Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1948/1949
Serie B
06-02-1949 - Giornata: 24 - Parma - Ennio Tardini


Parma AS - Alessandria US 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 86. Garavoglia E. [Pa]

Alessandria US Giorcelli Anselmo, Cerri Felice, Scarrone Secondo, Gallea Cesare, Borgogno Angelo, Tosi Luigi Domenico, Sotgiu Pietro, Soffrido Luigi Vittorio, Giraudo Franco, Pietruzzi Mario, Frugali Fabio All.: Flatley Albert

Formazione avversaria
Parma: Bartolozzi; Manfrinato, Montanari Adile; Pellino, Lorini, Lori; Berruti, Garavoglia, Laucello, Marchi, Bronzoni. All.: Cattaneo Renato

Arbitro: Gamba Agostino (Napoli)
Note
Infortunato al 61’ Lorini [P], passato all’ala sinistra. Espulso all’83’ Montanari [P]. Spettatori: 5.000. Giornata di sole, terreno asciutto. Inizio gara ore 15:00.

Commento
Il Parma ha faticato oltre ogni dire per assicurarsi l’unico punto che è stato segnato su calcio d’angolo da Garavoglia. Contro un’Alessandria tecnicamente superiore all’avversario, l’affermazione della squadra crociata ha quasi del miracoloso: i grigi hanno sempre trovato in Bartolozzi l’unico e più serio ostacolo alle loro pericolose puntate e il portiere in maglia crociata ha saputo effettivamente neutralizzare moltissimi palloni irresistibili e ben diretti verso la rete del quintetto attaccante alessandrino. Solamente nella ripresa il Parma, pur giocando con dieci e successivamente con nove uomini, è riuscito ad allontanare la minacciosa pressione avversaria, anche in considerazione che i grigi dell’Alessandria non hanno saputo mantenere il vertiginoso ritmo del primo tempo, che li vide costantemente all’attacco. In conclusione, il risultato di oggi non rispecchia con esattezza l’andamento dell’incontro. L’arbitro Gamba di Napoli è incappato in una giornata piuttosto nera e le sue decisioni hanno lasciato molto a desiderare, tanto che il pubblico l’ha più volte sonoramente fischiato. Al 16’ della ripresa Lorini rimaneva a terra dolorante per poi passare definitivamente all’estrema sinistra. Al 38’ Montanari veniva allontanato dall’arbitro per una presunta scorrettezza del parmense ai danni di Pietruzzi. (Renato Baroni, «Corriere dello Sport», 7 febbraio 1949) Se oggi undici uomini hanno lasciato oggi lo stadio «Tardini» con due punti all’attivo, lo si deve soprattutto ad uno solo di essi: Bartolozzi, il portiere del Parma. Per nove volte (quattro nel primo tempo e cinque nel secondo) l’estremo difensore delle pericolanti sorti crociate ha fatto miracoli e ne sanno qualcosa Sotgiu, Giraudo e Pietruzzi che, costantemente, se lo trovarono sulla traiettoria delle loro stoccate. E, dopo questa premessa, potrei anche fare a meno di aggiungere altro. Dicendo infatti che il più provato degli uomini in campo è stato il portiere della squadra vincente, si sottintende che le azioni pericolose furono in netta prevalenza di marca piemontese. Di fronte ad un Parma rimaneggiato, privo di mordente ed addirittura abulico nel primo tempo, l’Alessandria, pur senza far mirabilia, ha avuto buon gioco, ma ogni azione si concludeva con un tiro che Bartolozzi parava regolarmente. Nella ripresa i crociati si comportavano però molto meglio ed il gioco si faceva, se non ortodosso, perlomeno anomalo. Ma ecco che, proprio quanto tutti pensavano ad un pareggio, scaturiva il gol di Garavoglia perfetto, su corner al 41’. Per la prima volta in questo campionato la fortuna aveva aiutato il Parma, accordandogli la vittoria invano insidiata da Sotgiu al 43’. Da citare fra i crociati, naturalmente dopo Bartolozzi, il volenteroso Lori, Lorini e Laucello; tra gli alessandrini Cerri, Sotgiu, Giraudo e Pietruzzi. (Silvio Ottolenghi, «Tuttosport», 7 febbraio 1949) CAMPO MOCCAGATTA ORE 15 Reggiana - Alessandria Debbono riscattare i “grigi,, l’insuccesso di Parma A Parma i grigi sono tornati alla sconfitta A Parma i grigi hanno incominciato il Carnevale, si sono posti nell’area di rigore avversaria e per tutto il tempo hanno gettato verso la porta di Bartolozzi coriandoli e palline di carta colorata; le stelle filanti fornirono un groviglio tra i pali della porta e tra il fischiettare dell’arbitro e lo sventolio delle bandierine dei segnalinee, il tempo è trascorso senza violazione della casa parmigiana. La mascherina parmigiana non ha ceduto. Per l’occasione gli alessandrini avevano indossato la maglia grigia e quindi erano irriconoscibili, mentre gli ospitanti anziché presentarsi con la solita maglia bianco-crociata si erario camuffati da Campioni d’Italia, sfoggiando la maglia granata. Carnevale, ogni scherzo vale… Però non si è vista in aria una caramella, non un cioccolatino: è stata una carnevalata in crisi, non un bicchiere di vecchio Borgogno, dopo i pasti Frugali consumati sopra e Sotgiu, tra dame distinte e adorne di Pietruzzi preziose. Notata persino la mancanza di un Arezzi vicino alle pareti. Coriandoli multicolori, turbinio incessante, stelle filanti, palline di carta e illusioni, illusioni e beffa finale. Gli alessandrini sono tornati tutti… mogi mogi, con la coda tra le gambe come il cane. Non abbiamo seguito la squadra nella trasferta, ma le notizie riportateci sono poco consolanti, perché se è vero che la sfortuna ha tartassato i grigi, si dice che sia anche mancato un minimo di audacia e combattività nell’area di rigore avversaria. Inoltre alcuni giocatori, che avrebbero dovuto essere le colonne della squadra, sono parzialmente mancati alla prova. Tra l’altro, per sentito dire, pare che alcuni giocatori grigi, dopo le tre vittorie casalinghe, dimentichi delle innumerevoli batoste subite in campo e fuori sede, abbiano mosso le pedine per ottenere un premio per le «vittorie atomiche» in casa. Se questo si riferisse solo per le partite esterne, i «desiderata» non potrebbero cadere a vuoto, altrimenti… il Napoli ha inflitto, domenica scorsa, 10.000 lire di multa ad ogni giocatore per la mancata vittoria. E non aggiungiamo commenti… (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 12 febbraio 1949) IN EXTREMIS IL PARMA BATTE L'ALESSANDRIA: 1-0 Nella partita che meno meritava di vincere il Parma ha colto una preziosa affermazione casalinga contro l'Alessandria ottenendo la vittoria a quattro minuti dalla fine quando ormai sembrava che le due squadre dovessero chiudere l'incontro con un nulla di fatto. La rete decisiva è stata realizzata dopo un'azione di contropiede quando i locali hanno ottenuto un corner che, battuto da Bronzoni dava modo a Cararoglia di insaccare nell'angolo basso. (StampaSera, 07/02/1949) RISULTATI: Arsenaltaranto-Brescia 3-1 Como-Lecce 4-0 Empoli-Seregno 2-2 Napoli-Spal 0-0 Pro Sesto-Pescara 1-0 Reggiana-Spezia 4-1 Siracusa-Legnano 4-1 Venezia-Salernitana 3-1 Verona-Cremonese 2-1 Vicenza-Pisa 2-2 CLASSIFICA: Como 37; Vicenza 35; Cremonese 30; Venezia 29; Empoli, Napoli 27; Salernitana, Verona 26; Pisa, Siracusa 25; Brescia, Spal 24; Alessandria, Spezia 21; Legnano 20; Pro Sesto, Arsenaltaranto, Lecce, Parma 19; Pescara, Reggiana 18; Seregno 17. *: una gara da recuperare Il punto sul campionato Seconda vittoria consecutiva per il Como che, sconfiggendo il Lecce, aveva portato a due i punti di vantaggio sul Vicenza costretto ad accontetntarsi del risultato di parità contro il Pisa. I veneti avevano cinque punti di vantaggio sulla Cremonese, terza in graduatoria, battuta sul campo del Verona. Prestazione di grande personalità del Venezia che si era imposta sulla Salernitana. In chiave salvezza prezioso pareggio del Seregno sul campo dell’Empoli che aveva consentito ai lombardi di raggiungendo il Lecce. Unica gara senza reti Napoli-Spal.