Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1949/1950
Serie B
22-01-1950 - Giornata: 21 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Verona AC 0 - 1 (0 - 0)
RETI: 60. Tavellin G. [Ve]

Alessandria US Giorcelli Anselmo, Vitto Luigi, Scarrone Secondo, Arezzi Giuseppe, Bagliani Giuseppe, Cipolla Manlio Italo, Dania Dino, Albertelli Lanfranco, Rawcliffe Frank, Soffrido Luigi Vittorio, Sotgiu Pietro All.: Flatley Albert con D.T. Carcano Carlo

Formazione avversaria
VERONA AC: Lovo; Martinelli, Bosio; Frasi, Bosi, Tessaro; Benettoni, Tavellin, Sega, Pozzan, Facchin. All.: Piccioli Angelo

Arbitro: Picasso Antonio (Milano)
Note
Angoli: 6-3. Giornata fredda e grigia Inizio gara ore 14.30

Commento
LE TRASFERTE DEL SUD Partiti ieri i grigi per Catania Giorgi, Bussetti, Maivicini e Gabbiani fanno parie della comitiva - Assenti Arezzi, Giorcelli e Rawcliffe Dopo la pietosa partita giocata e perduta contro il Verona si è avuto in parte un giro di vite da parte dei tecnici alessandrini non disposti ad assumersi la responsabilità di un consesso di giocatori che n o n dedica alla partita la volontà e lo slancio che si notano in tutte le altre squadre clic scendono al Moccagatta. I risultati sono stati immediati e mercoledì contro il Modena l’Alessandria ha giocato al livello di una squadra di serie A. Ciò sta quindi a dimostrare che si tratta di mancanza di forza, di volontà più che della possibilità di degnamente figurare. Il Modena che tra le squadre di serie B va per la maggiore è rimasto superato in linea tecnica d all’Alessandria e solo la vera sfortuna ha fatto si che sul campo alessandrino la beffa togliesse al nostro pubblico la gioia di esultare dopo una partita giocata con grande impegno. Restano sempre le lacune tecniche di elementi che non sentono ancora totalmente lo spirito di dedizione, ma presto verrà il turno di nuovi giocatori, che anche giovani sapranno lottare per tutti i 90 minuti di giuoco con fiato ed entusiasmo. Ieri mattina sono partiti per Catania i giocatori grigi accompagnati dal rag. De Ricci in veste ufficiale. Flatley che è partito per Londra sarà di ritorno fra alcuni giorni e non è ancora accertato se Calcano potrà seguire i giocatori nel meridione (Andrea Canestri, Il Piccolo, 28/01/1950) Fitti banchi di nebbia poco prima dell’inizio delle ostilità, dileguatisi in seguito, così da permettere una certa visibilità. Al 30’ del primo tempo Frasi è uscito dal campo per una diecina di minuti in seguito a un duro scontro. Terreno alquanto pesante e sdrucciolevole. («Corriere dello Sport», 23 gennaio 1950) Sfiorata ad Alessandria l'invasione di campo VANI GLI ATTACCHI DEI GRIGI E RETE DEL VERONA: 0-1 Nessuno dei presenti – pochi coloro che avevano avuto il coraggio di affrontare il freddo della giornata ed i rischi di una sospensione per la nebbia piuttosto fitta – poteva certo immaginare all’inizio quale sarebbe stato l’esito delia partita; giocavano abbastanza bene i grigi, e le azioni manovrate a metà campo portavano applausi a scena aperta a Dania e Soffrido, i più intraprendenti. La manovra scaturiva facile, come facili si presentavano le occasioni per segnare. Ma a turno gli attaccanti alessandrini si incaricarono di sbagliare con tiri a lato o con… passaggi al portiere. Si susseguivano i calci d’angolo, si accendevano mischie in area, ma di concreto proprio nulla. Pareva che Rawcliffe non potesse sbagliare quando – eravamo al 20’ – si presentò tutto solo, palla al piede, a pochi metri da Lovo; incredibilmente l’occasione sfumò sul fondo; poco dopo lo stesso centrattacco depose in braccio al portiere un pallone cui Dania aveva dato i crismi della rete quasi fatta. Tentò allora il goal Arezzi, ma il suo tiro trovò la traversa. L’inizio della ripresa vide un risveglio degli ospiti, pochi passaggi in profondità di Tavellin, Sega e Pozzan ed il portiere Giorcelli dovette intervenire più volte. Al 15’ la rete decisiva: un rimando di Martinelli trovò Tavellin spostato a mezzo sinistro, la parabola del numero 8 veronese sorprese Giorcelli in contropiede e la palla si adagiò in rete. Mancava mezz’ora al termine, l’Alessandria non trovò lo spirito della riscossa; tutti, o quasi, i grigi erano ormai stanchi, e fu facile ai veneti garantirsi l’insperata vittoria. Per volontà degli ospiti l’azione stazionò per parecchio a metà campo, nella classica terra di nessuno dove i rischi sono pochi. Se qualche alessandrino puntava in area uscivano a turno Lovo, Martinelli e Bosi a dire di no. E non sempre l’ortodossia calcistica era regola nei salvataggi: ne fece le spese Cipolla a cinque minuti dal termine, atterrato al limite dell’area da un intervento falloso di Martinelli. L’arbitro – il milanese Picasso – decretò la punizione, ma il pubblico gridò a gran voce al rigore: qualcuno tentò la scalata alla rete di protezione, ma un nucleo d’agenti della «Celere» fece fallire la tentata invasione. Negli spogliatoi Giorcelli pianse a lungo. Non si dava pace per quel goal subito quasi di sorpresa. Proprio lui, il migliore dei grigi, non meritava la beffa di quel banale orrore. «A noi – disse – non è permesso sbagliare. La fortuna ci è nemica per abitudine». Forse aveva ragione. (Giulio Accatino, «Stampa Sera», 23 gennaio 1950) Che dire della partita odierna? Nessuna delle due squadre ha offerto qualcosa di pregevole. Gioco caotico e affannoso da una parte e dall’altra, reparti slegati, niente o quasi gioco d’assieme, nessun uomo che si sia staccato dal grigiore generale. Forse soltanto il blocco difensivo del Verona si è salvato, ma più per demerito dell’attacco alessandrino che per merito proprio. L’attacco grigio ha avuto nel primo tempo almeno tre sicure occasioni per segnare, ma non ha saputo sfruttarne neanche una, facendo fare un figurone a Lovo. Rawcliffe ha avuto tre volte sul piede il pallone da rete, e tre volte ha fatto un blando passaggio nelle braccia del portiere avversario. Non si sprecano impunemente occasioni simili, e al 15’ della ripresa Tavellin, su azione quasi del tutto personale, ha potuto tirare potentemente su Giorcelli, che riusciva a toccare il pallone, ma non a fermarlo. La sfera riceveva un tocco finale da Benettoni il quale però, non ha fatto che mettere l’accento ad una rete già fatta. È stata questa la rete che ha deciso della sconfitta dell’Alessandria, una sconfitta che potrebbe avere un peso molto grave, quando sarà l’ora di tirare i conti finali. Un pareggio sarebbe stato il meritato premio o piuttosto la equa punizione al gioco scadente delle due squadre. I grigi possono accampare sia un salvataggio molto fortunoso di Lovo che al 25’, a terra e già battuto, riusciva a mandare in angolo un tiro di Rawcliffe sia un tiro di Arezzi sulla traversa, al 36’ del primo tempo. Ma sono le reti fatte, quelle che contano. Malgrado la partita sia stata combattuta alla maniera forte, un solo incidente si deve lamentare: Frasi ha dovuto stare fuori campo dal 30’ al 35’ del primo tempo. L’arbitro non ha mai punito i falli in area e ciò ha indispettito il poco pubblico che ha manifestato energicamente e rumorosamente la propria disapprovazione. (Carlo Gallia, «La Gazzetta dello Sport», 23 gennaio 1950) RISULTATI: [19ª giornata] Prato-Spezia 1-2 (giocata il 18 gennaio 1950) [21ª giornata] Arsenaltaranto-Siracusa 2-0 Catania-Napoli 0-1 Cremonese-Livorno 5-0 Empoli-Spezia 1-0 Fanfulla-Brescia 1-2 Modena-Pro Sesto 6-0 Pisa-Vicenza 2-1 Prato-Spal 3-3 Salernitana-Reggiana 2-0 Udinese-Legnano 1-0 CLASSIFICA: Udinese 31; Brescia 29; Spal 28; Livorno, Napoli 27; Modena, Spezia 25; Cremonese 23; Legnano, Pisa* 22; Salernitana 21; Vicenza 20; Reggiana, Siracusa 19; Fanfulla, Verona 18; Alessandria* 17; Catania, Empoli 16; Prato 15; Arsenaltaranto 13; Pro Sesto 7. *: una gara da recuperare MARCATORI 14 gol: Bertoni Et. (Brescia), Brighenti R. (Modena), Masoni F. (Cremonese) 12 gol: Malavasi (Spezia) 11 gol: Colosio (Brescia), Conti U. (Livorno), Darin (Udinese), Goldaniga (Fanfulla), Micheloni (Siracusa), Pozzo (Spezia), Rawcliffe (Alessandria) 10 gol Ciccarelli (Spal), De Vito (Spal), Giorgetti (Salernitana), Quaresima (Vicenza), Tavellin (Verona) Il punto sul campionato Il rigore di Zorzi permise all’Udinese di sconfiggere il Legnano e di chiudere in testa il girone di andata con due punti di vantaggio sul Brescia che espugnò il campo del Fanfulla con Simatoc e Del Medico.Pari e spettacolo a Prato dopo la sfida con la Spal terminata con sei gol totali. Furono sei le reti inflitte dal Modena alla Pro Sesto, ultima in classifica. Colpo del Napoli in casa del Catania con la rete decisiva siglata da Krieziu. Di misura l’Empoli ebbe ragione dello Spezia: in gol Grosso, su rigore cosi come il Pisa del Vicenza. Sesta vittoria stagionale dell’ArsenalTaranto, penultimo, contro il Siracusa.