Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1942/1943
Serie B
07-03-1943 - Giornata: 23 - Alessandria - Littorio


Alessandria US - Pescara SS 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Profumo Vittorio, Bigando Giovanni, Pochettini Mario, Novara Libero, Viano Angelo, Pietruzzi Mario, Garbarino Carlo, Foglia Mario, Opisso Gianbattista, Varona Pietro, Orsi Franco All.: Baloncieri Adolfo

Formazione avversaria
PESCARA SS: Miglio; Romagnoli (I) Alfredo, Mincarelli; Di Teodoro (III) Giannino, De Angelis, Brandimarte (II) Mario; Lanciaprima, Maturo, Tontodonati, Creziato, Guarnieri. All.: Ferrero Luigi

Arbitro: Sorbi Otello (Genova)
Note
Angoli: 5-3. Giornata di sole e vento fortissimo Inizio gara ore 15.00

Commento
La divisione dei punti ha accontentato le due squadre perché, a onor del vero, non s’è avuta una dominatrice; forse l’Alessandria ha creato un maggior numero di azioni non riuscendo mai a renderle pericolose mentre i biancocelesti in azioni di contrattacco hanno impegnato Profumo in alcune parate difficili. Le due ali sinistre, Orsi dell’Alessandria e Guarnieri del Pescara, hanno sciupato rispettivamente nel primo tempo e nella ripresa due facili occasioni da rete. Il vento con raffiche travolgenti ha fatto compiere alla palla parabole impensate di modo che i giocatori privi di improvvisazione e poco virtuosi nel palleggio hanno dovuto lavorare come negri in azioni convulse e inconcludenti. L’assenza di Ghidini, Fibbi e Pietrasanta hanno costretto Baloncieri a rimaneggiare i reparti cosicché abbiamo visto Foglia giocare mediano destro e dimenticarsi di avere le ali da servire. Nel secondo tempo Foglia è passato mediano laterale. Oppezzo mal servito dagli interni non ha toccato un pallone come centrattacco. Hanno giocato discretamente i componenti del sestetto difensivo e Varona all’attacco. Del Pescara Romagnoli, De Angelis, Lanciaprima e Tontodonati sono stati i più attivi. L’Alessandria che ha giocato nel primo tempo in favore di vento ha sfiorato il successo, ma tanto Orsi che Foglia sono rimasti all’attacco inoffensivi. Alcune buone puntate di Lanciaprima e di Tontodonati trovano vigile la difesa alessandrina. Nella ripresa ci si attendeva un contrattacco a fondo del Pescara che giocava col favore del vento, ma l’Alessandria, pur senza fare cose egregie, ha attaccato in continuità e senza lasciarsi dominare. Tiri di Maturo, Guarnieri e De Angelis per i biancocelesti e di Varona per i grigi hanno movimentato la partita. Giornata di sole e di vento fortissimo, insolito per Alessandria, che ha messo in difficoltà il regolare svolgimento delle azioni. Nella ripresa la squadra alessandrina ha subito varie varianti senza profitto. (Andrea Canestri, «La Gazzetta dello Sport», 9 marzo 1943) ALESSANDRIA-PESCARA 0-0 Il risultato è stato magro; ma questa volta non possiamo dire che c’è stata sfortuna. Resta la considerazione dell’assenza di Ghidini, Pietrasanta e Fibbi che hanno costretto Baloncieri ad una formazione di fortuna. L’innesto di Oppezzo a centroattacco è mancato come sarebbero mancati – a nostro avviso – al suo posto, centroattacchi di fama nazionale. Oppezzo non ha ricevuto un solo pallone dai suoi interni; mai un pallone in profondità, radente e quindi sfruttabile. È incomprensibile che una squadra allenata da Baloncieri, che fu il miglior interno destro d’Europa, non riesca a svolgere un gioco d’attacco almeno pari alle squadre dei liberi. L’Alessandria va verso il baratro, in un modo spaventoso senza reazione, con giocatori che si comportano in modo puerile. Come si poteva vincere se non si effettuavano tiri in rete? Lo spostamento di Foglia ad interno destro è servito ad eliminare Garbarino e ad isolare Oppezzo. Foglia nei confronti dei compagni è in netto regresso. Domenica Varona lo ha nettamente superato. È inspiegabile che il miglior elemento – sulla carta – dei grigi, non riesca a dare ai compagni almeno l’esempio del suo valore, lo stimolo al gioco, il suggerimento dell’azione costruttiva. Ci rifiutiamo di pensare ciò che pensano molti sportivi locali e cioè che Foglia mira alla… Juventus. Noi vorremmo che potesse andare magari nel Livorno, futura squadra campione, ma ci duole che per rendere possibile la dipartita di Foglia l’Alessandria debba scendere in Serie C. Nella partita col Pescara, Pochettini ha dimostrato di potersi adattare al ruolo di terzino, brillante Novara, volenteroso e redditizio Pietruzzi. Sicuro Profumo. All’attacco buio pesto, una sola bella rovesciata di Varona; ma una rondine non fa primavera anche se siamo a metà marzo. I grigi a Savona Domani l’Alessandria giocherà a Savona, altra squadra all’estremo limite della parabola discendente, una sconfina dei grigi in campo ligure potrebbe far passare nelle mani degli Alessandrini il fanale di coda. Lotta a ferri corti tra due unità in ribasso. Vincerà chi avrà più fiato e intraprendenza. Domenica scorsa a Modena il Savona ha perduto per 2-1. Ciò denota che la squadra di Bacigalupo si difende a denti stretti e mira ancora alla salvezza. Attendiamo dai ragazzi di “Balon” una buona partita ed un risultato soddisfacente. («Il Piccolo», 13 marzo 1943) RISULTATI: Anconitana-Udinese 3-2 Brescia-Cremonese 2-1 MATER-Fanfulla 2-1 (giocata il 6 marzo 1943) Modena-Savona 3-1 Napoli-Pro Patria 3-0 Novara-Pisa 0-1 Padova-Palermo 0-1 Spezia-Siena 3-0 CLASSIFICA: Modena, Pro Patria, Spezia 30; Napoli, Pisa 29; Brescia 27; Padova 26; Cremonese 24; Fanfulla 23; Anconitana 22; Pescara 20; Novara, Udinese 19; Siena, Alessandria 17; Palermo*** 16; MATER, Savona 15. : una gara da recuperare; ***: tre gare da recuperare Il punto sul campionato Il torneo di Serie B DALLASCONFITTA DELLA PRO PATRIA ALLA ASCESA DI MODENA E DI NAPOLI Con le partite e le vittorie di ieri le retrocesse Modena e Napoli hanno posto la loro seria candidatura alla promozione. Se apparentemente il campionato con l'ascesa di ben tre squadre: Spezia, Modena e Pro Patria a pari punti alla testa della classifica immediatamente seguite ad un punto da' altre due — Napoli e Pisa — s'ingarbuglia, realmente Invece esso si chiarisce con la netta affermazione delle due citate compagini che si palesano in possesso del mezzi per debellare tutte le altre e puntare decisamente all'agognato traguardo della promozione. Un punto interrogativo Ecco, prima di scendere all'esame dell'importante giornata di ieri, la tabella dei risultati: Napoli-Pro Patria 3-0; Pisa-Novara 1-0; Alessandria-Pescara 0-0; Modena-Savona 3-1; Brescia-Cremonese 2-1; Anconitana-Udinese 3-2; Spezia-Siena 3-0; Palermo-Padova 1-0. Classifica: Spezia, Modena e Pro, Patria p. 30; Napoli e Pisa 2&; Brescia 27; Padova 26; Cremonese 24; Faafulla 23; Anconitana 22; Pescara 20; Udinese e Novara 10; Siena e Alessandria 17; Palermo 16; Savona e Mater 15. Come vedete, non pochi sono i risultati interessanti, ma quelli che attirano maggiormente l'attenzione sono il 3-0 di Napoli e lo 0-1 di Padova. Da tempo si aveva la sensazione che il Napoli, dopo una brutta crisi dovuta non tutta alla squadra ma provocata da circostanze contingenti, fosse in lenta ma sicura ripresa. Dopo l'ultima sconfitta subita sul campo del Modena, sei domeniche fa, a squadra azzurra era andata man mano migliorando e il suo gioco si era fatto più incisivo e flit convincente. Ieri, finalmente, venuta la gran giornata. La posta era della massima importanza per gli uomini di Innocenti l’hanno spuntata ed in maniera superiore ad ogni previsione e ad ogni speranza dei tifosi napoletani. La Pro Patria, dopo sei consecutive partite utili e un crescendo di rendimento che faceva sbalordire, è stata travolta dallo slancio e dall'aggressività del giocatori partenopei. Niente da dire sull'andamento della gara; chiusura a reti inviolate del primo tempo, offensiva a fondo nella ripresa degli ospitanti, di fronte ad una Pro Patria che, come nella prima parte dell'incontro, non ha saputo far di meglio che chiudersi ostinatamente in difesa. I «tigrotti», evidentemente, miravano alla divisione dei punti, ma la tattica della difesa ad ogni costo praticamente si è risolta in un errore. La sconfitta, la più grave che abbiano subito i bustocchi in questo torneo, non intacca, beninteso, le possibilità, della squadra, che riesce a conservarsi al comando della classifica e pure con l'incomoda compagnia di altre due unità, ma pone un punto interrogativo sulle qualità di resistenza della squadra stessa. Se la Pro Patria non «tiene» nel finale del campionato — siamo giunti ormai a due terzi della marcia e mancano undici settimane al termine del torneo — la squadra di Rigotti è perduta. L'esperienza serve... Ben altre invece sono le prospettive del Napoli, che trae dall'ambito successo di ieri nuovo slancio, come del Modena, Ieri nettamente vittorioso sul rassegnato Savona. Le due unita retrocesse sembrano acquistare nuovo vigore man mano che si va avanti; la vicinanza del traguardo evidentemente ha risvegliato le loro capacità agonistiche. Ci sbaglieremo, ma saranno le protagoniste di quest'ultimo scorcio del campionato. Bisognerà naturalmente tener conto anche dello Spezia, che è tutt'altro che finito, ma gli «quadroni modenese e napoletano t sembrano meglio attrezzati tecnicamente e più «resistenti». L'esperienza della Serie A prima o poi fa capolino e serve nei momenti decisivi. Comunque, la lotta è aperta e avrà episodi interessantissimi. L'esame delle squadre che stanno al semino della graduatoria (nel gruppo c'è da mettere pure il Pisa, che tenacemente tiene la sua posizione e rappresenta una minaccia per tutti) ci ha fatto dimenticare l'altro sorprendente risultato della giornata: quello di Padova. Sorprendente sotto ogni aspetto perché una. squadra modesta e moralmente non nelle migliori condizioni come il Palermo a battuto uno squadrone attrezzatissimo (sia pure mancante di Santià) violando per di più un campo che finora aveva resistito ad ogni assalto. Giornata nerissima per il Padova: ha sbagliato un «rigore» e fallito parecchie altre facili occasioni. Siamo d'accordo; ma in questo modo si perde anche... l'occasiona di puntare alla promozione, mèta per la quale era partita la compagine di Zamberfetti. Sul resto... del fronte sono da segnalare i successi del Brescia su una Cremonese reduce dalle vittorie sul Padova e sullo Spezia e della rinata Anconitana sulla pericolante Udinese. Il Novara se l'è ancora prese e l'Alessandria, in piena crisi, non ha saputo prevalere sul Pescara; l'occasione era buona per sfuggire dalla zona pericolosa della classifica; se non l'ha fatto è perché la squadra di Baloncieri è assai giù di corda. Riuscirà a risollevarsi? (La Stampa - Mar, 08/03/1943)