Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1945/1946
Misto B-C
23-06-1946 - Giornata: 8 - Alessandria - Comunale
Girone Finale


Alessandria US - Vigevano AC 2 - 0 (0 - 0)
RETI: 58. Rampini S.[A], 69. Stradella C.[A]

Alessandria US Miglio Pietro, Pietrasanta Piero, Cassano Luigi, Vitto Luigi, Arezzi Giuseppe, Pietruzzi Mario, Armano Gino, Bassi Luigi, Stradella Carlo, Rampini Sergio, Frugali Fabio All.: Sperone Mario

Formazione avversaria
VIGEVANO AC: Miglio Attilio; Canazza Ronzan, Monza; Tacconi, Castelli, Ruella; Piazza, Colli, Monti, Buscaglia Pietro, Dante. All.: Buscaglia Pietro

Arbitro: Massironi Pietro (Milano)
Note
Spettatori: 9.000. Giornata fresca, terreno soffice Inizio gara ore 16.30

Commento
I grigi hanno offerto nella partita odierna al loro pubblico uno spettacolo calcistico che si può senza ambagi definire superbo: una serie ininterrotta di azioni plasmate con la tecnica dell’Alessandria vecchio conio ha mandato in visibilio la folla, che stipava fino all’inverosimile gli spali e le tribune del campo comunale. Basta dire che per ottanta minuti di gioco su novanta gli alessandrini hanno ricamato sul rettangolo di gioco i più belli, avvincenti ed entusiasmati motivi che la volontà, la classe e soprattutto lo spirito agonistico, fusi in un unico crogiolo, sanno elaborare per mandare in visibilio i tifosi e i simpatizzanti locali. Inoltre la partita, oltre ad essere stata di quelle classiche, di cui raramente si ha l’occasione di assistere, è stata combattuta dalle due contendenti dal primo all’ultimo minuto senza un attimo di respiro ed un momento di sosta. Non vi furono incidenti atti ad offuscare tutta la incommensurabile bellezza ed il fascino del gioco, non vi furono intemperanze del pubblico, nonostante sul campo, prima dell’inizio della gara, l’elettricità per certi precedenti vigevanesi fosse stata ad altissima tensione. Tutto si svolse con una regolarità degna del più alto encomio sia per i ventidue atleti in lizza, sia per il comportamento sportivo della folla alessandrina. Anche l’arbitro è stato all’altezza del suo difficilissimo compito. Egli ha subito preso le redini della gara in mano e non le ha più abbandonate fino al fischio finale. Sia gli ospiti che gli ospitanti si sono allineati alla metà campo alquanto incompleti. Dei grigi mancava Diamante e Rosso dei vigevanesi Anastasi e Bergamo. Le riserve non hanno fatto rimpiangere i titolari. Forse delle due compagini l’Alessandria è stata quella che delle mancanze ne ha risentito più sensibilmente. Ciò però è dipeso dal fatto che il ruolo di ala coperto dal giovane e volenteroso Armano non è stato assolto troppo bene. Cionondimeno, egli ha saputo egregiamente sopperire alle insignificanti lacune con una intraprendenza ed una continuità di gioco che sono valse a fargli perdonare tutto; per giunta a far passare in secondo le incertezze di Armano ci pensarono i suoi compagni di linea. Rampini, Stradella, Bassi e Frugali hanno rappresentato inoltre il centro di maggior attrattiva, dove tutti gli occhi e gl’incitamenti della folla erano convogliati. Il primo, inesauribile triblatore, dalla stoccata precisa e dal passaggio perfetto, ha trovato in Stradella un coadiuvatore brillantissimo ed insidioso, artefici indiscutibili della odierna smagliante affermazione alessandrina. Della mediana grigia c’è ben poco da dire, se non per tessere le solite frasi di incondizionata lode, distribuibili in parti eguali a Vitto, Arezzi e Pietruzzi. Veramente grande la difesa. Cassano e Pietrasanta sono stati insormontabili, benché il saettante Buscaglia e il veloce Dante abbiano a più riprese cercato la via dello sfondamento. Degni emuli degli ospitanti sono stati i gagliardi ospiti. Miglio A., Monza e Canazza Ronzan hanno semplicemente giganteggiato, gareggiando in rimandi ed interventi con il trio avversario e se al 13’ della ripresa la roccaforte è crollata è perché i costanti colpi di Arezzi, di Stradella, di Rampini e di Frugali e Bassi e il rilassamento della propria mediana hanno finito per lentamente, ma inesorabilmente sgretolarla. Il vigevanese Miglio A. merita tutto l’onore di avere contenuto la sconfitta ai minimi termini. Infatti il felino guardiano biancoceleste ha il suo attivo ben quattro parate in posizioni estremamente difficili nel giro di un solo minuto e la folla sportiva alessandrina, sempre generosa verso gli atleti valorosi e leali, a scena aperta ha lungamente e nutritamente applaudito. Taconi, Castelli e Ruella, preoccupati più a dar man forte alla difesa che non all’attacco, hanno retto assai bene per tutto il primo tempo, ma nella ripresa, pressati e sfiancati dagli avversari, hanno finito per crollare. L’attacco vigevanese invece non è quasi mai esistito. Il piano prestabilito di strappare un pareggio lo ha costretto a sacrificare la maggior parte dei suoi uomini nelle posizioni arretrate: solo Buscaglia, il prestigioso biancoceleste, si è prodigato incessantemente per trovare lo spiraglio, onde infilare la rete grigia, ma, mal servito, poco coadiuvato ed attentamente vigilato ed attentamente vigilato da Cassano, non è riuscito nei suoi generosi sforzi. Monti e Dante, pur non disputando una bella partita, hanno avuto tuttavia qualche spunto individuale di buona fattura. Appena battuto il calcio d’inizio, la lotta entra nel vivo. L’Alessandria comincia ad intessere le sue belle azioni, assediando in tal modo la casa dei lomellini. Segue, a questo punto, un caratteristico duello di rinvii e controrinvii, tra Monza, asserragliato nella difesa e Cassano a metà campo, proteso nello sforzo grandioso di rifornimento ai suoi uomini di punta. Al 24’ Frugali, a coronamento di una bella azione personale, colpisce il palo. Due paurose mischie in area vigevanese si registrano al 26’ ed al 29’. Il gol pare inevitabile al 31’, allorché un groviglio di uomini sotto la casa dei biancocelesti si contende affannosamente la palla, ma sarà Canazza Ronzan che allontana la minaccia. Poco dopo, però, al 39’ si registra l’avvenimento più spettacolare che un portiere abbia fornito sul campo alessandrino. Tutta la prima linea grigia è nell’area vigevanese. Frugali indirizza in porta un bolide. Miglio A. para miracolosamente e cade a terra. Raccoglie la palla Rampini ed il felino Miglio A. salva con i pugni in angolo. Batte il calcio d’angolo Armano. Di testa Stradella indirizza in rete e Miglio A. arresta ancora. Tuttavia la sfera gli sfugge dalle mani. La raccoglie Rampini ed il gol pare ormai inevitabile, senonché con una nuova prodezza il portiere vigevanese blocca definitivamente. La ripresa viene iniziata a tutto vapore. A trenta secondi Armano sbaglia la più bella occasione da gol tutto solo e con Miglio A. battuto davanti alla rete. Monza e Canazza Ronzan stringono i denti. Il lavoro è gravosissimo per loro. L’intensità dell’attacco alessandrino non dà nessun attimo di riposo. Stradella, Rampini e Bassi mantengono in permanenza la minaccia sotto la rete degli ospiti. Il gol però si sente che matura. Viene infatti realizzato al 16’ da Rampini. L’Alessandria preme sempre sulla difesa biancoceleste, quindi il gioco si sposta a metà campo, ma al 24’ un rimando di Cassano viene intercettato da Bassi; Rampini gli soffia la palla, tribla Colli e Monti, questi passa la palla a Bassi e questi la respinge avanti a Stradella. Il centroattacco grigio prontamente la colloca in fondo alla rete, imparabilmente. (Romolo Vite, «Tuttosport», 24 giugno 1946) Vittoria meritatissima. La superiorità dell’Alessandria è stata assoluta, né ai vigevanesi serve a giustificare l’assenza di alcuni titolari. I biancocelesti costretti nella loro area per almeno 75 minuti non hanno mai saputo rendersi pericolosi nemmeno nelle azioni di contropiede, e ciò nonostante la minore prestazione di Pietrasanta che, risentendo di colpo buscato nella partita con la Cremonese, non era oggi il terzino perfetto di molte occasioni. Il portiere alessandrino poi non ebbe quasi lavoro e quel poco gli era procurato soprattutto da Buscagli con tiri diretti di punizione calciati molto fuori dall’area. Il merito della tranquillità della difesa grigia va attribuito alla mediana, superba di gioco e di continuità specialmente nei laterali Pietruzzi e Vitto, mentre Arezzi ha accusato qualche pausa nel suo lavoro del resto encomiabile. In prima linea ottimi Bassi, che migliora ad ogni partita, e Rampini prezioso per l’impulso che porta a tutto l’attacco. Buono il veloce Frugali e magnifico Stradella, un vero incubo permanente per la difesa vigevanese. Una lode d’incoraggiamento deve andare al giovane Armano relegato all’ala destra, posto totalmente nuovo per lui. Di fronte a questa compagine, il Vigevano incompleto ha fatto del suo meglio chiudendo il primo tempo a rete inviolata. Ai due forti terzini e soprattutto al bravissimo Miglio A. spetta la lode del «bianco» dei primi 45 minuti. Agli ordini di Massironi, un arbitro preciso quasi sino alla pignoleria, l’Alessandria scatta subito all’attacco mal frenata da due falli di Tacconi. Il Vigevano assume subito lo schieramento per il nulla di fatto. Comunque il primo angolo è a suo favore al 14’ su azione di Piazza. Quindi, dopo due tiri di punizione di Buscaglia, incomincia il vero assedio della porta vigevanese. Al 18’ solo un palo e un fuori gioco di Stradella impediscono la segnatura. Al 24’ Frugali manca una facile occasione e al 26’ il guardiano vigevanese si salva a stento da un formidabile tiro di Stradella. Un angolo pericoloso per il Vigevano al 36’ e al 41’ la più bella azione dei grigi con tiro finale di Rampini, parato in corner. Nella ripresa l’attacco alessandrino si scatena mentre la difesa vigevanese vacilla. Un passaggio al proprio portiere, effettuato da Castelli subito al 1’, non frutta un gol ai grigi sono per precipitazione di Armano che, libero e a porta vuota, mette a lato. Al 13’ Pietruzzi avanza palla al piede, supera uno, due, tre avversari, poi porge a Rampini che segna imparabilmente. Al 24’ Bassi, avuto il pallone da Vitto, lo passa a Rampini che smista a Stradella: tiro e rete da manuale. Fino alla fine continua la schiacciante superiorità grigia che si chiude su un ennesimo tiro di Stradella. Al fischio di Massironi tutto il pubblico tributa un largo applauso ai suoi ragazzi che si sono guadagnati con valore la promozione in Serie A. Terreno soffice per la pioggia caduta nella notte, giornata fresca. Nessun incidente e assoluta cavalleria in campo. Incomplete le squadre: l’Alessandria per le assenze di Diamanti e Rosso e il Vigevano per quelle di Bergamo, Anastasi e Zorzolo. («La Gazzetta dello Sport», 24 giugno 1946) RISULTATI: Padova-Pro Patria 1-4 (sul campo neutro di Brescia) Reggiana-Cremonese 3-0 CLASSIFICA: Alessandria 13; Pro Patria 9; Cremonese 8; Reggiana 7; Vigevano 6; Padova 5 Il punto sul campionato Quarta vittoria consecutiva per la capolista Alessandria che aveva aumentato il distacco dalla diretta inseguitrice, ovvero La Pro Patria, vincendo sul campo del Padova aveva scavalcato in classifica la Cremonese nettamente battuta a Reggio Emilia.

Girone Finale

Alessandria US - Vigevano AC 2 - 0 (0 - 0)

RETI:

58. Rampini S.[A], 69. Stradella C.[A]

Alessandria US

Miglio Pietro, Pietrasanta Piero, Cassano Luigi, Vitto Luigi, Arezzi Giuseppe, Pietruzzi Mario, Armano Gino, Bassi Luigi, Stradella Carlo, Rampini Sergio, Frugali Fabio

All.: Sperone Mario

Formazione avversaria

VIGEVANO AC: Miglio Attilio; Canazza Ronzan, Monza; Tacconi, Castelli, Ruella; Piazza, Colli, Monti, Buscaglia Pietro, Dante. All.: Buscaglia Pietro

Arbitro: Massironi Pietro (Milano)

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Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

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Alessandria US - Vigevano AC 2 - 0 (0 - 0)

RETI:

58. Rampini S.[A], 69. Stradella C.[A]

Alessandria US

Miglio Pietro, Pietrasanta Piero, Cassano Luigi, Vitto Luigi, Arezzi Giuseppe, Pietruzzi Mario, Armano Gino, Bassi Luigi, Stradella Carlo, Rampini Sergio, Frugali FabioAll.: Sperone Mario

Formazione avversaria

VIGEVANO AC: Miglio Attilio; Canazza Ronzan, Monza; Tacconi, Castelli, Ruella; Piazza, Colli, Monti, Buscaglia Pietro, Dante. All.: Buscaglia Pietro

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