Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1942/1943
Serie B
14-03-1943 - Giornata: 24 - Savona - Corso Ricci


Savona AC - Alessandria US 3 - 0 (0 - 0)
RETI: 77. Ghiglione M. [Sa] , 81. Cortiana L. [Sa] , 84. Fumagalli A. [Sa]

Alessandria US Profumo Vittorio, Bigando Giovanni, Pochettini Mario, Novara Libero, Viano Angelo, Pietruzzi Mario, Opisso Gianbattista, Bussetti Luigi, Lacelli Francesco, Foglia Mario, Orsi Franco All.: Baloncieri Adolfo

Formazione avversaria
SAVONA AC: Caburri; Rosso, Cattaneo; Paoletti, Zanni, Zorzin; Fumagalli, Tomasi (I) Ernesto, Ghiglione, Cortiana, Zanini. All.: Roggero Rinaldo

Arbitro: Mondani (Milano)
Note
Angoli: 10-2. Giornata primaverile con leggero vento di tramontana Inizio gara ore 15.00

Commento
Il Savona è finalmente ritornato alla vittoria battendo con un netto tre a zero la coriacea formazione alessandrina. Il punteggio avrebbe potuto assumere proporzioni più rilevanti se la precipitazione non avesse fatto sciupare agli attaccanti biancoblù innumerevoli azioni da rete. Il portiere Profumo ha d’altra parte neutralizzato due tiri che avevano tanto il crisma dell’irresistibilità. Gli ospiti hanno iniziato la contesa impostando la propria tattica di giuoco mantenendosi prevalentemente sulla difensiva. Ai soli tre uomini di punta dell’attacco grigio era affidato l’incarico di sfruttare possibilmente l’azione di contropiede cercando in tal guisa di sorprendere Caburri. La tattica dei piemontesi è riuscita soltanto in parte ed è valsa a concludere la prima parte della contesa sul nulla di fatto e le azioni dei concittadini venivano pertanto così neutralizzate. Malgrado questo, nel primo tempo il Savona sfiorava il successo con un tiro di Zanni che rimbalzava sul montante della rete dei grigi. All’inizio della ripresa il gioco non cambiava fisionomia. Il merito degli atleti savonesi è stato precisamente quello di non smontarsi di fronte alla caparbia resistenza dei piemontesi insistendo tanto che Ghiglione riusciva a segnare il primo punto. La rete portava all’immediata reazione degli ospiti i quali passavano a loro volta all’attacco cercando di rimontare lo svantaggio. Ma l’abbandono della tattica difensiva non faceva altro che far precipitare le sorti dell’Alessandria, perché il Savona, favorito dalla meno stretta guardia difensiva, riusciva a passare ulteriormente battendo nel breve spazio di pochi minuti l’esterrefatto guardiano piemontese con due magnifici tiri di Cortiana e Fumagalli. Non pago del punteggio acquisito, il Savona insisteva ancora chiamando duramente al lavoro il bravo Profumo. Giornata primaverile con leggero vento di tramontana. Nel secondo tempo il Savona operava vari spostamenti passando Zanni al comando della linea attaccante sostituito da Paoletti, Ghiglione all’ala destra e Fumagalli mezz’ala destra. (Giovanni Saettoni, «La Gazzetta dello Sport», 16 marzo 1943) Il Savona è finalmente ritornato alla vittoria battendo con un netto tre a zero la coriacea formazione alessandrina. Il punteggio avrebbe potuto assumere proporzioni più rilevanti se la precipitazione non avesse fatto sciupare agli attaccanti biancoblù innumerevoli azioni da rete. Gli ospiti hanno iniziato la contesa impostando la propria tattica di giuoco mantenendosi prevalentemente sulla difensiva. Ai soli tre uomini di punta dell’attacco grigio era affidato l’incarico di sfruttare possibilmente l’azione di contropiede cercando in tal guisa di sorprendere Caburri. Nel primo tempo il Savona sfiora il successo con un tiro di Caburri. All’inizio della ripresa il gioco degli ospiti andava assumendo proporzioni ostruzionistiche. Gli atleti savonesi non si smontavano e insistevano fintanto che l’aggressivo Ghiglione riusciva a collocare nella porta di Profumo il primo gol. La rete portava all’immediata reazione degli ospiti i quali passavano a loro volta all’attacco cercando di rimontare lo svantaggio. Ma l’abbandono della tattica difensiva non faceva altro che far precipitare le sorti dell’Alessandria, perché il Savona, favorito dalla meno stretta guardia difensiva, riusciva a passare ulteriormente battendo nel breve spazio di pochi minuti l’esterrefatto guardiano piemontese con due magnifici tiri di Cortiana e Fumagalli. (Giovanni Saettoni, «Il Lavoro», 15 marzo 1943) SAVONA-ALESSANDRIA 3-0 Ancora una volta l’Alessandria è uscita largamente battuta da una squadra che era all’ultimo gradino della classifica e la sconfitta è giunta nella ripresa quando già si era profilata la speranza del risultato pari. I liguri pervennero alla marcatura della prima rete al 32’ per merito di Ghiglione, ed i grigi anziché reagire si disanimarono in un modo poco confortante permettendo agli avversari di realizzare altre due reti: complessivamente tre reti in sette minuti. La formazione della squadra era stata nuovamente rimaneggiata ma l’attacco, come al solito, non ha effettuato tiri in rete. L’Alessandria deve vincere se non vuole retrocede nella Serie C Domani avremo sul campo alessandrino la forte squadra di Cremona che, risalita in serie B lo scorso anno, ci precede di ben otto punti in classifica. Basta questo rilievo per mettere in guardia i nostri giocatori e stimolare la volontà di vittoria. La nostra squadra dovrebbe avviarsi verso una formazione decisiva. Dall’inizio del campionato abbiamo giocato a rimpiattino coi centro-avanti: Tossio, Foglia, Fibbi, Lacelli, Pietruzzi, Opizzo ecc. Giovedì è stato provato Bossi, un questo giocatore è a corto di allenamento e si fermerà tra noi solo por pochi giorni, quindi non potrà essere il toccasana dell'attacco. Resta ora a considerare che Pietruzzi nel tale ruolo, sul terreno duro appare troppo lento, Lacelli lamenta uno strappo muscolare, Varona è contuso, Tossio non può per ora essere presente. Baloncieri non ha ancora deciso in merito ma noi crediamo conveniente confermare, coi loro difetti, Garbarino e Orsi nei ruoli di ala ed affidare ad Opizzo quello di centro-attacco. Coloro che dovrebbero allestire le azioni e far sentile il peso della classe, .dovrebbero essere Foglia e Fibbi. I nostri due interni hanno segnato meno reti di tutti gli alt reparti delle squadre di serie B pur essendo dotati, di potenza di tiro. Occorre assumersi maggior responsabilità e cercare l'azione decisiva senza attendere che i terzini abbiano a fallire i rimandi, Fibbi e Foglia hanno il brutto vizio di non seguire l'azione: se corre in avanti Foglia con la palla al piede, Fibbi resta sempre indietro a far da spettatore e viceversa quando è Fibbi che lavora in profondità. Siamo convinti che solo seguendo una tattica più normale, con gli stessi uomini a disposizione l’Alessandria non sarebbe, sterile come in questi ultimi tempi. Il calendario offre ancora possibilità di salvezza ma non bisogna perdere, per nessun motivo, i punti al campo del Littorio. Gli sportivi locali attendono la partita contro la Cremonese per spronare i grigi al doveroso serrate finale del campionato. («Il Piccolo», 20 marzo 1943) RISULTATI: Cremonese-Modena 0-0 Fanfulla-Padova 2-0 MATER-Napoli 0-0 (giocata il 13 marzo 1943) Pescara-Novara 1-4 Pisa-Pro Patria 1-0 Siena-Anconitana 0-3 Spezia-Palermo 3-0 Udinese-Brescia 0-1 CLASSIFICA: Spezia 32; Modena, Pisa 31; Napoli, Pro Patria 30; Brescia 29; Padova 26; Cremonese, Fanfulla 25; Anconitana 24; Novara 21; Pescara 20; Udinese 19; Siena, Alessandria, Savona 17; Palermo**, MATER 16. : una gara da recuperare; **: tre gare da recuperare Il punto sul campionato Sempre si cambia in Serie B TORNA ALLA RIBALTA LO SPEZIA La Pro Patria ancora battuta – I pareggi del Napoli e del Modena Nuovo cambiamento di scena tra i cadetti. Da tre squadre in testa alla classifica si è tornati ad una sola. E, se osservate la graduatoria, vedrete che al comando si trovano, nello spazio di tre soli punti, ben sei unità. Ecco del resto la classifica stessa: Svezia p. 32; Modena e Pisa 31; Napoli e Pro Patria 30; Brescia 29;.Padova 26; Fanfulla e Cremonese 25; Anconitana 24; Novara 21; Pescara 20; Udinese 19; Siena, Alessandria e Savona 17; Palermo e Mater 16. Al punto di prima Tutto sommato, poco più poco meno, siamo al punto di prima. Sono bastati una sconfitta (quella della Pro Patria- a Pisa per 1-0 ) e due pareggi (quello del Napoli contro la Mater e quello del Modena a Cremona) per far rimbalzare solo, al posto di comando, quello Spezia che, dopo la sensazionale sconfitta casalinga di tre domeniche fa, sembra aver ripresa la sua marcia irresistibile. Nelle ultime due settimane la compagine di Ottavio Barbieri, assieme a due splendenti vittorie, ha collezionato sei reti all'attivo contro zero al passivo; da ieri poi, particolare che fa sempre piacere ai tifosi spezzini, la squadra conta tra le sue file anche il capolista dei cannonieri della «B», Costanzo, autore di due delle tre reti segnate al Palermo. Tutti gli onori, dunque, allo Spezia, ridiventato l'unità del giorno. La compagine in maglia bianca, evidentemente ha ritrovata la fiducia in sé e l'incisività e l'intraprendenza di gioco che la fecero ammirare come una delle migliori squadre del torneo. Ne siamo lieti. Non sono eccessivamente pericolose le unità che ha battuto In queste due ultime domeniche, ma non conta; l'essenziale è vincere, e vincere nettamente. Stia però in guardia fra otto giorni lo Spezia che dovrà affrontare in trasferta quell'enigmatico «undici» che è il Fanfulla, ieri inaspettato vincitore del Padova per 2-0. Cosa è successo delle squadre che tenevano compagnia otto giorni sono alla neo-capolista? L'abbiamo già detto: la Pro Patria, reduce dal clamoroso scacco di Napoli, se l'è ancora prese all'ombra della Torre pendente e il Modena ha dovuto acconciarsi alla divisione dei punti (0-0) sul campo della sempre pericolosa Cremonese. Quattro gol al passivo in due domeniche successive per una compagine come la buste-se che passava per avere la difesa più forte del girone è indubbiamente molto, troppo. Nè vale l'osservazione che si trattava dì due difficili trasferte. La cronaca della partita di Pisa parla, Infatti, di una regolare sconfitta dei bustesi dimostratisi soprattutto inefficaci all'attacco contro le incalzanti azioni dei nero-azzurri. Ci sbaglieremo, ma, a conferma di quanto dicevamo otto giorni or sono, la compagine di Bigotti accusa forse adesso lo sforzo compiuto nella prima fase del campionato. La squadra ha bisogno di raccogliersi per riprendersi con calma, senza affanni inutili. Chi invece sta sorprendendo critici e sostenitori è il Pisa che, lentamente, senza troppo chiasso, ha salito uno per uno i gradini della classifica piazzandosi ora al secondo posto, a immediato contatto con la vedetta. Dobbiamo proprio parlare di una candidatura dei nero-azzurri alla promozione? A giudicare da quanto s'è visto finora, si dovrebbe ammettere di si. In proposito sarà assai istruttiva la prova che i pisani sosterranno domenica prossima sul campo del Napoli. La sorpresa del Novara Il Modena a Cremona ha dato una scialba dimostrazione del suo valore e soprattutto, particolare interessante, è mancato completamente il suo quintetto d'attacco che pur ha la sua punta di diamante nel fromboliere Zironi. Anche la Cremonese, del resto, non ha impressionato favorevolmente, ma con tutto ciò il risultato da essa ottenuto si deve ritenere soddisfacente. Certo il Modena, come il Napoli, non deve cullarsi nella illusione che adesso che si è pervenuti ai primi-Piani della classifica tutto sia facile; i partenopei, ad esempio, credevano la Mater un trascurabile avversario ed invece... Evidentemente la squadra di Bernardini sta tentando il tutto per il tutto per salvarsi. Nella zona alle spalle del gruppo di testa c'è da notare la decisa ripresa del Brescia (vincitore sul campo dell'Udinese per 1-0) e il nuovo scacco del Padova a Lodi (0-2). Le «rondinelle vogliono forse riprendere a gran carriera il terreno perduto, ma potrebbe esser tardi. Comunque, tre punti di distacco dalla capolista non sono troppi. Il Padova invece fa stravedere; frustrato dalla sfortuna si è lasciato abbattere eccessivamente e non riesce più a combinare nulla di buono. leccato, una squadra simile meritava miglior sorte. Nel quadro della giornata è degno di segnalazione anche il sorprendente, inatteso, bellissimo successo del Novara a Pescara (4-1). Da tre giornate se le buscava, il Novara, e sembrava a terra ed invece è andato a vincere in casa .della squadra da tempo in ripresa. Bene. La vittoria pone gli azzurri in una posizione più tranquilla al centro della classifica. Male invece per l'Alessandria che nel duello con la compagna... di sventura Savona se l'è presa secche: 3-0. E' lo spettro della retrocessione che si fa dinanzi ai poveri « grigi ». Anche il Siena non sta bene che ieri ha ancora perso (0-3) contro la risorta Anconitana. (La Stampa - Mar, 15/03/1943)