Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1954/1955
Serie B
17-04-1955 - Giornata: 27 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Legnano AC 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Lena Fausto, Bussetti Luigi, Bosio Bruno, Giraudo Ernesto, Traverso (I) Luigi, Mirabelli Walter, Lerici Roberto, Perin Gastone, Smersy Silvio, Buratti Angelo, Serone Roberto All.: Marini Nereo

Formazione avversaria
LEGNANO AC: Soldaini; Tarabbia, Pian; Greco (II) Elia, Colombi, Lupi; Caprile, Mustoni, Rebizzi, Palmér, Morelli. All.: Innocenti Ugo.

Arbitro: Scaramella Ugo (Roma)
Note
Angoli: 3-4 (2-3) oppure 5-3. Spettatori: 5.000. Giornata di sole, terreno secco e traditore nei rimbalzi. Inizio gara ore 15:30.

Commento
L’incontro tra grigi e lilla prometteva sulla carta di essere uno spettacolo attraente; di fronte due squadre egualmente bisognose di vincere: il Legnano per restare in corsa per la promozione e l’Alessandria per districarsi un poco dalle sabbie mobili della zona di retrocessione. Trasferito dalla carta al terreno di gioco, l’incontro ha perso quasi tutte le sue attrattive e ne è sortita una gara senza capo né coda, disordinata, che a tratti ha invitato allo sbadiglio. Molte cose hanno contribuito a fare mancare lo spettacolo e il gioco: per primo, un arbitraggio scadentissimo, infiorato di decisioni inspiegabili; poi l’errato schieramento dell’attacco piemontese con Lerici all’estrema destra e Smersy al centro del quintetto, entrambi come pesci fuor d’acqua. E, infine, l’impostazione che i lilla hanno dato alla partita, specialmente nel secondo tempo con un gioco tutto difesa; naturalmente l’arretramento costante di Mustoni e Palmér ha spezzato del tutto i già scarsi collegamenti tra i due settori della squadra e si sono visti allora Caprile, Rebizzi e Morelli naufragare anche nel contropiede. Delusione per tutti, insomma, al Moccagatta oggi. L’inizio della partita vede, dopo le prime indecise battute, affacciarsi alla ribalta i lilla; la Alessandria si scuote con un contropiede al 6’, ma il tiro di Perin lambisce la traversa della porta di Soldaini. Rinvio e palla in area grigia a Mustoni che allunga a Rebizzi: questi ha alle spalle tutta la difesa, ma viene rimesso in gioco da Bosio, che tocca la sfera; Rebizzi scatta e segna, ma l’arbitro annulla tardivamente per fuori gioco. È questa la prima papera del signor Scaramella. Per circa un quarto d’ora gioco fiacco. Più precise le manovre dei legnanesi; confuse, invece, le azioni dei padroni di casa. Al 24’ un «buco» di Tarabbia dà via libera a Serone che però sciupa tirando a lato. Intanto il Legnano comincia a farsi prudente: ne approfittano i grigi per portarsi in avanti. Al 27’ un gran tiro di Mirabelli è deviato a stento in angolo da Soldaini. Contropiede lilla al 30’: il tiro di Rebizzi è neutralizzato in due tempi da Lena. Due minuti dopo Soldaini emula il collega: il tiro era di Serone. Sul rilancio la sfera giunge al centravanti lilla; cannonata e volo stupendo di Lena che para. Il finale del primo tempo è di marca alessandrina; la difesa ospite però fa sfoggio di bella sicurezza e le reiterate puntate di Lerici e compagni non hanno esito. Nella ripresa il Legnano si schiera subito sulla difensiva. Emerge nella seconda fase della gara il centrosostegno Colombi: oggi è stato un asso, la sua testa è stata veramente d’oro per l’undici di Innocenti. Riparte, dunque, all’attacco la Alessandria: otto minuti continui di gioco in area lilla. All’8’ azione Palmér-Rebizzi-Morelli; al momento di concludere l’ala sinistra s’impappina e l’azione sfuma. Continua la pressione grigia ma è un gioco convulso, annebbiato: le azioni vengono come vengono e ogni tanto il fischietto dell’arbitro le interrompe. In tribuna si chiedono perché. Al 14’ una delle poche trame di gioco piacevoli: l’impostano i padroni di casa con Mirabelli, che allunga a Perin; tocco dell’interno a Buratti, irrompe Tarabbia e salva. Al quarto d’ora è Colombi a liberare l’area: tre attaccanti grigi stanno a guardare… E ancora mischie in area lilla. Al 22’ Soldaini sfodera un autentico do di petto per deviare in corner un tiro a parabola di Serone. Adesso ai grigi cominciano a calare le forze e la partita perde anche quel po’ d’interesse che può dare al gioco l’irruenza pur priva di tecnica. Colombi e Tarabbia sono sempre pronti: in un modo o nell’altro, spesso alla carlona, liberano l’area. Qualche volta Caprile e Rebizzi si svegliano: ma sono troppo soli. Non c’è niente da fare. Al 35’ l’ultima occasione da gol sciupata dai grigi: centro alto di Serone a Lerici, tocco al centro dove Smersy gira al volo; altissimo. Ultime battute in tono drammatico: i grigi a cacciare la palla in area ospiti, i lilla a liberarsi alla meglio. E il risultato a occhiali pone la parola fine alla gara. Giusto: nessuno meritava di più. (Enrico Beghi, «La Gazzetta dello Sport», 18 aprile 1955) Allarme per l'Alessandria che è terzultima in Serie B I GRIGI DELUDONO CON IL LEGNANO: 0-0 Il risultato dice tutto. Alessandria e Legnano hanno fatto a gara nel combinare niente di positivo ed il punteggio di 0-0 sottolinea con sufficiente evidenza il comportamento inconcludente di entrambe le squadre. Forse l’importanza della posta in palio – i piemontesi lottavano per la salvezza ed i lombardi per la promozione – ha influito sui nervi dei giocatori, facendo loro commettere più errori del solito. Fatto sta che la partita ha deluso sia dal punto di vista tecnico che da quello agonistico. Ciò può apparire giustificato per quanto riguarda i grigi che sono in fondo alla classifica ma, per l’analogo motivo, nessuna giustificazione può esservi per il Legnano, le cui ambizioni (praticamente tramontate dopo il pareggio di ieri) non sono apparse appoggiate da un solido impianto di gioco. I lilla hanno una esperta difesa, ma la loro linea si affida troppo alle doti di regista dello svedese Palmér. Neutralizzato questi – come è successo ieri ad Alessandria – tutto il rendimento del complesso ne rimane inceppato. L’Alessandria dal canto suo è apparsa confusa, nervosa, persino apatica. Dopo ventisette giornate di campionato la compagine grigia non ha ancora una formazione-base e, in una tale girandola di schieramenti, anche quei pochi giocatori che hanno sempre dato garanzia di rendimento stentano a conservare la necessaria chiarezza di idee. Il trio estremo Lena-Bussetti-Bosio (specialmente per merito del veronese, migliore assoluto in campo) è esente da colpe; la coppia dei laterali Giraudo-Mirabelli ha svolto una grande mole di lavoro; altri giocatori, come Traverso, Perin, Buratti, Serone, pur non risultando efficaci per continuità di rendimento, sono stati encomiabili per la volontà profusa nella lotta. Ad altri invece è mancata persino la volontà: invano si è atteso per quasi tutti i novanta minuti un qualche segno positivo della presenza in campo di Lerici all’ala destra. Il quadro poco soddisfacente è completato dalla giornata contraria di Smersy ed è quindi facile capire come la squadra di Marini non sia riuscita a superare l’ostacolo del Legnano. Una partita del genere non può essere ricca di fasi emozionanti. Nel primo tempo l’agile portiere legnanese Soldaini è stato scarsamente impegnato ed i maggiori pericoli gli sono venuti da tiri da lontano del puntiglioso Mirabelli e persino di Bosio, mentre Serone non è stato fortunato al 24’ sbagliando un tiro da posizione favorevole e al 31’ vedendosi parato in due tempi un pallone portato avanti in azione personale. Il Legnano dal canto suo ha minacciato Lena con tiri frequenti del centrattacco Rebizzi, ma il portiere grigio se l’è sempre cavata con onore. Nella ripresa l’Alessandria, trascinata all’attacco da Giraudo e Mirabelli, ha stretto d’assedio la porta legnanese ma le sue azioni senza respiro e senza ordine sono state controllate senza troppa fatica dalla difesa lombarda. Al 20’ tuttavia Soldaini ha dovuto compiere una grande parata per evitare che finisse in rete un insidioso pallone a parabola di Serone, mentre al 31’ un indugio di Perin ha permesso al portiere lilla di piazzarsi e di evitare un altro pericolo. Al 33’, poi, su traversone di Serone e passaggio corto di Lerici (finalmente…) Smersy da un metro ha mandato il pallone sopra la traversa. Poi più niente. Qualche abbraccio di Traverso – coraggioso, tenace ma non ancora fisicamente a posto – al centravanti Rebizzi per evitare guai maggiori e poi la fine. L’Alessandria ha perso una altra occasione favorevole per rendere meno critica la propria posizione ed il pubblico, compreso della gravità di questo mezzo passo falso, non ha avuto nemmeno il coraggio di fischiare. (Gianni Pignata, «Stampa Sera», 18 aprile 1955) Gioco vivacissimo e sostenuto nei due settori con qualche contuso, ma senza conseguenze; ammonito Mirabelli e richiamati altri due giocatori. Campo solido, in parte erboso, sole e lieve vento. («Corriere dello Sport», 18 aprile 1955) LA SQUADRA GRIGIA IN TRASFERTA A PALERMO E MESSINA Ancora una volta la squadra grigia si è perduta in un ginepraio di errori, terminando la partita senza incasellare l’intera posta in palio nei confronti del Legnano, che ha giocato domenica scorsa al disotto del proprio valore. L’inclusione di Lerici all’ala poteva essere concepita qualora Smersy al centro fosse stato in condizioni di potere «sfondare»: ma il nostro centroattacco, in giornata poco felice, ha saputo fare poco, ed il grave è che non si è deciso in tempo utile lo scambio tra i due giocatori. Questo mutamento è avvenuto solo a due minuti dalla fine, quando ormai era troppo tardi. Per giunta anche Serone, che è il miglior realizzatore della squadra, ha giocato arretrato, e lo dimostra il fatto che ha tirato a rete più volte Mirabelli, da mediano, che non tutti gli attaccanti insieme. La squadra così impostata (non sappiamo se per ordine dell’allenatore o per incomprensione dei giocatori stessi) fin dalle prime battute è apparsa sfasata. E il risultato lo ha confermato. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 23 aprile 1955) RISULTATI: Arsenaltaranto-Brescia 1-2 Como-Salernitana 0-0 Marzotto-Treviso 2-2 Messina-Palermo 1-1 Modena-Lanerossi Vicenza 1-2 Monza-Pavia 2-0 Parma-Padova 0-0 Verona-Cagliari 3-1 CLASSIFICA: Lanerossi Vicenza 42; Padova 33; Como 31; Legnano 30; Messina, Modena 29; Brescia, Marzotto 27; Arsenaltaranto, Parma, Salernitana 26; Monza 25; Cagliari, Palermo 24; Alessandria, Treviso 23; Verona 21; Pavia 20 MARCATORI 12 gol: Motta (L.R. Vicenza), Rebizzi (Legnano), Stivanello (Padova) 10 gol: Fioravanti (Salernitana), Fraschini (Brescia), Santoni (Como) 9 gol: Bertoni (Pavia), Bonistalli (Padova), Marchetto (Marzotto) 8 gol: Brach (Messina), Cabas (Modena), Caprile (Legnano), Carta (Brescia), Fontana Aldo (Parma), Santagostino (Cagliari) Il punto sul campionato La ventisettesima giornata aveva visto l’aumento del vantaggio in classifica della capolista Vicenza sul Modena grazie al successo esterno, il settimo stagionale sul Padova fermato sul campo del Parma. Il Como, terzo, era stato fermato nella sfida casalinga, terminata senza reti, contro la Salernitana. Il derby sicilano era terminato sul punteggio di parità.