Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1942/1943
Serie B
20-12-1942 - Giornata: 12 - Alessandria - Littorio


Alessandria US - Fanfulla AC 0 - 1 (0 - 1)
RETI: 26. Gallanti L. [Fa]

Alessandria US Roggero Secondo, Boschi Giuseppe, Pietrasanta Piero, Bigando Giovanni, Viano Angelo, Pochettini Mario, Garbarino Carlo, Fibbi Arrigo, Tossio Ferrero, Foglia Mario, Orsi Franco All.: Baloncieri Adolfo

Formazione avversaria
FANFULLA AC: Facchini; Cerri, Guagnetti; Spirolazzi, Antorri, Llambi; Coppa, Cattaneo, Gallanti, Bandirali (III) Mario Siro, Capra (II) Egidio. All.: Munerati Federico

Arbitro: Tassini Bruno (Verona)
Note
Espulso: 65’ Llambi [F]. Infortunato: 15’ Garbarino Angoli: 4-5. Spettatori: 2.500 Giornata di sole, terreno viscido Inizio gara ore 14:30.

Commento
Il riposo di domenica scorsa per la mancata partita di Palermo anziché giovare ai grigi è valso ad annebbiare le idee della difesa e dell’attacco. Dell’inconsistente gioco alessandrino hanno approfittato i bianconeri lodigiani i quali avevano iniziato con prudenza e, dopo 15 minuti di netto predominio alessandrino, visto che la squadra ospitante non sapeva rendersi pericolosa nelle azioni conclusive, passarono alla loro volta all’attacco appoggiando le azioni sulla sinistra dove Capra non aveva difficoltà a liberarsi di Bigando che giocava nel ruolo di mediano destro. Raggiunto il successo al 26’, il Fanfulla vide profilarsi l’affermazione e con un gioco arretrato dei due interni ebbe facile il compito di arginare le azioni avversarie, portando tuttavia ancora serie minacce alla rete di Roggero. Se da una parte il Fanfulla ha meritato la vittoria per l’accorgimento della tattica praticata, l’Alessandria ha cercato oggi, si può dire, la sconfitta con spostamenti che hanno avuto esito negativo. Si sapeva a priori che Tossio sul terreno fangoso si sarebbe trovato a disagio a condurre il quintetto ma, togliendolo da tale ruolo per sostituirlo con lo zoppicante Garbarino e con Foglia si è purtroppo favorito il disorientamento dei reparti. Nella retroguardia si sono avuti sbandamenti paurosi e Boschi, tornato dopo un lungo periodo di inattività, ha giocato più al rugbi che al calcio. Oggi, dopo l’incertezza che è costata la rete, si è comportato onorevolmente. Il migliore: Pietrasanta. Complessivamente i grigi sono stati lenti nel liberarsi della palla. Degno di elogio, tra i lodigiani, il trio difensivo che si è dimostrato saldo mentre la mediana ha portato le maggiori minacce all’attacco appoggiando le azioni su Gallanti e Capra. All’inizio predominio alessandrino e unica rovesciata di Arrigo. Rispondono gli ospiti con Gallanti che al 23’ solo nell’area di rigore, ostacolato dal fango, effettua il tiro quando Roggero gli è uscito incontro. Il pericolo è sventato, ma al 26’ Capra centra ancora, Gallanti è sulla traiettoria e colpisce la palla di teta realizzando nonostante l’uscita di Roggero, apparsa intempestiva. Nella ripresa nulla di notevole: disordinata pressione alessandrina tendente ad ottenere il pareggio, contrattacchi sempre pericolosi dei bianconeri, benché ridotti a dieci uomini per l’espulsione di Llambi; ancora negli ultimi minuti di gioco la squadra ospite minaccia la rete di Roggero. Al 15’ del primo tempo Garbarino è rimasto contuso; al 20’ della ripresa Llambi è stato espulso dal campo per gioco scorretto. Tossio ha giocato al centro, poi è stato spostato all'ala destra e all'ala sinistra. (Andrea Canestri, «La Gazzetta dello Sport», 21 dicembre 1942) LA SCONFITTA DI DOMENICA Nelle nostre note di sabato avevamo messo in guardia i grigi ricordando che, nonostante le cinque reti subite a Modena, il Fanfulla sui campi avversari e in terreni fangosi aveva ottenuto le sue migliori affermazioni. L’Alessandria ha incominciato da padrona per perdere gradualmente la sicurezza del giuoco, battuta da una rete che con maggior tempestività poteva essere evitata, si è lasciata dominare dall’orgasmo in modo incomprensibile; le belle trame di giuoco delle prime partite di campionato, le azioni a triangolo insegnate da Baloncieri lasciarono il passo ad azioni convulse prive di concetto costruttivo, ad inutili sgroppate individuali e purtroppo ad una latente incapacità di far viaggiare con speditezza la palla. Si sono avuti inoltre degli spostamenti che anziché portare giovamento servirono a mettere fuori posto i componenti il reparto d’attacco a tutto danno della più modesta intesa. È stato, concludendo, un incontro sfortunato che deve essere presto dimenticato dal pubblico ma sempre nella memoria dei giocatori se si vuole evitare la caduta dell’Alessandria in posizioni ulteriormente inadeguate. Tra i giocatori i migliori sono stati Pietrasanta, Pochettini ed Orsi; Fibbi pur lavorando molto ha fermato troppo le azioni del reparto. Foglia è stato l’ombra del decantato giocatore di classe. Tossio anziché migliorare continua a mettere in luce solo le sue qualità negative; Garbarino animato da buona volontà ma in condizioni precarie non ha potuto rendersi utile all’ala ed è stato di danno al centro. In difesa Boschi ha giocato il rugbi e Bigando è mancato di elasticità. («Il Piccolo», 24 dicembre 1942) RISULTATI: Cremonese-Pescara 2-1 MATER-Modena 1-1 (giocata il 24 dicembre 1942) Napoli-Savona 1-0 Novara-Palermo 3-1 Padova-Brescia 0-0 Siena-Pro Patria 3-0 Spezia-Anconitana 1-1 Udinese-Pisa 1-0 CLASSIFICA: Spezia 17; Pro Patria 16; Anconitana 15; Brescia, Napoli, Padova, Pisa 14; Modena 13; Cremonese, Novara 12; Fanfulla 11; Alessandria, MATER, Palermo, Udinese 10; Siena 9; Pescara 8; Savona 7 Il punto sul campionato Sempre novità fra i Cadetti UNA GIORNATA POCO LIETA PER LE DUE CAPOLISTE Battute la Pro Patria e il Pisa, costrette al pareggio Spezia e Padova, la classifica del cadetti ha subito altri scossoni e la fila si è allungata, provocando nuovi distacchi fra le 18 squadre. In testa lo Spezia è ritornato ad esser solo con 17 punti, seguito a quota 16 dalla Pro Patria, a 15 dall'Anconitana, a 14 da Pisa, Napoli, Padova e Brescia in un gruppo solo; seguono Modena, Novara e Cremonese con p. 12; Fanfulla con 11; Alessandria e Udinese con 10; Mater e Siena con 9; Palermo e Pescara con 8 e Savona con 7. E' da notare che Alessandria e Palermo hanno una partita in meno, così come Mater e Modena che ieri non hanno disputato il loro incontro a Roma. A oltre un terzo del campionato — siamo alla tredicesima giornata — si può constatare che, ad eccezione dello Spezia, tutte le altre squadre, chi più chi meno, hanno dato segni di non sapere «tenere» la massacrante andatura impressa al torneo e resistere validamente al colpi degli avversari... e della sorte. Porse mal come quest'anno il campionato di Serie B è apparso e appare strano e sorprendente, ricco di colpi di scena ad ogni domenica. Le ragioni di questo oscillante comportamento delle squadre le abbiamo già esposte ed esaminate, ma indubbiamente certi risultati superano ogni aspettativa e capovolgono ogni assennata previsione, urtando contro ogni logica, se della logica si può temer conto in un torneo calcistico. Morale, ora come ora nessun pronostico è possibile stillare (e non-sarebbe nemmeno prudente) sulle conclusioni del campionato, nè tanto meno fare dei nomi su quelle che potranno essere le promosse o le retrocesse. Atteniamoci quindi, In mancanza d'altro, al risultati della giornata, senza andare più in là, senza fare un passo di più. C'è già, anche cosi, materia per discutere parecchio. Vedete, per esempio, quella sconfitta per 3-0 della Pro Patria a Siena. Erano otto domeniche che i «tigrotti» non perdevano più, non solo, ma avevano condotto una marcia prodigiosa che il aveva portati fino al comando della graduatoria, fianco a fianco del massiccio Spezia. Tutti li ritenevano ormai lanciati, elettrizzati dalle affermazioni a serie, e Invece è bastato un modesto Siena, una compagine che manca di allenatore e tira avanti come può, per fermarli bruscamente. Voi crederete che a Siena sia successo qualcosa di straordinario. Neanche per sogno. Tutto è andato liscio; un'autorete di Boniforti (il secondo gol della partita) è stato forse d'unico episodio notevole dell'incontro che deve aver risvegliato bruscamente i bustesi dalla loro... lungimirante visione. Certi risultati,'si è detto, non si spiegamo, ma è cosi. Forse la doccia fredda servirà ai tigrotti» per riportarli alla realtà e per far pensare loro che il cammino non è sempre cosparso di rose. Idem per Udinese-Pisa, vinto dalla prima per 1-0. Anche qui erano di fronte un undici sicuro di sé, che filava indisturbato da quattro settimane, il Pisa, e un altro che Invece da qualche tempo dava segni evidenti di non trovarsi più a suo agio: l'Udinese. E' successo quel che vedete; le cronache parlano di una nuova formazione assunta dall'Udinese, formazione che ha permesso alla squadra friulana di «fare» finalmente del gioco. Sarà vero, ma il risultato non cessa dall'esser inatteso. Comunque attendiamo con fiducia alla prova la rinnovata Udinese. Altri risultati in parte inaspettati: Fanfulla-Alessandria 1-0; Padova-Brescia 0-0; Spezia-Anconitana 1-1. Il Fanfulla, a quanto apprendiamo, ha battuto per la prima volta l'Alessandria sul suo campo per la nera giornata del «grigi» schieratisi incompleti e che non hanno saputo imbastire una sola buona azione. Niente di Irreparabile per gli uomini di Baloncieri, ma certo la loro situazione in classifica non è delle più felici. Dal Padova, dopo l'amara disavventura di Ancona, si aspettava la pronta ripresa. Combinazione volle che la sua rabberciata prima linea cozzasse contro la poderosa difesa del Brescia, una delle più attrezzate del torneo, e per quanto dominasse non passò. Il risultato, tuttavia, torna a tutto onore delle «rondinelle» che stanno facendo collezione di incontri pari (tre in tre giornate successive). Sarà Interessante il Brescia-Spezia di domenica prossima. Le cose dette per il Brescia si possono ripetere per l'Anconitana, che ha tenuto validamente sul campo spezzino, confermando le sue qualità di intraprendenza. L'allenatore Mlgllavacca, evidentemente, sa far rendere ì suol uomini. Il Novara, battendo per 3-1 li Palermo, ha confermato di esser in netta ripresa. Ma attendiamo una prova ancora per giudicarlo. Il Savona invece, battuto In casa dal Napoli (0-1), sta assai male; non sappiamo se saprà risollevarsi... a tempo. Regolare il 2-1 di Cremonese-Pescara. (La Stampa - Mar, 21/12/1942)