Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1942/1943
Serie B
08-11-1942 - Giornata: 6 - Pescara - Rampigna


Pescara SS - Alessandria US 5 - 0 (2 - 0)
RETI: 15. Tontodonati M. [Pe] , 44. Tontodonati M. [Pe] , 59. Guarnieri C. [Pe] , 75. Lanciaprima B. [Pe] , 77. rig. Romagnoli (I) A. [Pe]

Alessandria US Moro Giuseppe, Bigando Giovanni, Pietrasanta Piero, Vitto Luigi, Viano Angelo, Pochettini Mario, Garbarino Carlo, Fibbi Arrigo, Tossio Ferrero, Foglia Mario, Maccarino Livio All.: Baloncieri Adolfo

Formazione avversaria
PESCARA SS: Miglio P.; Romagnoli (I) Alfredo, Mincarelli; Ventura, De Angelis, Di Santo (II) Riccardo, Lanciaprima, Maturo, Tontodonati, Creziato, Guarnieri. All.: Ferrero Luigi

Arbitro: Colonna Giovanni (Bari)
Note
Angoli: 5-2. Inizio gara ore 14:30

Commento
Il risultato dell’incontro odierno meraviglierà non poco gli appassionati di calcio ma la vittoria raggiunta facilmente dal Pescara dice molto chiaramente che la stoffa nella squadra affidata alle cure di Ferrero c’è. Naturalmente bisogna premettere che gli alessandrini non hanno mostrato di possedere un gioco irresistibile come il suo comportamento in questo inizio di campionato voleva far credere. Vi è una bella coppia di terzini, un buon portiere degli ottimi attaccanti, ma non a posto la mediana che nella partita odierna è stata inferiore alla diretta avversaria. Forse la freschezza dei pescaresi acquisita con il rientro di Mincarelli al suo posto naturale e di Creziato, ha influito sul risultato. Anche Maturo con Lanciaprima hanno dimostrato di essere in procinto di rientrare nella normale forma. Mincarelli dopo un inizio incerto s’è subito ripreso dominando la situazione. Anche Di Santo, spostato però a mediano, si è dimostrato superiore alle precedenti esibizioni. La partita è stata ricca di belle azioni da parte dei pescaresi che hanno perduto ben altre occasioni da rete. Gli ospiti tentano la via della porta ma inutilmente poiché dove non arriva Mincarelli interviene preciso Romagnoli spazzando l’area dinnanzi a Miglio che poche occasioni avrà per parare. Il portiere della squadra ospite invece impegnato in continuazione si fa applaudire dal pubblico per dei magnifici interventi. Il gioco migliore e più sbrigativo dei locali ha la meglio su quello forse più tecnico, ma meno organico degli ospiti. Le reti vengono segnate due nel primo tempo (la prima di testa da Tontodonati su rimessa di Lanciaprima), la seconda dallo stesso Tontodonati su rimessa di Miglio; nella ripresa il terzo da Guarnieri che facendosi luce in una mischia presso Moro lo batte irresistibilmente, il quarto da Lanciaprima dopo che l’arbitro aveva annullato una rete di Tontodonati e infine l’ultima su rigore da Romagnoli. (Oberdan Merciaro, «La Gazzetta dello Sport», 9 novembre 1942) Finalmente una vittoria! Finalmente il Pescara è riuscito a rompere il cerchio della mediocrità che l’opprimeva e, come tutto ciò che è compresso, è balzato fuori con un gioco vivace e baldanzoso, travolgendo addirittura l’imbattuta compagine alessandrina. Il sonoro punteggio e il valore dell’avversario che lo ha subito parlano eloquentemente, ma non è ancora il caso di ritenere definitivamente superata la piccola crisi dei locali. Gli ospiti infatti sono incappati in una mediocre giornata in difesa e all’attacco hanno troppo abusato dei corti passaggi e dei palleggi, mai minacciando seriamente la rete difesa da Miglio. Ottimo il comportamento agonistico degli azzurri del Pescara e il merito del successo va senz’altro assegnato alla mediana ritornata quella dei bei tempi. Come rendimento generale, è risultato indovinato lo schieramento dell’attacco. Sin dall’inizio i locali fanno rassicurare il discreto pubblico presente. Al 15’ bella rimessa di Lanciaprima e perfetta deviazione di testa di Tontodonati che segna. Azioni alterne nei due campi fino allo scadere del tempo. Al 44’ altra rete di Tontodonati che segna da pochi passi su passaggio di Guarnieri. Nella ripresa il predominio del Pescara è nettissimo. Al 12’ Lanciaprima manca un sicuro punto. Due minuti dopo Romagnoli batte una punizione da metà campo, Moro esce e cade su Pietrasanta, mentre Guarnieri segna a porta vuota. Al 29’ l’arbitro annulla una rete di Tontodonati, ma deve convalidarne un’altra dopo pochi secondi segnata da Lanciaprima. Al 32’ Bigando atterra Tontodonati in area e il conseguente rigore è tramutato in punto da Romagnoli. Ancora due belle parate di Moro e un paio di stoccate di Tontodonati che sibilano sui pali, poi, verso la fine il Pescara rallenta il gioco, pago del successo ottenuto. («Il Littoriale», 9 novembre 1942) SPORT Domani alle 14,30 Il Savona al Littorio A Pescara la squadra alessandrina ha subito il tracollo in modo inspiegabile incassando cinque reti che potevano essere anche di più. Le peripezie del viaggio possono avere influito sulle condizioni fisiche dei giocatori, ma allora quante reti avrebbe dovuto subire il Padova che si è recato a Palermo (incontro pari)? L’inspiegabile lo risolveremo noi in poche parole. La nostra squadra ha bisogno di esser messa alla frusta, è notevolmente apatica e trova la sua giusta carburazione se ha di fronte un’avversaria più forte, più temuta. Non bisogna andare lontani per portare un paragone, basta ricordarsi delle partite pre-campionato e la sconfitta al Campo del Littorio per opera del modestissimo Pavia. Anche allora i grigi che avevano ottimamente impressionato contro Juventus e Torino scesero in campo sicuri di farne un boccone. A Pescara essi incontrarono la squadra fanale di coda che aveva segnato in cinque partite una sola rete e ne aveva subite a valanghe sui campi avversari. Troppo sicuri di vincere, i grigi rimasero sbalorditi della velocità degli avversari e non sono stati capaci di reagire. («Il Piccolo», 14 novembre 1942) RISULTATI: Cremonese-Brescia 1-0 Fanfulla-MATER 5-0 Palermo-Padova 0-0 Pisa-Novara 0-0 Pro Patria-Napoli 1-1 Savona-Modena 4-1 Siena-Spezia 1-1 Udinese-Anconitana 0-1 CLASSIFICA: Spezia 10; Napoli 9; Padova 8; Anconitana, Brescia, Cremonese, Pro Patria 7; Alessandria, Palermo, Pisa 6; Fanfulla, Modena, Novara, Udinese 5; Savona 4; MATER, Pescara, Siena 3. *: una gara da recuperare Il punto sul campionato Nella Serie B LA PRO PATRIA VA SU E L'ALESSANDRIA CAPITOMBOLA Anche ieri, tanto per cambiare, si sono avuti alcuni risultati che fanno riflettere sulle tanto decantate possibilità delle unità che vanno per la maggiore. Incominciamo dalla capolista. Dopo quattro consecutive nettissime vittorie su compagini anche rispettabili come la Cremonese e l'Udinese, è andata a cogliere uno striminzito pareggio (1-1) sul campo di quel malandato Siena, privo di allenatore e alle prese con la cronica indisponibilità di parecchi titolari. Chi se lo sarebbe mal aspettato? Si vede che lo Spezia non era nella sua migliore giornata perché, dopo un gol segnato per un errore della difesa senese e dopo il pareggio degli ospitanti, si è chiuso nella sua area rinunciando a quel veemente gioco offensivo che fin qui è stato la sua caratteristica. Le stesse considerazioni si potrebbero fare per il Napoli per quanto qui il caso sia leggermente diverso, avendo dovuto affrontare i partenopei un avversario ben più difficile di quello dello Spezia. La Pro Patria, Infatti, non solo ha costretto il Napoli alla divisione del punti (1-1), ma ha mancato almeno due altre reti. Si tratta, in effetti, di una compagine in grande progresso e che darà grattacapi a chiunque. L'allenatore Rigotti ha saputo fare dei tigrotti un assieme solido e scattante, animato da un altro spirito di corpo e da fiere intenzioni. Andrà lontano certamente 1- Pro Patria e tutti dovranno guardarsene seriamente. Ben più scoraggiante è la prova di Brescia e Modena, altri due squadroni. La prima se l'è prese (0-1) in casa della Cremonese, la seconda in casa del risorto Savona (1-4). Il Brescia, stando alle cronache, ha condotto una partita men che mediocre; una sorpresa, insomma, dopo la schietta vittoria sul Savona. La Cremonese può essere contenta, per quanto anch'essa non abbia soverchiamente brillato come gioco. L'elogio più pieno va invece al savonesi che, presentatisi in campo largamente rimaneggiati, hanno saputo tenere costantemente sotto il loro controllo gli sbandati «gialli», segnando di prepotenza i quattro gol (uno su e’ rigore ») e dimostrando di aver finalmente trovato la migliore coesione tra reparto e reparto. L'unico squadrone che se l'è cavata onorevolmente è il Padova che ha pareggiato (0-0) sul sempre insidioso terreno palermitano. Che sia successo invece all'Alessandria, che se l'è prese secche (0-5) a Pescara, è un mistero. Tutti ormai, dopo le precedenti ottime prestazioni, giuravano sul «grigi» ed invece la cronaca della partita di ieri parla di una netta superiorità degli abruzzesi e di una scialba prova degli ospiti, presi in velocità degli avversari. Vogliamo credere fermamente in un autentico infortunio dell'Alessandria, imbattutasi in una squadra smaniosa di affermarsi; per questo concediamo agli uomini di Baloncierì la prova d'appello, certi che si riprenderanno prontamente, come ha fatto il Novara che ieri ha pareggiato (0-0) in casa del Pisa, dopo aver sfiorato la vittoria, impegnando a fondo la forte avversaria. L'Anconitana è andata inaspettatamente a vincere (1-0) a Udine e il Fanfulla ha stra battuto (5-0) l'incostante Mater dimostrando di esser in ascesa. (La Stampa – Mar, 09/11/1942)