Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1942/1943
Serie B
14-02-1943 - Giornata: 20 - Novara - Littorio


Novara AC - Alessandria US 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 36. Nardi [No]

Alessandria US Roggero Secondo, Bigando Giovanni, Pietrasanta Piero, Vitto Luigi, Viano Angelo, Ghidini Ferruccio, Orsi Franco, Fibbi Arrigo, Lacelli Francesco, Foglia Mario, Opisso Gianbattista All.: Baloncieri Adolfo

Formazione avversaria
NOVARA AC: Milanesi; Galimberti, Rosetta; Grazioli, Villa, Baira; Nardi, Pombia, Villari, Versaldi, Vaglio. All.: Hajós Árpád

Arbitro: Viarengo Giovanni (Asti)
Note
Angoli: 5-4 Giornata primaverile, terreno un po’ fangoso

Commento
Una partita da dimenticare in fretta. Mai visto giocare così male da due squadre come nell’incontro odierno. Non parliamo di campanile: neppure… un birillo c’era oggi di mezzo. Colpa di entrambe le squadre i cui componenti non hanno certo dato la impressione di formare un blocco organico ma si sono persi in azioni sporadiche mai precise, mai limpide. Siamo, purtroppo, molto distanti da quello che il pubblico s’attendeva, da quello che il pubblico ricorda del passato dei due undici. Una volta un incontro grigi-azzurri era impronta di combattività, di accanimento, di bel gioco (ed il pubblico non va molto lontano nei ricordi: basta pensare all’incontro scintillante dell’andata per masticar amaro dopo l’odierno): stavolta è stato tutto il contrario. Dell’Alessandria nessuno è emerso nettamente salvo, ma raramente, Orsi e qualche volta Vitto. Il resto ombra ingrigita ancor più dal gioco farraginoso del centromediano dal quale non è mai scoccato alcunché di bello. Del Novara il migliore assoluto Villa, l’unico che effettivamente abbia dato a vedere come si gioca al calcio, seguito a pochissima distanza dal trio estremo (sempre bei colpitori i terzini ma abusanti del gioco di testa, ottimo Milanesi autore di quattro parate di vera classe: se continuerà così non vi sarà da rimpiangere più alcuno). Baira che rientrava dopo lunga assenza ha disputato una onesta partita, e così pure Grazioli seppure di un tono al di sotto dei suoi due compagni di linea. All’attacco solo l’ala destra ha fatto qualcosa – tra l’altro è stato pochissimo servito –, fuori fase tutti gli altri. Ma, ripetiamo, quello che è mancato anche agli azzurri è stato il gioco d’assieme, senza contare che, ancora una volta (ma è proprio cronico il male?) gli errori in area avversaria sono stati tanti e tali da far veramente raddrizzare i capelli anche ai calvi. Il Novara ad ogni modo ha vinto, diranno i pratici. Vediamo come. Primi minuti senza storia: si deve arrivare all’8’ per registrare un primo angolo contro l’Alessandria, senza esito, e poi al 10’ per vedere un’azione di Nardi, passaggio a Pombia, tiro, parata in angolo di Roggero e poi ancora il terzo angolo al 16’. L’Alessandria argina le folate, davvero non pericolosissime, dei novaresi, talvolta contrattacca ed anzi tra il 23’ ed il 36’ ha un periodo di supremazia costringendo il Novara a serrarsi in difesa, e Milanesi ad esibirsi in bei interventi. Proprio in questo periodo esce però l’azione che darà l’unica rete novarese: azione di contropiede (36’), ha il pallone Villa che avanza, vede l’ala destra in buona posizione e gli lancia di precisione il pallone. Nardi raccoglie, stringe al centro, supera Bigando e da una diecina di metri sferra una puntata. Roggero si getta a terra ma in ritardo, sicché la sfera gli passa sotto il corpo e guizza in rete. Oltre ad una bella parata di Milanesi su tiro di Lacelli null’altro v’è nel primo tempo. Nella ripresa l’Alessandria scambiava di ruolo Lacelli e Orsi. Il Novara all’inizio del secondo tempo mandava Vaglio al centro, Villari interno sinistro e Versaldi ala; al 10’ spostava nuovamente Versaldi interno sinistro e Villari all’ala. Però al 23’ tutto tornava allo schieramento originale del primo tempo. Ripresa più movimentata ma ancor più abulica come gioco. Calci d’angolo per entrambe le parti. Vaglio al 16’, Villari al 31’ perdono due occasioni veramente rare. Ancor più grosso l’errore di Vaglio al 41’: avanza da solo, gioca avversari, ma si… irretisce sempre da solo, mancando una rete che era già fatta in partenza. (Cesare Tamagni, «La Gazzetta dello Sport», 15 febbraio 1943) NOVARA-ALESSANDRIA 1-0 Una partita più brutta di quella di Novara non si poteva assistere; 22 giocatori abulici, senza concetto costruttivo, qualche cosa di umiliante per azzurri e grigi che furono le colonne del famoso quadrilatero piemontese. Per vincere il Novara ha dovuto fruire di un errore di Roggero. Dal canto nostro abbiamo sbagliato facilissime occasioni da rete a pochi passi ed a porta vuota. È un’altalena sconcertante: un giocatore viene in forma e l’altro s’impappina… All’attacco Foglia e Fibbi hanno costruito bene ma hanno lasciato agli altri il compito di realizzare ed Orsi e Lacelli e Oppezzo dormivano saporitamente. Domani, alle 14,30 La Pro Patria al Campo Littorio La partita di domani avrà notevole importanza sulle sorti della nostra squadra che In fatto di classifica si trova molto in pericolo. Visto ormai che fuori sede le sconfitte fanno collana l’Alessandria deve vincere le partite casalinghe, se non vuole scendere definitivamente nel baratro della serie C. La Pro Patria è in auge, essa tende alla promozione e ne ha le carte in regola. Se potessero vincere la partita sul nostro campo, chi fermerebbe i tigrotti di Busto? Domani rientrerà Garbarino dimodoché Opizzo potrà essere inserito all'ala sinistra od al centro: sarà sempre un ripiego od almeno un tentativo. Orsi all'estrema sinistra ha dimostrato troppe volte di non vedere ¡a palla proprio nelle azioni conclusive, quindi o difetto di vista (si metta gli occhiali come Frossi) od abbandoni l i dea di continuare a giocare il gioco del calcio. («Il Piccolo», 20 febbraio 1943) RISULTATI: Cremonese-Padova 1-0 Palermo-Napoli non disputata Pescara-Anconitana 3-2 Pisa-Brescia 2-0 Pro Patria-Modena 0-0 Savona-Spezia 1-1 Siena-Fanfulla 2-1 Udinese-MATER 9-0 CLASSIFICA: Pro Patria, Spezia 26; Modena, Pisa 25; Napoli* 24; Padova 22; Brescia 21; Cremonese, Fanfulla 20; Novara, Udinese 19; Pescara, Anconitana 18; Alessandria 16; Savona 15; Palermo* 14; Siena*, MATER 13. : una gara da recuperare; **: due gare da recuperare Il punto sul campionato Nulla di mutato in Serie B IL MODENA NON L’HA SPUNTATA SUL CAMPO DI BUSTO ARSIZIO Sostanzialmente nulla è mutato nel settore della promozione del torneo del cadetti dopo la giornata di ieri, terza del girone di ritorno. Non è mutato nulla perché le distanze fra le vedette e le immediate inseguitrlci sono rimaste tali e quali come alla vigilia. Date un'occhiata ai risultati e ve ne spiegherete immediatamente la ragione: Novara-Alessandria 1-0; Pro Patria-Modena 0-0; PisaBrescia 2-0; Pescara-Anconitana 3-2; Savona-Spezia. 1-1; Cremonese-Padova 1-0; Udlnese-Mater 9-0; Slena-Fanfulla 2-1; PalermoNapoli (rinviato). Di modo ché la classifica risulta la seguente: Spezia e Pro Patria 26; Modena e Pisa 25; Napoli 24; Padova 22; Brescia 21; Fanfulla e Cremonese 20, Udinese e Novara 19; Pescara e Anconitana 18; Alessandria 16; Savona 15; Palermo 14; Siena e Mater 13. Come si vede delle prime della classifica nessuna ha vinto, tranne il Pisa che ha ripetuto uno dei suoi colpacci battendo nettamente il Brescia. I padroni dì casa, ancora una volta, l'han fatta... da padroni non lasciandosi soverchiare dagli ospiti. La considerazione vale specialmente per le partite di Busto Arsizio, di Savona e di Cremona, oltre naturalmente per quella di Pisa. Sono queste, in fondo, le gare che con i loro risultati hanno fatto si che nessun essenziale mutamento si sia verificato In testa alla classifica. La più attesa di tutte era la partita di Busto Arsizio, dove si trovavano di fronte Pro Patria e Modena. Il risultato di 0-0 dice che nell'incontro si sono fatte valere soprattutto le difese. La Pro Patria, ancora una volta, ha condotto in porto una partita bianca ma utile ai suoi fini non mollando la sua posizione di capolista a fianco dello Spezia. Se vogliamo, è il... classico risultato dei « tigrotti» sul loro campo. Comunque, le due squadre si sono dimostrate degne l'una dell'altra e del molo che attualmente ricoprono nel campionato; salde nei ranghi, piene di slancio e di fiducia in se stesse, esse sono destinate a compiere ancora parecchia strada prima del termine del torneo. Lo 0-0 crediamo soddisferà più di tutti i «canarini». Non molto soddisfatti devono essere, invece, gli spezzini. Essi forse credevano di fare un boccone solo del modesto Savona, di quello scorato Savona che sembra quasi alla vigilia di ritirarsi dal campionato. Invece, hanno trovato una inaspettata resistenza e sono stati costretti a segnare parzialmente il passo, come otto giorni or sono dinanzi al Pescara. Accidenti a queste squadre in pericolo. Si crede di filare sul velluto ed invece ci si trova in presenza di... un riccio. Lo Spezia, però, ha da essere almeno in parte giustificato per l'assenza di Rossi, mentre per il Savona l'inaspettata affermazione deve suonare come un Incitamento a proseguire nella dura strada del campionato. Un po' di sole verrà anche per la compagine di Tornasi. L'amarezza più grossa però ieri l'ha provata il Padova. Se è il momento che i bianco-scudati devono vincere e proprio questo ed invece la Cremonese ha giocato loro un brutto scherzo. Il Padova forse non ha pensato che sul loro campo i grigio-rossi sono sempre stati pericolosi. Certo l'inopinata sconfitta lo allontana di più ancora dalle vedette e ricuperare il terreno perduto non sarà facile impresa. Lo stesso discorso si può fare al Brescia, per quanto l'avversarlo fosse di altra levatura. Però, se pensate bene, il Pisa ieri «doveva» vincere. Era di rigore! Da quattro settimane: i nero-azzurri, infatti, vincono una domenica si e una no. Ieri era quella buona per vincere, dunque... Il classico confronto regionale fra Novara e Alessandria è finito con il successo di misura del primo. Secondo noi, niente da dire. Era nelle previsioni. Il Novara, infatti, attualmente, sebbene privo di Scansetti e Molina, va assai meglio della sfortunata avversaria, che lotta con la mancanza di uomini e... per salvarsi. La sconfitta all'ombra della cupola di San Gaudenzio ha voluto dire infatti per i «grigi» un altro passo verso la zona pericolosa della classifica, a immediato contatto con le dirette Palermo, Siena, Savona e Mater, alcuna delle quali però deve ancora ricuperare delle partite. In più c'è da dire che, a parte il sorprendente pareggio del Savona, il Siena ha vinto ieri, non meno inaspettatamente, contro quel Fanfulla che sembrava avviato verso una sicura ripresa. L'Alessandria, quindi, sta tutt'altro che bene e deve reagire alla malasorte se non vuol correre brutti rischi. Un'altra squadra che qualche settimana fa sembrava in pericolo è ora Invece diventata il pericolo numero uno del torneo: il Pescara. Ieri ha battuto l'Anconitana dopo aver successivamente regolato il Fanfulla, la Mater, il Padova e pareggiato sul campo dello Spezia. Attenti al Pescara. Per domenica prossima il cartellone presenta fra le partite di rilievo Napoli-Novara, Modena-Pisa, Brescia-Pescara e Spezia-Cremonese. (La Stampa – Mar, 15/02/1943)