Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1942/1943
Serie B
27-12-1942 - Giornata: 13 - Alessandria - Littorio


Alessandria US - M.A.T.E.R. Roma 3 - 1 (2 - 1)
RETI: 20. Foglia M.[A], 25. Foglia M.[A], 72. Viano A.[A] 16. Pieri (III) M. [M.]

Alessandria US Roggero Secondo, Bigando Giovanni, Pietrasanta Piero, Pietruzzi Mario, Viano Angelo, Gatti Mario, Rosso Angelo Triestino , Fibbi Arrigo, Foglia Mario, Varona Pietro, Orsi Franco All.: Baloncieri Adolfo

Formazione avversaria
M.A.T.E.R.: Zenaro; Manfredini, Pieri (II) Nicola; Longobardi, Bernardini, Battioni; Pisani, Lombardi, Rossi Levi Luciano, Pieri (III) Marcello, Giovannini. All.: Migliorini Mario e Bernardini Fulvio

Arbitro: Goracci Alfiero (Firenze)
Note
Espulso: 60’ Pieri II [M]. Infortunato: 54’ Foglia [A] Angoli: 5-1. Spettatori: 3.000 Giornata gelida, terreno viscido Inizio gara ore 14:30. Il tabellino del «Littoriale» riporta come terzino destro nella MATER Glauco, «La Gazzetta dello Sport» Manfredini.

Commento
La ripresa dell’Alessandria è stata immediata e ne ha fatto le spese la MATER, anche se, come il Fanfulla, è riuscita per prima a mettersi in vantaggio. Le assenze tra i grigi di Pochettini, Tossio e Garbarino sono state rimediate egregiamente da Baloncieri: la riserva Gatti ha esordito in modo lodevole; ottimi Pietruzzi e instancabile Viano. Così composto, il reparto di retroguardia è apparso sicuro e costruttore. All’attacco l’innesto di Rosso ha portato chiarezza d’idee. Fra i romani si è notata una eccessiva apatia in diversi giocatori, i quali non hanno saputo trarre dall’esempio dell’esempio dell’anziano Bernardini la volontà di difendersi con doveroso impegno. Si è avuto così una onorevole partita della mediana, qualche sgroppata di Rossi e Pigli, ma come squadra la MATER è mancata alla prova. Infatti messasi in vantaggio al 17’ non ha saputo insistere sullo slancio. La rete di Piglieri trovò i romani paghi del bel gesto e incapaci di reagire all’offensiva avversaria. Pieri II, Longobardi, Bernardini e Rossi sono stati i migliori. Dopo un inizio di marca alessandrina su punizione tirata da Bernardini, Piglieri con un tiro trasversale sorprendeva Roggero. Bel tiro di Arrigo deviato in angolo al 20’ su centro di Rosso, Foglia da pochi metri tira, Battioni interviene, tocca la palla senza evitare la marcatura. Al 45’, su calcio di punizione tirato da Viano, Foglia rovescia in porta, Zenaro effettua la parata, ma la palla sfugge e finisce in rete. Nella ripresa le squadre sono ridotte a dieci uomini per l’uscita di Foglia al 25’ e l’espulsione di Pieri. Al 15’ aumenta il ritmo delle azioni, l’Alessandria sciupa facili occasioni con Orsi e Arrigo e al 27’, su calcio d’angolo tirato da Rosso, Viano di teta segna magistralmente la terza rete. All’ultimo minuto Arrigo, solo davanti al portiere commette una papera. Al 9’ della ripresa Foglia causa uno stiramento muscolare ha dovuto lasciare il campo e al 15’ Pieri II è stato espulso per indisciplina. (Andrea Canestri, «La Gazzetta dello Sport», 28 dicembre 1942) La compagine grigia è stata completamente rimaneggiata, e specialmente all’attacco, privo di Garbarino e Tossio, mentre Pietruzzi e Gatti hanno sostituito nella mediana gli assenti Vitto e Pochettini. I romani mancavano del centromediano Celestini: al suo posto ha giocato Bernardini. La fisionomia delle due contendenti è apparsa pertanto alterata, per tali forzati rimaneggiamenti, e la qualità del gioco svolto non è stata in verità pregiata. Dopo un’iniziale scorribanda degli alessandrini in campo romano, Bernardini sospinge i suoi all’attacco. La MATER insiste, e al 16’ ottiene un calcio di punizione. Il pallone è calciato magistralmente da Bernardini, che invia giusto a Piglieri [sic], il quale sferra nell’angolo sinistro della rete dei grigi. Roggero interviene tardivamente. Pronta reazione dei grigi, che ottengono due calci d’angolo contro la MATER. Sul secondo di essi si sviluppa una mischia, che viene risolta da Foglia favorevolmente. Il pareggio è così conquistato. Nuovi vigorosi attacchi di Orsi, Rosso e Foglia, a cui fanno riscontro tiri inconcludenti di Rosso, Piglieri [sic] e dello stesso Bernardini, trasportato sovente dal suo entusiasmo e dallo spirito agonistico fra gli attaccanti. A un minuto dal riposo, su calcio di punizione da una trentina di metri effettuato da Viano, lo stesso Foglia sferra un potente tiro rasoterra; Zenaro blocca, ma la palla gli sfugge, e il secondo punto è così segnato. Nella ripresa al 7’ Foglia è duramente colpito alla gamba sinistra e viene portato fuori a braccia, per non più rientrare in campo. Al 15’ l’arbitro espelle Pieri per scorrettezze. Ristabilito così l’equilibrio fra i contendenti, i più attivi sono ancora gli alessandrini, che premono in campo avversario e dopo ripetuti vani tentativi conquistano il loro terzo punto al 27’. Quarto calcio d’angolo contro la MATER, magistralmente tirato da Rosso, pronto scatto di Viano, che di testa segna il terzo punto, mentre Zenaro spostato all’angolo opposto non tenta neppure la parata. Varona segna ancora al 36’, ma il punto viene annullato per fuorigioco. I romani, incitati dalla voce e dall’esempio di Bernardini che si prodiga fino all’estremo, ritentano ancora saltuariamente la via del gol, ma inutilmente. A tratti Orsi e Varona giungono fino a stretto contatto con Zenaro, ma i loro tiri deboli finiscono nelle mani dell’estremo difensore. All’ultimo minuto i grigi sono in angolo, e su quest’ultimo, inutile tentativo si chiudono le ostilità. («Il Littoriale», 28 dicembre 1942) SPORT L'Alessandria a Padova L’Alessandria, come avevamo previsto, si è prontamente ripresa dalla mediocre partita contro il Fanfulla, regolando con autorità la volitiva squadra di Bernardini. L’inizio dell'incontro non è stato felice perché i romani in un contrattacco fortunoso riuscirono per primi a segnare, con un tiro convergente dell’interno destro. 1 grigi non si impressionarono, non si disunirono, la volontà di vittoria che animava i componenti la squadra fece sì che prima dello scadere del 45’ due palloni, manovrati da Foglia, varcassero la rete romana. Nella ripresa Viano aveva l’onore di consolidare il punteggio girando di testa magistralmente in rete un pallone calciato da Rosso su calcio d’angolo. Il ritorno di Bigando a terzino, la sicurezza di Pietrasanta, la bella prova di Pietruzzi, il felice esordio di Gatti al posto di Pochettini, consolidarono il rendimento del sestetto di retroguardia e Viano egregiamente coadiuvato ha potuto emergere rendendosi utile all’attacco. Tra gli avanti il rientro di Rosso, in perfetta forma, ha dato tono alla partita anche se Fibbi si è dimenticato del suo compagno di destra. Foglia al centro, pur prodigandosi, si è dimostrato fuori posto. Volonteroso Varona ed in declino Orsi, il quale dimenticando troppo presto gli insegnamenti dell’allenatore, ha lasciato affiorare i suoi difetti che consistono nel voler tenere troppo la palla e cercare il contatto dell’avversario prima di risolvere l’azione. («Il Piccolo», 2 gennaio 1943) RISULTATI: Brescia-Spezia 3-2 Fanfulla-Novara 3-1 Modena-Padova 2-0 Napoli-Anconitana 1-0 Pescara-Udinese 2-2 Pisa-Siena 4-1 Pro Patria-Palermo 1-0 Savona-Cremonese 1-0 CLASSIFICA: Pro Patria 18; Spezia 17; Brescia, Napoli, Pisa 16; Anconitana, Modena 15; Padova 14; Fanfulla 13; Alessandria, Cremonese, Novara 12; Udinese 11; MATER, Palermo 10; Pescara, Savona, Siena 9 Il punto sul campionato Nella Serie B LA PRO PATRIA E' RIMASTA SOLA AL COMANDO DEL GRUPPO Altro cambiamento di scena in testa alla classifica. Dopo due settimane di buona compagnia e un fugace ritorno dello Spezia al comando otto giorni or sono, ieri le posizioni si sono invertite: la Pro Patria è balzata sola al comando del gruppo lasciandosi alle spalle, staccato di un punto, lo Spezia, battuto dal riso/gente Brescia. Dopo le due protagoniste di questo scorcio di campionato seguono, in Statone serrato, Pisa, Napoli e Brescia che delle vedette rappresentano attualmente le avversarie più pericolose e dirette. Cosi, dopo ben 10 giornate, lo Spezia deve abbandonare quel posto di vedetta che aveva onorevolmente tenuto fin qui. E' questo il fatto straordinario della tredicesima giornata del torneo dei cadetti, Effettivamente già da qualche settimana, la squadra guidata da Barbieri non aveva più dimostrato la sicurezza e diremo quasi la spavalderia di un tempo. Dopo la prima sconfitta della stagione subita a Padova, gli aquilotti avevano si tenuto la loro posizione, ma denunciando qua e la qualche debolezza. Quest'impressione si era avuta anche domenica scorsa, quando essi, fra le mura casalinghe, dovettero dividere la posta con l'Anconitana. Ora è venuta la sconfitta (3-2) di Brescia. Niente di irreparabile, intendiamoci, per la ex-capolista tanto più che la nuovissima vedetta non sembra essere anch'essa nelle migliori condizioni. Ma risulta che sul campo delle «rondinelle» i bianchi sono apparsi piuttosto assai sfocati, offrendo per lunghi tratti della partita un gioco caotico e disordinato dinanzi invece alle ordinate ed efficaci azioni degli avversari. Che la squadra spezzina denunzi lo sforzo prodigioso compiuto fin qui? E' anche possibile, ma noi crediamo in un fenomeno passeggero. Più che in un'eventuale crisi spezzina, noi siamo propensi a credere invece... in una grande ripresa del Brescia. Il valore di una vittoria La cronaca della partita parla, infatti, di -una luminosa giornata delle rondinelle, che, tra l'altro, hanno subito uno del due gol su rigore (c'è da notare, però, in compenso, che lo Spezia ha giocato tutta la ripresa in 10 uomini per l'espulsione di Casigliano). Il Brescia, ricordiamocelo, da quattro giornate non perdeva più e, sebbene abbia infilato una serie di pareggi, ha saputo lentamente farsi luce e soprattutto convincere i suoi sostenitori. Ieri, a coronamento di questo suo felice periodo, ha colto una schietta vittoria sulla vedetta e noi gliene diamo pieno merito, convinti che saprà fare ancor meglio. La sua posizione in classifica è ottima e tutte le speranze non sono perdute. Un altro risultato che merita dove la locale squadra ha battuto (1-0) l'Anconitana interrompendo cosi sul più bello la marcia ascensionale di quest'ultima. Il risultato è notevole perché dimostra che la compagine azzurra, dopo le recenti vicissitudini derivanti in gran parte da avvenimenti contingenti, ha ritrovato la fiducia in se stessa e il suo normale ritmo di gioco. Le stesse considerazioni, almeno per quanto riguarda rendimento di squadra, si devono fare per l'Alessandria, vincitrice (3-1) della Mater da quattro .giornate imbattuta e per il Modena che ha battuto (2-0) uno sconfortato Padova. L'Alessandria e il Novara L'Alessandria ha vinto in virtù di un grande impegno perché si è trovato di fronte una squadra decisa a difendere a fondo le sue possibilità, una squadra cioè che non ha lesinato nei colpi duri e nel gioco pesante subendo l'espulsione ai un giocatore — Pieri — e la ammonizione di alcuni altri. Tuttavia i «grigi» non si sono smontati e grazie alle prodezze del loro Foglia e Viano hanno conseguito un successo prezioso. Siamo sempre il però. La squadra fa l'altalena e un po' va in alto e un po' in basso. Occorre maggiore continuità perché cosi non si va avanti. Lo stesso discorso facciamo al Novara, ieri battuto (1-3) dal Fanfulla, altro esempio, di discontinuità. La posizione in classifica delle due unità piemontesi non è per ora preoccupante, ma potrebbe diventarlo a breve scadenza. Al Modena, invece, vanno tutti gli elogi per il successo sullo strano Padova, un successo significativo perchè dice che la squadra di Girani è finalmente sulla buona strada dopo una lunga crisi di rendimento. La vedremo volentieri domenica sul campo dello Spezia. Però il Padova, dopo la disavventura di Ancona, non è più quello di prima. Da notare la magra vittoria (1-0) della Pro Patria sul Palermo dopo una partita mediocre però i bustesi sono in testa ed abbiamo l'impressione che sarà difficile smuoverli — e la pronta ripresa del Pisa che ha largamente battuto (4-1) uno sconclusionato Siena. Il Savona è ritornato alla vittoria (1-0) sulla Cremonese; è già qualcosa ma bisogna insistere. Buono il pareggio (2-2) dell'Udinese a Pescara. (La Stampa - Mar, 28/12/1942)