Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1943/1944
Alta-Italia 44
20-02-1944 - Giornata: 6 - Alessandria - Littorio
Girone Piemonte-Liguria


Alessandria US - Torino Fiat AC 0 - 4 (0 - 2)
RETI: 21. Piola S. [To] , 36. Ossola F. [To] , 83. Ossola F. [To] , 86. Gabetto G. [To]

Alessandria US Fregosi Lino, Rosso (II) Erminio, Pietrasanta Piero, Vitto Luigi, Maroso Virgilio, Bigando Giovanni, Piana Teresio, Martina Giovanni, Stradella Carlo, Foglia Mario, Piacentini Marco All.: Baloncieri Adolfo

Formazione avversaria
TORINO FIAT AC: Griffanti; Cassano, Piacentini Sergio; Gallea, Ellena, Cadario; Ossola, Piola, Gabetto, Mazzola Valentino, Ferraris (II) Pietro. All.: Janni Antonio.

Arbitro: Sorbi Otello (Genova)
Note
Spettatori: 10.000. Incasso: 66.000 lire Inizio gara ore 15.00

Commento
FIAT TORINO-ALESSANDRIA 4-0 Quattro a zero. Partita tranquilla? Macché: lo sarebbe stata senza lo strano arbitraggio del sig. Sorbi, in vena di prendere lucciole per lanterne. Bisogna premettere che quando il Torino va in trasferta, i fautori della squadra ospitante sanno perfettamente quale sorte ingrata toccherà al loro beniamini; sanno che vinceranno i campioni, ma dall’unità che aduna tanti assi da poter formare una nazionale pretendono un giuoco di marca elettissima, tutto tecnica e tutto fuochi d’artificio; sanno che non c’è da sperare in una vittoria della squadra di casa, ma vogliono che non ci sia neppure un velo di dubbio sulla regolarità dei puliti avversari. Dicono: il Torino è il Torino, e sta bene, ci batta pure, ma ci faccia vedere dei gol al quali si debba fare tanto di cappello. Altrimenti no, altrimenti fischiamo e i campioni e l’arbitro, l’arbitro che ci guasta lo spettacolo. Ieri avvenne che il Torino giuocando con quella… confidenza che gli è abituale quando sa che il risultato non è in pericolo, tardò alquanto a segnare e per poco, anzi, non subì un punto al 15’, allorché Piana mandò al centro un pallone che ingannò Griffanti, ballonzolò proprio davanti alla linea della porta senza che un attaccante grigio arrivasse a sospingerlo in rete e venne infine allontanato da Piacentini. Questa occasione mancata mise l’Alessandria e il suo pubblico in euforia, e quando al 21’ Piola fulminò a gamba tesa la prima palla nella casa di Fregosi, parecchi ci rimasero male, sembrando loro che «Silvio» non si trovasse in posizione regolare al momento del tiro. Il malumore doveva mutarsi in fiere proteste quando anche il secondo gol, segnato da Ossola al 36’ con un tiro eseguito proprio da fondo campo, parve ai più il frutto di un’azione viziata da fuori giuoco. Protestarono i grigi, diedero in escandescenze gli spettatori e si vide bene che l’arbitro, non temprato a manifestazioni del genere, era in crisi. Sapete cosa succede, in simili casi, al direttore di gara che vuole riappacificarsi con il pubblico: cerca di favorire la squadra locale e finisce per combinarne di ogni colore, scontentando tutti e provocando bordate sempre più nutrite dl fischi. Sorbi decideva di bloccare il Torino in ogni sua avanzata minacciosa. Inventò falli, fuori giuoco, calci di punizione e una volta sbalordì addirittura fermando Ferraris che, giuocato anche il portiere uscitogli incontro, se ne stava entrando in porta con la palla. Quando i granata capirono cosa stava combinando al loro danni l’arbitro non si mostrarono seccati, questo no, ma invece di spingere a fondo, si limitarono a fare del giuoco a metà campo: io ti passo la palla, tu me la ridai, Piero la dà a Silvio, Silvio a Valentino, Valentino a Cesare e così ci divertiamo un po’ intanto che il tempo passa. Non si divertivano però gli spettatori e, a un dato momento, alcuni di essi requisirono il pallone che era uscito fuori dalla griglia che circonda il campo. Baloncieri ne mandò a prendere un altro che fu ugualmente trattenuto alla prima occasione favorevole e venne ridato solo quando si adoprarono per la restituzione… argomenti persuasivi. Riavuta la sfera i campioni ne approfittarono per architettare un paio di ben combinate discese e Ossola al 38’ e Gabetto al 41’ arrotondarono il bottino dei punti in modo da tagliar corto ad ogni discussione. Scoccava il novantesimo minuto quando, profilandosi un terzo… ratto della palla, l’arbitro decise di non recuperare il tempo perso e di porre fine alla gara. Di Carnevale ogni scherzo vale. Quindi prendiamo per buono anche questo incontro mezzo serio e mezzo burletta nel corso del quale, invano i «grigi» tentarono di ottenere almeno un punto al cospetto del grande avversario. L’avrebbero meritato, ma non l’ottennero, un po’ anche per sfortuna. Per il resto non c’è da dire se non che il Torino ha dominato dimostrandosi più che mai forte tanto da poter passare a piacer suo. Piola alla mezz’ala rende ancora più che al centro anche se Gabetto non è, sulla base della prova di ieri, un perfetto condottiero. Mazzola ha ancora lavorato com’è suo costume. Tutti gli altri a posto, sicuri e bravi. (Luigi Cavallero, «La Stampa», 21 febbraio 1944) I campioni d’Italia hanno battuto l’Alessandria durante 90’ di gioco che ci hanno fatto ricordare di essere in carnevale. Dopo 25’ di gioco alterno e pericoloso per le due reti, è scaturita un’azione in profondità che ha trovato Piola in linea con Pietrasanta; il segnalinee sventola la bandiera per avvertire dei fuori gioco, ma l’arbitro non vede e nel frattempo Piola scaraventa un bolide di rara potenza in fondo al sacco. Le proteste si placano per l’ammirazione generale del magnifico tiro del vercellese. Al 33’, con maggiore evidenza, Mazzola si trova in netta posizione di fuori gioco. Il segnalinee si prodiga a rilevare l’irregolare posizione dei granata; i difensori grigi si fermano, ma l’arbitro, che si trova esattamente a metà campo, lascia continuare l’azione, conclusa da Mazzola con un tiro da pochi passi. Le proteste salgono alle stelle e dureranno alcuni minuti; la partita va prendendo una brutta piega. L’attiva opera dei dirigenti alessandrini riesce a far sì che i reticolati del campo rimangano in piedi. Nella ripresa, al 37’, il pallone usciva dal campo, non viene restituito dal pubblico che tra l’altro protesta contro Baloncieri perché non ha ritirato la squadra dopo la seconda rete. Finalmente il gioco riprende e Ossola approfitta per scendere solo in area avversaria e segnare la terza rete. Al 40’ Gabetto realizza il quarto punto. («La Gazzetta dello Sport», 22 febbraio 1944) TORINO-ALESSANDRIA 4-0 Purtroppo abbiamo ancora una volta constatato che, per colpa di un uomo (leggi arbitro), diecimila spettatori, paganti, hanno dovuto assistere ad uno spettacolo poco gradevole ed in contrasto al concetto sportivo. Pretendere di battere il Torino era assurdo e la squadra campione d’Italia non ha bisogno della lunga mano dell’arbitro per poter far pendere a proprio vantaggio la bilancia della vittoria. Classe e potenza dividono nettamente, oggi, il Torino da qualunque altro avversario. La concessione di due reti segnate in netta posizione di fuorigioco dei torinesi, nonostante lo sbandieramento tempestivo dei segnalinee, ha dimostrato che l’arbitro intendeva fare a modo suo standosene a metà campo senza considerare l’opera dei guardialinee e ubbidendo solo ai richiami di Piola. Infatti, ogni qualvolta il vercellese alzava la mano, l’arbitro fermava il gioco, sempre a favore del Torino. La partita fino al 25’ è trascorsa veloce ed avvincente; per due volte la palla è saltata sulla linea bianca della rete torinese e la sfortuna si è accanita contro i grigi con le errate decisioni dell’arbitro. Forse avremmo assistito ad una partita interessante come era previsto dove lo slancio dei calciatori provinciali riesce a rendere la vita dura anche a più forti avversari. Tra i grigi Martina aveva sostituito Polo, e l’esordiente ha avuto periodi chiari riuscendo a legare ottimamente con Piana; Stradella da qualche tempo lavora a vuoto e non riesce a tenore la palla al piede. Laborioso Foglia, volonteroso Piacentini, il più intelligente Piana. Tra i mediani Bigando ha fallito con frequenza i rimandi nel secondo tempo. Mobili e combattivi Maroso e Vitto. Rosso e Pietrasanta hanno giocato con bravura, così non si può dire di Fregosi nella marcatura delle due reti segnate nella ripresa. L’incasso ha battuto il primato: L. 67.000. («Il Piccolo», 26 febbraio 1944) RISULTATI: Casale-Cuneo 1-1 Genova-Biellese 1-2 Juventus Cisitalia-Liguria 4-3 Novara-Asti 1-0 CLASSIFICA: Torino Fiat 12; Biellese 10; Juventus Cisitalia 9; Novara 6; Alessandria, Genova 5; Asti 4; Casale, Cuneo, Liguria 3 Il punto sul campionato Alle spalle della capolista Fiat Torino la Biellese aveva ottenuto il quinto successo stagionale, in casa del Genova, conquistato dopo aver giocato una gara con il vento in pieno accanimento. Negli ultimi minuti di gioco la Cisitalia era riuscita a segnare la rete che le aveva permesso di vincere l’incontro con la Liguria. Il risultato di Novara-Asti non aveva rispecchiato l’andamento della partita che era stata dominata per ottanta minuti dalla squadra ligure ma aveva visto il successo finale del padroni di casa.

Girone Piemonte-Liguria

Alessandria US - Torino Fiat AC 0 - 4 (0 - 2)

RETI:

21. Piola S. [To] , 36. Ossola F. [To] , 83. Ossola F. [To] , 86. Gabetto G. [To]

Alessandria US

Fregosi Lino, Rosso (II) Erminio, Pietrasanta Piero, Vitto Luigi, Maroso Virgilio, Bigando Giovanni, Piana Teresio, Martina Giovanni, Stradella Carlo, Foglia Mario, Piacentini Marco

All.: Baloncieri Adolfo

Formazione avversaria

TORINO FIAT AC: Griffanti; Cassano, Piacentini Sergio; Gallea, Ellena, Cadario; Ossola, Piola, Gabetto, Mazzola Valentino, Ferraris (II) Pietro. All.: Janni Antonio.

Arbitro: Sorbi Otello (Genova)

Note

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Crediti

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Girone Piemonte-Liguria

Alessandria US - Torino Fiat AC 0 - 4 (0 - 2)

RETI:

21. Piola S. [To] , 36. Ossola F. [To] , 83. Ossola F. [To] , 86. Gabetto G. [To]

Alessandria US

Fregosi Lino, Rosso (II) Erminio, Pietrasanta Piero, Vitto Luigi, Maroso Virgilio, Bigando Giovanni, Piana Teresio, Martina Giovanni, Stradella Carlo, Foglia Mario, Piacentini MarcoAll.: Baloncieri Adolfo

Formazione avversaria

TORINO FIAT AC: Griffanti; Cassano, Piacentini Sergio; Gallea, Ellena, Cadario; Ossola, Piola, Gabetto, Mazzola Valentino, Ferraris (II) Pietro. All.: Janni Antonio.

Arbitro: Sorbi Otello (Genova)

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Fregosi Lino, Rosso (II) Erminio, Pietrasanta Piero, Vitto Luigi, Maroso Virgilio, Bigando Giovanni, Piana Teresio, Martina Giovanni, Stradella Carlo, Foglia Mario, Piacentini Marco

All.: Baloncieri Adolfo