Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1945/1946
Misto B-C
14-10-1945 - Giornata: 1 - Novara - Comunale


Novara AC - Alessandria US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Diamante Luigi, Rosso (II) Erminio, Cassano Luigi, Ellena Giacinto, Arezzi Giuseppe, Vitto Luigi, Rosso Angelo Triestino , Bassi Luigi, Stradella Carlo, Rampini Sergio, Frugali Fabio All.: Cattaneo Renato

Formazione avversaria
NOVARA AC: Costanzo; Rosetta, Galimberti; Falzotti, Vale, Baira; Pombia, Panagini, Foglio, Alberico, Barberis. All.: Ferrero Luigi

Arbitro: Buratti Sandro (Milano)
Note
Secondo «L’Azione» il Novara schierò in porta Russova, mentre «Tuttosport» e «La Gazzetta dello Sport» indicano Costanzo. Angoli: 8-2. Spettatori: 7.000. Incasso: 130.000 lire. Inizio gara ore 15:00.

Commento
Novaresi e alessandrini si sono divisi da buoni… amici la posta. Tutti contenti? Diciamo subito che i novaresi sono usciti più soddisfatti che delusi dal rettangolo di gioco. Non altrettanto si può dire degli ospiti, i quali, pura avendo strappato un punto sul campo avverso, non hanno affatto confermato le promesse delle partite precampionato. L’incontro non si è mai scostato dall’aurea mediocrità, salvo uno sprazzo finale del primo tempo, quando è stata segnata una rete ad opera di Stradella. Ma San Gaudenzio, che sovrasta dall’alto dei suoi 121 metri lo stadio novarese, non ha voluto dare eccessivi dolori ai concittadini, aiutando l’arbitro a scorgere la «manina» che aveva deviato la palla in rete. Il goal veniva così annullato tra le proteste delle migliaia di alessandrini accorsi a dar man forte ai loro undici (i giocatori in campo hanno invece mosso una debolissima opposizione, segno che Buratti non aveva visto del tutto male. Delusione generale quindi, e in verità dai grigi ci si attendeva di più così come dall’incontro ci si attendeva molto più emozioni. Tutto è invece filato liscio tra qualche passaggio sbagliato e una serie di cincischiamenti dinanzi alle porte avversarie, col risultato di far fare bella figura ai difensori (tra l’altro tutti molto bravi, ed alcuni – Rosetta, Rosso e Costanzo – addirittura bravissimi). Se non vi fosse stato la foga dei sostenitori a vivificare l’incontro, la partita odierna sarebbe stata monotona per l’insufficienza dei reparti di punta (e quando gli attacchi non funzionano addio bel gioco, addio emozioni). Dal Novara, sceso in campo a ranghi ridotti con una mediana imperniata su Vale, che giuoca di solito laterale e per di più non eccessivamente allenato, e con un attacco nel quale se togli Alberico, atleta di classe anche se troppo personale, non vi è troppa intesa di giuoco, non si poteva logicamente pretendere di più. Dall’Alessandria, invece, composta di atleti di classe che sanno trattare la palla con velocità, era logico pretendere un maggior rendimento. Il sistema che Cattaneo fa applicare è particolarmente adatto agli uomini della squadra: la scialba prova deve essere allora attribuita all’orgasmo con il quale la partita è stata giuocata, alla brillante difesa avversaria e al controsistema adottato dal Novara, che ha fatto scendere in campo uomini come Falzotti, ad esempio, particolarmente adatto al giuoco distruttivo. Per l’Alessandria, ad ogni modo, è stata secondo noi una buona affermazione, in quanto anche a formazione incompleta, il Novara è sempre un osso duro, e tanto più duro quando l’avversario gli ricorda fastigi antichi, glorie passate. Torna, insomma, alla ribalta quel certo spirito campanilistico che non è mai riuscito a domare. La cronaca è quanto mai telegrafica: errori, parate, angoli (8 a favore del Novara e 2 a favore dell’Alessandria). Oltre alla registrazione del goal annullato al 38’ del primo tempo si potranno aggiungere le occasioni veramente d’oro mancate una al 44’ sempre del primo tempo su azione di Rosso, l’altra su azione di Alberico all’8’ della ripresa, ma qui c’è sembrato scappare fuori un fuori gioco… («Tuttosport», 15 ottobre 1945) Volete un giudizio sintetico sull’incontro? Ebbene, eccovelo: nessuna delle due squadra, così come hanno giocato, avrebbe meritato la posta intera. Risultato giusto, quindi, anche se chi è uscita più malcontenta dal rettangolo di gioco è stata la squadra alessandrina che ha maggiori numeri di quella novarese. Ma nella partita di oggi l’Alessandria è mancata proprio là dove erano state scritte buone note, cioè all’attacco. Nel quintetto avanzato grigio gran zoppicamento e, nonostante mediana e difesa si siano adoperate in ogni modo per rifornire palloni, tutto, o quasi tutto, è stato malamente sciupato. Va detto che al 38’ del primo tempo un tiro si è infilato nella rete di Costanzo; ma, viziato da un fallo di mano di Stradella, il goal è stato annullato. In virtù di quanto sopra, il Novara, con la mediana e l’attacco rabberciati, poté chiudere l’incontro a reti inviolate. I locali, se si dovessero valutare da quanto si è visto ieri, avrebbero una quotazione molto bassa. Il trio di difesa più Alberico sono il reparto e il giocatore migliori. Altro non s’è veduto. Partita, insomma, ravvivata appena dalla rivalità. Sola soddisfazione in tanto grigiore: campo affollato, il che vuol dire che il calcio non si è sopito nonostante la caduta nelle divisioni inferiori; e oltre 130.000 lire di incasso. («La Gazzetta dello Sport», 16 ottobre 1945) Grande folla allo stadio domenica, in occasione della prima partita del campionato di calcio Serie B e C. E quindi grande entusiasmo: questo stesso portato alle stelle dalla presenza sugli spalti di numerosissimi tifosi alessandrini giunti a Novara con potenti mezzi a carburante liquido (loro che possono!). In sostanza quindi l’ambiente c’era e la gara, anche se chiusasi sul nulla di fatto, non ha deluso. Il primo tempo ha avuto due fasi distinte: la prima in cui il Novara partito subito all’attacco è stato nettamente superiore all’avversario, la seconda in cui le sorti si sono capovolte e l’Alessandria ha sfiorato più volte il successo cozzando però sempre contro il coriaceo trio difensivo novarese. Nella ripresa ancora leggera superiorità dei grigi, intercalata da pericolose puntate dei locali. L’ultimo quarto d’ora vedeva le due squadre un po’ provate dallo sforzo e rassegnate ormai al nulla di fatto. Il Novara, di fronte alla maggior tecnica dell’avversario, ha supplito con la solita combattività dei suoi elementi. Da elogiarsi in blocco la difesa: deficienze notevoli si sono riscontrate nella mediana, dove l’assenza di Villa e Mainardi hanno pesato alquanto sul rendimento generale della squadra. All’attacco buone cose hanno fatto Barberis, Alberico e Panagini: poco servito Pombia all’ala mentre Foglio al centro era palesemente fuori posto. Miglior rendimento hanno dato questi due elementi quando si sono scambiati i ruoli. Dell’Alessandria pure ottima la difesa; nella mediana ha campeggiato l’atletico Arezzi, all’attacco ottima l’estrema sinistra Frugali e la mezza sinistra Rampini. A posto l’arbitro. Da segnalare i numerosi incontri di pugilato svoltisi nelle tribune, alcuni dei quali hanno richiesto l’intervento della polizia del popolo. È nostra modesta opinione che la maturità a cui è giunto il popolo italiano non dovrebbe portare a simili manifestazioni di solidarietà. («L’Azione», 19 ottobre 1945) RISULTATI: Ausonia-Cuneo 0-0 Casale-Biellese 2-1 Piacenza-Vogherese 7-2 Savona-Sestrese 0-3 Vigevano-Pro Vercelli 1-1 (giocata il 15 ottobre 1945) CLASSIFICA: Casale, Piacenza, Sestrese 2; Alessandria, Ausonia, Cuneo, Novara, Pro Vercelli, Vigevano 1; Biellese, Savona, Vogherese 0 Il punto sul campionato La prima giornata di campionato del campionato misto B/C aveva regalato gol, emozioni e spettacolo ai tifosi presenti sugli spalti. Sono state tre le vittorie ottenute da Casale, di misura contro la Biellese, Piacenza, netta ed ampia contro la Vogherese e Sestrese, sul campo del Savona, e tre le partite pareggiate.