Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1952/1953
Serie C
22-03-1953 - Giornata: 26 - Empoli - Carlo Castellani Vecchio


Empoli FC - Alessandria US 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 63. Trevisani (IV) S. [Em]

Alessandria US Borriero Pietro, Bussetti Luigi, Vitto Luigi, Generani Renzo, Bagliani Giuseppe, Masperi Luigi, Bey Carlo, Mazzucco Ezio, Testa Luciano, Tagnin Carlo, Savoini Giulio All.: Neri Giacomo

Formazione avversaria
EMPOLI FC: Bachi; Pesaresi, Nicolazzini; Puccetti, Biancardi, Malinverni; Trevisani (IV) Silvano, Manenti, Maluta, Conforti, Bernard. All.: Andreoli Piero.

Arbitro: Perego Ettore (Milano)
Note
Angoli: 2-1. Spettatori: 2.500. Giornata primaverile di forte vento, terreno duro. Inizio gara ore 15:00.

Commento
Sfortuna, inconcludenza della prima linea azzurra e tenacia difensiva dei grigi hanno contribuito in egual misura a limitare al minimo una sconfitta che avrebbe potuto assumere proporzioni assai più gravi per l’Alessandria. In una gara nervosa, dominata dal forte vento che, insieme al terreno duro, rendeva difficile il controllo del pallone, l’Empoli ha in effetti raggiunto il successo con pieno merito su un avversario che gli è stato chiaramente inferiore per gioco e per individualità. Disorganizzata nei collegamenti, con una prima linea incapace di superare la difesa azzurra imperniata su un superbo Nicolazzini, con una mediana il più spesso disorientata dalla velocità di manovra avversaria. L’Alessandria si è fatta valere solo per il prodigarsi dei suoi difensori, che hanno avuto il migliore elemento nel portiere Borriero, e per l’impegno di Generani e dei due laterali. Migliore, se non priva di pecche, la tenuta dell’Empoli che, perlomeno, ha cercato di dare alle sue azioni organica vivacità per merito dei mediani e di Manenti, che tuttavia non hanno trovato pronti collaboratori nei tre uomini di punta, più abili nell’accordo con i compagni che nel tiro a rete. Bravo in alcuni acrobatici interventi il portiere, Bachi, e ancor più bravo il terzino Nicolazzini, ragazzo che, senza grandi doti fisiche, ha qualità tecniche, atletiche e agonistiche di primo ordine. Nel primo tempo, col vento a favore dei grigi, il gioco a palloni alti e volanti è stato equilibrato, e contrassegnato dalla decisa superiorità dei reparti difensivi sulle opposte prime linee; l’unico portiere a essere seriamente impegnato fu Borriero, all’8’ e all’11’ su tiri di Conforti e Maluta. Poi, dal 17’ al 19’, erano i minuti negativi di Trevisani, che trovava modo, prima di mancare di poco il pallone su centro di Bernard, e di mancare poi il bersaglio con un secco tiro e di alzare infine, tutto solo, a porta vuota, un facilissimo pallone. Subentrava uno sterile periodo di gioco a centro campo, rotto soltanto sul finire da un tentativo dei grigi, che al 40’ impegnavano Bachi in una gran parata su tiro trasversale di Bey. Nella ripresa, con il vento alle spalle, gli azzurri dominavano nettamente, chiudendo nella loro area l’Alessandria, la cui difesa peraltro, dava evidenti segni di orgasmo. Così, al 18’, Trevisani risolveva una confusa azione in piena area con una mezza rovesciata che da sei-sette metri mandava il pallone in rete, alla destra di Borriero. Col vantaggio del gol, l’Empoli cercava di dare maggiore ordine alla sua manovra, e continuava ad impegnare a più riprese Borriero. Soltanto alla mezz’ora i grigi accennavano a un tardivo risveglio, ma la loro azione era sempre controbattuta dall’Empoli e mai tale da dare lavoro a Bachi, che soltanto al 41’ si esibiva in un acrobatico volo, per salvarsi da un tiro di Mazzucco, ma già prima che fosse stato scagliato il tiro, l’arbitro aveva fischiato il fuori gioco. (Ottavio Baccani, «La Gazzetta dello Sport», 23 marzo 1953) L'EMPOLI SUPERA LA DIFESA DEI GRIGI: 1-0 La partita di ieri ha confermato una volta di più che la miglior difesa è l’attacco. L’Empoli, si è subito accorto che l’avversario tendeva esclusivamente a difendersi e ne ha approfittato. Stando così le cose, il risultato non poteva essere diverso: e ha fatto meraviglia che i grigi non l’abbiano subito capito e si siano intestarditi in una tattica che non poteva riserbare che cattive sorprese. È successo quindi che gli empolesi hanno territorialmente dominato in entrambi i tempi, anche se come valore tecnico ed agonistico non hanno dimostrato di essere realmente superiori agli avversari, i quali hanno retto ottimamente per tutto il primo tempo agli attacchi dei giocatori locali e hanno capitolato soltanto al 18’ della ripresa ad opera di Trevisani che ha messo a segno un bellissimo gol. L’azione si è svolta in questo modo: Manenti, una volta giunto con la palla al piede in area di rigore, nonostante la fitta e serrata difesa avversaria, riusciva a trovare il corridoio giusto e a mettere a portata di Trevisani un dosatissimo pallone. Trevisani, che si era spostato al centro, fermava la palla e dopo essersi girato su se stesso, fulmineamente sparava in rete di sinistro, raso a terra, verso l’angolo destro della porta. Borriero, sorpreso dalla inaspettata e fulminea azione, non aveva neanche il tempo di abbozzare un tentativo di intervento. Il successo galvanizzava la intera squadra empolese che, approfittando del vento favorevole, continuava a premere verso la rete piemontese. La Alessandria peraltro non perdeva il controllo della situazione e impediva che Borriero avesse ulteriori noie. Anzi, verso la fine dell’incontro, è stato Bechi a bloccare con bello stile un forte e preciso tiro di Savoini. (Giovanni Camagna, «Stampa Sera», 23 marzo 1953) Se l’Alessandria è quella vista oggi, dobbiamo dire che non merita affatto il posto che attualmente occupa, in quanto i grigi sono apparsi l’undici meno efficiente fra quelli finora scesi allo stadio Castellani. Dagli ospiti ci si attendevamo molto di più, data la loro posizione di classifica. Invece, ad esclusione dei due mediani laterali e del reparto sinistro attaccante, per il resto, buio pesto. La squadra avversaria è stata letteralmente dominata dal primo all’ultimo minuto di gioco da un Empoli in giornata di vena come non lo era mai stato. L’Alessandria ha brillato soltanto in due o tre occasioni in tutto l’andamento della partita e, in queste occasioni, il portiere empolese ha tirato fuori un repertorio veramente magnifico. L’Empoli ha giocato alla maniera forte, ha dominato incessantemente, ha ridicolizzato gli ospiti; e gli sportivi locali sono usciti dallo stadio soddisfatti per il bellissimo incontro a cui hanno assistito. Gli azzurri meritavano molto più del goal segnato da Trevisani, in quanto nella prima parte dell’incontro molte volte hanno fallito occasioni che sembravano già destinate a rete. È stata anche proprio l’ala destra empolese Trevisani che nel giro di tre minuti sbagliava tre goals sicurissimi. La squadra empolese è emersa per il suo gioco tecnico che mai avevamo visto e in special modo per le acrobatiche parate del portiere Bachi il quali, al 45’ della ripresa, con un volo veramente da grande campione, è riuscito ad attanagliare un pallone calciato da Generani da dentro l’area di rigore e che avrebbe dato il pareggio agli ospiti. Dopo il portiere, va ricordato Nicolazzini, autore di una gran bella partita, seguito dalla mediana tutta, che ha dominato a metà campo, mentre Manenti e Conforti sono stati i registi dell’attacco, in verità poco incisivo, dove Maluta è stato il distributore ma non lo sfondatore. L’Empoli inizia col vento sfavorevole, ma al 2’, per poco, Conforti non mette in rete un pallone centrato da Trevisani. Gli empolesi premono costantemente nell’area avversaria e Borriero viene impegnato da due tiri di Maluta all’8’ e all’11’. Al 16’ l’Alessandria si mostra pericolosa con un tiro da fuori area di Generani che però Bachi riesce a deviare in angolo. Riprendono gli empolesi le redini dell’incontro e, al 17’, su fuga di Bernard, Trevisan per poco non mette a segno. Un minuto dopo, lo stesso Trevisani colpisce il palo e al 19’ è ancora Trevisani che, solo per un errore della difesa ospite, riesce ad evitare la uscita del portiere e calcia alto a porta sguarnita. Al 20’, un tiro di Manenti viene deviato in angolo da Borriero. L’Empoli preme ancora, ma non passa. Al 40’, l’ala destra Bey, per un errore di Biancardi si presenta tutto solo davanti a Bachi. Il tiro trasversale da destra a sinistra viene respinto di pugno dal portiere empolese. Nella ripresa, la musica non cambia in quanto sono ancora gli azzurri, in favore di vento, a riportarsi nell’area avversaria. Al 18’, finalmente, i locali pervengono al successo. Azione di Manenti, che supera due avversari e rimette raso terra al centro, dove si è spostato Trevisani: l’ala effettua una girata su se stessa e manda il pallone ad insaccarsi sulla destra di Borriero. Preme ancora l’Empoli, ma senza conclusione, fino a che, al 45’, per poco l’Alessandria non raggiunge il pareggio in extremis su calcio di punizione battuto da Vitto: il pallone perviene a Testa, il quale, spostandosi sulla destra, centra nell’area empolese. Breve respinta di un Terzino e Generani, da dentro l’area di rigore, fa partire un forte tiro a fil di palo che viene neutralizzato da un bellissimo volo di Bachi. Per l’Alessandria è la sconfitta. (Alfredo Vezzi, «Il Tirreno», 23 marzo 1953) SVEGLIA GRIGI! Un impegnativo confronto ALESSANDRIA-PARMA Alessandria, Pavia e Arsenaltaranto erano state sconfitte e si usa dire: mal comune, mezzo gaudio (però è un gaudio a denti stretti). La sconfitta di Empoli non ci aveva sorpresi perché già nelle partite casalinghe il gioco dei grigi era apparso fragile, a causa degli scricchiolamenti in difesa e per il mancato collegamento dell’attacco, che vive esclusivamente su azioni personali. Il nostro reparto di punta si attiene, purtroppo, al metodo: le mezze ali giocano arretrate e le azioni convergono al centro anziché sulle ali, così che le difese avversarie sistemiste, bloccano con facilità il nostro gioco. Ad Empoli l’Alessandria non ha applicato il sistema «catenaccio», ma lo schieramento metodista e il vento contrario nella ripresa l’hanno chiusa nella propria area di rigore. È giusto rilevare che la squadra toscana, praticando un gioco brioso, si trovava nella possibilità di fermare i grigi, e la sconfitta per 1-0 non deve, in fondo, apparire catastrofica per l’Alessandria. Bey, Masperi e Borriero sono stati tra i migliori. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 28 marzo 1953) RISULTATI: [22ª giornata] Venezia-Stabia 1-0 (giocata il 19 marzo 1953) [26ª giornata] Maglie-Livorno 0-0 Mantova-Lecce 3-1 Molfetta-Sambenedettese 0-0 Parma-Reggiana 1-2 Piacenza-Pavia 3-0 Pisa-Arsenaltaranto 1-0 Sanremese-Stabia 4-1 Vigevano-Venezia 3-2 CLASSIFICA: Pavia 40; Alessandria 36; Arsenaltaranto 32; Parma 29; Empoli, Livorno 28; Piacenza, Venezia 27; Sanremese 25; Maglie, Mantova, Pisa 24; Lecce 23; Molfetta, Reggiana, Sambenedettese 22; Stabia 18; Vigevano 17 Il punto sul campionato Le prime due squadre della classifica avevano perso. La capolista Pavia era crollata a Piacenza mentre l’Alessandria era stata battuta ad Empoli. Sconfitta anche l’ArsenalTaranto, di misura, a Pisa dall’andamento altalenante e del Parma, in casa, contro la Reggiana. Al termine di una gara rocambolesca il Vigevano aveva sconfitto il Venezia portandosi ad un punto di distacco dallo Stabia sconfitto in quel di Sanremo. Nel recupero giocato in settimana il Venezia aveva battuto lo Stabia.