Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1946/1947
Serie A
02-03-1947 - Giornata: 22 - Bologna - Comunale


Bologna FC - Alessandria US 4 - 1 (3 - 1)
RETI: 7. Baiocchi G. [Bo] , 9. Taiti S. [Bo] , 25. Bonaretti C. [Bo] , 61. Arcari (IV) B. [Bo] 36. rig. Rava P.[A]

Alessandria US Bodoira Alfredo, Pietrasanta Piero, Rava Pietro, Arezzi Giuseppe, Borgogno Angelo, Tortarolo Francesco, Armano Gino, Pietruzzi Mario, Lushta Riza, Coscia Aristide, Rosso Angelo Triestino All.: Kovács Lajos

Formazione avversaria
BOLOGNA FC: Vanz (I) Glauco; Spadoni, Giovannini; Marchi, Sárosi (II) Béla, Marchese; Baiocchi, Arcari (IV) Bruno, Cappello (IV) Gino, Bonaretti, Taiti. All.: Viola József e Lelovics Gyula.

Arbitro: Carpani Giuseppe (Milano)
Note
Angoli: 4-4. Spettatori: 13.000 oppure 16.000. Incasso: oltre 2.000.000 lire. Cielo coperto, terreno discreto Inizio gara ore 15.00

Commento
Netta vittoria del Bologna non solo espressa nel risultato numerico che avrebbe potuto essere anche più pingue ma nella sveltezza e nell’intraprendenza posta in luce da tutti gli attaccanti che oggi hanno dato vita a una nuova edizione della prima linea la quale, dopo tanti e tanto inutili e inefficienti esperimenti, sembra abbia trovato la migliore formula di rendimento. Ma non solo alla prima linea va il merito della bella vittoria; grande contributo vi ha dato il gioco solido e autorevole di una mediana in gran forma e la sicurezza dell’estrema difesa dove figurava un debuttante giovanissimo, il ventunenne Giovannini che aveva preso il posto dell’infortunato Ricci. In sostanza è stato un autentico successo della squadra e anche per questo il suo valore è alto e promettente. La superiorità bolognese è stata nettissima in ogni momento e mai l’Alessandria ha dato l’impressione di poter reagire e di equilibrare le sorti della giornata. Il Bologna aveva richiamato nel ruolo di interno sinistro Bonaretti, un ragazzo che dopo aver giocato una partita di quel ruolo – e averla giocata benissimo – era stato messo in disparte e soltanto in questi ultimi tempi gli era stato affidato per un paio di partite il ruolo di ala destra. Il ritorno non poteva avere esito più felice e immediatamente la prima linea ha acquistato snellezza, velocità, intraprendenza e decisione. Si aggiunga a questo la felice giornata di Cappello IV, giocatore prezioso quando è in vena, il lavoro eccellente di Arcari IV e l’incisività delle due ali (la destra Baiocchi anch’esso una riserva), e si comprenderà come la difesa alessandrina sia stata posta in difficoltà e così spesso travolta. La prima linea rossoblù ha avuto alle spalle un appoggio efficientissimo nella mediana che ha presentato un Sárosi II sostenitore impareggiabile del gioco di attacco e collaboratore di primo ordine della difesa, e due laterali bravissimi che si sono emulati immobilizzando completamente gli avversari affidati alle loro cure. Spadoni ha giocato con la solita accortezza mentre Giovannini ha avuto un felicissimo debutto ponendo in luce doti innegabili di sicurezza, senso della posizione, vigore, lucidità di idee. Il portiere Vanz I, salvo un’incertezza iniziale, se l’è cavata da par suo nelle poche azioni pericolose. L’Alessandria ha giocato in tono minore e comunque da essa tutti si attendevano di più. È sembrata fiacca in difesa, irrisoluta nella mediana, poco incisiva all’attacco. Rava ha tentato con una condotta maschia e decisa di alzare il livello del gioco ma non c’è riuscito e d’altra parte anche egli aveva i suoi pensieri nel dover contenere lo scattante Baiocchi. Degli altri si sono fatti notare in parte Tortarolo, Arezzi, Coscia e Armano ma la squadra, come complesso organico, è stata sgominata sin dai primi minuti e non ha mai saputo riprendersi e controllare il gioco più veloce e positivo degli avversari rossoblù. Ha diretto Carpani, di Milano, così così. Ecco le azioni dei cinque goals: 7’ del primo tempo. Calcio piazzato battuto da Marchese, tocco di testa di Bonaretti, rovesciata di Cappello IV, intervento risolutivo di Baiocchi che segna. 9’: passaggio di Sárosi ad Arcari IV, allungo a Bonaretti, palla a Taiti, che in velocità batte di prepotenza Bodoira. 25’: azione Marchi-Cappello IV e passaggio in profondità a Bonaretti, il quale scatta, supera di slancio Arezzi e rende inutile il tentativo di parata di Bodoira. 36’: azione di contropiede dell’Alessandria e passaggio finale a Lushta in fuori gioco che Carpani non avverte. Su Lushta irrompe Spadoni che mette a terra il centroattacco; rigore. Rava trasforma con forte tiro sotto la traversa. 16’ della ripresa: fallo di Pietrasanta su Taiti e punizione battuta da Marchese. Tocco di Bonaretti ad Arcari IV e tiro imparabile di questi. Terreno discreto, ma pesante. Temperatura relativamente mite. (Ennio Viero, «Tuttosport», 3 marzo 1947) La partita che si presentava sotto i segni della più grande incertezza per il particolare e diverso momento che le due squadre sembravano attraversare, è stata invece vinta dal Bologna con somma facilità e con spavalda sicurezza. È stata quasi una sorpresa – una lieta sorpresa, comunque – per il pubblico bolognese ritrovare la sua squadra, quella nella quale aveva continuato a credere, nonostante le ripetute disillusioni di questi ultimi tempi. A chi non ha assistito all’incontro potrà anche meravigliare il severo punteggio inflitto dai bolognesi all’undici che veniva fresco fresco dalla vittoria sulla Juventus. Si tratta invece di un risultato del tutto regolare e bisogna aggiungere che le reti all’attivo dei rossoblù avrebbero potuto essere in numero anche cospicuo, se l’arbitro avesse loro concesso la massima punizione le due-tre volte in cui il rigore era parso inevitabile per la natura dei falli commessi dalla difesa dei grigi. Il Bologna ha certo sostenuto una delle migliori partite del suo campionato avendo subito saputo indovinare il punto debole della sistemista squadra avversaria, facile a scoprirsi in difesa, tentennante nella linea di attacco, con una mediana che, a parte forse Tortarolo, non ha saputo dare continuità e consistenza al suo gioco. Nei rossoblù ha esordito Giovannini, palesatosi sicuro negli interventi, pronto nei recuperi e al quale si può rimproverare un solo errore – e veniale per giunta – sul finire della partita. All’attacco un atleta superiore: Cappello, migliore giocatore in campo, il quale ha dato spettacolo per la facilità negli smarcamenti per la facilità negli smarcamenti per la precisione di passaggi (magistrale il suo allungo a Bonaretti nell’azione della terza rete), per le finezze stilistiche sfoggiate ogni qualvolta ha potuto giocare libero dalla stretta sorveglianza avversaria. I rossoblù hanno avuto un inizio folgorante e dopo soli 9’ di gioco essi conducevano con 2 a 0. Aveva segnato Baiocchi (7’), prontissimo nel raccogliere una bella rovesciata di Cappello, e Taiti (9’) il quale, spostato al centro, si era lanciato sul pallone proveniente da un’azione Sárosi-Bonaretti. Due reti di manovra veramente belle. Né la terza era inferiore per nitidezza e rapidità: passaggio di Marchese a Cappello e lungo, dosatissimo lancio di questi proprio sul piede di Bonaretti il quale non si lascia sfuggire il pallone veramente d’oro (25’). Al 37’ gli ospiti potevano raccorciare la distanza. Fallo di Sárosi su Lushta in area: rigore tirato da Rava, pallone che va a sbattere sulla facciata interna della traversa da dove schizza in rete. L’ultima rete bolognese scaturiva al 16’ della ripresa: fallo di Pietrasanta su Taiti e conseguente punizione da pochi metri oltre il limite dell’area di rigore, tirata da Marchese: uscita di Bodoira, mischia in area e deciso intervento di Arcari che segna a porta vuota. (Erardo Mandrioli, «La Gazzetta dello Sport», 3 marzo 1947) DOPO LA SCONFITTA DI BOLOGMNA SI ATTENDE IL PRONTO RISCATTIO DEGLI ATLETI GRIGI Domani il Napoli al campo «Moccagatta» - Sempre pesante il terreno di giuoco La squadra grigia, con molta sorpresa, si è trovata, domenica, eccessivamente lenta nei confronti della rinnovata compagne bolognese, nella quale erano stati inclusi alcuni giovani elementi che hanno conferito scioltezza e decisione a quell’attacco che da vario tempo cincischiava. La sconfitta dei grigi tende a dimostrare che non era sufficiente avere un Cappello a centro attacco, ma occorrevano due interni sbrigativi nelle azioni in area avversaria. A Bologna l’Alessandria ha avuto il trio centrale inconcludente per mancanza di responsabilità nel tiro a rete ed anziché appoggiare le azioni sulle ali per aprire il varco in area di rigore, contro una delle più forti difese del girone, erroneamente la squadra grigia portava tutte le sue azioni, con ingenuità adamantina, a sfumare sui piedi di Spadoni, Giovannini e Sárosi. Inoltre il «sistema», non è stato adottato alla perfezione permettendo al Bologna di ritrovare la via della vittoria con un’affermazione clamorosa. («Il Piccolo», 8 marzo 1947) RISULTATI: Bari-Brescia 0-0 Internazionale-Genoa 2-1 Juventus-Milan 1-2 Lazio-Roma 0-0 Livorno-Fiorentina 2-1 Napoli-Modena 1-0 Sampdoria-Torino 3-1 Triestina-Atalanta 1-3 Venezia-Vicenza 1-2 CLASSIFICA: Torino 33; Juventus 32; Modena 30; Milan 29; Bari 27; Napoli 26; Bologna 25; Livorno, Sampdoria 23; Genoa, Roma 20; Alessandria, Internazionale, Lazio, Vicenza 19; Atalanta 18; Fiorentina 17; Venezia 16; Brescia 14; Triestina 11 MARCATORI 14 gol: Mazzola (Torino) 13 gol: Astorri (Juventus), Puricelli (Milan) 12 gol: Baldini (Sampdoria), Verdeal (Genoa) 11 gol: Carapellese (Milan) 10 gol: Amadei (Roma), Gabetto (Torino), Puccinelli (Lazio) Il punto sul campionato La capolista Torino era incappata nella terza sconfitta stagionale sul campo della Sampdoria: in vantaggio con Menti, i blucerchiati avevano rimontato con la doppietta di Bassetto e il gol di Fiorini ma non era riuscita ad approfittarne la Juventus sconfitta, in casa, dal Milan, andato in rete con Annovazzi e Puricelli che aveva agganciato in classifica il Bari fermato sul pari dal Brescia. Un rigore realizzato da Verrina aveva dato al Napoli la vittoria nel match contro il Modena. Il derby veneto era andato appannaggio del Vicenza sul campo del Venezia con la decisiva doppietta di Rebuzzi. Sono stati tre i gol con cui l’Atalanta aveva vinto in casa della Triestina ultima in graduatoria.