Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2007/2008
Serie D
27-04-2008 - Giornata: 33 - Biella - Alessandro Lamarmora


Biellese AS 1902 - Alessandria US 1912 2 - 0 (0 - 2)
RETI: 8. Bottone [Bi] , 44. Lazzaro [Bi]

Alessandria US 1912 Casadei Angelo, Lauro Andrea, Cammaroto Vincenzo, Zappella Giuseppe, Daleno Giulio, Longhi Matteo, Bolla Alec, Cretaz Roberto [72. Larganà William], Buelli Daniele, Falchini Gabriele [82. Viscomi Damiano], Buglio Angelo [61. Rossi Maurizio] A disp.:(P) Bonfiglio Luca, Carini Ruben, Ciolli Andrea, Sofrà Thomas All.: Iacolino Salvatore

Formazione avversaria
BIELLESE As 1902: Cicutti, Mancari, Nicolosi, Spinelli, Nebbia, Brollo, Bottone [82. Minincleri], Saviozzi, Lazzaro [46. Santoro], Perini, Riccardi [58. Lunardon]. A disp: Pedrina, Acquadro, Cusano, Torromino. All. Viganò Walter

Arbitro: Grazioli Andrea (Lodi) [Lanzafame, Russo]
Note
Espulso 93. Lauro [A]. Ammoniti: Lauro [A], Falchini [A]. Angoli: 1-8. Recuperi: 3.+ 5. Spettatori: 600 Giornata di sole, terreno buono Inizio gara ore 15.00

Commento
Al ‘La Marmora’ la seconda sconfitta stagionale per gli uomini di Iacolino, già appagati BIELLA PIU' BRAVA, PER UN GIORNO Partita chiusa nel primo tempo. ‘Nessuna giustificazione, ma il ‘caso Artico’ ha scosso il gruppo Brutta cosa la fame. Eppure, nel calcio, a volte aiuta. «E noi, nell’ultimo mese, ci siamo abbuffati troppo. Non solo metaforicamente». Pensa alle feste che continuano, perché questa C2 da record dell’Alessandria merita tante celebrazioni e tutti fanno a gara per avere i grigi. Però, almeno la voglia di mordere ancora qualcosa, di azzannare qualche punto, il tecnico la vorrebbe comunque e non si può certo dargli torto. Solo che a Biella, con un attacco inventato che non riesce mai a pungere pensare di portare a casa un risultato diverso da quello che matura sul campo diventa un’utopia fin dai primi minuti. Con la Biellese che aggredisce, forza d’urto tanta, anche se la qualità non è sempre altissima (anzi) e alla prima occasione vera colpisce una squadra, quella in maglia grigia, che trotterella, appagata. Lungi dal condannare un atteggiamento che, dopo una stagione tirata al massimo, può anche avere più di una giustificazione e non è certo da questa prestazione, e da questo risultato, che si giudica un’annata. Né, tantomeno, che questa sconfitta scalfisce l’impresa dell’Alessandria. Sono 90’ da estrapolare dal contesto di un’annata da record, sui quali certo pesa anche il contraccolpo della scandalosa squalifica affibbiata a Fabio Artico. «Non cerchiamo certo giustificazioni in una assenza comunque pesante. Fabio è un giocatore fondamentale, ma credo che anche con lui in campo - insiste Iacolino - non saremmo usciti con molti punti dal ‘La Marmora’. Anche se devo ammettere che tutto il gruppo è scosso da un giudizio troppo pesante e ingiusto, nei confronti di un giocatore che è fondamentale per noi, per quanto fa in campo e anche per il ruolo, prezioso, all’interno dello spogliatoio. Siamo scossi e anche arrabbiati, perché Fabio non è la persona che l’arbitro, e di conseguenza, il giudice sportivo, hanno voluto dipingere: non è un violento, non è sleale, anzi è un esempio per molti. E tutta questa ‘cattiveria’ nei confronti di uno di noi ci ha fatto male. Senza, naturalmente, voler trovare giustificazioni a una sconfitta che ci sta tutta». Rabbia che è anche dei tifosi: un centinaio sugli spalti, più degli ‘avversari’ bianconeri che giocavano in casa. Grande incitamento e uno striscione, ‘Cassano, 5. Artico, 10. Vergogna’. Il paragone è giusto, la vergogna per questi diversi metri di giudizio è il minimo. Adesso la partita, per l’attaccante e la società, si gioca fuori dal campo. Parallelamente a un’altra partita, altrettanto importante, la costruzione dell’Alessandria del futuro. Da ieri l’Ivrea è matematicamente salvo, addirittura molto vicino ai playoff. E, quindi, Stefano Braghin può finalmente firmare e ufficializzare il suo nuovo incarico. Da annunciare magari il 4 maggio, il giorno della festa finale. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Biellese regina per una domenica. Nel big-match con la capolista Alessandria i padroni di casa hanno la meglio con due capolavori di Bottone e Lazzaro. Manca il pepe della sfida nella sfida tra i bomber Lazzaro e Artico (gli ultras grigi espongono lo striscione «Cassano 5, Artico 10, vergogna!» reclamando una disparità di giudizio), ma il match si presenta ricco di interesse. L'Alessandria vuole ribadire la propria supremazia, mentre la Biellese ha nel mirino la vittoria che vale per l’orgoglio. Sin dalle prime battute i bianconeri impongono un ritmo alto, la squadra gioca per Lazzaro, intenzionato a salire sul gradino più alto della classifica dei cannonieri. Al 5' Biellese pericolosa in contropiede, capitan Saviozzi ispira Riccardi che verticalizza per Brollo sul quale si catapulta in uscita Casadei. Nulla può l'estremo grigio all'8' quando Lazzaro fugge sul filo del fuorigioco, lavora da par suo un pallone sul fondo, rientra e smista rasoterra in mezzo, dal limite dell'area piccola il piatto destro felino del baby Bottone gonfia la rete: 1-0. Tutta la squadra abbraccia il compagno, al primo centro stagionale. Al quarto d'ora Alessandria vicina al pareggio, dalla bandierina Buelli scarica sul primo palo, la deviazione di Cretaz (uno degli ex con Longhi, mister Jacolino e il ds Ferrero) collauda i riflessi di Cicutti, bravo a respingere di piede. Poi ancora Biellese con due guizzi di Lazzaro, colpo di testa alto di una spanna, e Bottone che di esterno destro non inquadra la porta. Al 20' l'iniziativa di Perini si conclude con un rasoterra maligno che obbliga Casadei ad allungarsi sulla destra. Al 22' la palla buona capita ai grigi, ma la puntata di Buelli è debole e fuori misura. L'Alessandria si scuote e a cavallo della mezz’ora confeziona un tris di occasioni, prima con Longhi (tiro da fuori che sibila sulla traversa), poi con un'incursione di Daleno (diagonale bloccato a terra da Cicutti), quindi con un'incornata di Falchini (sul campanile il portiere laniero si salva con un colpo di reni). Al 39' Buglio raccoglie di petto un lancio dalla tre quarti ma si attarda al tiro e Spinelli, in spaccata, si rifugia in angolo. Al 44' il raddopio laniero, roba da palati fini. Bottone difende la sfera e scucchiaia al centro per Lazzaro, la torsione aerea spalle alla porta del cannoniere scavalca Casadei: 2-0. Subito dopo Lazzaro s'infortuna alla caviglia e nella ripresa entra in campo zoppicando vistosamente e alza subito bandiera bianca. Applausi, dentro Santoro. Al 5' Perini calcia largo, sull'azione di rimessa Falchini non trova il guizzo giusto sotto porta. Poi il mare si fa placido e sul taccuino finiscono solo i timidi tentativi di Lunardon, Perini e Brollo. La reazione della capolista è tutta in una sforbiciata di Larganà. La Biellese vince di slancio conquistando matematicamente la piazza d'onore, e questo è un buon viatico per i playoff. (La Stampa - Ed. Novara) RISULTATI: Derthona - Saluzzo 3-1 F.S. Sestrese - Novese 1-1 Imperia - Ciriè 0-0 Lavagnese - Vado 2-0 P.B. Vercelli - Lottogiaveno 2-1 Rivarolese - Sanremese 6-1 Rivoli - Casale 1-2 Savona - Sestri Levante 0-1 CLASSIFICA: Alessandria p.73; Biellese 59; Lavagnese 55; Savona 54; P.B. Vercelli 53; Lottogiaveno, F.S. Sestrese 52; Rivoli 49; Rivarolese 46; Casale 43; Ciriè 42; Derthona, Novese, Sestri Levante 41; Imperia 31; Sanremese 30; Vado 21; Saluzzo 18 Imperia 3 punti di penalizzazione Il punto sul campionato La Lavagnese ha sconfitto il Vado. Sconfitta nel derby ligure per il Savona, superato in casa dal Sestri Levante. Derthona ha sperato ancora Ventura, Spinaci e Lorieri hanno steso il Saluzzo; il pareggio in casa della Sestrese ricaccia la Novese in zona playout grazie al solito Giglio. Di misura la P.B. Vercelli ha sconfitto il Lottogiaveno.