Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1942/1943
Serie B
28-02-1943 - Giornata: 22 - Pisa - Littorio


Pisa AC - Alessandria US 2 - 1 (1 - 1)
RETI: 44. Paolini D. [Pi] , 58. Barbon M. [Pi] 25. Orsi F.[A]

Alessandria US Profumo Vittorio, Bigando Giovanni, Pochettini Mario, Pietruzzi Mario, Viano Angelo, Novara Libero, Garbarino Carlo, Fibbi Arrigo, Opisso Gianbattista, Varona Pietro, Orsi Franco All.: Baloncieri Adolfo

Formazione avversaria
PISA AC: Merlo; Rossi P., Silvestri; Mannocci, Acquarone, Vigo; Pini, Bellini, Barbon, Paolini, Faccenda (II) Natale. All.: Ging József

Arbitro: Magnani (Milano)
Note
Angoli: 5-1. Tempo bello, terreno ottimo Inizio gara ore 14.30

Commento
Il Pisa ieri pure vincendo non ha appagato completamente i suoi sostenitori, i quali giustamente si attendevano una vittoria più bella, più briosa e più sonante di quella ottenuta, dato l’avversario che ieri era di fronte ai rossi pisani. La squadra nerazzurra attraversa attualmente un periodo di abbassamento di tono; molti uomini sono stanchi, avrebbero bisogno di riposo e tutta la squadra ne risente in modo evidente denotando palesi sbandamenti che non valgono le prodezze individuali di qualche atleta a rimediare. Il settore che ha maggiormente fatto penare è stato l’attacco; tutto il primo tempo ha premuto in area grigia senza concludere e sono al 44’ vi è riuscito con un tiro più fortunoso che abile di Paolini. A nulla è valso il cambiamento dei ruoli nel secondo tempo anche perché le linee arretrate non hanno potuto dare come nel primo tempo tutto il loro appoggio. La mediana ha giocato bene, in essa Acquarone è stato il migliore, nella difesa Merlo ha parato pochi palloni, ma molto bene; una sua indecisione però è costata il primo punto; Silvestri ha giocato come al solito un’ottima partita. Dell’Alessandria poco da dire: squadra di giovani che si sono difesi molto bene cedendo solo all’avversario dopo avere giocato una partita più col cuore e con la volontà che come volume di gioco. A posto i terzini e all’attacco Garbarino e Arrigo autori di belle azioni di contropiede. Si inizia col Pisa all’attacco, i grigi si difendono come possono da azioni di Faccenda, Paolini e Bellini. Questo attacco dura quasi ininterrotto fino al 25’ quando su fuga di Garbarino questi dà la palla a Oppezzo, centro, Merlo si tuffa, sfiora la palla con le dita, Orsi in corsa mette in rete. Al 35’ l’Alessandria è in angolo senza esito e al 44’ Pini centra, Paolini al volo mette a segno. Reazione dei grigi e al 45’ un palo salva la casa di Merlo da un sicuro punto su tiro di Orsi. Il secondo tempo si inizia con l’Alessandria chiusa nella sua area. Si batte una punizione senza esito dal limite e al 13’ su azione di calcio d’angolo Barbon rovescia in rete il secondo punto per la sua squadra. Sembra che l’Alessandria debba cede, ma non è così: da questo momento anzi è un susseguirsi di azioni alterne. Al 16’ e 20’ si battono due angoli senza esito contr l’Alessandria e al 40’ Viano passa all’ala, al 41’ Barbon solo davanti al portiere trova il modo di mandare un bel pallone a lato. Al 43’ primo angolo contro il Pisa senza esito e al 45’ l’ultimo contro l’Alessandria anche questo senza esito. Partita regolare, nessun incidente ha turbato lo svolgimento dell’incontro. All’inizio del secondo tempo il Pisa scende in campo coll’attacco così formato: Barbon, Bellini, Paolini, Pini, Faccenda, questo avviene causa uno stiramento di Barbon. Per lo stesso incidente al 34’ Viano passa all’ala sinistra, Pietruzzi va al centro, Varona a mediano e Orsi interno sinistro. Tempo bello, con sole; campo ottimo. (Araldo Saccomani, «La Gazzetta dello Sport», 2 marzo 1943) LA SCONFITTA DI PISA Decisamente i grigi oltre al destino avverso che li costringe a cambiare formazione ad ogni partita, sono anche notevolmente sfortunati. Sul campo pisano dopo essere andati in vantaggio con una magnifica rete realizzata da Orsi hanno dovuto spostare Viano all’ala perché contuso. Nel corso della partita Garbarino che si era prodigato per portare la minaccia in area avversaria mandava alle stelle un facile pallone che avrebbe forse fatto piegare decisamente la squadra avversaria. In assenza di Pietrasanta, Ghidini e Foglia, hanno giocato nei ruoli degli assenti Pochettini, Novara e Varona. Domani alle ore 14.30 IL PESCARA AL LITTORIO Incomincia, con la partita di domani, l’esame delle possibilità della nostra squadra e della maturità sportiva del nostro pubblico. Le recriminazioni sono inutili. Stradella non è rientrato; Moro. Vitto e Pietrasanta sono partiti; Roggero ha fatto fagotto; certi giocatori sono giù di allenamento; altri sono apatici ecc. La squadra bisogna prenderla com’è dopo tutte queste vicissitudini, il pubblico deve comprendere che nella squadra non vi sono aquile e bisogna dare ai giocatori il massimo della fiducia e cercare di incoraggiarli quando commettono errori. Inveire contro 1 giovani elementi alla prima azione inconcludente, significa nuocere alla chiarezza di idee del singolo e della squadra. Ci sono compagini, citiamo ad esempio la Roma, che pure avendo mantenuto i quadri intatti, sono l’ombra della scorsa stagione; i giallo-rossi non si accorgono più di avere sul petto lo scudetto tricolore. Concediamo quindi ai nostri grigi le attenuanti di una stagione oltremodo sfortunata, e cerchiamo di incoraggiarli affinché ritrovino la via della vittoria e con essa la via della salvezza. I giocatori alla loro volta dovranno dimostrare sul campo di essere effettivamente degni della fiducia che lo sportivo alessandrino in essi ripone. Domani alle ore 14.30 ILP ESCARA AL LITTORIO Incomincia, con la partita di domani, l’esame delle possibilità della nostra squadra e della maturità sportiva del nostro pubblico. Le recriminazioni sono inutili. Stradella non è rientrato; Moro. Vitto e Pietrasanta sono partiti; Roggero ha fatto fagotto; certi giocatori sono giù di allenamento; altri sono apatici ecc. La squadra bisogna prenderla com’è dopo tutte queste vicissitudini, il pubblico deve comprendere che nella squadra non vi sono aquile e bisogna dare ai giocatori il massimo della fiducia e cercare di incoraggiarli quando commettono errori. Inveire contro 1 giovani elementi alla prima azione inconcludente, significa nuocere alla chiarezza di idee del singolo e della squadra. Ci sono compagini, citiamo ad esempio la Roma, che pure avendo mantenuto i quadri intatti, sono l’ombra della scorsa stagione; i giallo-rossi non si accorgono più di avere sul petto lo scudetto tricolore. Concediamo quindi ai nostri grigi le attenuanti di una stagione oltremodo sfortunata, e cerchiamo di incoraggiarli affinché ritrovino la via della vittoria e con essa la via della salvezza. I giocatori alla loro volta dovranno dimostrare sul campo di essere effettivamente degni della fiducia che lo sportivo alessandrino in essi ripone. («Il Piccolo», 6 marzo 1943) RISULTATI: [14ª giornata] Siena-Pescara 2-0 (giocata il 24 febbraio 1943) [22ª giornata] Cremonese-Anconitana 3-0 Fanfulla-Napoli 0-0 Palermo-MATER non disputata Pescara-Modena 0-0 Pro Patria-Novara 3-1 Savona-Brescia 1-2 Siena-Padova 0-1 Udinese-Spezia 1-3 CLASSIFICA: Pro Patria 30; Modena, Spezia 28; Napoli, Pisa 27; Padova 26; Brescia 25; Cremonese 24; Fanfulla 23; Anconitana 20; Novara, Pescara, Udinese 19; Siena 17; Alessandria 16; Savona 15; Palermo*** 14; MATER* 13. : una gara da recuperare; **: tre gare da recuperare Il punto sul campionato Il torneo dei cadetti LA PRO PATRIA SE NE VA? Tutti, chi più chi meno, hanno fatto il gioco della capolista – La pronta ripresa dello Spezia e la crisi dell’Alessandria La Pro Patria può ascrivere la giornata di ieri come una delle più favorevoli del torneo. Tutte le sue immediate avversarie di classifica, chi più chi meno, hanno fatto infatti il suo gioco, tanto che ora essa comanda il plotone delle 18 squadre cadette con due punti di vantaggio su tutti. Con questo distacco la inseguono, difatti, Modena e Spezia, con tre punti Napoli e Pisa, con quattro Padova, con cinque Brescia, con sei Cremonese. Chi più di tutti han fatto... un favore alla vedetta sono le due retrocesse, Modena e Napoli, le quali sono incappate in un pareggio rispettivamente sui campi del Pescara e del Fanfulla, mentre Spezia, Padova e Brescia, esse pure in trasferta, hanno superato, sia pure a fatica, il rispettivo avversario. Particolarmente atteso alla prova era il Modena, anche perché piazzato, fino a ieri mattina, solo, dietro alla capolista. Non ce l'ha fatta. Sul campo del Pescara, dicono 1 resoconti della partita, i «canarini » si sono dimostrati svogliati, privi di mordente, quasi disorientati. Sarà che il Pescara è partito come una furia ed ha continuamente tempestato la porta di Lusetti di palloni più o meno pericolosi, sarà che la compagine di Gironi era in cattiva giornata e forse sentiva l'assenza di Uneddu — escluso come è noto da ogni attività fino alla fine del campionato dalla F.I.G.C per aver totalizzato il numero massimo di <diffide» — il fatto è che i modenesi delusero profondamente, dopo le loro brillanti e recenti prestazioni. Si ha l'impressione, insomma, che lo 0-0 della partita sia il massimo che essi potevano ottenere, dato che la prima linea praticamente non esistette. Lo stesso comportamento il Napoli ha tenuto dinanzi ai Fanfulla e con il medesimo risultato di 0-0. Anche in questo caso l'ospite si chiuse per quasi tutta la durata dell'Incontro in difesa, mettendo in vetrina un antipatico gioco ostruzionistico e facendo soltanto qualche rara puntuta verso la porta avversaria. Ne ha avuto buon gioco, la squadra di Munerati, squadra essenzialmente di offesa — non per nulla passa per una delle più realizzatrici del girone — ma questa volta il suo cannoniere di punta, Gallanti, non ha potuto segnare il solito gol. Conclusione: due partite, due mezze delusioni. Non molto diverso andamento hanno avuto le partite esterne del Padova e del Brescia, la prima a Siena, la seconda a Savona. E' vero che entrambe le squadre ospiti hanno vinto (rispettivamente per 1-0 e per 2-1) ma entrambe non hanno lasciato la migliore delle impressioni. I padovani, infatti, riuscirono a spuntarla grazie ad un calcio di punizione tirato da Guarnieri e poi dovettero difendersi dagli attacchi in serie del redivivo Siena; le «rondinelle», a loro volta, realizzarono dopo un primo tempo chiuso a reti inviolate, impegnandosi a fondo di fronte a un tutt'altro che rassegnato Savona. Decisamente queste unità in pericolo sono un guaio per tutti. L'unica delle dirette inseguitaci della vedetta che in campo esterno si è fatta onore è lo Spezia, passato a Udine per 3-1, dopo essersi vista annullata una rete e dopo aver dominato con l'autorità dei giorni migliori. I «bianchi» insomma, hanno rialzato prontamente la testa dopo l'amara disavventura in casa con la Cremonese cercando di cancellare il ricordo del brutto episodio. Come volevasi dimostrare. E si che essi mancavano di ben quattro elementi di prima squadra. Dei tre gol, come al solito, due furono opera di Casigliano ed uno di Costa, ciò che significa che i frombolieri dell'undici sono sempre In gamba. Attendete ancora un poco e poi vedrete nuovamente lo Spezia pienamente lanciato. Il Pisa, infine, per parlare sempre delle dirette avversarie della capolista, ha vinto senza eccessive difficoltà, sul suo campo, sull'Alessandria (2-1). Ma qui. più che la squadra vittoriosa, c'interessa questa sconfitta, la quale sta correndo bruttissimi rischi. Con ieri, infatti, sono cinque domeniche che i grigi collezionano nient'altro che sconfitte. Una pessima abitudine, invero, che minaccia di portarli diritti alla retrocessione se non reagiscono a tempo. Il malanno dell'undici allenato da Baloncieri è un po' il malanno di tutte le unità cadette: l'indisponibilità di no mini in conseguenza degli Impegni militari. Ma si può e si deve rimediare, come hanno rimediato altre squadre nelle medesime sue condizioni, ad esempio il Siena. La squadra che conta una superba tradizione sportiva non può disarmare. L'attendiamo perciò con fiducia domenica nella partita che dovrà sostenere in casa contro il Pescara. I grigi devono vincere se vogliono restare tra i cadetti. Anche il Novara, del resto, non sta molto meglio. Ieri ha perso ancora contro la Pro Patria (1-3) e di domenica in domenica delude sempre più 1 suoi sostenitori. Per finire, rinviato l'incontro Palermo-Mater, la lanciatissima Cremonese ha battuto nettamente (3-0) l'Anconitana. Stia attento il Brescia che domenica prossima l'ospiterà; e stia in guardia, a sua volta, il Napoli che accoglierà la non meno lanciata Pro Patria. (La Stampa - Mar, 01/03/1943)