Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1945/1946
Misto B-C
29-06-1946 - Giornata: 9 - Busto Arsizio - Comunale
Girone Finale


Pro Patria et Libertate Calcio - Alessandria US 2 - 1 (2 - 1)
RETI: 1. Cavigioli E. [Pr] , 36. Turconi (II) A. [Pr] 23. Stradella C.[A]

Alessandria US Miglio Pietro, Cassano Luigi, Pietrasanta Piero, Vitto Luigi, Arezzi Giuseppe, Pietruzzi Mario, Rosso Angelo Triestino , Bassi Luigi, Stradella Carlo, Rampini Sergio, Frugali Fabio All.: Sperone Mario

Formazione avversaria
PRO PATRIA ET LIBERTATE CALCIO: Visco Gilardi; Marelli, Ivaldi; Borra, Pozzi, Azimonti (II) Antonio; Tapparello, Turconi (II) Angelo, Colombi, Molina, Cavigioli. All.: Rigotti (II) Carlo

Arbitro: Dellarole Oreste (Vercelli)
Note
Spettatori: 4.000. Giornata calda Inizio gara ore 16.30

Commento
È scesa a Busto la squadra alessandrina tenendo già ben serrato nella mano il biglietto d’ingresso in Serie A; ad attenderla vi era quel complesso biancoblù, quest’anno particolarmente felice nelle fasi finali di torneo. Fu infatti in virtù di un guizzo veloce nell’ultima fase semi-drammatica del campionato che la Pro Patria riuscì a varcare la soglia della «camera» riservata alle sei finaliste, ed è per una elogiabile fiducia nella regola del «si sa mai» che oggi, sebbene in posizione assai compromessa, i cerchiati hanno giocato con volontà per raggiungere un successo, colto in dipendenza di un primo tempo non ricco di tecnica pura, ma brillante per impegno e quantità di azioni svolte. A Busto, battuta l’Alessandria, si parla di soddisfazione morale appagata; ma, forse si pensa pure, così alla buona senza colorare troppo di rosa le previsioni, che nel calcio tutto è possibile, il doppio scherzo di una Reggiana vittoriosa domenica nella tana dell’orso e di una affermazione dei cerchiati nella città delle scarpe. È un pensiero questo che ama convivere con l’inconsistenza del sogno, facile a dissolversi al minimo contatto con la realtà; tuttavia, non dimentichiamolo anche se avviene raramente, che talvolta succede di sognare tre numeri ed imbroccare con essi il terno secco. Naturalmente tutto questo discorsetto basato sulla teoria del «si sa mai» dischiude, per un sorrisetto, le labbra di ogni alessandrino. Loro, e non hanno torto, non credono alle tegole in coppia su una sola testa. Ma scendiamo ora dalla carrozza fantasiosa del prevedere e soffermiamoci al concreto della partita «grigio-biancoblù». Una gara strana, ma non troppo se si considera il termometro oscillante sui trenata gradi, per la sua cronaca che si ferma al sessantesimo minuto. Il primo gol, per molti, è stato un atto da farsi raccontare dai pochi che avevano seguito la palla dal centrocampo alla rete di Miglio. Venti secondi: Borra, riprende la sfera d’avvio calciata dai grigi e la consegna a Colombi, questi di testa tocca a Tapparello che stringe e tira, Miglio s’allunga in tuffo ma non trattiene la palla che sguscia verso sinistra, dove Cavigioli, caricato duramente da Pietrasanta, cade e la spinge in rete con spalla e mani. Rigore, a rigore di logica, e l’arbitro sembra di quest’avviso; poi, d’improvviso, indica il centro campo. L’Alessandria reagisce, ma i bustesi più svelti e meno accademici mantengono l’iniziativa e al 9’, dopo un calcio d’angolo infruttuoso, imbastiscono una stupenda combinazione Cavigioli, Colombi, Tapparello che però l’ala destra conclude male con un tiro alto. Il discorso della disputa è sempre una parlata dei cerchiati, tuttavia, di tratto in tratto, l’Alessandria vi inserisce delle frasi limpide che annunciano il pareggio. Due angoli consecutivi al 17’ e sei minuti dopo Bassi porta in giù da metà campo una palla che mette in orgasmo la difesa bustese; la semiala attira a sé Ivaldi e Azimonti, poi serve Rosso che centra, Stradella, con un tocco maestro, si libera da Marelli e tira a rete; Visco para senza poter trattenere la sfera che termina nel sacco. L’indomita Pro Patria cambia rapporto e chiede al suo generoso cuore l’energia per riportarsi in vantaggio. Al 31’ inanella un angolo, al 34’ impegna Miglio in una respinta a pugno su tiro di Molina e al 35’ raccoglie i frutti della semina. L’azione ha corda breve: siamo a metà campo e Turconi scatta in avanti in un corridoio vuoto; a 30 metri dalla porta di Migio rallentata quasi a cercare il compagno smarcato, quindi, buttando a mare la prima idea, stampa un calcione alla palla semiferma e questa, come un razzo, parte e s’infila alta lambendo il palo alla sinistra di Miglio che nulla può fare. Le squadre sembrano accordarsi per una tregua d’armi: evidentemente si ravvedono ora che la partita avrà un secondo tempo. Al rientro, trascorso il riposo, le parti sembrano capovolte: adesso la «parlata» sente di piemontese e al 7’ l’Alessandria sfiora il pareggio con un duetto Bassi-Frugali, ma Visco, attentissimo, allontana la minaccia per poi subito dopo fermare a terra la palla del tiro conseguente la respinta. Tre minuti e i grigi ribussano alla porta bustese: non si apre, se sul rifiuto l’Alessandria si adagia, cosicché per cinque minuti la Pro Patria, senza perdere la formazione assunta di guardia chiusa (Molina e Turconi arretrati) ritorna all’attacco e per poco all’11’ Cavigioli non aumenta le distanze. Due angoli a favore dei padroni di casa, un tiro fortissimo di Pietruzzi che Visco intuisce e para uscendo dai pali sono il compendio dell’ultima mezz’ora che appartiene, e di buon grado la concediamo, al caldo; un caldo opprimente che come palla di piombo ha appesantito i muscoli dei ventidue atleti, intorpidendo anche, saltuariamente, la direzione di Dellarole, non priva di sviste e di errate valutazioni. Stradella, colpito da un pugno di Ivaldi, è rimasto fuori campo per cinque minuti nel primo tempo. (Alberto Ambrosini, «La Gazzetta dello Sport», 30 giugno 1946) La squadra alessandrina, scesa in campo col proposito di garantire o almeno con un pareggio la vittoria finale, ha dovuto invece segnare il passo di fronte ad una Pro Patria che ha disputato la sua migliore partita di questo girone finale. I tigrotti hanno sparato le loro migliori cartucce nel primo tempo, da essi disputate in maniera veramente pregevole. Non erano passati che pochi secondi di gioco, e già i locali erano in vantaggio. Palla lunga di Turconi all’ala destra, che taglia fuori la difesa grigia, converge al centro sferrando un forte raso a terra verso l’angolo destro della porta di Miglio. Palla veloce, ma non irresistibile. Il tuffo del portiere Alessandrino è difettoso. Brevissima mischia davanti a Miglio e rete di Cavigioli, rinvenuto velocissimo da sinistra, caricato e finito in rete con la palla stessa. L’Alessandria accusa il colpo e la Pro Patria conduce a suo piacimento. Ci sono ancora azioni pericolose per la porta dei grigi, ben condotte dall’attacco bustese, che rivela in questo primo tempo un Cavigioli, nel senso positivo, quale non si era mai visto giocare. Un fallo di mano di Cassano in area passa impunito fra le proteste del pubblico, poi al 23’, in contropiede, un’ottima manovrata azione in profondità Arezzi-Bassi a Stradella; quest’ultimo evita l’intervento di Marelli e realizza, malgrado il tentativo di uscita del portiere. La Pro Patria torna all’attacco e al 36’ segna la rete della vittoria. Turconi, da oltre 25 metri, saetta improvvisamente in rete. Palla a fil di palo e nulla da fare per Miglio, sorpreso almeno quanto tutti gli altri, giocatori e folla. Nella ripresa l’Alessandria ha un inizio rabbioso, che mette in evidenza le sue eccellenti possibilità. I grigi partono infatti a tutta andatura e per una diecina di minuti conducono di autorità, mettendo più di una volta in difficoltà la difesa locale, che si salva a fatica. Ammirata al 9’ una splendida azione Frugali-Stradella, che vede il tiro finale del primo parato da Visco Gilardi. A poco a poco, però, l’ardore si spegne e il gioco ritorna equilibrato. I ventidue atleti lottano con tenacia, ma il caldo si fa sentire e qualcuno accusa lo sforzo, i bustesi specialmente appaiono provati. Così, sul finire gli ospiti ritornano all’attacco, impegnando la difesa bustese. Questa non è forse così precisa come altre volte, ma sa egualmente farsi valere, stroncando l’azione avversaria. Al 37’ un violentissimo tiro di Pietruzzi sembra dare il pareggio ai grigi, ma Visco Gilardi sfoggia una parata di gran classe, e fra gli applausi della folla sventa il pericolo. Gli ultimi minuti trovano le squadre su un piano equilibrato di gioco. L’arbitro Dellarole, di Vercelli, non è stato all’altezza della situazione. («Tuttosport», 30 giugno 1946) RISULTATI: Cremonese-Vigevano 2-3 Reggiana-Padova 1-0 CLASSIFICA: Alessandria 13; Pro Patria 11; Reggiana 9; Cremonese, Vigevano 8; Padova 5 Il punto sul campionato L’Alessandria aveva perduto la sfida contro la Pro patria: la formazione bustocca si era avvicinata a due punti dalla vetta a una giornata dal termine del girone finale per la promozione in Serie A. Crollo della Cremonese battuta in casa dal Vigevano. Di misura la Reggiana aveva sconfitto il Padova.

Girone Finale

Pro Patria et Libertate Calcio - Alessandria US 2 - 1 (2 - 1)

RETI:

1. Cavigioli E. [Pr] , 36. Turconi (II) A. [Pr] 23. Stradella C.[A]

Alessandria US

Miglio Pietro, Cassano Luigi, Pietrasanta Piero, Vitto Luigi, Arezzi Giuseppe, Pietruzzi Mario, Rosso Angelo Triestino , Bassi Luigi, Stradella Carlo, Rampini Sergio, Frugali Fabio

All.: Sperone Mario

Formazione avversaria

PRO PATRIA ET LIBERTATE CALCIO: Visco Gilardi; Marelli, Ivaldi; Borra, Pozzi, Azimonti (II) Antonio; Tapparello, Turconi (II) Angelo, Colombi, Molina, Cavigioli. All.: Rigotti (II) Carlo

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2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

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Alessandria US

Miglio Pietro, Cassano Luigi, Pietrasanta Piero, Vitto Luigi, Arezzi Giuseppe, Pietruzzi Mario, Rosso Angelo Triestino , Bassi Luigi, Stradella Carlo, Rampini Sergio, Frugali FabioAll.: Sperone Mario

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PRO PATRIA ET LIBERTATE CALCIO: Visco Gilardi; Marelli, Ivaldi; Borra, Pozzi, Azimonti (II) Antonio; Tapparello, Turconi (II) Angelo, Colombi, Molina, Cavigioli. All.: Rigotti (II) Carlo

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