Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1942/1943
Serie B
06-12-1942 - Giornata: 10 - Siena - Rino Daus


Siena AC - Alessandria US 4 - 2 (2 - 1)
RETI: 6. Polak M. [Si] , 8. Ulivieri S. [Si] , 69. Biagiotti A. [Si] 24. Lacelli F.[A], 47. aut. Bigando G.[A], 74. Orsi F.[A]

Alessandria US Moro Giuseppe, Pietrasanta Piero, Bigando Giovanni, Pietruzzi Mario, Viano Angelo, Pochettini Mario, Garbarino Carlo, Fibbi Arrigo, Lacelli Francesco, Novara Libero, Orsi Franco All.: Baloncieri Adolfo

Formazione avversaria
SIENA AC: Chellini; Montagner, Da Costa; Biagini, Del Gamba, Pellegatta; Polak, Civili, Biagiotti, Giangolini, Ulivieri. All.: Macchi Alberto

Arbitro: Da Broy Eugenio (Forlì)
Note
Angoli: 4-3. Terreno sdrucciolevole e pesante. Inizio gara ore 14:30

Commento
Il successo del Siena non ha richiesto troppa fatica. Già nel giro dei primi otto minuti i bianconeri avevano messo a segno i primi due palloni ponendo, col loro slancio iniziale, le più sicure premesse per la vittoria. La minaccia sotto la rete di Moro era pressante e continua e la difesa dei grigi doveva sostenere un lavoro pesante e affannoso. Si giocava da entrambe le parti senza tanti fronzoli stilistici, badando al solo, cioè a colpire più spesso il bersaglio, poco curandosi se lungo lo svolgersi delle azioni qualche vuoto affiorava e qualche incertezza metteva in pericolo le opposte reti. Così si può spiegare la mezza dozzina di gol totalizzata dalle due squadre che, col loro impegno e la loro volontà hanno creato un incontro combattuto alla garibaldina nel quale i momenti cruciali non sono stati pochi e le emozioni parecchie. Il Siena si è appigliato ancora oggi al suo «sistema»: terzino sinistro sull’ala, mediano sinistro sull’interno. I frutti, a stare al risultato, possono dirsi buoni. Senonché in qualche momento il dispositivo non si è mostrato troppo sicuro. È stato proprio in questo momento che l’attacco alessandrino ha potuto penetrare più agevolmente fra le maglie difensive dei bianconeri e creare situazioni critiche per Chellini. Va da sé che il portiere senese si è disimpegnato bravamente offrendo un paio di parate che hanno avuto del prodigio. Ed è stato il piccolo Orsi tra gli alessandrini che si è mostrato il più intraprendente e pericoloso facendo partire dal suo piede saettanti palloni. Dall’altra parte del campo il portiere Moro si è lasciato troppo spesso sfuggire il pallone di mano, colpa forse della fanghiglia che ricopriva il terreno e che rendeva la palla viscida. Infatti in ben tre gol dei quattro segnati dal Siena, Moro, dopo avere effettuato la parata, ha visto schizzagli dalle mani il pallone. Nel primo tempo Moro ha fermato un tiro fortissimo di Biagiotti, ma non è stato capace di trattenere la palla cosicché Polack è entrato ed ha segnato. Nella seconda rete centrata da Ulivieri, Moro si è trovato spiazzato; nella terza ancora una volta la palla gli è sfuggita, Bigando nella fretta di liberare l’ha spedita in rete. Nella quarta infine il pallone tirato da Ulivieri è scivolato nuovamente al portiere e Biagiotti riprendendo ha segnato. I tiri di Lacelli e di Orsi, che hanno fruttato i due gol all’Alessandria si sono infiltrati entrambi tra un groviglio di gambe trovando la via della porta senza che Chellini, ostacolato in entrambi i casi, abbia potuto intervenire. (Gino Mugnaini, «La Gazzetta dello Sport», 7 dicembre 1942) SPORT Siena-Alessandria 4-2 Anche a Siena i grigi hanno dovuto conoscere la sconfitta proprio quando il pareggio si era profilato probabilissimo in seguito alla netta supremazia di azioni che avevano obbligato i bianco-neri ad una strenua difesa. A far crollare le nostre speranze è scaturita un’autorete di Bigando che nel rimediare ad una difettosa presa di Moro ha fatto il giuoco dell’avversario. A Siena il portiere grigio ha avuto la sua giornata nera: dopo aver parato palloni difficilissimi si è lasciato sgusciare dalle mani la sfera di cuoio in modo da permettere agli avversari di approfittare per concludere. Occorre tener presente che Foglia non si è sentito in grado di scendere in campo ed è stato sostituito da Novara non assuefatto al posto di interno sinistro. Orsi ha confermato la bella precedente prova elevandosi tra i migliori in campo. Le reti sono state segnate da Orsi e Lacelli. («Il Piccolo», 12 dicembre 1942) RISULTATI: Cremonese-Pro Patria 0-0 Fanfulla-Brescia 1-1 MATER-Anconitana 4-0 (giocata il 5 dicembre 1942) Padova-Spezia 2-1 Palermo-Modena 1-0 Pescara-Napoli 3-1 Savona-Pisa 1-3 Udinese-Novara 4-1 CLASSIFICA: Pro Patria, Spezia 14; Padova 13; Anconitana, Brescia, Napoli, Pisa 12; Alessandria, Cremonese, Modena 10; Fanfulla 9; MATER, Novara, Palermo, Udinese 8; Savona, Siena 7; Pescara 6 Il punto sul campionato Dopo dieci giornate LO SPEZIA BATTUTO E RAGGIUNTO DALLA PRO PATRIA Il numero 10, evidentemente, non ha portato, fortuna ne’ alla vedetta della Serie A. ne’ a quella dei cadetti. Infatti, proprio nella stessa giornata — decima del torneo nazionale la capolista dei due campionati ha dovuto soggiacere alla, prima sconfitta della stagione., Si conclude cosi bruscamente la serie d'oro dello Spezia e si cancella 1'ultimo zero dalla classifica. La squadra allenata da Ottavio Barbieri, che aveva stupito per il suo comportamento in 9 giornate di combattuto torneo, è uscita infatti battuta ieri per 2-1 dall'inviolato campo del Padova. Risultato giusto? A. leggere le cronache dalla gara, disputatasi dinanzi ad una folla strabocchevole, ci direbbe di si. Lo Spezia al è difeso bene, giocando' una partita veemente e riuscendo a chiudere il primo tempo con la porta inviolata. I bianchi evidentemente puntavano al pareggio, ma nella ripresa il Padova, che pur si allineava in formazione di ripiego andava decisamente all'attacco e segnava una prima volta al 20' con Formentin; 5 minuti dopo lo Spezia pareggiava, ma verso la fine il piccolo Guarnieri realizzava la rete risolutiva dell'incontro. Condizioni dell'incontro La sconfitta della capolista in fondo non ci sorprende. Da qualche settimana l'undici di Costanzo non marciava più come un tempo; il pareggio ottenuto in casa contro il Fanfulla e quello successivo con la Mater avevano denunciato uno strano malessere nella bella compagine, che non «girava» più soprattutto all'attacco. Sembrava che essa avesse perduto .improvvisamente la fiducia in se stessa, si fosse afflosciata. In queste non felici condizioni è venuto l'incontro con il Padova, il primo veramente difficile della stagione per lo Spezia che finora, bisogna ricordarlo, non aveva affrontato i grossi calibri del girone. Il Padova, che gode ora piena salute dopo un inizio un po' incerto, ha naturalmente incontrato la vedetta con la precisa intenzione di cogliere la posta intera, anzitutto per i suoi interessi di classifica e poi per la soddisfazione di battere l'imbattuta vedetta. La sorte, come s'è visto, le è stata favorevole e il Padova, cavalcando il Napoli e l'Anconitana, balza ora al secondo posto della graduatoria, ad un punto di distacco dallo stesso Spezia e dalla Pro Patria che s'è affiancata proprio ieri alla capolista. Ecco, del resto, la classifica intera: Spezia, e Pro Patria p. 14; Padova 13; Pisa, Napoli, Brescia, Anconitana 12; Modena, Cremonese, Alessandria 10; Fanfulla 8; Novara, Udinese, Palermo, Mater 8; Siena e Savona 7; Pescara 6. Dopo il Padova, dunque, la piena citazione va alla Pro Patria che ha colto finalmente il frutto delle sue oneste fatiche issandosi la vetta alla classifica, posto dal quale abbiamo l'impressione assai arduo sarà smuoverla, anche se ieri contro la Cremonese (0-0), non abbia convinto molto. La, squadra di Bigotti va a gonfie vele: dove vuole arrivare? La sconfitta del Napoli Due altri risultati, dopo quello di Padova, hanno un tono sensazionale: Pescara-Napoli 3-1 e Mater-Anconitana 4-0. La partita di Pescara, a leggere i resoconti, possiede il crisma della perfetta regolarità alla vittoria degli ospitanti è pienamente meritata. Cosa sia successo al Napoli non lo sappiamo, ma certo la sconfitta è grave; abbiamo però netta l'impressione che, d'ora in avanti, bisognerà guardare campo della compagine abruzzese con maggior riguardo... Alla Mater, si direbbe, l'abbandono del sistema ha portato fortuna; non si capisce però la resa, discrezione, dell'Anconitana, che fino a qualche domenica mandava scintille... Le due squadre piemontesi vanno su e giù. Ieri, per esempio, erano nella fase negativa perché entrambe sé le sono prese secche: Udinese-Novara 4-1 e Siena-Alessandria 4-2. Non' è incoraggiante questa marcia a balzelloni ed occorrerà provvedere d'urgenza, il Savona non ha mantenuto le promesse fatte 15 giorni or sono contro il Novara e s'è visto violare il campo dal Pisa (3-1), incassando cosi in una settimana 7 gol. Bene il pareggio (1-1) del Fanfulla sul terreno del sempre incerto Brescia, pareggio che conferma la chiara ripresa della squadra di Munerati il Modena, infine, s'è fatto battere di stretta misura (1-0) dal Palermo; un risultato che, in fondo, depone favorevolmente sulle attuali condizioni del «gialli». (La Stampa - Mar, 07/12/1942)