Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1942/1943
Serie B
21-03-1943 - Giornata: 25 - Alessandria - Littorio


Alessandria US - Cremonese US 1 - 1 (0 - 1)
RETI: 81. Foglia M.[A] 16. Foresti G. [Cr]

Alessandria US Profumo Vittorio, Bigando Giovanni, Pochettini Mario, Ghidini Ferruccio, Pietruzzi Mario, Novara Libero, Garbarino Carlo, Fibbi Arrigo, Rossi Francesco, Foglia Mario, Orsi Franco All.: Baloncieri Adolfo

Formazione avversaria
CREMONESE US: Brasca; Franzini, Trovati; Mari, Ilari, Croci; De Carli, Macorigh, Foresti, Salvi, Bramanti. All.: Miconi Luigi

Arbitro: Poggipollini Eriprando (Ferrara)
Note
Angoli: 5-1. Spettatori: 4.000 Giornata fredda, terreno asciutto Inizio gare ore 14:30

Commento
L’Alessandria, che mirava alla vittoria come ancora di salvezza, è riuscita stentatamente a raggiungere il pareggio dopo una partita giocata prevalentemente nell’area avversaria. I grigi pur mettendo ancora in evidenza la inesperienza nel tiro a rete dei loro avanti e in particolar modo di Foglia e Fibbi, han creato un’infinità di azioni con ottimo concetto distributivo e han giocato meglio che nelle precedenti partite. Dopo la rete del pareggio l’Alessandria ha mirato alla vittoria e questa le è sfuggita per un soffio. La Cremonese deve al suo portiere il merito della mezza affermazione ottenuta allo stadio alessandrino. Presentatasi in campo priva di Viano, sostituito da Pietruzzi, la squadra di Baloncieri, messa alla frusta dalla pericolosa situazione in classifica ha dimostrato di volersi battere per la vittoria, ma al 16’ di gioco una papera di Profumo permette agli ospiti di passare in vantaggio. La lotta ha assunto subito un aspetto vivace ed è stata caratterizzata da continui attacchi dell’Alessandria, riusciti infruttuosi per l’imprecisione nel tiro a rete. Durante la ripresa i grigi si sono sempre mantenuti all’offensiva mettendo a dura prova il gioco quadrato della difesa avversaria e, raggiunto il pareggio, hanno sfiorato varie volte e meritatamente la rete della vittoria. Per la cronaca, dopo un salvataggio di fortuna di Brasca al 15’ che sventa tiri a breve distanza di Rossi e Foglia, De Carli allunga a Salvi che rimette al centro dove Foresti tira preciso, ma debole nell’angolino; Profumo considera la palla fuori rete e non tenta la parata. Quattro calci d’angolo contro la Cremonese documentano l’insistenza dell’azione alessandrina. Al 36’, a conclusione di un’azione impostata da Fibbi e Garbarino, Foglia segna con un tiro da sette metri. Bruciante e pericoloso finale dei grigi. Gli ospiti hanno avuto in Branca, Foresti e Ilari i giocatori più redditizi. Tra i grigi si sono distinti Bigando, il trio di sostegno al completo, in particolar modo Ghidini, e nell’attacco Rossi è stato il migliore. Massima combattività, ma nessun incidente degno di rilievo. Nella ripresa l’Alessandria effettuò scambio di posto fra Pietruzzi e Ghidini. Giornata felice per il portiere cremonese. (Andrea Canestri, «La Gazzetta dello Sport», 23 marzo 1943) ALESANDRIA-CREMONESE 1-1 Ancora una volta l’Alessandria non ha superato l’ostacolo ed è stata fermata sul risultato pari dalla Cremonese. La formazione dei grigi con Rossi a centroattacco e Pietruzzi a centrosostegno ha dato la impressione di maggiore consistenza nel giuoco di manovra a metà campo anche quando Pietruzzi ha scambiato il posto con Ghidini. La palla non veniva calciata alla rinfusa ma manovrata con discreta concezione. Bisognava però che al lavoro costruttivo del sestetto di retroguardia facesse riscontro un adeguato rendimento della linea di attacco. Purtroppo ciò non è avvenuto perché tanto Foglia quanto Fibbi non sono stati capaci di sfruttare ottime occasioni da rete. Al mancato rendimento dei nostri avanti (solo le ali hanno saputo rendersi minacciose), si deve aggiungere l’errata valutazione di Profumo che, considerando fuori il tiro di Foresti, si è lasciato battere con estrema facilità. Rossi al centroattacco ha avuto qualche felice spostamento agli interni ed agli esterni ed ha tenuto impegnati i terzini. Bigando ha giocato con la sua ormai proverbiale passione ed attaccamento alla squadra. Pochettini nel nuovo ruolo di terzino rende di più che da mediano, deve acquistare solo in scioltezza di movimento. Magnifica la partita giocata da Novara. Ancora troppo sulla difensiva ma buon manovratore nelle azioni di spiegamento. L’Alessandria ha pareggiato al 36’ della ripresa con Foglia su azione del reparto destro. L’Alessandria ad Udine La partila di domani è per l’Alessandria la chiave del campionato. La posizione di classifica è ancora in alto mare e sette squadre cercano disperatamente di salvare i propri colori sociali. Nessuna di esse è già definitivamente battuta; qualcuna come Udinese e Pescara hanno un vantaggio fittizio perché messe di fronte ad un calendario più che arduo. L’Alessandria è tra quelle che si trovano in condizioni peggiori. Per avere qualche speranza di salvataggio dovrebbe vincere ad Udine per fermare una diretta avversaria. Se ciò non si avverasse il destino dell’Alessandria ci pare segnato. L’Udinese non vince da cinque partite e su quel campo i grigi hanno sempre giocato magnifiche partite e colli preziosi punti. Speriamo che prosegua la tradizione. («Il Piccolo», 27 marzo 1943) RISULTATI: Brescia-Siena 2-0 Fanfulla-Spezia 1-0 Modena-Udinese 3-0 Napoli-Pisa 1-1 Novara-Savona 4-0 Padova-MATER 1-2 Palermo-Anconitana non disputata Pro Patria-Pescara 0-0 CLASSIFICA: Modena 33; Pisa, Spezia 32; Napoli, Brescia, Pro Patria 31; Fanfulla 27; Cremonese, Padova 26; Anconitana 24; Novara 23; Pescara 21; Udinese 19; MATER, Alessandria 18; Siena, Savona 17; Palermo**** 16. : una gara da recuperare; **: quattro gare da recuperare Il punto sul campionato Ancora novità in Serie B E’ DI SCENA IL MODENA Ma la lotta per il primato si mantiene più che mai incerta Dopo l'effimero balzo al primo posto della classifica dello Spezia, ora è la volta del Modena a Installarsi in vetta alla graduatoria precedendo di poco lo stesso Spezia, il Pisa, 11 Napoli, la Pro Patria e 11 Brescia, tutte in plotone serrato. E' la prima volta che 1 « gialli » modenesi si prendono un.., tale lusso in questo campionato ^te navigano in acque assai pe ed 11 fatto deve essere accolto lrfcolose'.. separate da minimi di pio dal Brescia, non dovrebbe scoraggiarsi.. Le rondinelle, infatti, date spacciate soltanto un mese fa, hanno Intrapreso un volo prodigioso, un volo che le ha portate a tiro delle vedette... e della promozione. Il loro comportamento è dei piti simpatici e merita 11 pieno appoggio. Se in testa la situazione è sempre incerta, non meno problematica appare in coda, nel settore del... disperati. Mentre 11 Novara, con due successive bellissime vittorie, si è portato in quota di sicurezza. Udinese, Alessandria, Mater, Siena, Savona e Palermo (che deve recuperare però ben quattro par- come un monito e un avvertirne rito per tutte le squadre compagne. Da un pezzo, infatti, il Modena dopo un non breve periodo di grigiore, di forma e di scarso rendimento, ha dato segni di risveglio e la sua marcia ascensionale ha avuto in queste ultime settimane episodi bellissimi e significativi. Con ieri sono undici i risultati uti li consecutivi realizzati dai < canarini » e la cifra, in se stessa assai eloquente, dice più di ogniparola qual'è il rendimento attuale dell'undici guidato da Gironi 11 quale appare più che mal intenzionato du rientrare in quella serie A che lasciò appena l'anno scorso. Il balzo al posto di capofila del Modena costituisce indubbiamente l'episodio saliente della giornata di ieri che ha dato i seguenti risultati: Napoli-Pisa 1-1; Pro Patria-Pescara 0-0; Novara-Savona 4-0; Alessandria-Cremonese 1-1; Modena-Udinese 3-0; Brescia-Siena 2-0; Palermo-Anconitana (rinviato); Fanfulla-Spezla 1-0; Mater-Padova 2-1. Se però la nuova posizione co, stltuisce un notevole vantaggio no stia attraversando un periodo j per il Modena al fini dello sccpo di crisi, dovuto, sia alla sua ine sperienza, sia alla preoccupazione di trovarsi a sostenere un ruolo più elevato di quanto esso stesso potesse prevedere. Gli amaranto sono andati fi¬ che vuol raggiungere, non bisogna credere che la lotta per la Promozione sia risolta anche per « gialli » stessi. Osservate - la classifica, per favore; dopo il Modena come si è detto, seguono ad un punto, appaiate, Spezia e PI vanti, fino a quindici giorni /a,l sa; ad un altro punto vengono poi, . —••• ^'tiutte assieme, Napoli, Pro Patria e Brescia. Sono quindi sei, praticamente, le squadre che possono' aspirare, con quasi Identici meriti, alle due sespirate poltrone d'onore della classifica. Certo ieri, il Modena è stato grandemente favorito dalla sconfitta, inattesa fino ad un certo punto, subita dallo Spezia sul campo del Fanfulla e dalla posta equamente divisa fra Pisa e Napoli sul campo partenopeo. Ma sono fortune, queste, che toccano un po' a tutti, a turno... Il fatto è che il Modena va forte e merita pienamente la posizione che occupa, anche se questa non può né deve ritenersi definitiva. Il torneo dei cadetti non vuole posizioni statiche ed è l'esaltazione ti pica del dinamismo!... Reso dunque il dovuto omaggio al Modena ed alla sua bella marcia ascensionale, dla>no un'occhiata ai suoi avversari di promozione. Lo' scacco dello Spezia a Lodi ha interrotto sul più bello una ripresa che sembrava sicura e priva di infortuni. Da un pezzo sappiamo che la squadra di" Munerati rappresenta un pericolo sul suo campo e con la sua prima linea fulminatrice di reti. Ieri le due migliori linee di avanti dei cadetti erano di fronte e la meglio l'hanno avuta gli ospitanti, che naturalmente hanno segnato l'unica rete' della giornata con il loro condottiero: Gallanti. Per 1 « bianchi » questo passo falso non vi voleva ora, ma riteniamo che essi siano in grado di prontamente riprendersi, per quanto la trasferta di domenica prossima contro la Mater non sia delle più agevoli. Comunque più che mai lo Spezia rimane in linea per la promozione. Poi c'è il Pisa... Ecco il Pisa è forse l'unita che più di tutte può dire la sua parola nella fase culminante del torneo. Ieri a Napoli per poco non guadagnava la posta intera,- anche se gli azzurri hanno fallito un « rigore » concesso dall'arbitro Galeati. Il Pisa deve ritenersi l'avversario più pericoloso per tutti anche se il suo gioco non è dei più appariscenti; ma in compenso sa rendere praticamente, sa rendere per quel tanto che basta. Se la squadra di Ging tiene fino in fondo, ne vedremo delle belle. Il Napoli,, per intanto, dato l'andamento della partita, può ritenersi pago del suo risultato. La squadra cammina ed è in grado di fronteggiare qualsiasi eventualità. Insomma, possiede i numeri per andare a tener compagnia alla sua compagna di retrocessione nel ritorno tra i moschettieri. La Pro Patria, invece, sta dando una delusione su l'altra ai suoi sostenitori. Reduce dalle due sconfitte di Napoli e Pisa, essa intendeva Ieri finalmente cogliere un facile successo sul suo campo, ma è incappata in una squadra-istrice e l'assenza di qualche giocatore ha fatto il resto. L'unita di Rigotti non egira» più come prima; qualcosa non funziona nel suo pur magnifico meccanismo e, in fondo, come già accennammo su queste colonne, essa deve essere stanca. Avrà la forza di riprendersi? Certo, te dovesse prendere esempio dal Brescia non dovrebbe scoraggiarsi. Le rondinelle, infatti, date spacciate soltanto un mese fa, hanno Intrapreso un volo prodigioso, un volo che le ha portate a tiro delle vedette ... e della promozione. Il loro comportamento è dei più simpatici e merita il pieno appoggio. Se in testa la situazione è sempre incerta, non meno problematica appare in coda, nel settore del... disperati. Mentre il Novara, con due successive bellissime vittorie, si è portato in quota di sicurezza. Udinese, Alessandria, Mater, Siena, Savona e Palermo (che deve recuperare però ben quattro partite navigano in acque assai pericolose, separati da minimi distacchi l’una dall’altra. L'Alessandria ieri è riuscita a cogliere un prezioso punto dinanzi alla coriacea Cremonese, ma ci vuole di più e di meglio. Le più pericolanti, per ora, sembrano Siena e Savona, ma occorre ricordare che in Serie C scendono non due sole, ma quattro-squadre! Chi saranno le altre due lo vedremo forse assai presto. (La Stampa - Mar, 22/03/1943)