Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1942/1943
Serie B
24-01-1943 - Giornata: 17 - Alessandria - Littorio


Alessandria US - Brescia AC 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 57. Lacelli F.[A]

Alessandria US Roggero Secondo, Bigando Giovanni, Pietrasanta Piero, Ghidini Ferruccio, Viano Angelo, Pietruzzi Mario, Garbarino Carlo, Fibbi Arrigo, Lacelli Francesco, Varona Pietro, Orsi Franco All.: Baloncieri Adolfo

Formazione avversaria
BRESCIA AC: Olivieri; Geigerle, Petermann; Albini, Perazzolo, Mariani; Calzolai, Martelli, Morini, Romanini, Rebuzzi (II) Italo. All.: Bánás József

Arbitro: Bernardi Giorgio (Bologna)
Note
Espulsi: 77’ Garbarino [A], Varona [A] e Perazzolo [B] Rigori sbagliati: 30’ Calzolai [B, parato], 44’ Viano [A, parato] Angoli: 5-6 Giornata di sole, terreno fangoso Inizio gara ore 14:30

Commento
Giornata di sole, terreno pantanoso in particolare nelle aree di rigore. Due calci di rigore parati dai portieri, in uno scontro Bigando ha riportato una lacerazione al sopracciglio destro. Al 32’ della ripresa sono stati espulsi per indisciplina Perazzolo del Brescia, Garbarino e Varona dell’Alessandria. Partita scorbutica: le sviste del direttore dell’incontro sono state frequenti e, dopo avere concesso senza troppo meditare un rigore a favore del Brescia al 30’ del primo tempo (per fortuna parato da Roggero) compensava questa eccessiva punizione al 44’ concedendo anche all’Alessandria un rigore tirato malamente da Viano e parato da Olivieri. Nel corso della partita Perazzolo si fece… ammirare per varie cariche di eccessiva rudezza e al 22ì la reazione di Garbarino provocava l’espulsione dei giocatori sopracitati. Le squadre hanno dimostrato di equivalersi, più minacciosa l’Alessandria, anche se i suoi avanti Varona e Lacelli hanno sciupato facili occasioni da rete. Meno volitiva, ma più quadrata, la squadra bresciana che ha avuto il torto di voler insistere su azioni al centro sopra un terreno pressoché impraticabile. La retroguardia dell’Alessandria ha giocato una grande partita, ad eccezione di Pietruzzi che non riusciva a passare la palla quando, spinta dall’azione, scendeva in linea con gli avanti. Volenterosi fino all’esaurimento i componenti il quintetto d’attacco. Roggero, Bigando e Ghidini sono stati tra i migliori. Tra gli azzurri si è notato un buon collegamento tra difesa e mediana mentre l’attacco ha giocato sovente senza l’ausilio pronto della linea di sostegno. Albini, Calzolai e Morini sono stati i più attivi; Martelli e Rebuzzi incerti nelle fasi conclusive. L’Alessandria inizia contro sole e gli azzurri ne approfittano per costringere gli avversari tre volte in angolo nei primi 15’. Il gioco staziona a metà campo; Olivieri para un tiro di Arrigo e Morini risponde rovesciando a fil di palo. Superiorità bresciana a stento contenuta dalla difesa alessandrina. Al 30’ Calzolai su rigore tira alto e forte e Roggero para. Al 44’ è concesso un rigore a favore dell’Alessandria: tira Viano e Olivieri para con facilità. Nella ripresa l’Alessandria migliora il gioco ma sciupa facili occasioni per la inesperienza di Orsi e Lacelli; al 12’ corona il suo comportamento con un passaggio in profondità di Bigando a Garbarino, fuga magnifica dell’ala destra e centro, Lacelli di testa manda in rete imparabilmente. (Andrea Canestri, «La Gazzetta dello Sport», 25 gennaio 1943) Domani alle ore 14.30 I "CANARINI" DEL MODENA AL CAMPO DEL LITTORIO La vittoria di Ancona ha avuto una conferma domenica scorsa al Campo del Littorio ove anche il Brescia, forte e pericoloso, è stato battuto dopo una partita interessantissima. L’incontro è stato messo in pericolo dall’insufficiente arbitraggio di Bernardi, il quale concedeva calci di rigore con eccessiva facilità. La bravura di Roggero, che ha parato il rigore tirato da Calzolai, è valsa a salvare la partita. Si è avuto comunque un po’ di cronaca nera ad un quarto d’ora dalla fine, conclusasi con l’espulsione del bresciano Perazzolo e degli alessandrini Garbarino e Varona. Tutta la squadra grigia ha giocato con ammirevole slancio e sopperendo con la forza di volontà alle incertezze ed all’inesperienza dei giovani attaccanti. Il terreno fangoso ha reso estremamente difficile il gioco nelle aree di rigore. Deplorevole il contegno di Arrigo che non ha voluto tirare il calcio di rigore in seguito all’ordine di Baloncieri. Viano che lo ha sostituito si trovava in quel momento esausto dalla fatica ed il tiro fu facile presa da parte di Olivieri. («Il Piccolo», 30 gennaio 1943) RISULTATI: Cremonese-Palermo 2-0 Fanfulla-Savona 3-0 MATER-Pescara 1-2 Modena-Napoli 3-0 Novara-Anconitana rinviata al 3 febbraio 1943 Pisa-Padova 1-2 Pro Patria-Spezia 1-1 Udinese-Siena 3-1 CLASSIFICA: Spezia 24; Pro Patria 22; Pisa 21; Modena, Napoli, Padova 20; Brescia, Cremonese 18; Anconitana, Alessandria, Fanfulla 16; Novara, Udinese 15; Palermo 14; Pescara* 13; Savona 12; Siena, MATER 11. : una gara da recuperare Il punto sul campionato I cadetti a mezza strada SPEZIA E PRO PATRIA DEGNE L’UNA DELL’ALTRA Fine del girone d'andata dei cadetti. Dopo diciassette giornate di torneo la situazione delle diciotto squadre si presenta cosi in classifica: Spezia p. 24; Pro Patria 22; Pisa 21; Modena, Padova e Napoli 20; Brescia e Cremonese 18; Anconitana, Fanfulla e Alessandria 16; Novara e Udinese 15; Palermo 14; Pescara 13; Savona 12; Siena e Mater 11. Anconitana, Novara, Pescara e Siena hanno giocato una partita in meno. Lo Spezia, la grande rivelazione di questo campionato, è riuscito cosi a terminare al comando la prima parte del torneo. Nemmeno la seconda visita in casa della sua rivale più diretta è servita a scalzarla dalla sua posizione che l'incontro di ieri con la Pro Patria è terminato giustamente alla pari 1-1. Giustamente, perché le cronache dell'attesa e contrastata partita, che ha richiamato in massa i tifosi bustesi, parlano di un perfetto equilibrio di gioco e di azioni. Se lo Spezia ha dominato In pura linea tecnica, la Pro Patria, dal canto suo, è apparsa più agile e più veloce. Ad un gol realizzato dai bianchi al 5° minuto di gioco i bustesi hanno risposto con un altro di Castelli quattordici minuti dopo. E il risultato non è più mutato. Degne l'una dell'altra, dunque, E degne del posto che occupano. Entrambe, per intanto, si fanno notare per il minimo numero delle reti subite: 12 per la P. Patria e 14 per lo Spezia, numero che è 11 più basso di tutto il girone. Segno di difese forti, quadrate, invalicabili. Lo Spezia poi si vanta anche del più elevato numero delle reti segnate (38), numero che, è vero, vanta pure il Fanfulla ma però con ben 32 reti al passivo! Lo Spezia infine detiene il maggior numero di vittorie (9) e il minimo di sconfitte (2). Come si vede, ci troviamo di fronte a due compagini che meritano ampiamente, ripetiamo, il posto che occupano in graduatoria. Entrambe, attraverso una serie di partite durissime e di continui attacchi da parte di avversarie che vedevano in loro il bersaglio preferito, hanno palesato una eccezionale saldezza In ogni reparto, accoppiata ad una duttilità ed un'agilità rimarchevoli Dietro di loro, quattro altre squadre avanzano le stesse pretese pur non avendo dimostrato finora di saperle mantenere: Pisa, Padova, Modena e Napoli. Le due prime si sono incontrate ieri, come le due ultime, e il risultato, in entrambi i casi, ha avuto qualcosa di sensazionale. Il Padova ha infatti violato 11 campo pisano battendo la rivale per 2-1; il Modena ha avuto ragione del Napoli per 3-0. Quel che è successo a Pisa è chiaro. Il Padova ha segnato le sue due re,ti, per merito di Sacco, nel primo tempo, vedendosene annullata una terza dall'arbitro Galeati (tanto nomini ) per fuori gioco. Nella ripresa, ben. che privato di un giocatore: Chino, espulso per scorrettezze, ha resistito al ritorno offensivo dei nero-azzurri portandosi, via un risultato prezioso. Morale: il più forte in campo è stato l'undici veneto. Il discorso fatto per il Padova vale anche per il Modena che s'è ripreso in pieno e fila ora a gonfie vele. Ieri i canarini sono riusciti a battere cosi nettamente il pur forte Napoli anche giocando quasi tutto l'incontro in dieci uomini e cioè privi di Banfi, espulso dall'arbitro in seguito agli incidenti che hanno costellato un po' tutta l'accanita partita. Segno di una sicurezza di impianto che depone a tutto favore dell'undici di Girani. Ma che cos'ha il Napoli ? Altro risultato che non manca di sorprendere è quello ottenuto dall'Alessandria sul Brescia (1-0). L'Alessandria ha ritrovato evidentemente l'antico spirito garibaldino e gioca come mai ha giocato. Ma cosa pensate del Brescia? Vittima di una crisi? Sospeso al 16’ del primo tempo l'incontro Novara-Anconitana (0-0), gli altri incontri della giornata si sono cosi conclusi: Udinese-Siena 3-1; Cremonese-Palermo 2-0; Fanfulla-Savona 3-0 e Pescara-Mater 2-1. (La Stampa - Mar, 25/01/1943)