Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1952/1953
Serie C
12-04-1953 - Giornata: 29 - San Benedetto del Tronto - Aldo e Dino Ballarin


Sambenedettese US - Alessandria US 2 - 0 (1 - 0)
RETI: 26. Traini F. [Sa] , 85. Traini (I) L. [Sa]

Alessandria US Borriero Pietro, Bussetti Luigi, Gabbiani Mario, Generani Renzo, Vitto Luigi, Masperi Luigi, Bey Carlo, Mazzucco Ezio, Testa Luciano, Marchioro Danilo, Savoini Giulio All.: Neri Giacomo

Formazione avversaria
SAMBENEDETTESE US: Persico; Tozzi, Lepre; Palestini (IV), Cacchiò, Morsan; Ferretti, Traini Filippo, Traini (I) Luigi, Bortoletto (I) Piero, Jacobitti. All.: Pasinati Piero.

Arbitro: Alterio Edgardo (Roma)
Note
Spettatori: 2.000 Inizio gara ore 15.30

Commento
Risultato che rispecchia un gioco tecnico da una parte, sbrigativo e volenteroso dall’altra. Che l’ospite tendesse almeno al parziale successo è subito apparso dall’impostazione tattica iniziale, così come sono apparsi sin dalle prime battute uno stile e una scuola, specie nel reparto difensivo, dove ogni respinta era un passaggio al compagno più avanzato e dove si distingueva specialmente Bussetti. Ma di fronte ai ragazzi di Pasinati, in grande giornata, non poteva essere sufficiente lo stile: ci sarebbe voluta una tattica più sbrigativa nella prima linea perché, mentre il vento ha favorito i locali nel primo tempo, per cui si è avuta una pressione costante in area ospite, con ripetuti tiri a rete bravamente deviati o bloccati da Borriero, non così può dirsi allorché del vento hanno beneficiato i grigi. È mancato loro l’uomo che, senza cincischiamenti, spedisse a rete; troppo spesso la ricerca del gol manovrato ha fatto scivolare la partita nelle grinfie del bravo Lepre o del portentoso Morsan. Al 14’ la prima triangolazione pericolosa Bey-Testa-Marchioro, ma Lepre fortunatamente salva. Al 18’ è la volta di Jacobitti che sciupa un’occasione in piena area; poi immediatamente è Bortoletto che, ricevuto un dosato allungo da Traini F., tira insidiosamente ma Borriero intuisce e blocca in tuffo. La pressione è continua, così come è tenace la difesa dei grigi. Al 26’ matura la rete: Traini F. da fuori area tira forte su passaggio di Ferretti. Borriero si tuffa, tocca il pallone, che però termina egualmente in rete. Altre azioni si susseguono in area dei grigi che passano all’attacco solo nel secondo tempo. Come già detto però non sanno sfruttare il vento alleato, mentre la Sambenedettese si fa spesso viva in area ospite, specie con Ferretti che colpisce la traversa. Al 40’ Jacobitti dribbla due avversari e porge con eleganza a Traini I, che spedisce con tiro raso terra in rete. I grigi appaiono provati oltre che nel morale anche nel fisico, ché hanno giocato con ardore, malgrado la sicura poltrona in classifica. Maggior merito quindi ai ragazzi di Pasinati, tutti meritevoli di elogio e particolarmente Traini F., Morsan, Lepre e Traini I; fra gli ospiti si sono distinti Masperi, Bussetti e Bey. (Antonio Pandolfi, «La Gazzetta dello Sport», 13 aprile 1953) Due punti salutari ai fini della posizione in classifica ha guadagnato la Sambenedettese nel confronto odierno con l’Alessandria. Due reti all’attivo per la compagine rossoblù; al 26’ del primo tempo, il mezzo destro Traini F. poteva raccogliere un preciso passaggio dell’ala destra Ferretti e saettare nella porta di Borriero. Al 40’ della ripresa, poi, una perfetta triangolazione Ferretti-Jacobitti-Traini I culminava in un tiro di quest’ultimo che batteva per la seconda volta l’estremo difensore con una staffilata nell’angolo sinistro. I locali avevano scelto il campo in favore di vento, che spirava a discreta velocità falsando la traiettoria della palla. I rossoblù prendevano l’iniziativa ed esercitavano una costante pressione sugli ospiti, che cercavano di arginare con qualche contropiede la pressione dei padroni di casa. Al 4’, il primo calcio d’angolo a favore della Sambenedettese, battuto da Jacobitti. Poco più tardi, Palestini IV doveva allontanarsi dal campo per qualche minuto e ricorrere alle cure del massaggiatore per uno scontro con un suo avversario, che lo aveva colpito alla gamba destra. Al 21’ ed al 22’, altri due calci d’angolo per i padroni di casa, che finalmente giungevano alla rete di Traini F., al 26’. Un brivido per il pubblico al 36’: tagliato fuori Morsan, Mazzucco tirava a lato. Nella ripresa, energica reazione degli ospiti che impegnavano costantemente Persico. Dopo altri calci d’angolo, al 18’ Jacobitti tirava su cross di Ferretti, la palla varcava la linea bianca, ma l’arbitro non concedeva il punto. Conclusione al 40’, come abbiamo già detto. Netta superiorità, quindi, della compagine locale, che meritatamente ha battuto una Alessandria che non ha mai cessato di attaccare, anche quando si trovava in svantaggio. (Francesco Sciocchetti, «Stadio», 13 aprile 1953) BEL GIOCO DELL'ALESSANDRIA MA LA SAMBENEDETTESE VINCE: 2-0 Al termine della gara un nutrito applauso ha salutato la squadra vincente la quale è riuscita, malgrado l’innegabile divario di classe, ad accaparrarsi i due punti in palio che le erano di impellente necessità per potersi garantire la permanenza in Serie C. Il risultato dice poco sull’andamento della gara perché se è pur vero che la Sambenedettese ha dominato territorialmente per tutto il primo tempo è altrettanto vero che nei primi venti minuti della ripresa l’Alessandria, fornendo il suo gioco migliore, rasentava il meritato pareggio, negato però dall’ardore profuso dagli estremi difensori locali e da una banale svista dell’arbitro Alterio di Roma il quale non ha concesso un rigore evidentissimo. Dopo questo periodo di eccellente giuoco svolto dai grigi la Sambenedettese riusciva a portare nuovi pericoli sotto la porta del bravissimo Borriero al quale, in verità, non si possono addebitare i due goals subiti essendo essi scaturiti da due tiri imparabili. I rossoblù sono pervenuti al successo al 26’ del primo tempo per merito della mezz’ala destra Traini F. su dosato passaggio dell’ala destra Ferretti. La pronta reazione dei grigi non ha portato a nessun risultato concreto. Un bellissimo tiro di Mazzucco è uscito a lato di poco. Nel secondo tempo dopo i venti minuti di bel giuoco degli alessandrini si sono avute azioni alterne fino al 40’ quando una precisa rimessa di Jacobitti ha trovato libero il centrattacco rossoblù Traini I, il quale non ha avuto difficoltà a segnare la seconda rete. Una nota simpatica da segnalare è la sportività dimostrata da tutti i sambenedettesi, giuocatori e tifosi, i quali ultimi alla fine della partita hanno atteso all’uscita i bravissimi atleti grigi, applaudendoli e complimentandosi con loro per l’ormai quasi certa promozione in Serie B dell’Alessandria. (P.M., «Stampa Sera», 13 aprile 1953) DOMAMI AL “MOCCAGATTA„ Un Interessante confronto Alessandria-Venezia A San Benedetto i grigi hanno dovuto abbassare bandiera contro una squadra che, assillata dal pericolo della retrocessione, ha giocato col cuore in gola per sfuggire al crollo: è stato proprio l’ex grigio Traini a consolidare la vittoria per i padroni di casa. L’Alessandria, oltre a Bagliani, aveva tenuto a riposo Tagnin: forse interessava più l’allenamento della nazionale a Bologna che la possibilità di acciuffare il Pavia! Noi siamo d’avviso che la società grigia deve pensare anche all’incasso per le partite al Moccagatta: e se la squadra è in auge, se c’è in palio un primato si riversa sul campo alessandrino tutta la provincia. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 18 aprile 1953) RISULTATI: Arsenaltaranto-Pavia 1-0 Livorno-Reggiana 1-1 Molfetta-Mantova 0-1 Parma-Empoli 0-0 Sanremese-Piacenza 2-1 Stabia-Maglie 5-2 Venezia-Lecce 2-0 Vigevano-Pisa 1-2 (giocata sul campo neutro di Como) CLASSIFICA: Pavia 42; Alessandria 40; Arsenaltaranto 35; Livorno 32; Empoli, Parma 31; Venezia 30; Piacenza, Pisa, Sanremese 29; Lecce, Mantova, Sambenedettese 27; Maglie 26; Molfetta 23; Stabia 20; Vigevano 19; Reggiana 5 (-20). IL PUNTO SUL CAMPIONATO Accertato che un consigliere della Reggiana aveva avvicinato un dirigente del Parma per esercitare – mediante congruo compenso – una illecita interferenza sul risultato della partita Parma-Reggiana del 22 marzo, la Reggiana era stata retrocessa all’ultimo posto nel campionato di Serie C con la conseguente detrazione di 20 punti in classifica a titolo di penalizzazione; inoltre al consigliere responsabile del tentativo era stata inflitta l’interdizione a vita. («La Stampa», 9 aprile 1953)