Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1948/1949
Serie B
04-11-1948 - Giornata: 8 - Pavia - Comunale


Alessandria US - Verona AC 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 29. aut. Meneghello E. [Ve]

Alessandria US Bani Sergio, Di Gennaro Silvio, Guaschino Paolo, Arezzi Giuseppe, Bussetti Luigi, Pietruzzi Mario, Soffrido Luigi Vittorio, Tosi Luigi Domenico, Galbiati Tarcisio, Bassi Luigi, Sotgiu Pietro All.: Flatley Albert

Formazione avversaria
Verona Ac: Catuzzi; Lucchi, Bosio; Fanin, Meneghello, Battistella; Vaccari, Tessaro, Sega, Lodi, Conti. All.: Biagini Bruno

Arbitro: Marchetti Armando (Milano)
Note
Partita giocata in campo neutro per la squalifica del Moccagatta. Inizio gara ore 14:30

Commento
Sarebbe proprio il caso di dire che il provvedimento adottato dalla Lega di squalificare il «Moccagatta» domenica è stato il miglior portafortuna per l’Alessandria. Dopo la schiacciante vittoria di Reggio Emilia i grigi erano incappati nella serie contraria iniziata con la sconfitta casalinga contro il Brescia e culminata nella giornataccia di domenica scorsa. Il campo alessandrino non era parso particolarmente favorevole quest’anno ai padroni di casa. Il campo neutro di Pavia li ha fatti tornare alla vittoria, una vittoria però che è stata determinata da un autogol di Meneghello. Se si tien conto poi che il Verona si è visto annullare ben due reti, vi è da pensare che quello di oggi fosse proprio un incontro segnato dal destino a favore dei grigi. Dei due gol ottenuti dal Verona e annullati dall’arbitro (uno al 37’ del primo tempo) ad opera di Vaccaro e l’altro al 15’ della ripresa ad opera di Sega, il secondo era venuto a conclusione di un netto fuori gioco. L’annullamento del primo, invece, suscitò non poche discussioni. Si era al 37’ del primo tempo, il Verona che aveva incassato l’autogol tentava di reagire alla sorte avversa premendo verso la rete di Bani. L’arbitro concedeva un angolo che Conti batteva dalla destra. La palla a parabola perveniva all’estremità opposta della porta, sopra la mischia dei giocatori appostati in area: Bani saltava, toccava senza riuscire né a trattenere né a lanciare decisamente lontano la palla, Vaccari raccoglieva e con tiro dal basso all’alto infilava sotto la traversa. Rete regolare? Rete. Ne erano persuasissimi i veronesi che non si potevano dar pace della decisione dell’arbitro. Questi a sua volta, avvicinato durante il riposo, dichiarò di aver inteso punire un fallo «precedente», ma senza precisare di quanto fosse precedente né da chi commesso. La cortina di nebbia che ha stretto di progressivo assedio il rettangolo di gioco non ci ha permesso di accertare coi nostri occhi tale precedente fallo che dovrebbe esser stato commesso nella mischia costituitasi innanzi la porta di Bani. Comunque, date per un momento regolare il pareggio veronese e ditemi voi quali diversi binari avrebbe potuto seguire l’incontro. Ma questa considerazione per assurdo più che altro ci serve per elogiare indirettamente il Verona che, nonostante la sorte avversa, ha continuato a giocare con cuore. Impostata sul mezzo sistema, la squadra scaligera, che lamentava l’assenza di alcuni titolari, ha giocato con generoso ardire senza mai scomporsi di fronte al tenace avversario e cercando fino alla fine la via della rete. Ha svolto gioco volante e spigliato, anche se non sempre preciso. Sono emersi Fanin, Meneghello, Lodi, Sega, mentre non deve trascurarsi il favorevole esordio del giovane Bosio. L’Alessandria, pure a ranghi ancora incompleti, ha giocato altrettanto generosamente sfoggiando un miglior controllo della palla ma venendo meno nelle fasi culminanti dell’attacco per l’esordio non troppo felice di Galbiati. Al suo lato si son fatti ammirare soprattutto Bassi e Sotgiu, mentre la difesa ha tratto sicurezza dal rientro di Di Gennaro; con lui hanno gareggiato in bravura Guaschino e Bussetti. La palla è mossa dai grigi che conducono con circospezione le prime azioni, presto controbilanciate dai veronesi sospinti da Lodi. Le azioni si susseguono equilibrate con rapidi spostamenti da un capo all’altro del campo. Al 12’ Galbiati perde una favorevole occasione su centro di favorevole occasione su centro di Sotgiu. Al 30’ a conclusione di un’azione grigia Sotgiu indirizza da lontano verso Catuzzi. Meneghello completamente libero tenta il rimando ma colpisce di semiscivolata e la palla viscida gli scivola sul piede destro e si smorza rasente il montante della rete del sorpreso Catuzzi. Sette minuti dopo l’accennato gol annullato al Verona. Nella ripresa la partita si fa più combattuta. Al 16’ Galbiati da poco più di un metro tira di testa, ma manda il pallone nelle braccia di Catuzzi, poco dopo su centro a mezza altezza di Sotgiu, Bassi perde un’altra bella occasione. Al 29’ Vaccaro stampa sulla traversa di Bani un pericoloso pallone e verso la fine Bani e Catuzzi sono costretti a intervenire sovente. (Carlo Zivelonghi, «Tuttosport», 5 novembre 1948) La norma che vuole l’Alessandria migliore fuori casa che in casa è stata confermata ancora una volta sul campo del Pavia, che ha piegato il veloce Verona per una rete a zero. L’innesto di Galbiati, centroattacco proveniente dall’Inter, non ha dato buoni risultati. Le azioni degli avanti grigi, condotte con impegno, sono state numerose, ma i tiri pochi e fuori bersaglio. Da parte del Verona, che oggi non ha goduto dei favori della fortuna, si è avuto un gioco intraprendente e deciso da parte di Meneghello, Lodi e Sega. L’undici scaligero ha segnato due reti entrambe annullate: una per fuori gioco, l’altra per fallo precedente. Per giunta la rete della sua sconfitta è dovuto ad uno spettacoloso autogol di Meneghello. Le prime battute segnano la loro netta prevalenza, poi seguono fasi alterne. Il taccuino registra un tiro di Bassi; quindi, al 27’, dopo una lunga pressione, Meneghello devia nella sua rete un tiro di Sotgiu. Al 37’, su corner, Vaccari del Verona segna; ma l’arbitro annulla per precedente fallo. Il secondo tempo vede le squadre lanciatissime: i grigi difendono il vantaggio e contrattaccano con vivacità. Tiri a ripetizione da entrambe le parti. Al 25’ il Verona segna nuovamente con Sega, ma l’arbitro annulla per fuori gioco. Dopo tante disavventure un po’ di sorte amica anche ai compagni di Arezzi. Anche nello sport c’è una legge di compensazione… («l’Unità», 5 novembre 1948) ALESSANDRIA-VERONA 1-0 La bruma autunnale che fasciava il piccolo campo pavese si è intonata al grigiore del gioco, ma nelle condizioni attuali le due squadre non potevano offrire di più. Osteggiata dalla cattiva sorte che l’ha costretta a giocare in campo neutro rimaneggiata nei ranghi per l’assenza di Delaude, Borgogno e Frugali, l’Alessandria si è trovata di fronte un Verona ancora più incompleto e scombinato, che per di più è incorso in una disgraziata autorete che ha deciso il combattutissimo incontro. Al 29’ su un traversone di Sotgiu, Meneghello piazzato davanti al portiere, è entrato per rimandare in volo, ma il pallone gli è saltato di sghembo sul piede ed è finito in rete, sfiorando la base interna del palo. («La Stampa», 5 novembre 1948) DOMANI A COMO L'ALESSANDRIA Dopo la stentata vittoria sul Verona a Pavia i grigi si preparano per l'incontro di domani - Galbiati ancora in squadra - Le storia di una invasione e dell'arbitro Parpaiola Giovedì l’Alessandria recatasi a Pavia, è riuscita, grazie ad un autogol del terzino veronese Meneghello, ad assicurarsi la vittoria. Siamo d’accordo, i due punti in palio sono stati incamerati, ma i grigi non hanno ugualmente saputo convincere, ed il loro gioco è stato il solito, caotico e slegato, né è valso l’innesto di Galbiati al centro per rendere meno sterile la linea d’attacco. («Il Piccolo», 6 novembre 1948) RISULTATI: Brescia-Legnano 1-1 Cremonese-Empoli 3-1 Napoli-Lecce 1-0 Parma-Vicenza 0-1 Pescara-Reggiana 4-2 Pisa-Pro Sesto 3-2 Seregno-Como 0-3 (sul campo neutro di Crema) Siracusa-Salernitana 3-0 Spal-Venezia 1-3 Spezia-Arsenaltaranto 3-1 CLASSIFICA: Vicenza 13; Como, Napoli 11; Cremonese, Empoli 10; Pisa, Reggiana, Venezia 9; Brescia, Lecce, Salernitana, Spal 8; Alessandria, Legnano, Pro Sesto, Siracusa, Spezia 7; Parma, Verona 6; Arsenaltaranto, Pescara, Seregno 5 Il punto sul campionato Sesta vittoria stagionale per la capolista Vicenza che era andata espugnare Parma mantenendo due punti di vantaggio sul Napoli alla terza vittoria consecutiva e sul Como che aveva espugnato Seregno. La Cremonese si era portata in quarta posizione sconfiggendo l’Empoli ed agganciandolo a quota 10 punti. Prima vittoria stagionale del Pescara, brava a infliggere quattro reti alla Reggiana che aveva permesso agli abruzzesi di agganciare l’ArsenalTaranto.