Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1949/1950
Serie B
19-02-1950 - Giornata: 25 - Brescia - Stadium


Brescia AC - Alessandria US 3 - 2 (2 - 1)
RETI: 3. Zambelli B. [Br] , 31. Bertoni E. [Br] , 55. Bertoni E. [Br] 40. Rawcliffe F.[A], 62. Rawcliffe F.[A]

Alessandria US Giorcelli Anselmo, Scarrone Secondo, Gabbiani Mario, Corradini Vittorio, Vitto Luigi, Bussetti Luigi, Grattarola Giuseppe, Piccione Andrea, Rawcliffe Frank, Dania Dino, Carelli Piero All.: Flatley Albert con D.T. Carcano Carlo

Formazione avversaria
BRESCIA AC: Castellini; Pugliese, Paolini; Trenzani, Mariani, Schiavi; Colosio, Simatoc, Bertoni Ettore, Cozzolini, Zambelli. All.: Senkey (I) Imre.

Arbitro: Piemonte Erminio (Monfalcone)
Note
Angoli: 6-1 Inizio gara ore 14.30

Commento
IL BRESCIA CAPOFILA DEI CADETTI DOPO IL SUCCESSO SUI GRIGI: 3-2 L’Alessandria (cinque titolari e sei riserve, per la cronaca, tutte sui venti anni) era appena entrata in campo che già si trovava in svantaggio. L’arbitro Piemonte – un pezzo d’uomo alto due metri, ricco di energia e di autorità – aveva concesso una punizione all’incirca da metà campo per un fallo di Gabbiani su Colosio; aveva tirato Pugliese su un groviglio di uomini asserragliati in area grigia e la testa di Zambelli, sbucata a tempo giusto, s’era fatta luce per insaccare senza sforzi eccessivi. Un’occhiata all’orologio: terzo minuto sì e no, la partita si metteva in regola con i pronostici e prometteva per i padroni di casa una messe abbondante di goal, da contare addirittura con il pallottoliere, usando, è inutile dirlo, palline del medesimo colore. Si vide allora Flatley, allenatore dei grigi, far cenno a Rawcliffe di spostarsi sulla sinistra, incitando insieme il resto della squadra con gesti energici. Fu un attimo, poi il registro mutò di tono: era incominciata la «carica dei vent’anni». Gli alessandrini si tirarono su le maniche e misero il piede sull’acceleratore, imponendo alla gara un ritmo velocissimo che, con il caldo proprio fuori stagione, parve l’invenzione più adatta per tagliar le gambe. Immaginatevi quei poveretti del Brescia, convinti d’esser sessi in campo quasi per una passeggiata, di fronte ad una cosi impensata valanga. Ressero bene (e non era facile, di sicuro) ma il bel gioco andò a farsi benedire: non all’accademia bisognava badare, ma al risultato! Qualche appassionato tenne a sottolineare con fischi il suo disappunto, senza tener troppo conto dell’avversario che era nato, così, quasi dal nulla, a far barriera contro gli azzurri: gli uomini di Vitto, d’accordo, non tendevano a costruire con eleganza, ma andavano per le spicce lo stesso: palloni lunghi e dietro di corsa. A ricordare i chilometri percorsi ieri, c’era da farsi venire in mente che Guglielmi, il marciatore alessandrino, s’alleni per fare fiato con le riserve dei calciatori grigi! Le azioni avevano il ballo di san Vito ed il fronte si rovesciava di minuto in minuto, creando ansie uguali per Giorcelli e Cappellini, i bresciani guardavano in campo, cacciavano di tasca un giornale, scorrevano la classifica: giunti, o meglio, scesi all’Alessandria, facevano un gesto stranito. Sembravano dire: sarà, ma non ci credo! E grigi e azzurri, sotto a darsi battaglia accanita, pari a pari, anche se gli uni lottavano per non diventare gli ultimi, e gli altri per riuscire i primi. Venne il secondo goal bresciano, al 36’, opera di Bertoni, per molti in fuori gioco, e s’attese allora il crollo degli ospiti. Ma passaron cinque minuti ed arrivò invece la risposta-lampo: l’aveva scritto con una galoppata di centometrista Grattarola e l’aveva firmata Rawcliffe, insaccando alle spalle di Cappellini. Due a uno sul finire del tempo e collezione tutt’intorno di visi inquieti. Ripresa: non cambia l’andamento di gara. Credono al 10’ gli azzurri di mettersi il cuore in pace quando Bertoni, da venti metri, inganna Giorcelli con un pallone peregrino, ma al 17’ s’accorgono che lo star tranquillo non è di questo mondo. Sono due difensori bresciani a balbettare fra di loro, giusto per lasciar libero Rawcliffe: l’inglese tranquillo non disdegna il regalo, prende il pallone e segna. Tre a due: la partita è aperta ad ogni sorpresa, tanto è vero che al 22’ i grigi non acciuffano il pareggio per un soffio, mentre, per la verità, al 27’ Zambelli ricambia la cortesia. Venti minuti finali in cui i «tecnici» stanno zitti: sul campo qualche «forza Brescia!» isolato e molti orologi consultati a ritmo meccanico, ogni secondo. Si sente la battaglia – leale, ma accesa – e il pubblico veramente sportivo con i suoi atleti, ammira lo sforzo dei «bocia» piemontesi. Alla fine è un urlo di gioia – moltiplicato per diecimila – all’annuncio della sconfitta dell’Udinese a Napoli. (Gigi Boccacini, «Stampa Sera», 20 febbraio 1950) È stata la partita degli scambi di «cortesie» e di regali fra i due centravanti. Una specie di botta e risposta. Segnava Bertoni, e pronto Rawcliffe a mettere in rete il suo pallone: ancora realizzava il bresciano ed ecco l’inglese battere Castellini per la seconda volta. Ma il duello fra i due centrattacco era stato preceduto dal gol di Zambelli in apertura di gioco e, non avendo più segnato Bertoni, Rawcliffe non ha potuto più dargli nuovamente la replica. La vittoria è così rimasta agli azzurri. Non è stato un incontro entusiasmante. La partita non ha offerto molto di buono nel primo tempo; si è elevata di tono, ma soltanto un po’, nella ripresa, quando gli azzurri hanno segnato la terza rete. Però fu breve momento. Poi è venuto il gol beffa di Rawcliffe, col quale si è chiusa la segnatura. L’Alessandria, mancante di ben sei titolari (Pietruzzi, Arezzi, Guaschino, Cipolla, Soffrido e Sotgiu), non ha sfigurato nel confronto con il Brescia: Rawcliffe, Gabbiani e Grattarola sono stati i migliori fra i grigi. I gol: al 3’, su punizione battuta da Pugliese, Zambelli segna di testa; al 36’ azione Colosio-Cozzolini, quest’ultimo allunga a Bertoni, che ancora di testa mette per la seconda volta in rete; al 41’ discesa alessandrina, sulla destra, tutta la difesa bresciana si sposta e Rawcliffe, libero, accorcia le distanze. Nella ripresa, al 10’, passaggio di testa di Simatoc a Bertoni, che con una staffilata da fuori area batte per la terza volta il portiere grigio. Al 16’ Mariani allunga a Castellini, che esce ma si lascia sfuggire la palla. L’accorrente Rawcliffe la mette in rete a porta incustodita. (Elio Sangiorgi, «La Gazzetta dello Sport», 20 febbraio 1950) Domani al Moccagatta, ore 15 ALESSANDRIA-PRO SESTO Rientrerà Cipolla - Soffrido operato di menisco La squadra grigia, che si distinse a Brescia, conta complessivamente 239 anni, una sessantina dei quali totalizzati dai bravi Vitto e Rawcliffe. Gli altri nove orsacchiotti (Giorcelli, Scarrone, Gabbiani, Corradini, Bussetti, Grattarola, Piccione, Dania e Carelli) si dividono i rimanenti 179 anni, il che vuol dire una media leggermente inferiore ai venti. («Il Piccolo», 25 febbraio 1950) RISULTATI: [20ª giornata] Legnano-Pisa 3-2 (giocata il 16 febbraio 1950) [22ª giornata] Brescia-Spezia 4-1 (giocata il 15 febbraio 1950) [25ª giornata] Cremonese-Spal 1-2 Fanfulla-Livorno 2-0 Legnano-Catania 4-3 Napoli-Udinese 1-0 Pro Sesto-Pisa 1-0 Reggiana-Prato 2-2 Siracusa-Modena 3-2 Spezia-Salernitana 1-0 Verona-Empoli 1-2 Vicenza-Arsenaltaranto 2-0 CLASSIFICA: Brescia 36; Udinese 35; Spal* 32; Napoli* 31; Legnano, Modena 30; Livorno 29; Spezia 28; Cremonese 27; Pisa 26; Siracusa, Vicenza 25; Fanfulla, Salernitana 23; Verona 21; Reggiana 20; Empoli, Alessandria, Catania 19; Prato 18; Arsenaltaranto 17; Pro Sesto 9. *: una gara da recuperare MARCATORI 17 gol: Bertoni Et. (Brescia), Brighenti R. (Modena) 16 gol: Goldaniga (Fanfulla) 15 gol: Rawcliffe (Alessandria) 14 gol: Masoni F. (Cremonese) 13 gol: Ciccarelli (Spal), Darin (Udinese) 12 gol: Malavasi (Spezia), Micheloni (Siracusa), Pozzo (Spezia), Tavellin (Verona) 11 gol: Colosio (Brescia), Conti U. (Livorno), Giorgetti (Salernitana), Quaresima (Vicenza) Il punto sul campionato Cambio della guardia in vetta alla classifica dopo venticinque giornate con Brescia che scavalcò l’Udinese battuta a Napoli con il decisivo gol di De Andreis. Subito a ridosso dei friulani la Spal che andò a vincere a Cremona. Gol, spettacolo, emozioni tra Siracusa e Modena con i siciliani che uscirono vincitori. Sette gol e palpitazioni nella vittoria del Legnano sul Catania: decisivo il gol di Porcelli. Di misura lo Spezia ebbe la meglio sulla Salernitana. Il risultato più sorprendente della giornata vide la Pro Sesto battere il Pisa. Il pareggio di Reggio Emilia consenti al Prato di staccare di una lunghezza l’ArsenalTaranto che perse a Vicenza rimanendo in penultima posizione.