Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1942/1943
Serie B
18-10-1942 - Giornata: 3 - Alessandria - Littorio


Alessandria US - Novara AC 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Moro Giuseppe, Pietrasanta Piero, Boschi Giuseppe, Vitto Luigi, Viano Angelo, Pochettini Mario, Bardi Ilio, Fibbi Arrigo, Tossio Ferrero, Foglia Mario, Maccarino Livio All.: Baloncieri Adolfo

Formazione avversaria
NOVARA AC: Rossi Dino; Galimberti G., Rosetta; Montipò, Villa, Baira; Molina, Pombia, Zanetti, Versaldi, Barberis. All.: Hajós Árpád

Arbitro: Zambotto Antonio (Padova)
Note
Angoli: 6-2. Pubblico numerosissimo. Giornata calda e lievemente ventilata. Terreno ottimo. Inizio gara ore 15:30

Commento
Ancora un risultato bianco al campo del Littorio, ma mentre nella partita col Napoli avevano predominato le due linee di sostegno, oggi è stata la giornata dei portieri. Infatti sia Rossi che Moro hanno evitato con balzi felini ed interventi tempestivi numerosi tiri da rete. Rossi è stato più impegnato di Moro, e tra l’altro ha avuto come cooperatori i pali della propria rete, che lo hanno sostituito quando era apparso irrimediabilmente battuto. Partita velocissima, senza soste ed azioni repentine di contrattacchi che non hanno dato respiro alle difese estreme. Il Novara è apparso più organico che non l’Alessandria, e ciò perché i grigi forse per colpa del caldo eccessivo hanno avuto Pochettini, Fibbi e Foglia più lenti del solito. Il trio difensivo alessandrino, pur denunciando ancora difetti d’impostazione, rimediati solo dalla bravura di Moro, ha giocato una buona partita. L’attacco è apparso sbandato. Alcuni ottimi smistamenti di Tossio hanno trovato Fibbi e Foglia in ritardo ed i due interni sono stati oggi incerti nel tiro. Le due estreme, Bardi e Maccarino, pur dotati di mezzi fisici notevoli giocano sempre con eccessiva ingenuità. Il Novara in blocco merita un caldo elogio per il punto strappato al campo del Littorio; la mediana azzurra lavora ancora a sbalzi; Villa si è ripreso nel secondo tempo e l’attacco ha difettato di incisività. Zanetti ha fallito per eccessiva lentezza una facile occasione da rete. Come contropartita Foglia tira in angolo da 20 metri e subito dopo Tossio, spostatosi sulla sinistra, rovescia magistralmente; Rossi è battuto ma la palla batte contro la facciata interna del palo, cade sulla linea bianca e rientra in campo. (Andrea Canestri, «La Gazzetta dello Sport», 18 ottobre 1942) Anche ieri la pattuglia alessandrina ha profuso attacchi su attacchi, ha sviluppato azioni insidiose in una lunga nutrita offensiva, ha variato temi e situazioni, ma nessun tiro è riuscito a battere il bravo Rossi, applauditissimo in alcune spettacolose parate; anche Moro, il suo diretto avversario sebbene in contingenze minori, ha avuto alcuni interventi superbi che hanno mandato in visibilio il pubblico. Così tratteggiata l’ardente disputa, ci limiteremo a ricordare fugacemente alcuni episodi salienti: formidabile tiro di Viano al 12’ a fil di palo che Rossi riesce a deviare in angolo; fallito tiro di Zanetti al 20’ giunto solo a pochi passi da Moro; quattro tiro successivi di Bardi sono bloccati a terra dal portiere azzurro, mentre due tiri di Pochettini e Foglia vengono respinti dal palo. Nella ripresa il predominio grigio è ancora più netto e persistente: a tratti l’estrema area azzurra è assediata da ogni lato della muta attaccante grigia e la vigilanza di Rossi non rallenta un attimo la sua pressione, di guisa che egli solo riesce a infrangere altri perigliosi tiri di Foglia, Tossio e Fibbi. Sul finire della contesa, il Novara ha avuto un fugace risveglio. («Il Littoriale», 20 ottobre 1942) SPORT Il pareggio col Novara Ancora una volta contro il Novara, l’Alessandria non è riuscita a spuntarla. Le due avversarie notevolmente ringiovanite, padrone del gioco veloce e senza soste, hanno tenuto avvinto il pubblico per tutti i 90’ di gioco. Contro il Napoli erano emerse le due linee di sostegno; domenica invece è stata la giornata dei portieri: più impegnato e fortunato quello novarese, attentissimo e temerario Moro. La nostra squadra non ha brillato di viva luce perché i tre unici titolari anziani Fibbi, Foglia e Pochettini, anziché costituire le migliori articolazioni della compagine, intorno alle quali avrebbero dovuto trarre appoggio ed esempio gli altri componenti, sono stati inferiori al loro reale valore. È grave che, superata la preoccupazione del centro sostegno con l’innesto di Viano, del mediano destro con Vitto e del terzino sinistro con la promozione ardita di Boschi, la retroguardia si areni proprio su Pochettini che dovrebbe essere il più tecnico esponente del sestetto. All’attacco la musica è la stessa. Perché se Maccarino e Bardi giocano senza scaltrezza, senza audacia, i due interni non hanno saputo togliere una sola volta la palla ad un difensore avversario e sfruttare con intelligenza le occasioni ed i passaggi. («Il Piccolo», 24 ottobre 1942) RISULTATI: Anconitana-Pescara 2-1 Brescia-Pisa 0-0 Fanfulla-Siena 8-1 MATER-Udinese 1-3 (giocata il 17 ottobre 1942) Modena-Pro Patria 2-0 Napoli-Palermo 3-1 Padova-Cremonese 0-0 Spezia-Savona 4-0 CLASSIFICA: Cremonese, Napoli, Spezia 5; Brescia, Padova, Udinese 4; Alessandria, Anconitana, Fanfulla, Modena, Novara, Palermo, Pisa, Pro Patria 3; Savona 2; MATER 1; Pescara, Siena 0 Il punto sul campionato La terza giornata del torneo dei cadetti ha servito, attraverso ad una serie di risultati netti fra cui non mancano quelli a sorpresa, a chiarire molte situazioni- e a sciogliere molti dubbi. La classifica ha già un suo volto e sulla sua falsariga si possono già valutare le possibilità delle squadre -che vi primeggiano e delle altre che seguono in seconda posizione. Prima constatazione pertanto: più nessuna squadra è a punteggio . pieno. La Cremonese, che, fino a- domenica scorsa, unica in campo, vantava questa qualifica, è stata infatti costretta al pareggio (0-0) a Padova — un pareggio onorevolissimo — ed. ora divide il primato nella 'graduatoria con il «terribile» Spezia e con il risorto Napoli a quota 5; ad un punto vengono poi Brescia, Padova e Udinese. Le unità pronosticate come le migliori alla vigilia del torneo vanno dunque facendosi lentamente luce, seppure non senza difficoltà. Cosi è, ad esempio, del Padova, cosi è del Brescia, entrambe ieri, fermate sul «nullo» fra le mura casalinghe. Il Padova ha trovato nella Cremonese un osso più duro del previsto. La squadretta grigiorossa, impegnata per la prima volta in un duro incontro; ha dimostrato di sapersi difendere e di saper «tenere». Senza grandi nomi, ma ben amalgamata in ogni reparto, essa fa gioco e piace nel suo complesso. Domenica prossima ospiterà lo Spezia che fila a gonfie vele: sarà un incontro interessantissimo. Il Padova non va ancora e non convince compiutamente; ieri, però, non è stato molto fortunato perché ha giocato la ripresa in dieci uomini per l'uscita dal campo di Di Prisco, che ha riportato la frattura del perone destro e sarà cosi costretto ad un lungo riposo, ed ha avuto il centrattacco Guarnieri ferito al mento in uno scontro: A quanto sembra la Cremonese, oltre al resto, sa anche rendersi discretamente pesante... Anche il Brescia, in fondo, ha da far valere le sue giustificazioni per lo 0-0 contro il coriaceo Pisa. Dalle sue file mancavano, infatti, il centro-mediano Cadarlo, feritosi nell'incontro con la Pro Patria e che resterà a riposo per un mese almeno, e Albini; ma con tutto ciò, dinanzi al suo pubblico poteva fare di più. Il Napoli ha faticato a battere il Palermo (3-1), che ha avuto il torto di chiudersi in difesa, mentre il Modena ha colto finalmente la prima vittoria della stagione (2-0) battendo nel corso di una sbrigliata . partita la tenace Pro Patria. Girani, evidentemente, ha saputo amalgamare meglio la sua compagine e l'inclusione di Neri a laterale» sinistro è stata una' piacevole sorpresa. Nulla da dire sulla «Pro» di Busto; essa ha avuto la... sfortuna di incocciare in un Modena in ripresa e desideroso di rifarsi delle delusioni fin qui patite. Lo Spezia, con la Cremonese, è l'unica squadra fra quelle non considerate alla vigilia del campionato che appaia, ora nelle primissime posizioni. Dobbiamo dire subito che se lò merita; non solo, ma si deve aggiungere che,- se continua cosi, sarà uno" del protagonisti del torneo. Otto giorni sono batteva il Pescara per 3-0; ieri il Savona per 4-0; a Pescara era l'ala sinistra Costa a realizzare le tre reti; ieri, dei quattro gol, tre ' sono stati segnati dal mezzo, destro Costanzo. Come si vede, l'attacco funziona e nel reparto ci sono degli autentici cannonieri. Barbieri può essere contento della sua squadra che fila alla perfezione anche se manca Il centro-mediano titolare Borrini. Il Savona, che ha sbagliato un « rigore », è stato un po’ una delusione; ma occorre aggiungere che di fronte all'attuale Spezia ben pochi sapranno resistere. il classico -incontro piemontese fra Alessandria e Novara è finito alla pari: 0-0. E' quasi il caso di dire: come voi evasi dimostrare.. Perciò le cronache parlano di una continua seppure sterile supremazia alessandrina e di grandi parate del portiere novarese Rossi. Ritorna a galla il vizio cronico,del «grigi: manovra ottima, ma scarsa penetrazione in profondità: Baloncieri saprà guarire la sua squadra da questo difetto che a lungo andare al farà sentire in classifica anche se non si-perde mai? Il Novara, tutto sommato, può essere contento del punticino portato vie, che gli consente di fare un altro passo In avanti. Udinese, Fanfulla e Anconitana hanno egualmente da essere soddisfatte della loro giornata. La prima ha superato uh altro scoglio pericoloso battendo a Roma la Mater per Sale dimostrandosi una delle unità più attrezzate del torneo (domenica ospiterà il Padova); la seconda ha colto il successo più strepitoso della giornata, seppellendo il povero Siena (ha l'allenatore Macchi richiamiate) sotto 8 gol a 1 e palesandosi in netta ripresa; la terza ha inflitto la terza sconfitta (2-1) . al malandato Pescara che proprio non riesce a riaversi con tutti gli uomini indisponibili che ha (La Stampa - Mar, 19/10/1942)