Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1948/1949
Serie B
23-01-1949 - Giornata: 22 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Arsenaltaranto US 9 - 0 (4 - 0)
RETI: 1. Tosi L.[A], 15. Soffrido L.[A], 28. Sotgiu P.[A], 41. Sotgiu P.[A], 57. Arezzi G.[A], 61. Pietruzzi M.[A], 73. Soffrido L.[A], 81. Sotgiu P.[A], 86. Soffrido L.[A]

Alessandria US Giorcelli Anselmo, Cerri Felice, Scarrone Secondo, Arezzi Giuseppe, Borgogno Angelo, Tosi Luigi Domenico, Sotgiu Pietro, Soffrido Luigi Vittorio, Giraudo Franco, Pietruzzi Mario, Frugali Fabio All.: Flatley Albert

Formazione avversaria
Arsenaltaranto: Faraone; Canavesi, Marchioli; Petagna, Bernardel, Voccia; Castellano, Magurano, Crosetto, Battistelli, Toncelli. All.: Corbjons Giovanni.

Arbitro: Barani Paolo (Modena)
Note
Terreno pesante. Inizio gara ore 14:30.

Commento
Nessuno prevedeva una sconfitta così clamorosa, in relazione anche allo spirito battagliero dei rossoblù, che non hanno mai disarmato di fronte alle azioni offensive dei grigi, oggi in vena di grandi prodezze. La compagine jonica, battuta dopo 30” di gioco da una stoccata impeccabile di Tosi, oggi spostato a mediano laterale, in sostituzione di Gallea, si è lanciata con slancio, ordine ed accorgimento, sviluppando piacevoli trame offensive verso la rete di Giorcelli, ma giunti in area di rigore hanno manifestato il difetto comune a tanti contendenti, abusando in brevi rimandi del pallone ai compagni, anziché tentare decisamente il tiro a rete. Gli unici che hanno palesano un sano tocco del pallone e spigliatezza nella fase conclusiva sono stati Crosetto e Toncelli, i quali hanno tentato ripetutamente la via del successo con abili stoccate, alcune sfortunate, altre deviate dai pali, e due bloccate in tempo da Giorcelli. Ma, ad eccezione di questi due instancabili e sperimentati stoccatori, il restante della pattuglia ospite non è stato pari al compito da assolvere. Incerta e fallosa la difesa, non sempre a posto la mediana, tarda sovente a nutrire l’attacco o a sorreggere la difesa. Un compito eccessivamente gravoso ha dovuto sostenere il bravo Faraone, che da solo ha lottato strenuamente per respingere le puntate offensive dei grigi sfreccianti da tutti i settori. Più volte egli è intervenuto in situazioni estremamente pericolose, e più volte si è fatto applaudire dal pubblico per i suoi acrobatici e audaci balzi sull’avversario e sulla sfera rotonda per cercare di ridurre le proporzioni dell’inevitabile sconfitta. Tuttavia il bottino raccolto dai grigi, da alcune settimane in costante, sensibile ripresa, è stato notevole, quale certo non è stato raggiunto sinora nel corso dell’attuale torneo. A facilitare il successo dell’Alessandria ha concorso indubbiamente il fondo del terreno, che il disgelo nelle ore pomeridiane rende pesante e infido, e non certo familiare alle squadre del Sud. Dalla primavera tarantina all’inverno alessandrino vi è un abisso che non è facile colmare per gli atleti abituati ad altri climi e ai soliti campi erbosi. E mentre i rossoblù ad un certo momento sono apparsi letteralmente esausti e stremati, pur lottando col fiato in gola, i grigi parevano gazzelle alate, districatisi abilmente nel fango tenace, prevenendo gli avversari e sviluppando ancora trame e passaggi del pallone secondo i loro intendimenti, da lasciare di stucco gli attoniti arsenalotti. Questo il quadro della partita che sostanzialmente, salvo rare e fugaci reazioni senza franchi sviluppi conclusivi, ha avuto come protagonisti dominatori della contesa i grigi, tanto che Giorcelli è stato chiamato al lavoro tre o quattro volte al massimo in novanta minuti di giuoco. Non sono trascorsi quaranta secondi all’apertura delle ostilità che Sotgiu invia forte a Giraudo, spostatosi sulla destra. Questi al volo rimanda al centro; la sfera perviene a Tosi, che da venti metri, con un tiro rasoterra nell’angolo sinistra segna imparabilmente. Reagisce il Taranto con due azioni di Voccia e Crosetto. Quindi, al 15’, Giraudo, gagliardo quanto abile, allunga la palla a Sotgiu; questi smista a Soffrido, e il secondo punto è segnato. Al 28’ è ancora Sotgiu, il più intraprendente della brigata, Pietruzzi di testa scaraventa in rete. I rossoblù si lanciano ora vigorosamente all’attacco, che si conclude con un bellissimo tiro al volo di Crosetto, che Giorcelli a mala pena riesce a deviare in corner; bella azione questa, quanto sfortunata. Ad un minuto dal riposo Giraudo fa viaggiare il veloce Frugali, che con un forte traversone rimanda il pallone a Sotgiu, e questi, senza indugio, folgora in rete. Quattro a zero. Nella ripresa segna Arezzi, con un forte tiro nell’angolo sinistro, da trenta metri, su calcio di punizione, imitato poco dopo da Toncelli, che a conclusione d’una spettacolosa fuga sferra una cannonata che finisce sulla trasversa. Al 16’ è ancora Pietruzzi che di testa segna il sesto punto. Poi Crosetto e Toncelli, che si battono con animo ammirevole contro ogni avversità, si vedono respinti i loro tiri potenti dai pali laterali. Al 28’ Soffrido, su centro di Frugali, segna il settimo gol. Poi un bel tiro di Crosetto al 31’, che sfiora il palo. Al 33’ l’Alessandria è in corner e al 36’ Sotgiu segna l’ottava rete. A quattro minuti dalla fine avviene la ressa più affannosa che mai si sia vista sotto la rete di Faraone: tira Giraudo, respinge Canavesi, riprende Sotgiu, rimanda Faraone; tira ancora Giraudo, e questa volta il palo rimanda la palla; la riprende Soffrido che, malgrado il folto schieramento di uomini, riesce a trovare uno spiraglio e a segnare il nono punto acclamatissimo. (Giovanni Camagna, «Corriere dello Sport», 24 gennaio 1949) I grigi hanno proprio divertito il pubblico. Una partita conclusa con un punteggio così astronomico è un divertimento, anche se, come è avvenuto oggi, si capisce che la differenza di valore fra le due squadre è enorme. Il terreno pesante può aver disorientato gli ospiti, ma è certo che è stata la squadra grigia a rendere ancor più preoccupanti le conseguenze del campo iniziando a tamburo battente, segnando fin dal primo minuto e adottando un gioco rapido e radente che ha fiaccato gli avversari. Inutilmente gli arsenalotti hanno cercato di reagire: uno dopo l’altro i gol fioccavano a ritmo impressionante e gli ospiti sono finiti sotto una piccola valanga di palloni. Si potrebbe notare che ad un certo momento l’attacco locale si limitò a giocare per Giraudo, desiderando che anche il giovane centravanti partecipasse al lauto banchetto; viceversa nonostante tutta la buona volontà dei compagni, Giraudo non è riuscito a marcare. Il portiere dell’Arsenaltaranto non ha peccati sulla coscienza: i tiri sono stati tutti da distanza ravvicinata. La squadra grigia, pur tenendo conto dell’inferiorità tecnica degli avversari, ha dato una prova di grande vitalità, tanto da far sperare bene per l’avvenire. Ecco le azioni delle reti. 1’: Giraudo spostato all’ala destra centra; Frugali sfiora di testa e la palla è in rete per merito di Tosi, egregio sostituto di Gallea. I rossoblù tentano qualche attacco, ma sono i grigi che ritornano nella loro area e Sotgiu per due volte manca facili occasioni; 15’: Sotgiu, ricevuto da Giraudo, mette sul piede di Soffrido la palla che questi colloca in rete; 28’: ancora Sotgiu crossa al centro ove Pietruzzi di testa rendevano il tentativo di Faraone; 44’: Frugali tira e sulla parata difettosa del portiere interviene Sotgiu. Il secondo tempo inizia con lo scambio di posto tra Soffrido e Sotgiu. Al 12’ Arezzi, su calcio di punizione da oltre trenta metri, segna la quinta rete con un tiro imparabile. Al 15’ Sotgiu batte un calcio d’angolo e Pietruzzi segna di testa. Al 27’ Frugali centra da fondo campo, Soffrido irrompe ed è la settima rete. Al 36’ Soffrido, avuto un allungo da Giraudo, centra e Sotgiu marca con un tiro rasoterra. Al 40’ pare la volta buona per Giraudo: il suo tiro va sul palo, lo riprende di testa ma la sfera incontro il montante… il colpo di grazia è di competenza di Soffrido. Il pubblico esce giubilante. (Enrico Reposi, «Tuttosport», 24 gennaio 1949) L’Alessandria ha nettamente dominato nell’incontro con l’Arsenaltaranto. Praticamente i grigi hanno vinto la partita al primo minuto di giuoco, quando subito dopo il fischio d’inizio osi ha raccolto un passaggio di Giraudo e ha battuto imparabilmente il pur bravo Faraone con un violento tiro raso a terra. Deboli contrattacchi dei rossoblù tarantini che vengono subito stroncati da Cerri e Scarrone; poi la palla viene riportata in area tarantina, al 10’ e al 12’ Sotgiu per due volte solo dinanzi al portiere sbaglia due magnifiche occasioni da rete. Al 15’ segna nuovamente l’Alessandria con Soffrido; al 22’ un’arruffata azione sotto la porta di Faraone viene troncata molto fortunosamente da un intervento in extremis del portiere. Poi l’Arsenaltaranto fa una rapida puntata verso la porta alessandrina; su fallo di Cerri l’arbitro decreta un tiro di punizione; tira Voccia, raccoglie Crosetto che di testa mette fuori di poco. I grigi contrattaccano nuovamente e prima della fine del tempo raggiungono altre due volte il successo con Pietruzzi che segna di testa e Sotgiu. Nel secondo tempo si assiste alla continua pressione dei grigi; una palla tirata da Arezzi al 12’ da una trentina di metri dalla porta dà ai grigi il quinto goal della giornata; al 15’ su calcio d’angolo Pietruzzi mette in porta di testa. Ma non basta: prima che la partita sia conclusa, ancora Sotgiu e Soffrido, quest’ultimo per ben due volte, riescono a mandare la palla oltre la linea difesa da Faraone. («Il Nuovo Piccolo» di Genova, 24 gennaio 1949) LA BUFERA ALESSANDRIA SI ABBATTE SUL TARANTO: 9-0 La pugnace pattuglia dell’Arsenaltaranto, pur lottando strenuamente con il fiato in gola per contendere fino all’ultimo l’ondata delle incalzanti azioni offensive dei grigi, è stata travolta da una clamorosa sconfitta quale ancora non si era verificata nell’attuale torneo. L’Alessandria ha avuto finalmente la sua sfolgorante giornata, dominando da un capo all’altro la contesa, senza dar, alla lettera, fiato agli avversari. La cronaca è ridotta alla serie di reti: a 40” dall'apertura di giuoco dava il «la» Tosi che sostituiva Gallea. Su centro di Giraudo il mediano otteneva il primo goal; al 15’ segnava Soffrido, su allungo di Sotgiu. Questi, a sua volta, al 26’ sfolgorava in rete il terzo pallone ed al 41’ conquistava con un’azione personale il quarto punto. Nella ripresa Arezzi, su calcio di punizione da trenta metri, otteneva il quinto goal al 12’. Pietruzzi segnava al 16’, Soffrido al 28’, Sotgiu al 36’ e ancora Soffrido, dopo un entusiasmante assedio alla rete di Faraone, conquistava al 41’ il nono punto. («Stampa Sera», 24 gennaio 1949) Dopo la vittoria sul Taranto I GRIGI SI APPRESTANO A RIECEVERE IL LECCE Rientrerà Gallea - Ristabiliti Delaude, Di Gennaro e Corradini - Gli allievi battono le riserve Domenica il campo Moccagatta nella prima partita del girone di ritorno, si è preso la rivincita sull’Arsenaltaranto con una vittoria clamorosa. A Taranto era stato Soffrido a salvare l’onore della bandiera alessandrina dopo una partita non certo fortunata per noi e lo stesso giocatore ha realizzato, benché indisposto, tre delle nove reti segnate. Solo dopo venti minuti secondi di gioco, Tosi aveva segnato la prima rete, infondendo volontà ai compagni del reparto. Giraudo è stato il condottiero ideale, altruista in modo esemplare, e quasi tutte le reti realizzate portavano la sua sigla, anche se il tocco finale è stato dei compagni. Pietruzzi in un superbo periodo di forma è stato il numero uno dei 22 atleti in campo, ed ha segnato due reti con due colpi di testa che ci hanno fatto ricordare l’astuzia dell’insuperato Baloncieri in certe finezze di gioco. Tutta la squadra bianco-cerchiata merita il più vivo applauso. Frugali sta attraversando il periodo già superato due anni fa da Pietruzzi e da Soffrido, in questo inizio di campionato. Del resto il più fischiato dei giocatori alessandrini dal nostro pubblico al campo degli Orti, è stato Bertolini e l’aitante «Pino», attualmente allenatore delle squadre giovani della Juventus, divenne poi, nonostante le disapprovazioni del nostro pubblico, il miglior mediano d’Europa. Le reti dell’Alessandria sono state segnate da: Soffrido (3), Sotgiu e Pietruzzi (2), ed una da Tosi e Arezzi. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 29 gennaio 1949) RISULTATI: [17ª giornata] Brescia-Empoli 1-0 (giocata il 20 gennaio 1949) [18ª giornata] Legnano-Spal 3-0 (giocata il 20 gennaio 1949) [22ª giornata] Brescia-Pisa 1-0 Cremonese-Napoli 0-0 Empoli-Spal 1-0 Lecce-Siracusa 1-2 Legnano-Parma 1-1 Pescara-Como 2-2 Reggiana-Venezia 0-1 Salernitana-Pro Sesto 3-2 Spezia-Vicenza 1-1 Verona-Seregno 1-0 CLASSIFICA: Como 33; Vicenza 32; Cremonese 28; Empoli, Napoli 26; Venezia 25; Salernitana 24; Pisa, Verona 23; Brescia* 22; Siracusa, Spal, Spezia 21; Legnano 20; Alessandria, Lecce 19; Pescara 18; Arsenaltaranto, Pro Sesto, Parma 17; Reggiana 15; Seregno* 13. *: una gara da recuperare Il punto sul campionato Il girone di ritorno del campionato era iniziato con la capolista Como fermata sul pareggio sul campo del Pescara ma, nonostante il mezzo passo falso, aveva mantenuto la vetta anche per la non vittoria del Vicenza che aveva pareggiato in casa dello Spezia. Senza reti la sfida tra la Cremonese, terza in classifica, staccata di cinque punti dalla prima posizione, e il Napoli. Con un gol di scarto l'Empoli era riuscito a sconfiggere la Spal. Importante affermazione ottenuta dal Venezia sul campo della Reggiana, ultima in graduatoria al pari del Seregno che aveva perso in casa del Verona.