Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1945/1946
Misto B-C
18-11-1945 - Giornata: 5 - Vigevano - Comunale


Vigevano AC - Alessandria US 2 - 2 (1 - 1)
RETI: 67. Ricci P. [Vi] 8. Rosso A.[A], 33. aut. Diamante L.[A], 59. Stradella C.[A]

Alessandria US Diamante Luigi, Rosso (II) Erminio, Cassano Luigi, Vitto Luigi, Arezzi Giuseppe, Ellena Giacinto, Rosso Angelo Triestino , Pietruzzi Mario, Stradella Carlo, Rampini Sergio, Frugali Fabio All.: Cattaneo Renato

Formazione avversaria
VIGEVANO AC: Miglio Attilio, Canazza Ronzan, Monza; Ruella, Castelli, Bergamo; Zorzolo, Colli, Anastasi, Dante, Ricci. All.: Marini Nereo

Arbitro: Carpani Giuseppe (Milano)
Note
Rigore sbagliato: 54’ Arezzi [A]. Spettatori: 5.000. Incasso: 250.000 lire Inizio gara ore 14.30

Commento
La cronaca della partita è presto fatta. L’Alessandria, che ha la palla, intesse una bella serie di attacchi e all’8’, dopo una magnifica discesa in linea che fa smistare il pallone da Ellena a Frugali a Rampini, Rosso A. con un tiro assolutamente imparabile batte il portiere Miglio. Questo promettente inizio sembra essere il preludio di una partita scintillante perché le azioni sui due campi si alternano con tale vivacità e scioltezza da lasciare prevedere qualcosa di buono in fatto di tecnica. Invece lentamente la gara è andata smorzandosi. Il gioco, prima chiaro, si annebbia; la squadra vigevanese, robusta e decisa, prende quota, si organizza, reagisce all’Alessandria, attacca e ottiene al 33’ il suo primo calcio d’angolo. Lo batte Ricci e il pallone balza dinanzi alla rete dei grigi. Diamante l’afferra, ma sia per effetto del sole o del taglio impreciso alla palla, se la lascia sgusciare dentro. È il pareggio. Momenti di rilassamento dell’Alessandria: ancora attacchi larghi e volanti dei vigevanesi e siamo alla fine del tempo. Dopo 9’ dall’inizio della ripresa l’Alessandria preme in area avversaria. È su questa pressione che si ha un fallo di mano (volontario?) di Canazza Ronzan in area; subito l’arbitro fischia il rigore. Poi cerca il dischetto bianco per la punizione, ma questo non c’è, è sparito. Allora Carpani parte dalla linea della porta, conta dodici bei passoni e fa piazzare la palla nel punto che crede distante undici metri dal portiere: io sono convinto che questi undici metri erano più di dodici. Comunque Arezzi tira e la palla va a sbattere sulla traversa con grande delusione dei giocatori e soprattutto dei numerosissimi accompagnatori che hanno seguito la squadra. Non passano cinque minuti che l’Alessandria riesce nuovamente a portarsi in vantaggio. L’ala sinistra Frugali smista la palla al centro dove batte Rosso. Il portiere Miglio P. riesce a respingere, ma Stradella interrompe dalla destra, previene l’uscita del portiere e di testa insacca in rete. Poi il gioco ha momenti di irrequietezza. I vigevanesi non fanno complimenti. Questa loro decisione li porta parecchie volte in area dei grigi, dove la difesa qualche volta si fa cogliere spiazzata. Calcio d’angolo contro i grigi: è ancora Ricci a colpire un pallone pieno d’effetto. Diamante scatta leggermente in ritardo, sfiora la palla che s’adagia in rete: 22’, nuovo pareggio. Da questo momento fino alla fine, salvo qualche sgroppata di qualche zoppicante avanti grigio, i vigevanesi premono con tale insistenza nell’area dell’Alessandria che si ha l’impressione che la difesa debba crollare. Diamante si riabilita dei suoi errori con due magnifiche parate, una a terra e una di pugno che blocca un altro calcio d’angolo; poi è Anastasi che di testa manda la palla contro l’asta della porta; poi sono ancora altri due calci d’angolo contro i grigi a movimentare questo finale di gara che trova il quintetto vigevanese proteso all’attacco nel vano sforzo di raggiungere il successo. Ma l’Alessandria non si lascia travolgere, e il gioco del Vigevano, fatto d’impeti di decisione, avrebbe superato ogni ostacolo se Ellena, Rosso, Arezzi e Cassano non avessero opposto una solida barriera difensiva. Dalla breve cronaca dell’incontro possiamo dedurre che, in fondo, il risultato di parità può essere accettato dalle squadre senza recriminazioni: poteva vincere l’Alessandria, poteva vincere alla fine il Vigevano, quindi il risultato pari è giusto e equo. La partita, però, quanto a gioco tecnico, non è stata bella. L’Alessandria ha trovato un avversario irruente e deciso che non si lascia sviare dal suo gioco abituale. La squadra nello svolgimento del gioco si basa essenzialmente sulla velocità dei suoi elementi, ma è ancora acerba, non tratta la palla con chiarezza, per quanto Dante e Ruella cerchino di trascinare nella scia delle loro azioni ben congegnate e impostate anche i compagni di squadra. L’Alessandria, pur non avendo giocato complessivamente una bella partita, ha lasciato scorgere in certi momenti una limpidezza tale nel suo gioco di attacco da meravigliare. (Augusto Rangone, «Tuttosport», 19 novembre 1945) All’atteso confronto di Vigevano erano rivolti tutti gli sguardi per due motivi: conferma per gli alessandrini dei successi ottenuti contro il Piacenza e l’Ausonia Spezia; prova d’appello per i biancocelesti per la sfortunata esibizione sul campo della Sestrese. Diciamo subito, e chiaramente, che entrambe le squadre hanno pienamente soddisfatto e corrispondono all’aspettativa dei loro sostenitori. Anche contro il Vigevano l’Alessandria ha confermato le sue belle doti di compagine sana e ricca di vitalità agonistica, offrendo spettacolo di bel gioco e pericolosità nelle azioni offensive condotte con slancio e precisione. I grigi lamentavano l’assenza di Bassi sostituito da Pietruzzi, ma il blocco della compagine non è mai mancato e questo molto per merito della compagine non è mai mancato e questo molto per merito della mediana che è sempre il reparto di forza della squadra; aggiungete il bel lavoro dei terzini, ove Rosso E. si è particolarmente distinto per precisione negli interventi e sicurezza di rimandi. Soltanto l’attacco, di fronte ad una mediana decisa e ad una difesa ferrea, non sempre ha potuto svolgere le sue belle trame iniziali; tuttavia sono molto piaciuti Rosso A. e Rampini. Altrettanto bene dobbiamo dire del Vigevano che all’inferiorità tecnica (e mancante di Buscaglia, squalificato) ha contrapposto agli avversari una caparbia volontà degna di nota per non sfigurare nel confronto, profondendo nella lotta ogni energia e merito maggiore è stato quello di non essersi lasciato abbattere quando per due volte si è trovato in svantaggio di due reti. Gilardi, Martinelli e l’allenatore Marini devono essere orgogliosi della bella prestazione offerta dalla squadra da loro curata. L’anziano Monza, Dante e Canazza Ronzan sono stati gli animatori della compagine, come pure sono da ricordare il tenace lavoro di Castelli, poco appariscente ma redditizio, Zorzolo, Ruella, Ricci e Bergamo, quest’ultimo alquanto esuberante nei contatti con l’avversario. Pubblico numeroso di cui circa 2.000 alessandrini convenuti al seguito della squadra con ogni mezzo; incasso 20.000 lire. L’Alessandria batte la palla giocando contro sole e Monza interviene subito allontanando la minaccia. Alcuni calci di punizione ed al 10’, improvvisa, giunge la prima rete dei grigi: Ellena (sempre combattivo e preciso il torinese) allunga a Rampini che centra lungo sulla destra, raccoglie Rosso A. al volo e Miglio è battuto. Gol imparabile. Breve superiorità degli ospiti fra i quali eccelle Arezzi, poi i locali reagiscono e usufruiscono di tre calci di punizione che non sanno sfruttare per imprecisione di tiro. Infine, in un’ennesima azione a fondo portata da Dante e Ricci, gli ospiti si salvano in angolo. Siamo al 37’ e sul tiro di Ricci entra di testa Bergamo e la palla, toccata anche da Diamante, è nel sacco. Nella ripresa gli ospiti attaccano con decisione e mettono a dura prova la retroguardia vigevanese, ed al 6’ Bergamo in area nel respingere un pallone a campanile lo tocca con le mani. Calcio di rigore che Arezzi manda a sbattere tra le mani di Miglio e la traversa; la palla, ritornata in campo, viene allontanata da Colli. Nel frattempo Stradella, zoppicante, scambia di posto con Rosso A. e da questa nuova posizione al 13’ serra al centro su un pallone proveniente alto dalla sinistra e, soffiando il tempo a Miglio, di testa fa rotolare la palla lentamente nella rete incustodita. Pronta reazione dei biancocelesti: Diamante al 19’ manda sopra la traversa una punizione dal limite calciata da Bergamo. La superiorità dei locali si fa insistente e infine, dopo un altro calcio d’angolo, al 22’ è Ricci che su nuovo angolo manda direttamente la palla in rete alla sinistra di Diamante mal piazzato. Al 26’ il Vigevano sfiorava il successo con una palla di testa di Anastasi che colpiva prima la traversa e poi il palo. Un minuto dopo bell’intervento di Diamanti che manda sopra la traversa un altro colpo di testa del centravanti avversario. Sul calcio d’angolo si crea una pericolosa mischia sventata da Arezzi. Gli alessandrini ora si sono portati tutti in difesa e danno così modo ai locali di tempestare la rete difesa da Diamanti, che interviene con sicurezza al 39’ in un groviglio di uomini. Con altri due angoli al 40’ e 41’ e un calcio di punizione al 43’ a favore dei locali, ha termine la contesa; ottimo l’arbitraggio di Carpani. (Romeo Bassetti, «La Gazzetta dello Sport», 20 novembre 1945) RISULTATI: Ausonia-Sestrese 1-0 Casale-Pro Vercelli 1-1 Novara-Biellese 1-0 Piacenza-Savona 1-0 Vogherese-Cuneo 4-0 CLASSIFICA: Alessandria 8; Ausonia 7; Casale, Novara, Sestrese 6; Pro Vercelli, Vigevano, Vogherese 5; Cuneo, Piacenza 4; Biellese, Savona 2 Il punto sul campionato Nonostante la non vittoria ottenuta l’Alessandria aveva mantenuto la leadership in classifica con un punto di vantaggio sull’Ausonia che aveva sconfitto, terza vittoria stagionale di misura, la Sestrese. Il Novara aveva battuto la Biellese ed aveva raggiunto in classifica il Casale fermato sul pareggio dalla Pro Vercelli. Secondo successo stagionale del Piacenza vittorioso sul Savona.