Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1946/1947
Serie A
15-06-1947 - Giornata: 35 - Trieste - Comunale


Triestina US - Alessandria US 1 - 3 (1 - 2)
RETI: 4. Rossetti L. [Tr] 3. Lushta R.[A], 41. Lushta R.[A], 85. Lushta R.[A]

Alessandria US Diamante Luigi, Pietrasanta Piero, Rava Pietro, Arezzi Giuseppe, Tortarolo Francesco, Coscia Aristide, Rosso Angelo Triestino , Armano Gino, Giorgino Giuseppe, Lushta Riza, Sotgiu Pietro All.: Kovács Lajos

Formazione avversaria
TRIESTINA US: Striuli; Antonini, Blason; Presca, Zorzin, Bergamasco; Persi, Rossetti, Urbani, Milli, Bernard. All.: Varglien (I) Mario

Arbitro: Carpani Giuseppe (Milano)
Note
AngolI: 7-5 (3-4). Spettatori: 4.000. Cielo coperto, terreno buono Inizio gara ore 16.30

Commento
Bisognava farla, questa partita, perché così diceva il cartellone della giornata odierna di campionato, ma veramente non ci sarebbe stato alcun bisogno. I grigi si preannunziavano a Trieste sicuri del successo e avidi di punti. Né poteva indossare l’ultima formazione inedita dei rossoalabardati. C’era poco da sperare e d’altra parte occorreva convincersi della realtà. Con queste prospettive l’incontro non si presentava come uno dei più allettanti, ma invece i primi minuti di gioco riuscirono a scaldare l’ambiente. Al 3’ Presca interrompeva l’azione della mezz’ala alessandrina con un fallo di mano. La punizione battuta da qualche metro dal limite da Coscia sorvolò una marea di teste e andò a incontrare quella di Blason che la mise fuori area. Fu ripresa poi da Lushta, grazie ad un allungo all’indietro di un difensore alabardato. Lushta non esitò e a qualche passo dal portiere poté metterla in rete. La replica avveniva a neanche un minuto di distanza. Un angolo battuto da Persi e una palla che non sembrava arrivare all’altezza della porta, poi un balzo di Rossetti che la sfiorava appena mandandola venti centimetri dentro la linea bianca. Diamante non se l’aspettava e così si visse sul pareggio, e il pubblico sperò in cuor suo che gli alabardati trovassero l’estro per condurre una partita piacente. Ma di fronte a un sistema bene impostato c’era ben poco da fare, Milli non aveva preoccupazioni eccessive e lasciava che la foga di Rossetti si incaricasse di dirigere tutti i palloni all’attacco. Al centro Urbani stava a stretto contatto di gomiti con Tortarolo che lo guardava a vista. Persi all’ala faceva il contrario: non era mai in posizione. Poi, prima del riposo, mancavano pochi minuti, Lushta entrò deciso in mezzo alla confusa difesa triestina e tirò, nell’angolo opposto a quello dov’era piazzato Striuli, un pallone imprendibile. Senza sussulti giunge la ripresa: Striuli, in gran giornata, ha risparmiato un gol alla sua squadra, con un tuffo audace, su tiro di Giorgino. La terza rete di Lushta (40’) fece svanire la speranza di un pareggio. (Ernesto Oncia, «La Gazzetta dello Sport», 16 giugno 1947) Una «tripletta» di Lushta risolve la situazione; coraggiosa prova degli alabardati. Primo tempo tirato a forte andatura, con un crescendo di emozioni dall’inizio alla fine. I triestini subiscono già all’inizio una rete. Presca ferma la sfera con le mani e provoca un tiro di punizione da oltre 25 metri. Blason rimanda corto e Lushta tramuta in punto. Reazione degli alabardati: azioni in linea spezzate dai difensori grigi lanciando il pallone sul fondo. Calcio d’angolo al 13’, la sfera spiove davanti ai pali e Rossetti di testa pareggia. Fino al 40’ continue azioni con spostamenti repentini di fronte. I grigi premono ma i triestini non mollano. Sette calci d’angolo caratterizzano questi 40’. Sul finire del tempo Lushta porta in vantaggio i suoi colori. Gli alabardati sono scesi in campo nella ripresa con cento spiriti in corpo. Le azioni si susseguono velocissime e spesso pericolose. I rossi vogliono chiudere in bellezza e dimostrarsi degni di appartenere alla serie eletta, ma Rossetti manca due occasioni d’oro e la prima linea ha ancora una volta peccato di orgasmo e di indecisione mentre i grigi hanno giuocato con più chiarezza e intelligenza. Al 40’ Lushta porta a tre le reti della sua squadra. Non perfetto l’arbitraggio di Carpani. (Vittorio Marchio, «Corriere dello Sport», 16 giugno 1947) ARDORE E BEL GIOCO I GRIGI ANCHE A TRIESTE RESTAMNO A GALLA: 1-3 I triestini, ormai sicuri della inutilità dei loro sforzi per salvarsi dalla retrocessione, hanno subito supinamente la superiorità degli avversari e si sono fatti sorprendere già in apertura. L’Alessandria è apparsa una squadra omogenea, che sa fondere alla perfezione il gioco di difesa con quello di attacco. L’inizio lascia prevedere una battaglia serrata; al 3’ Lushta ha messo a segno il primo pallone, ma, già un minuto dopo, Rossetti riusciva a pareggiare su azione di calcio d’angolo. Ristabilito l'equilibrio, le due squadre si sono gettate generosamente nella mischia, ma ben presto la Triestina ha dovuto lasciare il passo all’avversario. Come era previsto, ha ceduto di schianto. La squadra giuliana ha subito due calci d’angolo al 9’ ed al 18’; al 22’ ha battuto a sua volta un calcio dalla bandierina, ma dopo una serie di azioni e di punizioni dall’angolo, da entrambe le parti, si è arresa a discrezione per una rete di Lushta al 41’. La partita era ormai decisa; infatti nella ripresa la Triestina ha premuto per oltre mezz’ora, usufruendo di alcuni calci d’angolo. I suoi attaccanti non sono mai riusciti a scalfire la buona guardia dei difensori alessandrini. Esaurita l’offensiva rosso-alabardata, l’Alessandria è passata al contrattacco ed al 40’ il solito Lushta, avuto un pallone dall’ala sinistra, ha battuto per la terza volta Striuli. Null’altro di notevole sino alla fine. («Stampa Sera», 16 giugno 1947) SPERANO GLI SPORTIVI ALESSANDRINI IN UN SORPRENDENTE RISULTATO A TORINO Solita la squadra - Rientra Pietruzzi - Provati nuovi elementi - Riconfermata la fiducia nel Consiglio direttivo Sulla partita Triestina-Alessandria, la cronaca ha registrato la netta supremazia dei grigi come lo dimostrano le tre reti segnate da Lushta ma, nei giudizi degli stessi giocatori, pare che la squadra non abbia girato alla perfezione od almeno come prevedevasi. Comunque, se non giocando alla perfezione hanno vinto, si può sperare un maggior rendimento nelle giornate di vena. («Il Piccolo», 21 giugno 1947) RISULTATI: Bari-Torino 0-0 Brescia-Sampdoria 2-1 Genoa-Napoli 2-1 Juventus-Vicenza 1-2 Livorno-Internazionale 3-1 Milan-Fiorentina 2-2 Modena-Atalanta 0-0 Roma-Bologna 1-1 Venezia-Lazio 1-2 CLASSIFICA: Torino 57; Modena 50; Juventus 49; Milan 46; Bari 36; Atalanta, Bologna, Napoli 35; Sampdoria, Vicenza 34; Genoa, Lazio 33; Livorno 32; Alessandria, Internazionale 31; Roma 30; Brescia, Fiorentina 28; Venezia 27; Triestina 16 MARCATORI 27 gol Mazzola (Torino) 20 gol Puricelli (Milan) 17 gol Astorri (Juventus), Baldini (Sampdoria) 16 gol Gabetto (Torino) 15 gol Carapellese (Milan), Dalla Torre (Genoa), Korostelev (Juventus), Raccis (Livorno) 14 gol Candiani (Juventus), Muci (Inter) Il punto sul campionato Il Torino si era laureato campione d’Italia nonostante il pareggio, senza gol, sul campo del Bari. Caduta casalinga della Juventus per mano del Vicenza: decisivo Conti a tre minuti dalla fine del match. In zona salvezza brutta sconfitta casalinga del Vicenza contro la Lazio. I veneti erano distanziati di un punto dalla Fiorentina che aveva pareggiato in casa del Milan e del Brescia vincitore del match contro la Sampdoria.