Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1945/1946
Misto B-C
26-05-1946 - Giornata: 5 - Reggio nell'Emilia - Mirabello
Girone Finale


Reggiana AC - Alessandria US 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 45. Losi O. [Re]

Alessandria US Diamante Luigi, Cassano Luigi, Pietrasanta Piero, Vitto Luigi, Arezzi Giuseppe, Pietruzzi Mario, Rosso Angelo Triestino , Bassi Luigi, Armano Gino, Rampini Sergio, Frugali Fabio All.: Sperone Mario

Formazione avversaria
REGGIANA AC: Vasirani; Spaggiari Livio, Campari; Panciroli, Alvigini, Testoni; Giaroli, Violi, Losi, Ganassi, Casarini. All.: Vanicsek János

Arbitro: Pizzato Angelo (Venezia). [Gioici; Veroli]
Note
Spettatori: 4.000. Angoli: 3-2. Tempo piovoso, terreno ottimo Inizio gara ore 16.00

Commento
La grande animazione, accompagnata da una malcelata speranza che serpeggiava fra i dirigenti e gli sportivi granata per il tanto atteso confronto con la capolista alessandrina, ha superato ogni aspettativa ed al termine della gara tutti si chiedevano se era sogno o realtà quanto successo. È quindi impossibile descrivere le scene di entusiasmo che sono seguite quando gli atleti curati da Vanicsek hanno lasciato il terreno di gioco. Dobbiamo subito precisare che l’Alessandria si oggi è stata molto al di sotto del suo valore normale, anzi irriconoscibile sia in linea tecnica che in combattività. Alla deficiente prestazione di Arezzi dolorante ad una caviglia, di Rosso zoppicante per quasi tutta la gara, si sono aggiunte le infelici prove di Cassano e quelle dei due interni che, mancato l’apporto di Arezzi, non sono mai riusciti a coordinare il gioco difensivo; l’attacco quindi ha vissuto soltanto per qualche bella improvvisazione di Frugali e di Armano. Dal grigiore si sono salvati il rientrante Vitto, Pietrasanta, Pietruzzi e Diamante; quest’ultimo ha anche avuto il merito di evitare un più severo punteggio con alcuni ottimi interventi. Sul comportamento della squadra granata ogni elogio è superfluo, poiché basta scorrere l’andamento della gara per convincersi della brillante partita disputata con cuore grosso, ricco di volontà e di tenacia che da tempo non si riscontrava. Tessere l’elogio dei singoli è cosa non delle più facili, poiché tutti hanno concorso al bel successo. Azzarderemo ad elevare ad un livello superiore i due terzini Spaggiari e Campari, il puntiglioso Panciroli che malgrado le disgrazie familiari (la perdita dei genitori in un mese) ha profuso nella gara ogni energia e volontà, lo scattante Losi ed il tecnico Ganassi e via via Giaroli, Violi, Casarini, Testoni e Alvigini nel secondo tempo. Vasirani è stato poco impegnato e quel poco l’ha svolto con bravura. Piove quando Armano dà il calcio di inizio e su rimando di Campari, Casarini impegna con bella azione la difesa dei grigi. Dopo, Cassano deve intervenire di forza per frenare l’irruenza dell’ala sinistra granata. Ad un’azione alessandrina sciupata per fuori gioco da Armano risponde la Reggiana con due pericolose azioni di Panciroli-Violi-Giaroli e Ganarassi-Casarini che mette a lato. La superiorità granata è interrotta al 20’ con un attacco grigio sventato da Campari. Grosso pericolo per gli alessandrini al 26’ avendo Diamante perduta la palla su tiro di Violi; l’azione era fortunosamente annullata da Pietrasanta. Ad una azione Ganassi-Rossi al 28’ rispondono i grigi con tiro a lato di Bassi al 32’ e altro di Arezzi da 30 metri, bloccato da Vasirani. Al 39’ angolo per i grigi, restituito dai granata al 43’. Allo scadere del tempo la rete della vittoria: rimessa laterale, palla a Rossi che allunga a Casarini, centro dell’ala che Casarini blocca con le ginocchia e la palla è raccolta da Losi che compie un giro su se stesso e mette in rete imparabilmente. L’iniziativa nella ripresa è ancora di marca granata e Diamante è subito chiamato al lavoro. Su centro di Giaroli, Diamante passa un brutto guaio, mancando la presa. La superiorità dei locali è interrotta al 10’ con un tiro a lato di Rampini, a conclusione di una bruciante azione dello stesso atleta. Breve periodo a favore dei grigi, rotto al 17’ per un angolo provocato da una brillante azione di Losi. Subito dopo è Armano ad impegnare con una bella girata il portiere avversario. Due brillanti azioni di Casarini e Ganassi sono brillantemente neutralizzate dalla difesa grigia. Facile occasione di Casarini sciupata con tiro debole. Intervento di Vasirani al 21’ su punizione dal limite. Angolo per i grigi al 23’ e poco dopo l’arbitro non rileva un grossolano fallo di Pietrasanta, che trattiene per le braccia lo scattante Losi: l’arbitro viene fischiato. La supremazia dei reggiani si manifesta palese e la difesa avversaria è chiamata a sfoggiare tutte le sue risorse per contenere i brucianti attacchi granata. Al 40’ una bella azione Ganassi-Violi-Giaroli è conclusa da Losi con un tiro alto. Al 41’ punizione laterale in area granata: Vasirani para in bellezza. Al 44’ Testoni gira di testa a Giaroli e Diamanti è pronto ad esibirsi in una bella parata. Pochi secondi dopo, una delle più belle azioni della giornata: la conduce Violi che smista a Giaroli, il quale è pronto per rimettere al centro. Ganassi raccoglie e indirizza a rete, ma Diamante anche questa volta dice di no, mettendo in angolo. Sul calcio d’angolo l’arbitro fischia la fine. Tempo piovoso, alternato da qualche raggio di sole; terreno ottimo. La Reggiana mancava ancora di Benelli III sostituito da Panciroli a sua volta rimpiazzato dall’ala destra Giaroli. L’Alessandria mancava di Ellena e Stradella. (Romeo Bassetti, «La Gazzetta dello Sport», 27 maggio 1946) Partita scintillante condotta ad altissima velocità dai granata. La Reggiana ha letteralmente trascinato all’entusiasmo il suo pubblico fedele, attraverso novanta minuti di gioco vivace, aperto e incessante. La cenerentola, la dimenticata, la bistrattata da un periodo di serie contrarietà, in cui non è mancato spesso, ai suoi danni, l’errore marchiano dell’arbitro, sotto forma di rigori lampanti non concessi, si è eretta contro la capintesta in tutto lo splendore di una giornata di gran vena. Rabberciata alla meglio, con lo spostamento di Alvicini a laterale destro, causa l’assenza di Benelli tuttora convalescente, e con ala destra il terzino Giaroli, in sostituzione di Bonacini ammalato, la squadra è scesa egualmente in campo con spirito di elevatissima volontà di vittoria. E ha fatto scintille. L’Alessandria può andare contenta di essersela cavata a buon mercato, ché quattro o cinque palloni avrebbero potuto finire oggi nella rete del brillantissimo Diamante. Non ci fa velo la passione di parte affermando questo: la cronaca del resto lo confermerà. Questa Reggiana, partita per le finali con un calendario sfavorevolissimo (tre gare fuori casa su quattro) e con un buon sacco di disdetta sulle spalle, si è oggi finalmente scrollata di dosso con un colpo portentoso le ambasce e le tristezze che l’affliggevano senza tregua. È sfrecciata di scatto ed ha mantenuto sempre vivo il ritmo vivacissimo e a volte vertiginoso impresso alla gara. L’Alessandria ne è rimasta stupefatta, ha lottato con energia, con stile, con tenacia, ma ha dovuto piegare le ginocchia, proprio come quando Cassano, nel tentativo di allontanare la minaccia sempre più pressante, fermava a ginocchia piegate la palla che Losi, prontissimo, riafferrava e scaraventava in rete. Era il 45’ del primo tempo. Ha dovuto piegare le ginocchia quando ancora Cassano, al 24’ della ripresa, vedendosi sfuggire senza scampo quello scoiattolo di Losi, lo afferrava per un braccio in piena area e a scena aperta, senza che il signor Pizzato ritenesse di intervenire. Misteri della psiche arbitrale, ma misteri che costano molto spesso dolori a chi li subisce. La Reggiana, dunque, è stata la signora incontrastata della partita, di una partita che ha avuto il magico potere di far dimenticare d’un subito al suo pubblico, le recenti amarezze, di fare ricredere i competenti sul suo intrinseco valore. Velocità, scatto, continuità, ecco quanto è bastato alla Reggiana per far impallidire il gioco robusto, tetragono e costruttivo di un’Alessandria al gran completo. Girandole di azioni, non sempre legate, ma scatto e presenza su ogni palla, da parte reggiana, hanno poco permesso all’orso grigio di tentare i suoi trilli e le sue battute preferite, pur sempre apprezzabili. Tutta la squadra granata va posta oggi sul piedestallo del vincitore valoroso, ma il piccolo Galassi, divoratore di chilometri, merita un posticino ancora più alto. Questo ragazzo, che ormai è più di una promessa, ha ricalcato una di quelle sue partite in tono maggiore, riaffermandosi come il migliore in campo. Che dire dell’Alessandria? Lo squadrone grigio non è mancato all’attesa e il mestiere, la classe, l’organicità di gioco presente nei singoli e nei reparti è spesso affiorato e si è distinto, anche se non si è affermato e imposto. Gli è che la squadra di Arezzi ha trovato un avversario più giovane, più scattante, che non gli ha dato respiro, e allora il bel gioco, fiorito di belle intenzioni, ha ceduto alla bravura di undici ragazzi che hanno fatto girandole velocissime intorno alla composta ballata dell’orso alessandrino. Pietrasanta, Diamante, Arezzi, Vitto e Armano nell’ordine, sono quelli fra i grigi che hanno avuto la mossa e la zampata autorevole. Si è iniziato con attacchi granata contenuti agevolmente dalla difesa alessandrina. Si dovrà giungere al 27’ per trovare Diamante in difficoltà. La Reggiana subisce un angolo al 39’ e lo restituisce al 43’. Allo scadere del tempo, imbeccata di Testoni a Losi: entra Cassano, ma il centroattacco gli soffia il tempo e allarga a Casarini. L’ala scarta Vitto, centra: come una falco Losi è sulla palla, scarta Cassano e da quattro passi fulmina in rete. Ripresa a tutto vapore. Fuga di Galassi al 1’, fuga di Giaroli al 2’, entrata di Casarini, mancata per un soffio. Si scrolla l’Alessandria e al 9’ Rampini calcia a lato. Angolo al 16’ per i granata; Losi di testa manda a lato di poco. Tiro di Giaroli parato bene un minuto dopo e bella, nitida offesa alessandrina al 18’, con tiro finale alto di Armano. Ancora al 19’ Vasirani è costretto ad una bella uscita. Al 20’ grosso pericolo per Diamante: Casarini, lanciato, sfreccia sul portiere. Tiro alto di testa di Armano al 21’, angolo al 23’ contro i reggiani. Subito dopo il marchiano fallo di Cassano. L’Alessandria a questo punto cede sempre più e sarà Diamante, con la complicità degli attaccanti granata, ad erigersi protagonista di un finale incalzante, che ha visto al 38’, al 41’, 42’, 44’ e 45’ Casarini, Losi, Casarini ancora, Giaroli, Galassi, sparare a lato o fra le braccia del guizzante portiere alessandrino. (Renato Zuliani, «Tuttosport», 27 maggio 1946). Tempo grigio come le maglie degli ospiti, poi il cielo si sfoga e quando inizia la partita piove. Un’acqua benefica che schiarisce le idee dei reggiani, già chiare a Cremona, ma offuscatesi improvvisamente a Padova. Ciò premesso diremo che la Reggiana ha dato spettacolo, superando le già rosse previsioni fatte dopo l’esibizione della città del Torrazzo, dimostrandosi padrona autoritaria di un giuoco brillante, ma sbrigativo; tecnico, ma senza fronzoli, ove la volontà dei singoli si è fusa nell’intento di superare l’avversario. Contro il colosso alessandrino si è rivelato finalmente il vero valore dei nostri atleti: i capolista sono stati piegati in arte calcistica, sul terreno teorico della ricchezza dei temi svolti e su quello pratico della realizzazione della rete della vittoria. I grigi ci sono parsi i componenti di una squadra rispettabile e nulla più, sullo stesso piano della Pro Patria e delle altre finaliste, confermando che erano in errore coloro che non davano alla Reggiana nessuna possibilità di successo o di affermazione nell’ultimo atto del campionato in corso. La decantata difesa dei grigi ha avuto conferma solo nella partita giuocata, con meravigliosa continuità, dal portiere Diamanti. Il numero uno dei piemontesi ha fatto almeno sei uscite pericolose, rubando il pallone dai piedi di Losi, di Violi, di Giaroli. Alcune sue parate hanno avuto del miracoloso e a lui devono gli ospiti se il bottino delle reti è stato tanto esiguo. Il colosso Cassano, che ci ha ricordato il famoso Ticozzelli di buona memoria, non è stato invulnerabile e Losi ha avuto spesso la palma del successo nei duelli individuali per il possesso della palla. Tutta la squadra è apparsa nel complesso inferiore di un gradino alla nostra, forse perché i granata erano in una eccezionale giornata di vena e la stessa mediana si è vista, nella prima mezz’ora, soccombere al giuoco più attivo e robusto della seconda linea reggiana. Tutto grigio dunque, anche Arezzi, anche Rosso, per la verità azzoppato e, con una insistenza inspiegabile, sempre in posizione di fuori giuoco. L’arbitro Pizzato si era fatto ben volere dalla folla, felice di aver ritrovata la sua squadra in vena di prodezze e all’altezza del compito affidato, fino al 23’ del secondo tempo. Fino a quando, cioè, Losi scendeva tutto solo con la palla incollata al piede verso Diamanti e, mentre il portiere era minacciato, Cassano inseguiva il fromboliere e lo tratteneva per le braccia in area di rigore. Le grida salirono vertiginose al cielo: il rigore, giusto, evidente per un fallo tanto grossolano, non fu però concesso e il pubblico fu costretto, ancora una volta, ad ingoiare l’amara pillola. Quello dei rigori sta diventando il problema centrale della Reggiana: falli volontari, tanto chiari che nessuno onestamente può discutere, non vengono puniti con la dovuta severità. Così è stato a Reggio con la Pro Patria, così a Vigevano, così a Cremona e anche in questa partita, tanto per non smentire le «belle» tradizioni… Il giuoco si accende subito, sotto l’acqua, con vivacità: gli atleti partono di scatto, non si sonnecchia, fin dall’inizio, come accade spesso, ma si tira via con estrema decisione. I granata hanno la meglio nelle prime scaramucce: Spaggiari e Campari se la intendono perfettamente, Testoni è in vena e dimostra una mobilità eccezionale e tutto il settore di sinistra risentirà di questa nuova forza attiva che spinge avanti la prima linea. Alvigini supera spesso il confronto con Arezzi, Panciroli è brillante. Ma la sorpresa maggiore l’abbiamo nella prima linea ove Losi si dimostra subito intraprendente e disposto a lottare anche con uomini di peso più che doppio. È un ritorno anche questo, e ci porterà fortuna. Ganassi fa ballare gli orsacchiotti del suo e anche degli altri settori. Violi si dimostra anche oggi maestro nella distribuzione e Casarini, anche Casarini è abilissimo nel portare l’offesa. Alla estrema destra Giaroli ha modo di farsi notare per la chiarezza del suo giuoco e dei suoi centri. È tutta la squadra che è in piedi e ingrana: la mediana si spinge avanti e promette a Violi e Ganassi di dare man forte all’assalto della difesa dei grigi. Ne scaturiscono azioni che strappano grida di incitamento e applausi, che si confondono spesso con quelle tributate – con la stessa sincerità, ma con meno piacere – al portiere degli ospiti. Per oltre mezz’ora i reggiani si installano nella metà campo avversaria, solo a tratti Rampini e Bassi tentano di portare avanti i loro uomini di punta, ma Spaggiari e Campari e più raramente Vasirani (superbo nelle poche parate che lo hanno impegnato) sventano con sicurezza. Cessa la pioggia, il sole fa una fugace apparizione, la fungaia di ombrelli intorno al campo scompare come d’incanto, gli atleti sembra prendano qualche minuto di riposo, ma i granata non lasciano l’iniziativa agli avversari che per qualche istante. Siamo a un minuto dalla fine del primo tempo: Ganassi a metà campo intercetta una palla randagia e lancia a Testoni; l’ottimo mediano passa all’attento Casarini che scende verso la linea di fondo; Violi e Losi sono appostati, Violi riceve la palla, la tocca appena. Cassano è giuocato, Losi, pronto, scaraventa in rete. Nella ripresa il giuoco non langue, sembra che i grigi riescano a scuotere di dosso il torpore che li tiene alle mercé dei reggiani, ma è un ennesimo fuoco di paglia. Alvigini si riprende, tutti gli uomini fanno blocco, ogni avversario è guardato a vista, dalla parte granata non si passa. Superato il pericolo la squadra si distende ancora benché, prudentemente, Ganassi e Losi siano tenuti arretrati. Ma Giaroli, Casarini e Losi disturbano continuamente il settore estremo del campo alessandrino. Al 20’ una spettacolosa fuga di Ganassi a metà campo imposta una magnifica azione Casarini-Losi-Giaroli e per l’ennesima volta Diamanti si butta a corpo morto fra i due ultimi e respinge. Tiri di Ganassi e Violi non hanno maggior fortuna. Sul mancato rigore abbiamo già detto. Un altro periodo di sosta si ha verso la mezz’ora, poi il giuoco riprende il suo ritmo indiavolato. Losi, ammiratissimo, per due volte sfiora la traversa. Giaroli di testa tenta di entrare in rete nell’angolo alto, sinistro, ma Diamanti devia. Sono gli ultimi minuti di passione, ancora Giaroli dall’estrema destra tenta il secondo realizzo, ma il tiro è bloccato. Mancano pochi secondi: Ganassi rovescia in rete da pochi metri e il solito Diamanti blocca, confermandosi la pietra più limpida delle undici decantate ma non così trasparenti pietre grigie. (Bed., «Reggio Democratica», 27 maggio 1946) RISULTATI: Cremonese-Padova 2-1 Pro Patria-Vigevano 1-1 CLASSIFICA: Alessandria 7; Cremonese, Vigevano 6; Pro Patria 5; Padova, Reggiana 3 Il punto sul campionato Prima sconfitta del girone finale dell’Alessandria sul terreno della Reggiana. Ne aveva approfittato la Cremonese che aveva sconfitto, di misura, il Padova riducendo ad un solo punto il distacco dalla vetta. Pari e patta tra Pro Patria e Vigevano.

Girone Finale

Reggiana AC - Alessandria US 1 - 0 (1 - 0)

RETI:

45. Losi O. [Re]

Alessandria US

Diamante Luigi, Cassano Luigi, Pietrasanta Piero, Vitto Luigi, Arezzi Giuseppe, Pietruzzi Mario, Rosso Angelo Triestino , Bassi Luigi, Armano Gino, Rampini Sergio, Frugali Fabio

All.: Sperone Mario

Formazione avversaria

REGGIANA AC: Vasirani; Spaggiari Livio, Campari; Panciroli, Alvigini, Testoni; Giaroli, Violi, Losi, Ganassi, Casarini. All.: Vanicsek János

Arbitro: Pizzato Angelo (Venezia). [Gioici; Veroli]

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Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Girone Finale

Reggiana AC - Alessandria US 1 - 0 (1 - 0)

RETI:

45. Losi O. [Re]

Alessandria US

Diamante Luigi, Cassano Luigi, Pietrasanta Piero, Vitto Luigi, Arezzi Giuseppe, Pietruzzi Mario, Rosso Angelo Triestino , Bassi Luigi, Armano Gino, Rampini Sergio, Frugali FabioAll.: Sperone Mario

Formazione avversaria

REGGIANA AC: Vasirani; Spaggiari Livio, Campari; Panciroli, Alvigini, Testoni; Giaroli, Violi, Losi, Ganassi, Casarini. All.: Vanicsek János

Arbitro: Pizzato Angelo (Venezia). [Gioici; Veroli]

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