Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1942/1943
Serie B
04-10-1942 - Giornata: 1 - Modena - Cesare Marzari


Modena FBC - Alessandria US 1 - 1 (0 - 1)
RETI: 90. Vellani G. [Mo] 24. Tossio F.[A]

Alessandria US Moro Giuseppe, Pietrasanta Piero, Boschi Giuseppe, Vitto Luigi, Viano Angelo, Pochettini Mario, Bardi Ilio, Fibbi Arrigo, Tossio Ferrero, Foglia Mario, Maccarino Livio All.: Baloncieri Adolfo

Formazione avversaria
MODENA FBC: Lusetti; Remondini (I) Leandro, Braglia; Galli, Magotti, Vellani; Zironi I (Otello), Robotti, Banfi, Bulgarelli, Ottino. All.: Girani Giuseppe

Arbitro: Buratti Sandro (Milano)
Note
Angoli: 4-2. Spettatori: 7.000 Inizio gara ore 15:30

Commento
Lo sportivo modenese è rimasto profondamente amareggiato per un punteggio così scarso, che parla a tutto vantaggio della squadra ospite. Si tratta del famoso «rotto della cuffia» attraverso il quale il Modena ha potuto portare in salvo il risultato di parità. Ciò però nulla toglie alla bella prova degli alessandrini ed alla scialba prestazione di un Modena scarsamente organizzato all’attacco, sia pure con l’apparizione di Ottino nella linea di centro ed anche incerto nei reparti difensivi ove il solo Remondini ha retto il confronto con ogni avversario. Più che altro bisogna dunque elogiare l’Alessandria, scesa a Modena senza Roggero, Bigando, Ghidini, Rosso, Stradella, Pietruzzi e palesatasi al contrario vivace, ben nutrita di gioco tecnico, veloce ed allenata. Non approdava l’evidente sforzo del Modena che mancava con Robotti al 30’, con Banfi di testa e con Zironi in seguito. Al 34’ l’Alessandria partiva con una azione di contropiede: scambio rapido Maccarino-Fibbi, Tossio prontamente sfugge alla difesa modenese, raccoglieva e segnava mentre Lusetti era intento a… «contemplare le stesse». L’Alessandria, nella ripresa, arretrava e riusciva a contenere (sia pure con qualche scorrettezza) il tentativo del Modena di pareggiare. Successivamente i grigi per poco non aumentavano il bottino con Bardi, il quale faceva sbattere il pallone nell’angolo fra palo e traversa; poi una serie di parate meravigliose di Moro il quale si distingueva parando un tiro di Ottino, poi di Zironi, infine di Banfi che sembrava ormai aver guadagnato il successo. Nemmeno una punizione di Robotti sortiva esito positivo. Il Modena sembrava ormai rassegnato al suo destino quando l’Alessandria al 44’ si rifugiava in calcio d’angolo. L’effettuazione di Ottino, perfetta, era raccolta da Vellani, che di testa segnava imparabilmente. Su questo episodio si chiudeva l’incontro. (Mario Morselli, «La Gazzetta dello Sport», 5 ottobre 1942) MODENA-ALESSANDRIA 1-1 Inizio energico dei grigi, che attaccano in prevalenza, costringendo ad un duro lavoro la difesa modenese. Al 34’ l’alessandrino Tossio ottiene una rete. Solo al 45’ della ripresa i modenesi pareggiano con Vellani. («La Stampa», 5 ottobre 1942) Dobbiamo dichiarare sinceramente e un poco sorpresi che l’Alessandria odierna non era certo quella piuttosto acerba formazione che venne ospitata quindici giorni or sono in Coppa Italia. Molta strada è stata fatta dai grigi di Baloncieri in questo breve periodo, la squadra ci è apparsa organica, in fiato e soprattutto munita di qualità tecniche veramente eccellenti. Certi suoi giovani elementi, come il centrattacco Tossio, l’ala sinistra Maccarino e particolarmente il portiere Moro che nella ripresa ha salvato i propri colori dalla gragnuola di attacchi modenesi, sono nomi che si dovranno ricordare. Il Modena, occorre dirlo, ha deluso. È apparso slegato fra reparto e reparto. Mancava di Malinverni, sostituito da Vellani, privo di un gioco costruttivo, mancanza di predominio sul pallone, nessuna autorità di gioco, molta timidezza: insomma una squadra da rivedere a mente calma. Gli alessandrini sono andati in vantaggio al 34’ del primo tempo con una discesa di Maccarino, passaggio a Fibbi, intercettano Magotti e Robotti, riprende Fibbi, smista a Tossio che con un’azione brillante sguscia un pallone in rete che pareva impossibile. Tanto il finale del primo tempo che tutta la ripresa sono un susseguirsi di parate di classe di Moro, variate a qualche folata alessandrina in area modenese, ma nulla in sostanza fino al 45’ – in zona Cesarini – dove il Modena si salva da un completo insuccesso: angolo di Ottino che cade su una mischia di gambe e teste, ha la meglio Vellani che di testa pareggia le sospirate sorti dell’incontro. («Il Littoriale», 6 ottobre 1942) MODENA-ALESSANDRIA 1-1 A Modena i grigi non erano più quelli dell’incontro col Pavia ma gli stessi che avevano degnamente figurato contro gli squadroni torinesi e se ne sono accorti i canarini i quali hanno raggiunto il pareggio nel tempo supplementare, fortunosamente. I giornali hanno parlato diffusamente della bella affermazione dei grigi che è valsa a risollevare di colpo il morale del nostro pubblico il quale nell’incontro col Pavia, con eccessiva facilità, si era lasciato dominare dalla sfiducia. La rete per l’Alessandria a Modena è stata segnata da Tossio. Una seconda rete del centroattacco grigio era stata annullata per fuori gioco. («Il Piccolo», 10 ottobre 1942) RISULTATI: Anconitana-Pro Patria 0-1 Brescia-Novara 1-0 Fanfulla-Cremonese 1-2 MATER-Savona 1-1 (giocata il 3 ottobre 1942) Napoli-Siena 3-2 Padova-Pescara 3-0 Palermo-Udinese 2-2 Spezia-Pisa 1-1 CLASSIFICA: Brescia, Cremonese, Napoli, Padova, Pro Patria 2; Alessandria, MATER, Modena, Palermo, Pisa, Savona, Spezia, Udinese 1; Anconitana, Fanfulla, Novara, Pescara, Siena 0 Il punto sul campionato La giornata inaugurale del campionato di Serie B ha confermato, nel suo complesso, quanto si prevedeva in materia di equilibrio delle forze in campo. Date un'occhiata ai risultati. Modena-Alessandria 1-1, Brescia-Novara 1-0, Pro Patria-Anconitana 1-0, Spezia-Pisa 1-1, Padova-Pescara 3-0, Mater-Savona 1-1, Cremonese-Fanfulla 2-1, Palermo-Udinese 2-2, Napoli-Siena 3-2. Vedrete che, salvo nella partita di Padova gli scarti dei punteggi sono contenuti tutti in un solo gol. Ciò indica che chi ha vinto non lo ha fatto senza fatica. In più abbondano 1 risultati pari: quattro su nove gare in programma, di modo ché cinque sole sono le squadre rimaste a punteggio pieno dopo la prima tappa del torneo. Non è poca cosa. L'unica vittoria sonante della giornata è, cosi, quella conquistata dal Padova sulla temibile squadra pescarese, una vittoria che è un sintomo oltre ad una sorpresa, almeno nelle proporzioni registrate. Infatti, generalmente si attendeva una affermazione patavina, ma non cosi netta e convincente. Ciò vuol significare che quanto si diceva alla vigilia della compagine bianco-rossa non- era proprio campato in aria. Naturalmente non è il caso di sopravalutare l'impresa, perchè sappiamo per esperienza che le partite iniziali del campionato non fanno testo. Comunque essa dice, anche se i biancorossi si sono allineati con la difesa non perfettamente a posto, che il Padova è pronto e attrezzato dal primo momento ed è in grado di fare un grande campionato. Le stesse cose si potrebbero dire del Brescia se il suo successo non fosse tanto striminzito e, per di più, conquistato su un avversarlo che non e da mettere a confronto, almeno in base alle previsioni della vigilia, con il Pescara. Sappiamo che il Novara, per quanto si sia rinnovato e abbia scelto un allenatore del nome di Hajos, non è ?>lù lo squadrone di un tempo. Con tutto ciò il Brescia, che ha rivoluzionato completamente la sua inquadratura tanto che della vecchia squadra non rimangono più che due titolari, può trarre dalla vittoria di ieri 1 più lieti auspici, considerato che la compagine è lungi dal suo miglior rendimento. Delle altre favorite del torneo, il miglior risultato l'ha acquisito il Napoli per quanto da questo, contro 11 non forte Siena, si potesse pretendere di più. Il Modena, invece, che l'Alessandria aveva chiaramente battuto (2-0) in Coppa Italia, ha cozzato questa volta contro una resistenza inaspettata e non è passato. Il risultato torna a tutto onore degli uomini di Baloncieri che hanno cosi iniziato il loro torneo con una affermazione che riuscirà preziosa. C'è da augurarsi che proseguano su questa strada. Pro Patria e Cremonese hanno colto le prime vittorie esterne della stagione su campi che notoriamente non sono molto ospitali. Le inattese affermazioni devono essere accolte con beneficio d'inventario ma ad ogni modo esse depongono assai favorevolmente sulle possibilità avvenire delle due compagini, l'una scesa in campo rimaneggiata e l'altra, la Cremonese, di fresco rientrata dalla Serie C. Ecco una «matricola» che dimostra di sapersi far rispettare. La seguiremo con simpatia, come terremo d'occhio la Mater, completamente nuova alle fatiche del cadetti, che hai pareggiato onorevolmente con l'ancora incerto Savona Stupisce invece la prova del pur forte Fanfulla come dello Spezia dinanzi al Pisa. Benissimo infine l'Udinese che, pareggiando a Palermo dopo aver compiuto un viaggio interminabile, ha confermato le belle prove compiute in Coppa Italia. Se si giudicasse dal chilometraggio superato nel viaggio dal Friuli alla Sicilia, si dovrebbe dire veramente che l'Udinese è una squadra che farà della strada!... (La Stampa - Mar, 05/10/1942)