Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1954/1955
Serie B
15-05-1955 - Giornata: 31 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Marzotto AC 2 - 1 (0 - 1)
RETI: 52. Lerici R.[A], 89. Lerici R.[A] 37. Marchetto G. [Ma]

Alessandria US Lena Fausto, Bussetti Luigi, Bosio Bruno, Mirabelli Walter, Bagliani Giuseppe, Masperi Luigi, Smersy Silvio, Perin Gastone, Lerici Roberto, Buratti Angelo, Serone Roberto All.: Robotti Luciano con D.T. Cattaneo Renato

Formazione avversaria
MARZOTTO AC: Vecil; Scarrone, Zanoni; Masiero, Svorenich, Santagiuliana; Marchetto, Biagioli, Bressa, Mosca, Ruffinoni. All.: Marchetti Alberto.

Arbitro: De Gregorio Aroldo (Legnano)
Note
Sole e vento impetuoso nel primo tempo, vento e pioggia violenta mista a grandine nella seconda parte della ripresa; terreno erboso e poi allagato. Inizio gara ore 16:00.

Commento
L’ammirevole e coraggioso Cattaneo ha colto oggi al Moccagatta i frutti positivi della sua opera. La compagine alessandrina, sotto la preziosa guida dell’ex nazionale, ha riacciuffato per i capelli la speranza di poter figurare nel prossimo campionato ancora nella Divisione Nazionale B. La partita sembrava iniziarsi sotto cattivi auspici per i padroni di casa. I grigi mettevano subito in luce le pecche e i difetti di sempre. L’attacco dei grigi non riusciva a svincolarsi dalla sorveglianza dei forti avversari, che avevano sempre la meglio. I biancocelesti, ottimi palleggiatori, sfoderarono subito la loro migliore arma: la tecnica, e si misero a cesellare svolgendo bellissimi temi di gioco. Lena fu costretto al 16’ a gettarsi sui piedi di Marchetto per carpirgli la palla mentre stava per calciare e al 22’ a deviare in angolo la palla calciata da Biagioli. Ad una breve reazione dei grigi seguì un contrattacco degli ospiti, che si portavano in vantaggio al 37’ per merito di Marchetto, che scartata in blocco la difesa alessandrina, realizzava a porta vuota. Gli alessandrini, nella seconda fase di gioco, si prendevano la rivincita e da dominati diventavano dominatori. Il Marzotto rimase sorpreso da questa reazione dei padroni di casa e finì per cedere al ritmo vertiginoso imposto al gioco dai locali. La difesa biancoceleste venne immediatamente chiamata al lavoro, ma al 7’ capitolò. Perin inviava al centro un bel pallone che raccolto da Smersy veniva da questo restituito a Perin, che crossava al centro. Sulla traiettoria piombava Lerici che di testa insaccava. Intanto aveva iniziato a cadere una pioggia torrenziale che ostacolava il gioco e ne rallentava il ritmo. Gli alessandrini, spronati a gran voce dal pubblico, continuavano a tenere le redini della partita e ad un minuto dalla fine raccoglievano i frutti della loro superiorità con la rete della vittoria segnata da Lerici. Ottimo l’arbitraggio. (Romolo Vite, «La Gazzetta dello Sport», 16 maggio 1955) SERIE B: L'ALESSANDRIA VERSO LA SALVEZZA Sotto il temporale vincono i grigi Una partita, questa, che gli sportivi alessandrini ricorderanno a lungo; una gara cominciata male – il Marzotto andò al riposo in vantaggio – sotto un caldo sole, e terminata invece benissimo con una vittoria per l’Alessandria che vorrà dire quasi certamente la salvezza, mentre infuriava un temporale con tuoni, fulmini e rovesci d’acqua. Tutto si perdonò al fischio di chiusura dell’arbitro De Gregorio: l’insufficiente prestazione di alcuni giocatori, gli errori del direttore di gara, le rudezze degli avversari. Il secondo goal di Lerici segnò infatti la fine di un incubo; si fece attendere questo goal, venne esattamente al 90’, quando nessuno forse lo sperava più, perché i giocatori erano stanchi, il terreno un acquitrino impossibile, la decisione dei difensori veneti piuttosto pericolosa. Invece Smersy si buttò con caparbietà su una palla che pareva destinata a fondo campo; l’ala destra grigia trattenne il pallone, lo controllò con sicurezza ed effettuò un centro; la sfera sorvolò lo sbarramento difensivo ospite, prese in contropiede il portiere che tentò di ghermirla, e si fermò in un pantano a due passi da Lerici un tocco secco ed il pallone scivolò in goal sull’onda di una pozzanghera. Era il 2 a 1 per l’Alessandria, significava la vittoria, forse voleva dire la salvezza. Sulla legittimità di questo successo non v’è nulla da obiettare. Si sapeva già prima che la squadra del Marzotto era più forte ed è quindi inutile dire che i veneti hanno giocato meglio; così nel primo tempo la maggior classe del biancoblù si è fatta valere: sicura la difesa per la prestazione dell’atletico Svorenich e per l’esperienza del «vecchio» Santagiuliana; preciso l’attacco guidato dal regista Biagioli, cui dava aiuto il sempre valido Marchetto, autore fra l’altro di un goal pregevole: tocco di Biagioli verso destra con Marchetto lanciato in corsa; l’ala destra biancoblù scartò con eleganza prima Bosio e poi Bagliani, e colse in contropiede il portiere Lena con un tiro dosato nell’angolo opposto (36’ del primo tempo). Un goal che «ammazzò» la squadra alessandrina; mancò infatti agli uomini in maglia grigia la sperata reazione allo smacco. Masperi, Perin e Serone continuarono a sbagliare per troppa precipitazione, mentre gli altri si battevano con decisione, ma con insufficienza tecnica. Finalmente l’arbitro mandò tutti negli spogliatoi per il riposo. L’Alessandria si presentò nella ripresa trasformata. Non fu un vero gioco quello dei grigi, si trattò di un assalto in piena regola, senza schemi fissi: comunque la difesa ospite accusò l’urto. Perin azzeccò un centro dal fondo campo e Lerici deviò il pallone in rete con un preciso colpo di testa: Alessandria 1-Marzotto 1 al 7’ minuto. C’era tempo anche per vincere. L’offensiva degli uomini di Cattaneo rallentò il ritmo alle prime avvisaglie del temporale; poi cominciò a piovere a rovesci e sul campo, divenuto pantano in pochi minuti, non era più possibile giocare. Qualcuno (Bussetti e Perin) pregò a più riprese l’arbitro di sospendere l’incontro. Finalmente, in extremis, il secondo goal di Lerici già descritto, un goal che premiava la squadra che aveva «voluto» vincere. (Giulio Accatino, «Stampa Sera», 16 maggio 1955) MAGNIFICA PRESTAZIONE DEI "GRIGI" CONTRO IL MARZOTTO L'Alessandria, con rinnovata volontà ed ardore si appresta ad affrontare la trasferta di Parma L’Alessandria ha trovato domenica la volontà e lo slancio delle partite migliori: il secondo tempo disputato contro il Marzotto si può definire «una ripresa che vale un campionato». L’entusiasmo del pubblico, alimentato dall’urlo scandito «forza grigi!», aveva trovato maggior consistenza nella constatazione che tutto pareva volgere contro l’Alessandria. Essa aveva infatti giocato nel primo tempo contro sole e contro vento: bastava il rinvio di un terzino avversario perché la palla giungesse nella nostra area di rigore: ed era così scaturito un goal a favore del Marzotto, su uscita intempestiva di Lena. Nella ripresa i grigi si sono trovati a giocare contro vento e più tardi contro le raffiche d’acqua, durante l’imperversare di un diluvio di violenza mai riscontrata. Ma la forza di volontà che il pubblico aveva saputo infondere nella tartassata squadra grigia, è valsa a far sì che i nostri giocatori profondessero nella lotta tutta la loro energia e capacità: e quando sulla prodezza di Perin, Lerici ha sorpreso la difesa avversaria realizzando un goal magistrale, gli spettatori sono scattati in piedi, tributando un applauso formidabile. Intanto il cielo si è fatto plumbeo e raffiche di vento e pioggia torrenziale hanno imperversato sul campo; e mentre il Marzotto accanitamente difendeva il pareggio, gli undici atleti grigi facevano prodigi: un calcio di rigore non veniva concesso dall’arbitro che pur aveva visto l’irregolare falciata contro l’alessandrino Lerici. La nostra squadra non si rassegnò: i giocatori centuplicarono le energie e venne la rete, a conclusione di un’azione che chiamò in causa tutto il reparto d’attacco. Smersy, ricuperata la palla, la rimise verso il centro dove Perin la colpì mandandola verso il palo opposto della rete: parve che Masperi fosse sulla traiettoria, ma la palla, schizzando sull’acqua, balzò male e sembrò per un momento che dovesse finire oltre la linea di fondo: ma giunse Lerici che a piedi giunti sospinse la sfera in rete. Ciò che è successo sul campo alessandrino dopo tale prodezza, è cosa indimenticabile: abbiamo visto esultare vecchi sportivi, che prima della partita avevano pronosticato l’inefficienza della squadra grigia. Sul campo intanto il volonteroso Buratti non trovò di meglio, per sfogare la gioia, che fare capriole nel fango, presto imitato da Masperi. Scene di gioia e abbracci ovunque: è stata, quella di domenica, la vittoria della volontà, conseguita da giocatori e pubblico. L’Alessandria U.S. ci prega di voler porgere a nome suo il più vivo ringraziamento al fedelissimo pubblico alessandrino, che ha saputo sorreggere con vivissimo entusiasmo la squadra del cuore nel momento più delicato del campionato, e durante una partita che, nonostante l’impegno dei giocatori, pareva avviata ad un risultato negativo. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 21 maggio 1955) RISULTATI: Arsenaltaranto-Lanerossi Vicenza 2-0 Brescia-Padova 0-0 Como-Modena 0-1 Legnano-Treviso 2-0 Monza-Parma 1-1 Palermo-Cagliari 3-3 Pavia-Messina 2-1 Verona-Salernitana 0-1 CLASSIFICA: Lanerossi Vicenza 47; Legnano, Padova 37; Messina, Modena 35; Como 34; Brescia 33; Marzotto 31; Arsenaltaranto, Cagliari 30; Monza, Palermo, Parma, Salernitana 28; Alessandria, Treviso 26; Verona 23; Pavia 20 MARCATORI 14 gol: Motta (L.R. Vicenza), Rebizzi (Legnano) 13 gol: Fraschini (Brescia) 12 gol: Bonistalli (Padova), Fioravanti (Salernitana), Marchetto (Marzotto), Stivanello (Padova) 11 gol: Bertoni (Pavia), Cabas (Modena), Caprile (Legnano), Santoni (Como) Il punto sul campionato A tre giornate dal termine del campionato di Serie B erano due le compagini appaiate in seconda posizione: il Legnano, vincendo la propria sfida contro il Treviso, con le reti di Rebizzi e Palmer aveva agguantato il Padova fermato sul pari a Brescia nella gara terminata senza reti. Staccate di due lunghezze il Modena che aveva espugnato Como con il gol di Cabas ed aveva raggiunto in classifica il Messina sconfitto a Pavia.