Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1954/1955
Serie B
08-05-1955 - Giornata: 30 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Monza AC 2 - 2 (2 - 2)
RETI: 18. Perin G.[A], 45. Traverso (I) L.[A] 25. Calegari G. [Mo] , 32. Macor G. [Mo]

Alessandria US Lena Fausto, Bussetti Luigi, Bosio Bruno, Mirabelli Walter, Traverso (I) Luigi, Masperi Luigi, Bocchio Peppino, Perin Gastone, Marra Italo, Albertelli Lanfranco, Smersy Silvio All.: Marini Nereo

Formazione avversaria
MONZA AC: Ghirardi; Copreni, De Poli; Colombetti (I) Carlo, Magni, Spurio; Calegari, Forlani, Macor, Pistorello, Barengo. All.: Quario Carlo Alberto.

Arbitro: Grandville Antonio (Roma)
Note
Angoli: 1-2. Giornata calda con lieve vento, terreno secco. Inizio gara ore 16:00.

Commento
Sempre più difficile la posizione dei grigi in Serie B L'ALESSANDRIA TENTA INVANO DI SCONFIGGERE IL MONZA: 2-2 Quando i giocatori alessandrini uscirono dal campo a testa china, avviliti per non aver saputo ottenere la vittoria contro il Monza, il pubblico non ebbe coraggio di infierire contro di essi. Il coro di urla e di fischi – diventato purtroppo una triste consuetudine quest’anno al Moccagatta – fu sostituito da un silenzio quanto mai eloquente. I sostenitori dei grigi si rendevano conto della drammatica situazione della loro squadra che, da quando è tornata in Serie B, si tiene faticosamente a galla, vivendo alla giornata in mezzo a difficoltà di ogni genere. Sulle labbra o nel cuore di quanti soffrono domenicalmente sugli spalti dello stadio alessandrino, incalzava un’angosciosa domanda: l’anno scorso abbiamo evitato per miracolo la retrocessione, potremo scampare il pericolo anche quest’anno? A giudicare da quanto si è visto nella gara di ieri, c’è da essere perplessi sulle possibilità dell’undici alessandrino di raggiungere con i suoi mezzi il traguardo della salvezza. La squadra di Marini, reduce da due consecutive sconfitte in Sicilia, è apparsa demoralizzata, stanca, priva di idee e di energie, tanto da venir messa in serie difficoltà da un Monza che, quanto a situazione tecnica e di classifica, non sta molto meglio degli alessandrini. Il risultato avrebbe anche potuto essere diverso, poiché i due goals subiti dalla squadra piemontese sono diretta conseguenza di altrettanti errori dei difensori, ma l’Alessandria non avrebbe certo meritato quella vittoria che le circostanze della partita le hanno pur messo a portata di mano. L’attacco, come al solito, non ha «girato», nonostante le due reti segnate. Il «militare» Bocchio rientrava in squadra all’ala destra per sostituire l’infortunato Giraudo: il pubblico lo ha «beccato» dal principio alla fine, anche se altri giocatori in campo si sono comportati peggio di lui. Perin e Albertelli hanno giocato senza infamia e senza lode anche se il numero 10, troppo freddo in tanta burrasca, è stato più volte disapprovato per certi suoi indugi in situazioni in cui occorreva agire senza perdita di tempo. Marra, da centravanti, ha fatto quanto poteva: ha cercato di sfondare al centro, ha distribuito numerosi palloni da rete che nessuno ha saputo sfruttare, è stato maltrattato in area in una maniera che solo un arbitro accomodante come il signor Grandville di Roma poteva tollerare; non è riuscito a segnare ma non gliene si può fare eccessiva colpa. Resta Smersy: un enigma. Entrato in squadra qualche settimana fa a furor di popolo, il bruno veronese ha progressivamente perduto il suo impeto ed il suo estro e ieri si è mosso per il campo senza concludere niente di buono. Eppure questa scombinata prima linea era riuscita a dare l’indirizzo giusto alla partita, dopo diciotto minuti di gioco: una discesa di Bocchio, un rinvio corto di Magni, riprende Mirabelli che fa spiovere il pallone in area, Marra col tacco devia la sfera tagliando fuori la difesa biancorossa e Perin, tutto solo, ha il tempo di fermarsi, prendere la mira e battere Ghirardi. Entusiasmo di poca durata in tribuna. La difesa alessandrina ieri appariva alquanto incerta e durava fatica a controllare le puntate dei velocissimi Macor e Barengo – due ex-juventini che si fanno onore – e dell’estrema destra Calegari. Tre minuti dopo infatti Macor, riprendendo un pallone sfuggito a Lena su tiro di Forlani, colpiva la traversa, mentre al 25’ il portiere alessandrino restava imbambolato a guardare il pallone che entrava in rete su tocco di testa di Calegari, in seguito a calcio di punizione battuto da Pistorello. L’impiegabile errore dell’estremo difensore grigio ebbe purtroppo degli imitatori, al 36’, in Bosio e Traverso. Il terzino effettuò male un passaggio al compagno e il pallone finì tra i piedi di Macor, il centromediano esitò ad intervenire reclamando invece un dubbio fuorigioco dell’avversario e il numero 9 biancorosso poté segnare con tutta tranquillità da pochi passi. Alla chiusura del primo tempo Traverso riscattò l’errore segnando il pareggio per l’Alessandria. Masperi batté una punizione dal limite sinistro dell’area di rigore e il numero 5 grigio in una selva di gambe trovò lo spiraglio per infilare il pallone in rete. La ripresa non merita neppure di essere raccontata. Il Monza, pago del pareggio, si difese con calma e decisione, arretrando oltre a Pistorello – che aveva già giocato sin dall’inizio a sostegno dei mediani – anche Forlani e a tratti Barengo. L’Alessandria attaccò disperatamente, caparbiamente, ma non riuscì a passare. Tra i biancorossi lombardi ottima la prova di Magni, Copreni, Pistorelli, Macor. Chi salvare, fra i grigi, in tanto squallore di gioco: Marra, Perin e Bussetti per la buona volontà, nessuno per il rendimento. (Gianni Pignata, «Stampa Sera», 9 maggio 1955) Partita scadente, disputata da due squadre che hanno rilevato una preparazione opposta: il Monza ha dimostrato una intraprendenza discreta con una linea attaccante veloce e guizzante, l’Alessandria ha disputato una partita brutta nel vero senso della parola e si è giocata con molta probabilità in permanenza in Serie B. Nessun reparto ha funzionato: anche la mediana, che prima aveva magnificamente retto. Difatti le due reti sono sorite da errori dei difensori. Al segnale d’inizio l’Alessandria si porta in area avversaria e al 2’ e al 5’ impegna Ghirardi con due tiri di Albertelli e Perin. Al 10’ azione del Monza con Macor che passa la palla a Forlani il quale tira verso la rete mettendo a lato. Al 18’ l’Alessandria passa in vantaggio. Triangolazione Mirabelli-Perin il quale passa a Smersy. L’ala sinistra ritorna la palla alla mezzala che batte da pochi passi il portiere monzese. Il Monza si butta all’attacco alla ricerca del pareggio e al 25’ l’ottiene. Calegari batte una punizione da una quindicina di metri e mette da una quindicina di metri e mette direttamente in rete. Ottenuto il pareggio, il Monza osserva una tattica prudenzialmente difensiva e lascia che l’Alessandria si porti sovente all’attacco. In contropiede sono gli ospiti che vanno in vantaggio. Al 32’ un rimando del Monza non viene fermato da Traverso il quale sbuccia la palla: corre svelto Macor ad impadronirsene e non ha difficoltà a battere Lena. Proprio allo scadere del tempo l’Alessandria ottiene il pareggio. Perin batte una punizione; un difensore del Monza respinge, intercetta da fondo area Traverso che mette alle spalle di Ghirardi. La ripresa è un susseguirsi di errori degli alessandrini e puntate del Monza. Tuttavia la difesa grigia tiene bene e non permette agli avanti brianzoli di passare. («La Gazzetta dello Sport», 9 maggio 1955) RENATO CATTANEO NUOVO DIRETTORE TECNICO DELLA SQUADRA GRIGIA Domani al “Moccagatta,, il forte Marzotto La partita contro il Monza, che avrebbe dovuto offrire la occasione alla squadra grigia di sistemare la sua traballante posizione in classifica, si è conclusa con una prestazione al disotto del livello della mediocrità: e ciò ha avuto come risultato l’allontanamento dell’allenatore Nereo Marini. Il pareggio (2-2) del primo tempo non ha subito varianti nella ripresa, per la totale mancanza di ordine tra le file grigie: per fortuna anche il Verona e la Salernitana sono state sconfitte, e resta sempre un filo di speranza anche per la squadra alessandrina. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 14 maggio 1955) RISULTATI: Arsenaltaranto-Palermo 1-0 Cagliari-Legnano 1-1 Marzotto-Pavia 7-1 Messina-Como 2-1 Modena-Brescia 2-2 Padova-Verona 4-1 Parma-Treviso 1-1 Salernitana-Lanerossi Vicenza 0-3 CLASSIFICA: Lanerossi Vicenza 47; Padova 36; Legnano, Messina 35; Como 34; Modena 33; Brescia 32; Marzotto 31; Cagliari 29; Arsenaltaranto 28; Monza, Palermo, Parma 27; Salernitana, Treviso 26; Alessandria 24; Verona 23; Pavia 20 MARCATORI 14 gol: Motta (L.R. Vicenza) 13 gol: Fraschini (Brescia), Rebizzi (Legnano) 12 gol: Bonistalli (Padova), Stivanello (Padova) 11 gol: Caprile (Legnano), Fioravanti (Salernitana), Marchetto (Marzotto), Santoni (Como) 10 gol: Cabas (Modena) Il punto sul campionato Con la promozione in Serie A del Lanerossi Vicenza l'interessamento del torneo cadetto si era concentrato sul secondo posto sul Padova che aveva rifilato quattro reti al Verona: mattatore della gara Bonistalli autore di una tripletta. I veneti avevano un punto di vantaggio sul Messina che aveva, di misura, avuto la meglio sul Como. I siciliani avevano agganciato in terza posizione il Legnano fermato sul punteggio di parità dal Cagliari. Il Modena, sotto di due reti, era riuscire a recuperare e a pareggiare contro il Brescia. Sette le reti inflitte dal Marzotto al Pavia.