Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1954/1955
Serie B
24-04-1955 - Giornata: 28 - Catania - Cibali


Palermo US - Alessandria US 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 79. Turconi A. [Pa]

Alessandria US Lena Fausto, Bussetti Luigi, Bosio Bruno, Giraudo Ernesto, Traverso (I) Luigi, Mirabelli Walter, Perin Gastone, Albertelli Lanfranco, Marra Italo, Buratti Angelo, Serone Roberto All.: Marini Nereo

Formazione avversaria
PALERMO US: Galluzzo; Ballico, Bettoli; Russo, Marchetti, Carradori; Lucchesi, Turconi, Di Maso, Martegani, Prunecchi. All.: Sperone Mario.

Arbitro: Menchini Lorenzo (Udine)
Note
Angoli: 11-3 (6-0). Spettatori: 2.500. Tempo piovoso, terreno pantanoso nella ripresa. Giocata su campo neutro per squalifica del campo del Palermo; inizio gara ore 15:30.

Commento
Il punteggio con cui il Palermo ha liquidato l’Alessandria non deve trarre in inganno nessuno. La vittoria sui grigi piemontesi è stata meritata. Il Palermo, oggi, avrebbe potuto segnare tranquillamente tre reti, senza trovarci da ridire. Non che i rosaneri abbiano fatto una grande partita, o abbiano svolto un gioco tale da mettere al tappeto l’Alessandria: ma le occasioni che si sono presentate sono state lampanti e solo per fortuna gli ospiti si sono salvati. Basti pensare che per ben due volte i rosaneri han colto la traversa a portiere battuto, e che il bilancio degli angoli è stato loro nettamente favorevole. Non ci sembra però di esagerare dicendo che il Palermo è stato sfortunato e che la rete venuta a 11’ dal termine premia la volontà che ha animato i rosaneri nella gara odierna. Il Palermo non è apparso molto ben registrato e non ha mostrato un gioco di squadra piacevole; ma a questo ha sopperito la volontà di tutti. In difesa, la squadra si destreggia bene, anche favorita dalla inconsistenza dell’Alessandria all’attacco: Ballico, Marchetti e Bettoli poche volte si sono fatti superare e Galluzzo non ha commesso errori nei pochi interventi effettuati. All’attacco Martegani ha fatto da registra e coordinatore. L’Alessandria ha pensato soprattutto a difendersi e all’attacco ha mostrato molto poco, specie per quanto riguarda il tiro a rete. Passando alla cronaca, ecco che già al 1’ si registra un tiro di Prunecchi, parato da Lena. L’Alessandria si fa viva all’11’ con un tiro di Marra respinto a stento di piede da Galluzzo e Serone, sopraggiunto in corsa, spedisce fuori. Su lancio di Martegani al 21’ gli ospiti si rifugiano in angolo: batte Prunecchi che dà a Carradori, il quale invia di testa al centro dove Di Maso segna… con la mano. Al 23’ il Palermo colpisce la traversa con Di maso su centro di Martegani. Al 25’ ancora un fortunato salvataggio degli ospiti; un difensore, cadendo, ferma col petto un pallone di Prunecchi a portiere battuto. Ripresa. Due angoli al 5’ e al 10’ finiti nel nulla. Poi al 18’ Buzzetti salva di un soffio su Turconi e al 20’ Carradori coglie la traversa su punizione. La rete della vittoria palermitana giunge al 34’: calcio d’angolo, battuto da Lucchesi, palla che il portiere riesce solo a sfiorare, tiro di Carradori, ma la sfera si ferma sulla linea, dove finalmente Turconi le dà il colpo di grazia. (Dino Zanchi, «La Gazzetta dello Sport», 25 aprile 1955) LA VANA DIFESA DEI "GRIGI" SUL CAMPO NEUTRO DI CATANIA Il Palermo segna a 12 minuti dal termine il gol che batte l'Alessandria L’Alessandria giocava per il pareggio e ci voleva poco perché raggiungesse l’intento: dodici minuti ancora e lo zero a zero sarebbe passato agli archivi. Ma al 33’ della ripresa, dal veemente, focoso e incessante arrembaggio del Palermo scaturiva l’unico gol della giornata: azione occasionale, per nulla irresistibile. Lucchesi batteva un corner, il portiere Lena non arrivava sulla palla la quale schizzava sui piedi di Turconi e finiva in porta. Ottanta minuti di accorta e ordinata difesa alessandrina, erano stati vani. Il Palermo si era spinto in avanti fin dall’inizio con tale decisione da cancellare dalla partita ogni velleità offensiva dei grigi i quali si sono schierati con Perin ala tornante e con i laterali arretrati. Pareva che i rosaneri dovessero fare un boccone dell’avversario ma la loro foga si esauriva in area di rigore per gli errori degli attaccanti. Almeno dieci volte un avanti palermitano si trovò con il pallone del goal tra i piedi, ma fu sempre un giustiziere mancato. L’Alessandria non cercava di meglio. I suoi difensori fecero faville, dal capitano Bussetti al decisissimo Bosio al mediocentro Traverso, che pure aveva in Di Maso un avversario difficile da controllare. Sull’ottimo Giraudo si imperniava il gioco della metà campo dove l’Alessandria, seppure a tratti, riusciva perfino a sovrastare il Palermo mostrando delle chiare idee di manovra che sembravano però troppo accademiche e dimostrative. L’Alessandria, all’attacco, non è quasi esistita. Un colpo di testa di Buratti sulla traversa e due palloni calciati a vanvera da posizione favorevolissima da Serone e Albertelli rappresentano il consuntivo di tutta l’attività dell’attacco grigio. La retroguardia però mostrava di potercela fare, anche se in due occasioni (testa di Di Maso al 24’ del primo tempo e punizione di Carradori al 20’ della ripresa) fu la traversa a salvarla. Il gol decisivo giunse quando meno lo si attendeva. E parve una vera beffa per i grigi. Succede sempre così: è pericoloso vivere di sola difesa. («Stampa Sera», 25 aprile 1955) Pioggia per tutta la durata della gara: prima leggera a spruzzi, poi violenta. Il campo, nella ripresa, si riduce a risaia e rende difficilissimo il controllo della palla, provocando scivoloni in serie. Incidenti un po’ a tutti i giocatori, ma lievi. Al 43’, colpito da Carradori, Perin si abbatte dolorante alla schiena e rientra al 44’ in discreta efficienza. («Corriere dello Sport», 25 aprile 1955) L'Alessandria a Messina DOMANI I GRIGI IMPEGNATI IN UN ALTRO DIFFICILE CONFRONTO Le partite perdute nell’ultimo quarto d’ora, con una rete di scarto, hanno ormai formato una catena che tiene vincolata la nostra squadra alla retroguardia della classifica. Non condividiamo l’esclusione di Smersy nella partita di domenica scorsa in quanto nel ruolo di ala il discusso giocatore veronese, pur con i suoi difetti, non è inferiore agli altri elementi che occupano tale posto. Inoltre da troppi anni conosciamo Albertelli come ottimo mediano, ma lo sappiamo negativo come marcatore quando gioca all’attacco. Tra l’altro l’unico uomo – assente Lerici – che poteva dare ordine al reparto di punta era Perin, e questo giocatore è stato spostato all’ala destra: contro il Messina sarà varata certamente un ‘altra formazione, non ci resta quindi che attendere – via radio – di conoscere l’esito della partita. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 30 aprile 1955) RISULTATI: Como-Arsenaltaranto 1-0 Legnano-Monza 3-2 Marzotto-Modena 0-0 Padova-Lanerossi Vicenza 0-0 Parma-Cagliari 1-2 Pavia-Verona 0-1 Salernitana-Brescia 0-1 Treviso-Messina 0-2 CLASSIFICA: Lanerossi Vicenza 43; Padova 34; Como 33; Legnano 32; Messina 31; Modena 30; Brescia 29; Marzotto 28; Arsenaltaranto, Cagliari, Palermo, Parma, Salernitana 26; Monza 25; Alessandria, Treviso, Verona 23; Pavia 20. MARCATORI 13 gol: Rebizzi (Legnano) 12 gol: Motta (L.R. Vicenza), Stivanello (Padova) 10 gol: Fioravanti (Salernitana), Fraschini (Brescia), Santoni (Como) 9 gol: Bertoni (Pavia), Bonistalli (Padova), Caprile (Legnano), Marchetto (Marzotto) Il punto sul campionato Lo scontro al vertice era terminato in un risultato di parità che aveva di fatto consegnato la vittoria del campionato di Serie B al Vicenza uscito indenne dall'Euganeo di Padova. Ne aveva approfittato il Como che aveva ridotto ad uno solo i punti di distacco dal secondo posto grazie al successo di misura sull'ArsenalTaranto con il gol di Gandini. Soltanto a cinque minuti dalla fine del match il Legnano aveva sconfitto il Monza. Il Messina era passato sul terreno del Treviso, penultimo che era stato agganciato dal Verona che aveva inguaiato il Pavia sempre piu' ultimo in graduatoria.