Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2000/2001
Serie C1
17-09-2000 - Giornata: 3 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Como Calcio 0 - 1 (0 - 0)
RETI: 72. Ferrigno [Co]

Alessandria Calcio US Malatesta Enrico, Franchini Gianluca, Giannoni Mario [73. Soragna Gianluca], Iachini Giuseppe, Di Cintio Andrea, Fasce Giovanni, Scazzola Cristiano, Favi Fabio, Bonuccelli Vitaliano, Polidori Cristian [66. Lerda Stephan], Scaglia Massimiliano [59. Serra Dario] A disp.:(P) Biato Enzo Maurizio, Parentela Andrea, Rossi Fabio, Signorelli Elio All.: Pruzzo Roberto

Formazione avversaria
COMO CALCIO: Brunner, Manzo [52. Brevi], Ferracuti, Ardito, Bega, Stellini, Femiano [83. Affatigato], Centi, Carruezzo, Ferrigno, Memmo [68. Sinato]. A disp.: Spinelli, Pandullo, Giusti, Lombardini. All.: Dominissini Loris

Arbitro: Brighi Christian (Cesena) [Bruni, Cerretta]
Note
Ammoniti: Scazzola [A], Fasce [A], Soragna [A], Sinato [C] Angoli: 7-4 Recuperi: 1. + 5. Spettatori: 1800 (1.480 paganti, 262 abbonati, incasso L. 38.626.000) Giornata calda, terreno in buone condizioni Inizio gara ore 16.00

Commento
Tre partite, tre sconfitte. Una regia poco concreta dirige il centrocampo dell' Alessandria, che con idee non proprio chiare e un assalto arruffato prova a cancellare lo zero dalla classifica, senza successo. Molto accorto il Como che dopo aver soppesato la scarsa incisività dell' attacco portato da Bonuccelli e Polidori ha rotto gl' indugi nella ripresa prendendo il comando delle operazioni. L' ex Memmo, determinatissimo, ha portato i pericoli migliori, mentre Carruezzo appesantiva l' azione. I padroni di casa cercavano di scrollarsi di dosso questo pericolo continuo, ma non facevano altro che sbilanciarsi creando varchi sempre più invitanti per il Como, tanto da offrire al 27' del secondo tempo l' occasione decisiva a Ferrigno. E il comasco metteva nel sacco con un diagonale diabolico. Comunque, l' Alessandria nel primo tempo aveva meritato qualcosa. Al 7' Polidori con un gran tiro al volo sfiorava il palo opposto. Poi ancora al 14' Bonuccelli, sfuggito al controllo avversario, veniva atterrato un metro dentro l' area comasca. Era rigore? Per tutti sì, ma l' arbitro faceva segno di no. Il Como restava sulle sue, l' Alessandria continuava a spingere, questa volta con Scaglia, due volte e sempre di testa: al 16' facile addosso a Brunner e al 37' alto sulla traversa. La ripresa iniziava con Scazzola che al 2' sparava forte. Pronta la risposta di Memmo, la cui conclusione veniva salvata in angolo da Di Cintio. Da quel momento la scena era tutta per gli ospiti. Al 6' tiro potente di Carruezzo. Al 10' Ferrigno sprecava una bellissima occasione. Altra opportunità fallita al 17' da Carruezzo e al 21' da Ferrigno. Poi al 27' la rete. Pericoli ancora per Malatesta al 32' con Sinato, al 40' con Carruezzo e al 43' con Affatigato. E nel finale non sono mancate le possibilità del pareggio: al 42' con Serra e al 46' con Soragna. Tutto inutile. E alla fine i tifosi hanno lungamente contestato la dirigenza alessandrina. (Gazzetta dello Sport) Alessandria senza peso in attacco e con un centrocampo che non regge i 90': urgono rinforzi GRIGI TERZO "KO", ED ESPLODE LA CONTESTAZIONE Il Como cambia marcia nella ripresa e s'impone 0-1 Grigi nel caos e tifosi furibondi dopo la terza sconfitta consecutiva della squadra di Pruzzo, battuta a domicilio 1-0 da un Como che per un'ora controlla gli sterili avversaari, poi cambia marcia e confeziona quattro clamorose occasioni, tramutandone una in rete. La classifica piange e servono subito rinforzi (almeno due in attacco e uno a centrocampo) per evitare un aanpionato da «cenerentola». La cronaca: il primo affondo è dell'Alessandria, ma il tiro-cross di Polidori (7') attraversa l'intera luce della porta e si perde a lato. La controffensiva dei lariani parte dai piedi di Ferrigno, che percorre 40 metri palla al piede e centra per Carruezzo, anticipato in calcio d'angolo. Nel Como si muove bene l'ex di turno, Memmo, che al 12' chiama Malatesta alla presa a terra con un velenoso traversone. Poi, il «Moccagatta» si infiamma nei confronti dell'arbitro, che non reputa da rigore un contatto Stellini-Bonuccelli nell'area del Como. Al 24' una percussione di Carruezzo mette i brividi alla retroguardia dei mandrogni: Femiano fa sponda per Ferrigno, che però calcia alle stelle. La gara è equilibrata e le squadre sembrano temersi reciprocamente. Fra i locali. Bonuccelli e Polidori si muovono meglio rispetto alle precedenti partite ma non riescono ad essere incisivi, mentre sull'altro versante Memmo non è supportato in maniera adeguata da un opaco Carruezzo. Cosi, si arriva senza sussulti al 37', quando Iachini imbecca Bonuccelli che di testa smarca Polidori; l'inzuccata è fuori bersaglio. La ripresa offre subito due spunti interessanti. Al 47' Brunner blocca un tiro di Scazzola, leggermente deviato da un difensore, e sul capovolgimento di fronte Franchini «stoppa» in modo provvidenziale Memmo, smarcato a pochi metri dalla porta. Il Como prende il sopravvento e si sveglia Carruezzo, cosi per l'Alessandria sono dolori. Prima il centravanti libera Ferrigno, a cui si oppone Malatesta con una respinta d'istinto, poi il duetto si ripete ma Farrigno è impreciso e conclude a lato da ottima posizione. Al 62' Memmo controlla in area un difficile pallone, ma sbaglia tutto al momento del tiro. Gli ospiti premono e Pruzzo prova a cambiare qualcosa nell'assetto tattico, inserendo Serra al posto di Scaglia. Ma sono sempre gli azzurri ad avere le migliori occasioni: 66', fuga imperiosa di Memmo e assist «al bacio» per Carruezzo, che arriva in scivolata e non riesce a correggere in rete. Lo stesso centravanti ci prova con una punizione liftata, che fa la barba alla traversa. Al 72' arriva puntuale il vantaggio della squadra di Dominissini: Carruezzo allarga la difesa e serve Femiano, cross per Ferrigno che di sinistro trafigge Malatesta. Le reazione dei grigi è immediata: destro di Scazzola che Brunner devia a fatica in corner. Ma è il Como a sfiorare il 2-0 all' 83' con Sinato e all'86' con Carruezzo. Finisce 1-0 e la terza sconfitta consecutiva apre ufficialmente la crisi dell'Alessandria. «L'attaccante doveva arrivare il 10 agosto, siamo al 17 settembre e del bomber non c'è traccia». I tifosi sono furibondi alla fine della partita e assediano gli spogliatoi per gridare la loro rabbia allo staff dirigenziale dei grigi. «Non basta un attaccante, servono almeno tre rinforzi sottolineano Ultras e Supporters:, ma qui ci stanno prendendo in giro. Tante parole e nessun fatto: ci lamentavamo di precedenti presidenti, ma adesso è peggio di prima. Scrivetelo, non siamo quattro contestatori come afferma qualche dirigente, è tutto il pubblico ad averne le scatole piene di gente che illude e promette la B in tre anni, salvo poi allestire una formazione insufficiente per la C1». Accuse anche ai cronisti, definiti «filo-societari», assoluzione in blocco per la squadra e per mister Pruzzo. Scazzola, Scaglia e persino il bistrattato Bonuccelli escono fra gli applausi, mentre Biato e Iachini tengono a bada il pubblico e si rifugiano in tribuna per un «faccia a faccia» con una delegazione di tifosi. All'allenatore viene contestata solo la «linea morbida» con lo staff Spinelli. «Dovrebbe esigere il potenziamento dell'organico, minacciando le dimissioni spiegano ancora i «fedelissimi» dell'Alessandria -. Con una gloriosa carriera alle spalle e un discreto futuro da trainer, Pruzzo ha tutto da perdere a restare in una compagine che colleziona solo figuracce. Litighi con Spinelli e pretenda rinforzi, altrimenti anche la sua immagine sarà offuscata». In sala stampa, non arriva anima viva per oltre mezz'ora e solo il ds Roberto Lamauna ai microfoni della radio commenta la sconfitta col Como e le urla della tifoseria. Poi si avvia in sede per una riunione tecnica, convocata d'urgenza da Roberto Spinelli. Non se ne conoscono i contenuti, ma la panchina di Pruzzo non appare certo in pericolo: gli stessi dirigenti riconoscono che l'Alessandria è da potenziare, soprattutto nel reparto avanzato, ma finora non sono riusciti a concludere neppure una delle decine di trattative avviate per un attaccante. Intanto, Spal e Cesena sono già dietro l'angolo (con l'intermezzo dell'Albinoleffè): il calendario non concede tregua e i grigi rischiano di sprofondare verso la serie C2 già nel mese di ottobre. (La Stampa Ed. Alessandria - Massimo Delfino) Al ‘Moccagatta’ passa anche il Como, che evidenzia i limiti oggettivi della squadra GRIGI IN CADUTA LIBERA Gli effetti di un mercato a singhiozzo, che lascia ancora aperte troppe lacune pericolose Sprofonda l’Alessandria ed è un tracollo annunciato. Il Como ha solo la ‘colpa’ di evidenziare i grandi limiti di una squadra che non può pensare di sopperire solo con la volontà e l’impegno a deficienze oggettive che si trascinano da troppo tempo. L’inevitabile conseguenza di un mercato a singhiozzo, di tasselli aggiunti in momenti diversi. E, soprattutto, di pedine che mancano, che sembrano sempre sul punto di arrivare che, invece, non si muovono mai dalla sede di partenza. Perché per chiudere una trattativa serve il venditore disposto a cedere, ma conta, soprattutto l’acquirente pronto a tutto se è convinto di aver trovato l’uomo giusto. Viene da chiedersi se questa C1 non sia arrivata troppo presto rispetto ai programmi del gruppo Spinelli, se questa coabitazione con il Livorno non sia scomoda solo per Preziosi e i presidenti dei club che ambiscono alla promozione. Alessandria è una piazza importante, nella quale il gruppo genovese ha dichiarato, a più riprese, di essere sbarcato solo ‘per fare calcio e riportare la società nelle categorie che le sono più consone’. Se questo è il traguardo finale, allora la strada intrapresa, almeno in questa stagione, non è quella giusta. Perché tante rivoluzioni nell’organico che aveva conquistato la C1? Qualche contratto troppo elevato, è stato detto, ma se gli uomini valgono perché non premiarli? E, se si decide di sostituirli, perché tanta attesa, perché è da giugno, non nascondiamocelo, che la conferma di Montrone e Masitto è tramontata? Dopo il grave infortunio a Sacchi la dirigenza ha impiegato meno di settimana per ingaggiare Iachini: segno che se c’è la volontà, si trovano anche i giocatori capaci di fare la differenza e Alessandria non è quella piazza così difficile da far accettare. Perché, allora, altre carenze evidenti perseverano? Quale è il disegno vero di questa stagione? Dove i grigi posano arrivare e dove, invece, devono obbligatoriamente fermarsi? Meglio chiarirlo subito, Roberto Spinelli, ieri, ha avuto un ‘faccia a faccia’ con i superstiti della tifoseria, che lo hanno atteso nell’antistadio per oltre un’ora e mezza. «Legittimi i loro timori e anche le perplessità: sono due mesi che parliamo di un attaccante, che ogni giorno aspettano e che non vedono arrivare. Posso solo dire che le stiamo provando tutte,che in questo momento pochi sono disposti a cedere una punta, che noi vogliamo creare le condizioni per una stagione dignitosa, perché Alessandria ci interessa». E, allora, se questa non è una piazza ‘scomoda’ per chi comanda, si faccia di tutto per dimostrarlo, intervenendo ove la squadra non funziona. Pruzzo ha fatto il possibile con i mezzi a disposizione, forse qualche cambio, anche ieri, non ha convinto del tutto, ma ha ragione quando sbotta col pubblico che urla e risponde ‘non prendetevela con me’. Cronaca. Primo tempo: 2' tiro cross di Memmo da destra, Malatesta blocca in presa alta; 7' occasione per i grigi, il tiro cross da destra di Polidori è un missile a mezza altezza che taglia fuori Brunner, ma è troppo forte per essere controllato e 'toccato' da Bonuccelli sul secondo palo; 14' clamoroso rigore negato all'Alessandria: lancio di Franchini dalla trequarti destra, per Bonuccelli che controlla, entra in area e prova il tiro. Ferrigno, superato, alza il braccio e intercetta, tutto regolare; 23' Femiano appoggia di petto all'indietro un pallone che Ferrigno calcia di prima intenzione, esterno sinistro un metro a lato; 30' questa volta protesta il Como sulla morsa di Di Cintio e Fasce su Caruezzo, che finisce a terra al'altezza del dischetto: niente penalty neppure in questo caso; 33' fa tutto Giannoni: salta Memmo, vince un rimpallo, in tunnel supera anche Femiano, sul cross dalla linea di fondo la difesa comasca libera; 34' scatta Caruezzo in contropiede, Malatesta blocca un metro dentro l'area; 37' Iachini, dal limite, rimette in area un pallone che Bonuccelli fa proseguire di testa per Scaglia, che incorna alto; 41' fallo al limite su Polidori, l'arbitro concede il vantaggio, riprende Bonuccelli, conclusione a lato. Secondo tempo: 1’Scatta Bonuccelli, che prende bene il tempo a Stellini e Ferracuti è costretto a scalare e tagliare il campo per salvarsi in fallo laterale; 2’ Provvidenziale recupero di Franchini, che toglie la palla dai piedi di memmo solo davanti a Malatesta; 6’Caruezzo fa tutto da solo: salta due giocatori, si allarga, ma il tiro morbido è catturato da Malatesta; 8’ Alessandria vicina al gol: sulla rimessa laterale di Giannoni, Scazzola ha un buon controllo e prova la conclusione ravvicinata sul primo palo, Brunner intercetta con il ginocchio e si salva in angolo (non concesso), 9’ replica il Como con ferrigno: sinistro dai 20 metri che Malatesta controlla in due tempi; 21’ Caruezzo si divora un gol fatto: Memmo prende il tempo a Di Cintio, avanza sulla sinistra, traversone sul secondo palo dove il compagno d’attacco arriva in corsa e sciupa calciando alto; 27’ Como in vantaggio: l’azione si sviluppa sulla destra, troppo spazio per Femiano per avanzare, traversone sul palo opposto dove irrompe Ferrigno e segna con la complicità di una deviazione di Di Cintio; 29’ reazione rabbiosa dei grigi: Scazzola carica il destro, Brunner si salva di pugno; 31’ punizione di Fasce dal vertice destro dell’area, tagliata sul secondo palo, frutta solo un angolo; 40’ ancora un’occasione d’oro per Caruezzo, questa volta imbeccato da Sinato: arriva in scivolata, palla sull’esterno della rete; 42’ Bonucelli apre sulla sinistra per Scazzola, cross per la testa di Serra, Ferracuti si oppone in angolo; 46’ Scazzola suggerisce da sinistra, testa di Soragna, alto. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI AlbinoLeffe – Spezia 1-0 Brescello – Arezzo 1-1 Carrarese – Spal 0-0 Lecco – Livorno 1-0 Lucchese – Reggiana 3-1 Modena – Lumezzane 3-1 Pisa – Cesena 1-1 Varese – Alzano 1-1 CLASSIFICA: Modena p. 9, Cesena, Lucchese, AlbinoLeffe, Como 7, Alzano 5, Livorno, Spezia, Pisa, Spal 4, Reggiana, Lecco 3, Lumezzane, Carrarese, Varese 2, Brescello, Arezzo 1, Alessandria 0 MARCATORI: 2 reti: Corradi (Brescello); Campolonghi e Taldo (Cesena); Bertolini (1, Lecco); Protti Igor (1, Livorno); Borneo e Tarantino (Lucchese); Lasota e Mussi (Reggiana). Il punto sul campionato Il Cesena non tiene il passo del Modena, lasciandolo solo in vetta, ma in questo girone dai ritmi così alti e dalle attese così forti, non c' è tempo per rilassarsi. Domenica c' è Cesena-Modena e si può già parlare di sfida-promozione, anche se siamo solo alla 4ª giornata e ci sono tanti altri pretendenti al trono. Per esempio il Como, che va meglio fuori (6 punti) che in casa (1), la Lucchese, con Orrico che vince il primo confronto con Maifredi, e soprattutto l' AlbinoLeffe bestia nera dello Spezia: l' ha battuto per l' ennesima volta e ha interrotto la sua imbattibilità (dopo 37 giornate) che era iniziata proprio dopo una sconfitta contro i bergamaschi. La classifica segna poi il primo piccolo solco tra gli inseguitori, e tra le squadre a 4 punti spicca il Livorno, sconfitto a sorpresa a Lecco. Chiude l' Alessandria, unica di C1 ancora al palo e con tanti problemi da risolvere. (Gazzetta dello Sport)