Tr]

Alessandria US Lena Fausto, Bussetti Luigi, Bosio Bruno, Giraudo Ernesto, Mirabelli Walter, Albertelli Lanfranco, Bocchio Peppino, Perin Gastone, Smersy Silvio, Buratti Angelo, Serone Roberto All.: Marini Nereo

Formazione avversaria
TREVISO AC: Pozzan; Realini, Donzelli; Pavanello, Odone, Tulissi; Avedano, Sperotto, Persi, Dozzo, Gorlani. All.: Paulinich Ottorino.

Arbitro: Canepa Francesco (Genova)
Note
Inizio gara ore 15:30.

Commento
L'ALESSANDRIA PERDE A TREVISO NELL'ULTIMO QUARTO D'ORA: 0-2 Decisamente l’Alessandria rappresenta, nel duro cammino del Treviso in questo campionato, una vera oasi di salvezza. Ad Alessandria infatti i biancocelesti avevano vinto l’ultimo incontro prima d’iniziare quella magra quaresima che per ben 17 domeniche doveva privarli della vittoria. Oggi allo stadio Comunale i grigi piemontesi hanno fatto le spese di questa strana cabala: dopo 17 domeniche il Treviso è tornato alla vittoria proprio con l’Alessandria ed è stata per i biancocelesti ancora una volta la vittoria della volontà, poiché sul piano tecnico le due squadre si sono pressoché equivalse. Il Treviso manteneva in campo per tutti i 90’ uno schieramento prudenziale, avendo arretrato l’ala sinistra Gorlani a terzo terzino. Tale schieramento non permetteva al Treviso di passare nel primo tempo, che veniva giocato da entrambe le squadre all’insegna di un gioco mediocre e poco convincente. Nella ripresa, per lungo tempo la musica non cambiava, e soltanto al 29’ una punizione di Realini da tre quarti di campo doveva mettere a soqquadro le retrovie alessandrine: Pavacello riusciva ad intercettare la palla porgendola di testa a Sperotto, che senza indugiare la metteva in rete, prevenendo l’uscita di Lena. Tre minuti dopo l’Alessandria per un soffio mancava il pareggio: in occasione di un calcio d’angolo la palla, aiutata dal vento e carica di effetto, stava per insaccarsi direttamente nella rete di Pozzan, quando Donzelli riusciva a respingerla in extremis. Al 34’ il Treviso perveniva alla seconda marcatura per un calcio di punizione. Dalla linea di fondo la palla giungeva davanti alla luce della porta, dove Avedano, svincolatosi dal suo terzino, riusciva a indirizzarla di testa alle spalle di Lena. («Stampa Sera», 11 aprile 1955) La squadra trevigiana è ritornata finalmente alla vittoria e il suo successo è stato senz’altro meritato. La squadra alessandrina ha retto bene il confronto sino alla mezz’ora della ripresa, favorita anche dallo schieramento biancoceleste che vedeva Gorlani arretrato fin dall’inizio (superlativa la prestazione della fasulla ala sinistra trevigiana); quindi si è improvvisamente accesa, ravvivando il tono per merito dei padroni di casa, che fino ad allora avevano collezionato ben sette calci d’angolo, subendone uno solo. Era facile comprendere come i biancocelesti fossero ben decisi a passere, mentre i grigi piemontesi iniziavano a difendersi con un certo orgasmo. Comunque, senza troppi brividi e prodezze, sia nell’uno che nell’altro campo, si era giunti al 20’ quando Lena doveva capitolare per la prima volta. La palla viaggiava da Realini a Pavanello e questi serviva di precisione a Sperotto che, seppur preso fra due avversari, precedeva nel tempo il portiere ospite, insaccando lentamente. La rabbiosa reazione degli ospiti si infrangeva sui piedi di Gorlani che risolveva di forza una confusa azione creatasi in area trevigiana su calcio d’angolo; quindi i padroni di casa ritornavano a imperversa. Al 35’ i trevigiani raddoppiavano il vantaggio stroncando così ogni residua speranza dei grigi. Persi calciava una punizione dal limite dell’area di rigore a fondo campo e Avedano di testa metteva imparabilmente nel sacco. Ottime le prestazioni di Gorlani, Dozzo, Tulissi e dei terzini. Buone quelle degli altri. Gli ospiti, che a tratti hanno intessuto trame di ottima fattura, ma prive di mordente nel finale, hanno avuto le loro pedine migliori in Giraudo, Perin, Smersy e Mirabelli. (Emilio Lebreton, «La Gazzetta dello Sport», 11 aprile 1955) Maritato successo del Treviso che, dopo diciassette partite, è tornato alla vittoria. I locali, nel complesso, hanno dimostrato una buona superiorità territoriale, ma le loro azioni offensive hanno trovato soluzione soltanto nel finale; in precedenza i trevigiani non erano riusciti a creare nella difesa dei grigi i corridoi sufficienti per giungere fino al portiere. In verità, questo ha avuto ben poco lavoro: gli è che il Treviso, fin dal primo minuto, ha impostato l’incontro sul mezzo sistema, retrocedendo Gorlani nel ruolo di mediocentro ed affidando a Odone quello di terzino libero. Naturalmente, se ciò valeva a rafforzare il dispositivo di difesa, d’altra parte indeboliva l’attacco, il quale disponeva così di soli quattro uomini e dava modo all’Alessandria di disporre di un difensore senza avversario (Bussetti) e di far maggiormente gravitare il quadrilatero verso la fronte avversaria. Il primo tempo è stato di scarso interesse. Nella ripresa si è avuta la sensazione che il Treviso spingesse più a fondo; al 17’ la difesa ospite correva un serio pericolo per un’azione di Persi, ma Mirabelli e Giraudo lo affrontavano irregolarmente: calcio di punizione di seconda in area dei grigi e tiro a lato di poco ad opera di Pavanello. La soluzione della partita si aveva soltanto al 29’ su punizione di Realini da circa metà campo: Pavanello era pronto a lanciare Sperotto, il quale metteva in rete anticipando l’intervento del portiere avversario. Il successo dei trevigiani veniva ribadito sei minuti dopo su punizione di Persi, messa in rete da Avedano con un preciso colpo di testa. Un plateale fallo a due mani di Bosio in area era poi lasciato correre dall’arbitro. («Corriere dello Sport», 11 aprile 1955) DOMANI, ORE 15,30, AL “MOCCAGATTA,, Alessandria-Legnano Dopo la sconfitta di Treviso la squadra alessandrina deve aggrapparsi all’ancora della salvezza, costituita dalle partite casalinghe: purtroppo, le condizioni dei giocatori grigi sono sempre preoccupanti: malattie contusioni e periodo di offuscamento di forma: ragione per cui si susseguono, ad ogni partita, nuove formazioni. Di conseguenza l'assieme della squadra resta sempre un pio desiderio e quando funziona l’attacco tentenna la difesa, o viceversa. A Treviso, coloro che hanno assistito alla partita si sono espressi con parole tutt’altro che buone nei confronti delle due ali, di modo che l'attacco è vissuto sulle sole puntate di Perin e Smersy. Inoltre la tattica difensiva della squadra ospitante ha sconcertato il gioco dei grigi, che si sono lasciati imporre la tattica avversaria, uscendo battuti nell’ultimo quarto d’era della partita. Alessandria-Legnano Se i grigi fanno affidamento sui punti in palio nella partita di domani per sfuggire al baratro della retrocessione, il Legnano a sua volta, battuto domenica scorsa a Taranto, tenta la via della vittoria per non vedersi escluso dal gruppo di squadre ancora in lotta per la seconda poltrona della serie A. Sarà certamente una partita ardua per i grigi ed emozionante per il pubblico, il quale deve comprendere l’importanza della posta e cercare di incoraggiare i propri atleti con l’applauso continuo. Circa la formazione della squadra, si prevede il rientro di Cerici e probabilmente quello di Nicolazzini: anche Traverso riprenderà il suo posto al centro della linea di sostegno. Il degnano, nelle partite esterne, ha ottenuto 6 pareggi (a Parma, Messina, Modena, Monza, Salerno e Treviso) ed una vittoria a Palermo. Questi dati stanno a dimostrare che il Legnano, sui campi esterni, sa manovrate egregiamente, sfruttando le azioni di contropiede. La rete legnanese però ha già subito 29 reti, una di meno dell’Alessandria: non si tratta quindi di una difesa «tabù», purché la nostra squadra non applichi la tattica del... chiavistello, giocando arretrato. (Andrea Canestri, "Il Piccolo" - 16 aprile 1955) RISULTATI: Arsenaltaranto-Legnano 1-0 Brescia-Verona 3-2 Cagliari-Modena 0-0 Lanerossi Vicenza-Pavia 3-1 Monza-Como 0-0 Padova-Marzotto 0-0 Palermo-Parma 2-1 Salernitana-Messina 3-3 CLASSIFICA: Lanerossi Vicenza 40; Padova 32; Como 30; Legnano, Modena 29; Messina 28; Arsenaltaranto, Marzotto 26; Brescia, Parma, Salernitana 25; Cagliari 24; Monza, Palermo 23; Alessandria, Treviso 22; Pavia 20; Verona 19 MARCATORI 12 gol: Rebizzi (Legnano), Stivanello (Padova) 10 gol: Fioravanti (Salernitana), Fraschini (Brescia), Motta (L.R. Vicenza), Santoni (Como) 9 gol: Bertoni (Pavia), Bonistalli (Padova), Marchetto (Marzotto) 8 gol: Brach (Messina), Cabas (Modena), Caprile (Legnano), Fontana Aldo (Parma), Santagostino (Cagliari) Il punto sul campionato In rimonta, la capolista Vicenza aveva sconfitto il Pavia con le reti di Campana, Lancioni e Giaroli aumentando il proprio vantaggio in vetta alla classifica sul Padova fermato sul pareggio dal Marzotto. Identico risultato per il Monza, terzo in graduatoria, nella sfida casalinga contro il Como. La rete di Castellano aveva dato all’ArsenalTaranto contro il Legnano. Al termine di una gara ricca di emozioni e colpi di scena il Brescia aveva avuto ragione del Verona. Spettacolo e sei gol nella gara giocata tra Salernitana e Messina.