Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1949/1950
Serie B
29-01-1950 - Giornata: 22 - Catania - Cibali


Catania CC - Alessandria US 3 - 0 (0 - 0)
RETI: 71. Prevosti G. [Ca] , 87. Romani S. [Ca] , 89. Romani S. [Ca]

Alessandria US Giorgi Erino, Vitto Luigi, Scarrone Secondo, Bussetti Luigi, Bagliani Giuseppe, Cipolla Manlio Italo, Dania Dino, Albertelli Lanfranco, Pernigotti Luigi, Soffrido Luigi Vittorio, Sotgiu Pietro All.: Flatley Albert con D.T. Carcano Carlo

Formazione avversaria
CATANA CC: Goffi; Piram, Molon; Brondi (III) Dandolo, Messora, Fusco; Romani, Garavoglia, Pierini, Gavazzi, Prevosti. All.: Klein Stanislao

Arbitro: Valsecchi Luigi (Milano)
Note
Infortunati Cipolla [A] e Bagliani [A], passati nella ripresa alle ali. Angoli: 5-1. Spettatori: 14.000; incasso: 3.500.000 lire. Giornata soleggiata, terreno ottimo. Inizio gara ore 14.30

Commento
20’ del secondo tempo, le squadre sono ancora sullo zero a zero. L’Alessandria non pare voglia cedere alla pressione del Catania, che attacca a folate ma senza ordine. I rossazzurri vogliono vincere, ma la loro volontà di successo si traduce in una superiorità territoriale del tutto sterile. Al 20’, dicevamo, una punizione di Fusco fa spiovere in area un pallone: testa di Gavazzi e bersaglio sfiorato di poco. Questa sarà l’avvisaglia dell’attacco a fondo, infatti al 25’ il Catania passa con un’azione semplice e nitida. Garavoglia, ricevuto un dosato passaggio di Brondi, fugge sulla destra. Crossa stretto: interviene di corsa Prevosti e scaraventa in rete. L’Alessandria accusa il colpo: sfuma infatti d’un tratto la speranza di condurre in porto l’incontro sul doppio zero. Come se non bastasse, i grigi nel momento più delicato della partita, sono stati costretti a rivoluzionare le loro file per degli infortuni capitati a Cipolla prima e a Bagliani poi. Nelle file degli ospiti si propaga la stanchezza e il disordine, ed il Catania, che di minuto in minuto balza fuori fresco, si lancia nell’arrembaggio. Al 31’ Pierini manca una sicura rete, e al 37’ Giorgi sfoggia una mirabolante parata su un bolide di Fusco sotto la traversa. Al 42’ i rossazzurri segnano la seconda rete. È l’azione più bella della giornata. L’azione più bella della giornata. La palla viaggia da Prevosti a Pierini e da questi a Romani, che piomba come un falco in area e fulmina in rete. Passano due soli minuti e ancora Romani, con un’azione personale, entusiasmante, si libera di due avversari e, superato anche il portiere lanciatoglisi alla disperata sui piedi, segna la terza ed ultima rete della giornata. Proprio allo scadere del tempo, un calcio d’angolo battuto da Prevosti frutta quasi la quarta rete, ma Giorgi, lanciatosi a corpo morto sulla palla tagliatissima, le appioppa una sberla diabolica e la manda a picchiare sul montante. Ancora una puntata di Romani e Valsecchi dà il segnale di chiusura, suscitando sulle tribune un uragano di applausi. I novemila sportivi adunati sulle tribune del Cibali possono finalmente da libero sfogo alla loro esultanza per una vittoria a largo punteggio del Catania, una vittoria che gli sportivi sognavano da tanto tempo. Ma alla fine del primo tempo, ad onor del vero, nessuno avrebbe scommesso un soldo bucato su un 3-0 a favore del Catania. In questa prima metà dell’incontro, gli etnei si sono infatti limitati ad impostare le loro azioni di attacco poggiando sulle ali che, più veloci dei loro rispettivi avversari, hanno portato spesso lo scompiglio in area dei grigi. Via via che i minuti passavo si vedeva un’Alessandria assai diversa da quella del primo tempo, di riflesso un Catania assai più pronto ed intraprendente. Certo i piemontesi pagavano lo scotto di un primo tempo giocato alla diavola, senza risparmio di energie. Comunque il Catania venne fuori alla distanza e vennero anche le reti che abbiamo descritto. Il 3-0 costituisce una punizione troppo dura per l’Alessandria: due reti di scarto avrebbero meglio rispecchiato i valori in campo. Ciò diciamo in ossequio alla obiettività ed in relazione al fatto che i grigi hanno giocato metà della ripresa praticamente in 9 uomini. Tra gli ospiti sono emersi Sotgiu, Bagliani ed i due terzini. I locali tutti hanno fatto del loro meglio per assicurarsi il successo ed in particolare hanno fatto spicco Romani, Prevosti, Goffi, Piram e Mossora. Buono l’arbitraggio del milanese Valsecchi. (Carmelo Gennaro, «La Gazzetta dello Sport», 30 gennaio 1950) Giornata splendente di sole con terreno in ottime condizioni. Per incidenti occorsi casualmente a Cipolla ed a Bagliani, l’Alessandria rimaneggiava le sue file, assumendo per tutto il secondo tempo la seguente formazione: Giorgi; Vitto, Bussetti, Scarrone; Albertelli, Soffrido; Bagliani, Dania, Pernigotti, Sotgiu, Cipolla. Nel Catania un lieve incidente a Prevosti nell’azione del primo goal. L’incontro ci ha offerto nel suo insieme due diverse fisionomie di gioco. Ad un primo tempo condotto in prevalenza dai grigi alessandrini, nel quale il Catania si limitava solamente ad acchiappare mosche e il portiere Goffi salvava il risultato per la sua squadra, ha fatto seguito una ripresa di netta marca rossazzurra, supremazia che è tardata molto, però, a maturare e a dare i suoi frutti conseguenti. Sì è che il Catania ha avuto le idee annebbiate nella linea dei due mediani e delle due mezza ali, ragione per cui tutte le azioni di una certa consistenza dei catanesi si spegnevano sui piedi dell’attenta difesa piemontese, che, inutile dirlo, mirava alla divisione dei punti. Questo stato di cose durò all’incirca settanta minuti, senza che si addivenisse dalle due parti in causa ad un’azione di forza per scardinare le opposte difese e dare la zampata decisiva per assicurarsi i due punti vitali dell’accesa contesa. Accesa contesa senza dubbio di sorta, poiché le due squadre si trovano in quei bassifondi della classifica generale e tentano il tutto per tutto per risollevare ancora le residue speranze di permanenza nella serie cadetta. Fatto sì è che il Catania, approfittando del fatto che due infortuni casuali misero fuori combattimento due dei migliori grigi, Bagliani e Cipolla, e, approfittando principalmente del rivoluzionamento dei ruoli dell’intera squadra alessandrina, si fece più ardito in area di rigore piemontese e capì che la partita poteva essere sua. La vittoria del Catania prese aire pure dalla rinnovata lena di Brondi e Fusco, cui tennero dietro per conoscenza sia Garavaglia che Gavazzi. Accadde negli ultimi venti minuti che il quadrilatero rossazzurro ebbe via libera e Giorgi capitolò. («Corriere dello Sport», 30 gennaio 1950) IL CATANIA E LA SFORTUNA BATTONO L'ALESSANDRIA 3-0 La vittoria dei siciliani non è stata così facile come il risultato lascerebbe pensare: il primo tempo, infatti, si è chiuso sul doppio zero e solo nella seconda metà della ripresa, quando un incidente a Bagliani toglieva praticamente dalla lotta il forte mediocentro grigio, i catanesi riuscivano a passare. La prima rete veniva al 26’ ed era opera di Prevosti, il quale batteva Giorgi, ieri a difesa della rete piemontese, su passaggio di Garavoglia. Continuando nell’offensiva i padroni di casa ottenevano altri due goals sul finale della gara, entrambi grazie all’ala destra Romani, al 42’ ed al 45’. Buono l’arbitraggio di Valsecchi. Dell’Alessandria si sono distinti Bagliani, Scarrone, Albertelli, Dania e Sotgiu. («Stampa Sera», 30 gennaio 1950) Il finale doveva essere deleterio agli alessandrini. Già in altre occasioni i grigi hanno smarrito la strada buona proprio quando la gara si avviava verso il novantesimo minuto: con il Verona, per rimanere agli ultimi episodi del torneo, i piemontesi non seppero rimontare una rete subita al quarto d’ora della ripresa; con il Modena, ancora in vantaggio a dieci minuti dalla fine, si fecero raggiungere e superare. A dire il vero questa volta, a Catania, la situazione degli alessandrini è stata peggiorata anche da un doppio infortunio occorso a Bagliani e a Cipolla rimasti vittime di incidenti di gioco nel momento più cruciale della partita. La nuova sconfitta aggrava di molto la situazione dei grigi avviati dover lottare con il cuore in gola per evitare la retrocessione. Strana Alessandria! E chi avrebbe detto, dopo il brillante incontro con il Napoli (seconda gara di campionato) che l’undici in casacca grigia, una casacca che ha una splendida tradizione, si sarebbe trovata a dover fronteggiare una situazione di bassa classifica anche quest’anno? («La Gazzetta dello Sport», 31 gennaio 1950) Amare considerazioni vengono facili in cospetto dell’ultimo risultato dell’Alessandria, la sconfitta a Catania dove quattro squadre in tutto hanno, fino ad ora, perduto. Anche quest’anno la strada della squadra piemontese è risultata piena di ostacoli imprevisti. Si era pronosticato che il compito dei grigi nel torneo di quest’anno non dovesse essere duro come lo era stato l’anno scorso. Ma il pronostico è stato smentito dalla realtà e la squadra grigia è di nuovo al punto di doversi preoccupare di una possibile retrocessione. Non è facile dire quali siano le origini precise di questo incerto comportamento, né individuare le cause che ritardano la ripresa di una squadra considerata, sulla carta, all’altezza, se non delle primissime, certo delle buone squadre di Serie B. Potrebbe anche darsi che si trattasse solo di una lunga serie sfortunata, di tutto un susseguirsi di eventi contrari. («Tuttosport», 31 gennaio 1950) PERIPEZIE DEI "GRIGI" Dall’Etna Vesuvio tra incidenti, arrivi e partenze La squadra grigia se era stata sfortunata contro il Modena, ad otto giorni di distanza ha avuto la sorte maggiormente avversa ed infatti sul campo catanese a dieci minuti dalla fine le squadre erano ancora alla pari e solo l’uscita dal campo di Bagliani, che ha avuto un braccio fratturato, ha provocato lo schianto della nostra difesa in quanto Cipolla e Dania avevano già dovuto abbandonare il campo per contusioni e strappi muscolari. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 4 febbraio 1950) RISULTATI: Arsenaltaranto-Prato 2-1 Brescia-Spezia rinviata per neve Fanfulla-Siracusa rinviata per neve Modena-Legnano rinviata per neve Pisa-Verona 0-0 Pro Sesto-Napoli rinviata per neve Salernitana-Livorno 1-0 Spal-Empoli rinviata per neve Udinese-Reggiana 3-0 Vicenza-Cremonese rinviata per neve CLASSIFICA: Udinese 33; Brescia* 29; Spal* 28; Modena, Napoli, Livorno 27; Spezia* 25; Cremonese, Pisa, Salernitana 23; Legnano** 22; Vicenza* 20; Siracusa, Reggiana, Verona 19; Fanfulla, Catania 18; Alessandria 17; Empoli* 16; Arsenaltaranto, Prato 15; Pro Sesto* 7. : una gara da recuperare. *: due gare da recuperare. MARCATORI 15 gol: Bertoni Et. (Brescia), Brighenti R. (Modena) 14 gol: Masoni F. (Cremonese) 12 gol: Goldaniga (Fanfulla), Malavasi (Spezia), Pozzo (Spezia) 11 gol: Colosio (Brescia), Conti U. (Livorno), Darin (Udinese), Micheloni (Siracusa), Rawcliffe (Alessandria) 10 gol: Ciccarelli (Spal), De Vito (Spal), Giorgetti (Salernitana), Quaresima (Vicenza), Tavellin (Verona) Il punto sul campionato Quinta vittoria consecutiva per la capolista Udinese che si sbarazzò della Reggiana grazie alla doppietta di Zorzi e al gol di Farina ma il Brescia riuscì a rimanere nella scia dei friulani con la terza vittoria consecutiva ottenuta a spese dello Spezia. Terza posizione appannaggio della Spal che sconfisse, di misura, l’Empoli. Modena e Napoli continuarono il loro viaggio a braccetto tramite le vittorie rispettivamente contro Legnano e Pro Sesto. Poker di gol inflitto dal Brescia allo Spezia. Castaldo, con la sua rete, permise alla Salernitana di avere la meglio sul Livorno. Lo scontro salvezza di Taranto premiò l’Arsenal che riuscì a superare il Prato, agganciandolo al penultimo posto.