Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1946/1947
Serie A
09-11-1946 - Giornata: 8 - Firenze - Comunale


Fiorentina ACF - Alessandria US 2 - 0 (2 - 0)
RETI: 22. Gei R. [Fi] , 42. Gei R. [Fi]

Alessandria US Bodoira Alfredo, Borgogno Angelo, Pietrasanta Piero, Bertoni (II) Elio, Rava Pietro, Tortarolo Francesco, Rosso Angelo Triestino , Bassi Luigi, Albertelli Lanfranco, Coscia Aristide, Lushta Riza All.: Borel (II) Felice Placido

Formazione avversaria
FIORENTINA ACF: Romoli; Eliani, Furiassi; Chiodi, Avanzolini, Rallo; Marchetti, Bortoletto (II) Raoul, Gei, Gritti, Suppi. All.: Ara Guido

Arbitro: Vannini Giuseppe (Bologna)
Note
Infortunato: 47’ Furiassi [F, uscito dal campo]. Angoli: 5-6. Spettatori: 7.000. Incasso: 700.000. Giornata piovosa, terreno sdrucciolevole. La gara fu anticipata al sabato poiché nel giorno previsto per l’incontro si sarebbero tenute le elezioni amministrative a Firenze Inizio gara ore 14.30

Commento
Una pioggia fine e insistente, continuata a cadere per tutta la durata dell’incontro. Nel secondo tempo poi, a completare il quadro, si è aggiunta alla pioggia anche un po’ di nebbia, che ha nociuto in modo sensibile allo spettacolo e anche alla tecnica stessa del gioco. Tanto l’Alessandria quanto la Fiorentina hanno disputato una brutta partita, slegata, di scarsa levatura tecnica e di poco interesse agonistico. Una giornata grigia e un gioco grigio come il tempo; una giornata di sport di poco rilievo. Dei viola ottimo, se pure non continuamente, Gritti. Vanno segnalati pure Bortoletto, Rallo e Gei. Era logico che il numero dei bravi non si sia elevato di molto. Colpa del gioco? Colpa di due squadre che attuavano male assai il «sistema» – della Fiorentina si sa, dell’Alessandria, che oggi era alla sua prima prova? In ogni modo, nulla di eccezionale e poco da dire. Ecco com’è andata. Inizia l’Alessandria e la Fiorentina contrattacca velocemente e si porta in area di rigore avversaria riuscendo ad ottenere un calcio d’angolo che, però, non ha esito. Assistiamo nei successivi minuti ad alcune pericolose puntate offensive dei viola che si concludono con tiri a rete di Bortoletto e Gritti, che vanno fuori di poco. Su un allungo di Bortoletto a Suppi, quest’ultimo si spinge fino nell’area di porta, ma, controllato da Rava, sventola a lato un pallone fortissimo. Su azione di contropiede, al 10’, i grigi pervengono nell’area viola e Lushta ha occasione di esibirsi in un tiro a rete egregiamente bloccato da Romoli. Gioco alterno a metà campo finché al 14’ l’Alessandria ottiene un calcio d’angolo, subito seguito da un secondo. In questo periodo le due squadre giocano con scarsa efficacia tecnica, e spesso sollevano la disapprovazione del pubblico che non si perita, talvolta, di fischiare i viola. Poco dopo al 23’, velocissima puntata dei viola iniziata da Bortoletto e condotta da Gritti: Gei, ricevuto un bel passaggio, scarta Bodoira e riesce agevolmente a segnare. E, per un certo tempo, l’entusiasmo si riaccende. Tuttavia il gioco procede lento e in un modo che potrebbe dirsi disattento e decisamente mediocre. È possibile, comunque, costatare che, nel complesso, la Fiorentina mostra una leggera superiorità. Al 40’ per un fallo di Avanzolini, i grigi ottengono una punizione dal limite che Rava si incarica di battere. Tiro fortissimo che esce fuori di poco. Su azione di contropiede al 41’ il pallone previene a Rallo che lancia Gei; il centroattacco viola scarta abilmente un avversario e tira forte in rete. Bodoira, forse ingannato dall’intervento di Borgogno, non riesce ad intercettare tempestivamente e il pallone entra in rete. Quindi termina senza altre variazioni il primo tempo. Dopo pochi secondi dall’inizio della ripresa la Fiorentina partita in velocità, ottiene un calcio d’angolo. Al 2’ Furiassi per una distorsione alla gamba sinistra è costretto ad uscire dal campo. Si manifesta a questo punto una leggera pressione dell’Alessandria che si concreta al 5’ con un calcio d’angolo in favore. Il pericolo portato alla porta viola viene sventato da un preciso intervento di Romoli. Per l’assenza dal campo di Furiassi la Fiorentina ripiega Gei a mediano e colloca Chiodi a terzino sinistro. È evidente tuttavia che l’assenza del terzino pesa e ne risente l’intera compagine nell’impostazione del gioco. Così per buona della ripresa, i viola adottano una tattica difensiva. Tuttavia i locali contengono egregiamente gli attacchi avversari e, talvolta, si mostrano persino pericolosi con azioni condotte da Gritti (passato al centro dell’attacco) e Suppi. (Giordano Goggioli, «Corriere dello Sport», 10 novembre 1946) Non è stata una bella partita. Ci si è messo anche il tempo, grigio, piovoso. Ma più che il tempo l’incontro di oggi è risultato mediocre per un gioco che da ambo le parti non è stato davvero brillante. Il «sistema», che avrebbe dovuto regnare incontrastato signore dando alla partita una sua marca, discutibile forse, ma comunque interessante, non è stato possibile vederlo. Sia da parte viola che da parte dei grigi si è visto solo uno svogliato e inconcludente colpire il pallone senza apparente trama tattica, quasi senza «intenzione». È probabile che anche la pesantezza del campo, inzuppato e viscido, abbia rallentato il gioco degli atleti, ma resta comunque come realtà indiscutibile l’aspetto amorfo della partita, mancante assolutamente di accanimento, di vivacità, di entusiasmo. Niente tecnica, dunque, e niente cuore: rimane quindi ben poco se si escludono i ventidue uomini in campo che parevano sfiduciati di tutto, distratti a volte e pigri sempre per tutto il corso della partita. Un incontro malinconico in tutto, con il pubblico avaro di applausi e di incitamenti, il cielo ingrugnito e gocciolante, le maglie dai colori stonati, con quei grigi che non ricevevano luce dall’erba infangata e che nel secondo tempo addirittura sparivano nella nebbia; e con quei viola talvolta persino funerei. L’Alessandria ha sfruttato il suo piatto forte Rava mettendolo al posto di centrosostegno; ma né Rava né il sistema adottato di recente sono valsi a ravvivare una squadra tutt’altro che vivace e pericolosa. Il «quadrilatero» nessuno, o ben pochi volenterosi, l’ha visto, salvo Coscia, dei quattro che avrebbero dovuto essere la spina dorsale della squadra e il perno del sistema, nessuno si è salvato. I terzini hanno avuto sprazzi di efficacia, purtroppo annegati in larghe zone di abulia che ha fruttato ai viola i due gol. L’attacco manca di attitudine a realizzare e la sua resipiscenza nel secondo tempo ha mostrato soltanto un accenno di buona volontà che la difesa serrata – seppure poco disciplinata – dei viola ha annullato del tutto. Anche Lushta è mancato e dopo Rava l’unico a salvarsi dalla mediocrità è stato l’anziano Bodoira, che nonostante gli anni e i due gol (poco niente imputati a sue colpe) si è fatto ammirare per alcuni interventi tempestivi e coraggiosi. Ma anche la Fiorentina non ci sembra debba menare gran vanto dalla malinconica giornata. I due punti conquistati sono il frutto di azioni lucide ma solitarie di tutto un andamento di gioco che condanna la squadra viola alla mediocrità al pari dell’avversaria, seppure di questa leggermente superiore specie nel primo tempo. Dei viola si sono fatti notare Romoli, che ha parato, quando c’era da parare, con discreta prontezza e in un caso con vera maestra; Gei che nel primo tempo si è mostrato assai attivo nonostante numerose imprecisioni; Gritti, abile come sempre ma che nel secondo tempo ha dovuto mollare alquanto per un brutto scontro con un avversario, e in parte Rallo. Concludendo si può dire che la Fiorentina ha confermato il suo carattere di incertezza che da molto, da troppo tempo, ormai la distingue. Nel primo tempo c’è stata una sensibile superiorità viola, concretatasi nei due gol di Gei; il secondo dei quali, a detta di alcuni, sembra sia stato facilitato da una toccatina di Borgogno. Da segnalare una bella triangolazione Gritti-Bortoletto-Gritti con tiro finale di quest’ultimo, che per pochissimo non si è trasformato in gol. D’altro di notevole, nonostante la nostra buona volontà, proprio non ci sembra di avere notato. Nel secondo tempo uno stiramento muscolare ha costretto Furiassi ad uscire di campo e perciò la Fiorentina si è chiusa in difesa, che però ha avuto ben poco di drammatico data la sterilità degli attaccanti grigi. Qualche bella entrata di Bodoira che il pubblico fiorentino ha applaudito più volte; due o tre interventi a catapulta di Rava, una puntata offensiva di Albertelli-Coscia-Albertelli e nient’altro di notevole. Da aggiungere, per concludere, che in questo secondo tempo i grigi dell’Alessandria si sono rianimati un po’ e hanno segnato una leggera superiorità dei viola. (Giordano Goggioli, «Tuttosport», 11 novembre 1946) La giornata feriale e il cattivo tempo, se hanno tenuto lontano il grosso pubblico, non hanno impedito che alcune migliaia di appassionati, sfidando coraggiosamente la pioggia, fossero presenti all’incontro. Né si può dire che la loro abnegazione sia stata bene appagata dai viola che, pure essendo in parte giustificati dal cattivissimo stato del terreno, hanno purtroppo denunciato una desolante mancanza di assieme e di tecnica così da far seriamente pensare se non sia davvero il caso di correre ai ripari prima che sia troppo tardi. La Fiorentina ha vinto il confronto con gli alessandrini solamente come punteggio poiché la cifra del suo gioco non è stata per nulla superiore a quella dell’avversario. È chiaro che gli «undici» non rappresentano oggi un assieme, ma solo degli uomini che onestamente calciano la palla secondo il loro sapere e le loro possibilità atletiche. Si tratta di uomini che parlano un linguaggio differente: com’è possibile che essi possano intendersi? In difesa oggi non è accaduto nulla di irreparabile, ma se Furiassi avesse messo in rete quella respinta errata in pieno? Un pareggio in quel momento (eravamo a 1-0) poteva anche far prendere alla partita una differente fisionomia. Non è stata quella la sola papera del pur accorto terzino viola. I laterali hanno mancato in pieno. Fortuna che Avanzolini a tenuto tenacemente il ruolo e alcune discese dei grigi sono finite sul suo piede prima di prendere seria consistenza. L’attacco, con Bortoletto buon palleggiatore, ma ancora fermo) e con Suppi abulico e Marchetti sempre impreciso, ha vissuto per il superiore gioco di Gritti, il migliore in campo, con Rava dall’altra parte e per le sgroppate di Gei. L’Alessandria, pur avendo in squadra alcuni ottimi elementi, non riesce a far gioco. Discreta nel gioco di testa, specialmente con quei caratteristici allunghi, tiene la metà del campo per il contegno del… mediocentro Rava, sempre veramente bravo, ma quando questi viene superato, ed è successo alcune volte, gli altri non ci sembra siano in grado di assecondarlo. Fortuna per loro che gli avanti viola non sono stati affatto pericolosi. L’attacco grigio ha nella coppia di sinistra la sua migliore arma, peraltro poco precisa nel tiro a rete. Oggi ha fatto un gran correre per il campo e la velocità notevole anche col terreno infido, è stata la sola cosa buona che i ventidue in campo hanno fatto vedere. Poche le azioni veramente degne di questo nome, e fra «lisci» e respinte errate notiamo al 14’ un centro di Marchetti esatto e dosato che Gei calcia in rete; sulla respinta di Bodoira, corta, sul cuoio è Gritti, ma Bodoira di balzo attanaglia. Al 22’ primo gol; allungo di Avanzolini a Bortoletto che al volo passa a Gritti, questi dà a Gei che a contatto col portiere riesce a toccare ed a mettere in rete. I grigi, fin qui passivi, si sveglia e dopo una respinta di Furiassi che per poco non finisce in clamorosa autorete, registriamo un bel tiro di Coscia. Ed eccoci al secondo ed ultimo punto della giornata. 40’: Gei in possesso della sfera tira a rete, la traiettoria del pallone è leggermente corretta da un difensore anonimo e Bodoira, sorpreso, non può trattenere il pallone che gli batte sulla punta delle dita e a filo di traversa entra in rete. Nella ripresa, al 3’ Furiassi infortunato esce, Chiodi passa al posto vacante e Gei indietreggia a mediano. Il gioco dei viola in attacco cessa quasi completamente e vediamo i grigi farsi sotto con alcune discrete azioni tutte fermate più per insufficiente precisione degli attaccanti piemontesi che per merito dei difensori viola. Al 15’ Rosso gira appena fuori un bel centro di Lushta. Una consimile azione era stata dallo stesso perduta a fondo campo poco avanti. Al 23’ su centro di Suppi, Rava, nella fretta di liberare, mette il pallone nella propria rete. L’arbitro non concede il punto per fuori gioco di posizione di Gritti. Nel finale della gara, Bodoira si produce in alcune parate e respinte di pugno. Al 29’ su tiro bruciante di Marchetti e al 31’ due volte consecutive, su tiro di Rallo prima, di Gei dopo. Al 36’ Rosso invita Romoli a una grande parata. (Carlo Vanni, «La Gazzetta dello Sport», 10 novembre 1946) Partita in tono minore giocata sotto la pioggia e con terreno pesante. Nel secondo tempo poi un velo di nebbia è venuto ad aggiungersi a tutto il resto. La Fiorentina è partita veloce all’attacco e molte occasioni venivano perdute dai viola. Nelle file alessandrine si notava un certo nervosismo; dopo azioni alterne e un salvataggio in extremis di Bodoira, al 22’, Gei, lanciato scartava i terzini ed eludendo il tuffo che Bodoira compiva sui suoi piedi, mandava in rete. Reazione degli ospiti con il risultato di spostare per qualche tempo il gioco nella metà campo fiorentina. I viola tornavano all’attacco e al 42’ ancora Gei segnava. («La Stampa», 10 novembre 1946) Sempre novità nel mondo dei grigi Borei eliminato - Lo sostituirà VUngherese Kovac? Una commissione tecnica presieduta da Qaratìelli COME GIO CHERÀ’ LA SQUADRA DOMANI Anche a Firenze l’Alessandria è stata sconfitta per 2-0 dopo una partita giocata modestamente dalle due squadre tra l’imperversare della pioggia. Le reti sono state segnate nel primo tempo dalla squadra locale dimostratasi più realizzatrice. Nella ripresa la netta supremazia alessandrina è risultata vana per l’ormai nota sterilità del nostro quintetto attaccante. A Firenze Rava ha giocato mediocentro ed Albertelli al comando dell’attacco. («Il Piccolo», 16 novembre 1946) RISULTATI: Bari-Atalanta 2-0 Brescia-Livorno 0-1 Genoa-Juventus 1-0 Lazio-Sampdoria 4-0 Milan-Roma 3-1 Modena-Triestina 0-1 Napoli-Venezia 1-1 Torino-Bologna 4-0 Vicenza-Internazionale 1-1 CLASSIFICA: Bologna 13; Juventus 12; Torino 11; Modena, Roma, Vicenza 10; Bari, Livorno 9; Milan, Napoli, Sampdoria 8; Genoa, Lazio, Venezia 7; Atalanta, Fiorentina, Internazionale 6; Brescia 5; Triestina 4; Alessandria 2. *: una gara da recuperare MARCATORI 9 gol: Amadei (Roma) 7 gol: Puccinelli (Lazio) 6 gol: Baldini (Sampdoria) 5 gol: Astorri (Juventus), Candiani (Juventus), Puricelli (Milan) 4 gol: Bertoni I (Brescia), Del Medico (Modena), Ottino (Venezia), Piola (Juventus), Quaresima (Vicenza), Rebuzzi I (Vicenza) Il punto sul campionato Era arrivata la prima sconfitta stagionale della capolista Bologna sul campo del Torino andata in gol con Castigliano, Ossola, Ferraris e Loik e della Juventus che era stata sconfitta a Genoa dal gol di Della Torre. Colpo della Triestina in casa del Modena con il rigore di Milli. Rebuzzi e Campitelli avevano realizzato le reti con cui Vicenza e Inter avevano pareggiato la sfida. Il Bari aveva sconfitto l’Atalanta mentre il Milan aveva siglato tre reti alla Roma. Vittoria della Triestina, penultima in casa del Modena: gol della vittoria di Milli su rigore.