Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2014/2015
Lega Pro
22-03-2015 - Giornata: 30 - Arezzo - Città di Arezzo


Arezzo US - Alessandria US 1912 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 62. Guidi [Ar] 77. Mezavilla A.[A]

Alessandria US 1912 Nordi Emanuele, Sosa Cristian, Sirri Alex, Morero Santiago Eduardo, Mezavilla Adriano, Mora Luca, Spighi Mirco [63. Iunco Antimo], Obodo Kenneth, Marconi Michele [52. Germinale Domenico], Rantier Julien [92. Valentini Michele], Vitofrancesco Ferdinando A disp.:Nicolao Giuseppe, (P) Poluzzi Giacomo, Sabato Roberto, Terigi Leonardo All.: D'Angelo Luca

Formazione avversaria
AREZZO US: Benassi, Panariello, Guidi, Gambadori, Carcione, Villagatti, Franchino [82. Brumat], Cucciniello [85. Coppola], Montini, Yaisien [81. Erpen], Sabatino. A disp.: Rosti, De Martino, Crescenzi,Testardi. All.: Capuano Eziolino

Arbitro: Caso Rosario (Verona) [Lacalamita, Sechi]
Note
Ammoniti: 26. Sabatino [Ar], 31. Panariello [Ar], 33. Sosa [A], 83. Erpen [Ar]. Angoli: 4-5. Recuperi: 1.+ 4. Spettatori: 1.800 (823 paganti, 963 abbonati). Giornata velata, terreno in discrete condizioni. Inizio gara ore 11.00

Commento
Giusto pareggio nella sfida tra l'Arezzo e la capolista Alessandria giocata all'inedito orario delle 11 di mattina, davanti a un discreto pubblico considerata l'orae con l'handicap di un forte vento. Primo tempo equilibrato con l'Alessandria che ha avuto una grande occasione con Marconi. I due gol nella ripresa, quella più brillante. Gli amaranto sono andati in vantaggio al 18' con un bel colpo di testa di Guidi su cross di Carcione dopo che poco prima lo stesso numero 5 aveva sfiorato il gol su un tiro da fuori deviato da Nordi. L'Alessandria ha pareggiato al 32' con Mezavilla sull'unica disattenzione difensiva amaranto. Poi annullato il gol del 2-1 per fuorigioco di Rantier (realizzazione parsa regolare). Partita viva fino alla fine con i Grigi che hanno sfiorato il sorpasso con un diagonale di Germinale a fil di palo. Pareggio giusto al tirar delle somme, Arezzo solido in difesa a parte nell’occasione del gol, discreto a centrocampo; gli attaccanti pur non avendo avuto grandi occasioni si sono battuti con impegno. Da parte dell’Alessandria la consapevolezza che avrebbe potuto vincere la gara nel finale, e la recriminazione per il gol annullato a Rantier per fuorigioco millimetrico. In sala stampa Adriano Mezavilla: “Mi spiace, meritavamo di più e invece andiamo via con un solo punto, che è troppo poco rispetto a quello che abbiamo fatto in campo“. Kenneth Obodo: “Partita non facile, ma ne siamo venuti fuori bene, con carattere. Quello che serve per arrivare più in alto possibile”. Mister Luca D’Angelo: “Risultato giusto. Noi abbiamo pagato un momento di sbandamento, ma per il resto abbiamo giocato un’ottima partita, pur con il vento che dava fastidio. La strada è ancora lunga, sono fiducioso. Arezzo e’stato un buon banco di prova“. (Museo Grigio) Alessandria: la salvezza è Mezavilla Bene l’Arezzo Anche l’Alessandria deve sudare le classiche sette camicie per tornare a casa da Arezzo con un punto che alla fine, forse, lascia l’amaro in bocca più a Capuano che a D’Angelo, costretto adesso insieme al Pavia a inseguire il Novara capolista dopo il successo di sabato. Sia chiaro, i piemontesi si confermano squadra di assoluto livello, ma l’Arezzo solo nella prima parte ha concesso possesso palla e una sola vera occasione che l’impalpabile Marconi ha sprecato di testa. Tutt’altro ritmo nel secondo tempo con la squadra di Capuano che è salita in cattedra, palesando anche un’ottima condizione atletica. LA PARTITA Al 13’ azione travolgente di Yaisien che si è portato a spasso tre avversari e ha scodellato per Montini, che però ha sprecato l’occasione calciando male; sulla ribattuta si è avventato Carcione che ha lasciato partire un bolide sul quale Nordi ha compiuto un intervento prodigioso. Al 17’ il vantaggio aretino con Guidi, un gigante di testa sull’angolo teso di Carcione e gol sotto la sua curva. D’Angelo è corso ai ripari mettendo Iunco, ma sulle ali dell’entusiasmo Sabatino ha sfiorato il 2-0. E proprio nel momento più bello dell’Arezzo è arrivato il pari di Mezavilla al 32’ che ha sfruttato una palla sporca vagante nell’area avversaria e ha appoggiato in rete. Sull’1-1 le due squadre si sono accontentate e adesso l’Alessandria (col Pavia) rincorre il Novara. (Gazzetta dello Sport - Nicola Pilotti) CALCIO SERIE C, VALE MOLTO IL PARI DI AREZZO Orgogliosa Alessandria rimane aggrappata al treno che porta in B La classifica al momento indica seconda posizione, ma la pressoché certa penalizzazione del Novara tiene di fatto l’Alessandria in vetta alla serie C. Ecco perché il punto conquistato dai grigi ad Arezzo assume ancora più valore, visto che anche il Pavia viene fermato a Sassari. E sabato si va a Bassano, con la società che, per avere il maggior numero possibile di tifosi, contribuirà alle spese di viaggio dei sostenitori. Il primo tempo in Toscana è ben giocato dagli uomini di D’Angelo che sfiorano il gol con Marconi, molto beccato dal pubblico per le dichiarazioni non proprio lusinghiere sull’Arezzo a metà settimana. Il vento a favore «spinge» i mandrogni che ci provano sulle fasce dove ci sono duelli gagliardi tra Mora e Franchino e tra Spighi e Sabatino. Quando le squadre rientrano in campo sono i locali a beneficiare del vento a favore. L’Arezzo guadagna metri, l’Alessandria perde il dominio del centrocampo e la direzione del gioco, laddove Obodo giganteggiava nel primo tempo anche sulle seconde palle. Nella ripresa la gabbia di Gambadori e Cucciniello toglie spazio di manovra al numero otto e, senza il suo supporto, la squadra fatica. Inoltre, la maggiore pressione dei padroni di casa sui difensori ospiti fa emergere qualche crepa nell’impianto dell’Alessandria, che attraversa almeno 20’ di difficoltà e va sotto di una rete anche per una disattenzione generale che lascia Guidi libero di battere a rete di testa. I padroni di casa potrebbero anche raddoppiare, poi D’Angelo indovina una doppia mossa: dentro Germinale per Marconi e Iunco per Spighi, con Mora più basso di almeno una trentina di metri in modo da garantire copertura visto che è la «cerniera» di destra degli aretini quella da cui passano buona parte delle trame offensive. Rantier e compagni sono bravi nel rimettere in piedi il risultato con la stoccata del solito Mezavilla (per lui 7 reti finora) e nel girare nuovamente dalla loro parte l’inerzia della partita, tanto che lo stesso brasiliano sfiora il raddoppio. Luca D’Angelo spiega: «La nostra bravura è stata quella di risollevarci dopo il gol al passivo». L’ingresso di Iunco in effetti è la chiave, perché manda in confusione gli aretini: l’ex Trapani, carico come una «molla» (se la prenderà pure con Mezavilla che lo stava togliendo da una mischia dopo un fallo subito) ha il merito di non dare punti di riferimento agli avversari, di cercare sempre la giocata in verticale e di guadagnare preziose punizioni. Si guarda già avanti, ovvero a Bassano: «Sette partite, tutto è ancora aperto sia per il primo posto che per i playoff, che rimangono l’obiettivo». Un po’ di scaramanzia non guasta. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) GRIGI, SETTE BATTAGLIE E UN DOPPIO TRAGUARDO Quattro squadre in 2 punti, ma la classifica potrebbe cambiare con il verdetto di giovedi sul Novara Non è adesso che si guarda la classifica. Troppo affollamento, quattro squadre nello spazio di 2 punti e nella settimana in cui si conoscerà anche il primo pronunciamento del Tribunale nazionale federale sul deferimento del Novara. Che sarà giovedì 26. Penalizzazione sì o no? Pare proprio risposta affermativa, ma sul numero di punti che saranno tolti agli azzurri c’è molta incertezza e dibattito aperto, in cui si è inserito, a piedi uniti, anche Massimo De Salvo, il patron, ribadendo di essere nella ragione, forte del precedente della Reggina, e anche pronto a dare battaglia, a suon di ricorsi. «L’Alessandria fa la sua strada, nella massima regolarità. Se altri non sono altrettanto regolari, la punizione è giusta. Magari sono da rivedere i tempi. In ogni caso - aggiunge Luca Di masi - il verdetto del Novara dovrà essere definitivo prima dei playoff. La mia squadra, però, guarda solo a se stessa». Classifica, dunque, destinato a cambiare e l’Alessandria, fra 48 ore, potrebbe ritrovarsi prima. ‘Un punto giusto’ Una classifica che i Grigi muovono, anche se con qualche pareggio di troppo. «Il punto di Arezzo è giusto - insiste Luca D’Angelo - Noi superiori nel primo tempo, gli amaranto aggressivi e padroni del campo per i primi 20’ della ripresa, l’unico momento in cui abbiamo sofferto contro una squadra proprio come me l’aspettavo, organizzata, che gioca un buon calcio». Il dato più positivo, per D’Angelo, è doppio: la capacità di mettere in costante difficoltà l’avversario nel primo tempo, «le occasione per segnare le abbiamo avute, almeno un paio», ma soprattutto la reazione dopo lo svantaggio. «La voglia, la determinazione, la qualità non solo di rimontare, ma provare a vincerla questa partita. Non entro nella discussione sul pallonetto di Rantier, mi piace sottolineare la grande personalità negli ultimi 20 minuti». Fondamentale l’ingresso di Iunco, magari un po’ nervoso, ma assolutamente redditizio. «Sappiamo quanto vale Antimo e quanto ci può e ci sa dare. In settimana si era allenato, di fatto, solo una volta, al completo, insieme ai compagni: non aveva la tenuta per partire dall'inizio, ma ha fatto molto bene la sua parte. Come tutto il resto del gruppo». Una sguardo al futuro? «Vedo altre sette battaglie da combattere, per il primo posto e per i playoff. Che sono il nostro primo obiettivo». Marconi sta bene «Michele sa, perché gliel’ho detto, che è molto più bravo a giocare che a parlare». Messaggio, chiaro, di Luca D’Angelo al suo capocannoniere, ‘beccato’ dal pubblico aretino e, anche, un po’ disturbato da questo ‘bombardamento’ di parole poco gentili. Il tecnico, però, è fra i più soddisfatti, ieri alla ripresa, oltre al diretto interessato, di sapere che il fastidio muscolare accusato dall’attaccante al momento del cambio, non è né una ricaduta dell’infortunio contro la Torres, né un problema che, comunque, implichi uno stop. Anzi, Marconi ieri ha svolto un programma differenziato, com quasi tutti i giocatori utilizzati a tempo pieno o con un minutaggio lungo, privilegiando la cyclette, ma da oggi tornerà regolarmente in gruppo. Dove c’è di nuovo Cavalli, e dove c’è anche Germinale, che ha smaltito senza conseguenze una botta al volto. Oggi il giudice sportivo comunicherà che nel lungo elenco dei diffidati c’è anche Sosa (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: AlbinoLeffe - Sudtirol 2-1 Bassano - Pro Patria 3-2 Cremonese - Real Vicenza 1-1 FeralpiSalò - Mantova 0-0 Giana Erminio - Venezia 0-0 Lumezzane - Monza 0-0 Novara - Renate 2-0 Pordenone - Como 2-5 Torres - Pavia 0-0 CLASSIFICA: Novara p. 60, Alessandria, Pavia (-1) 59, Bassano 58, Como 54, FeralpiSalò 47, Real Vicenza 46, Arezzo 43, Venezia, Sudtirol 42, Mantova (-3) 40, Renate 39, Torres 37, Monza, Cremonese 36, Giana Erminio 35, Lumezzane 29, AlbinoLeffe 27, Pro Patria (-1) 24, Pordenone 21. Mantova 3, Pavia, Pro Patria 1 p. di penalizzazione. MARCATORI: 16 reti: Bruno (4, Real Vicenza). 13: Momente’ (3, AlbinoLeffe); Ferretti (Pavia). 12: Gonzalez (Novara); Fischnaller (1, Sudtirol); Maiorino (2, Torres). 11: Pietribiasi (Bassano); Corazza e Evacuo (3, Novara) Il punto sul campionato Pareggiano dunque Alessandria e Pavia; vincono Novara e Bassano e il Como fa il botto a Pordenone. Cambia la vetta con il Novara solitario capo classifica (60 punti) seguito, ad un punto, dai Grigi e dal Pavia, ma incalza il Bassano (58 punti), alla quarta vittoria consecutiva. Il quarto posto è ambitissimo visto che nel girone B sono indietro di 11 punti e, a tutt’oggi, garantirebbe la disputa dei playoff . E ci crede eccome il Como, quarta vittoria nelle ultime 5 giornate, che di punti ne ha 54 e deve ancora affrontare Bassano, Alessandria e Pavia. Ora i veneti attendono proprio l’Alessandria per una sorta di spareggio che vale doppio.