Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1941/1942
Serie B
28-12-1941 - Giornata: 10 - Novara - Littorio


Novara AC - Alessandria US 4 - 0 (3 - 0)
RETI: 30. Versaldi R. [No] , 38. Barberis V. [No] , 42. Lazzaretti A. [No] , 81. Lazzaretti A. [No]

Alessandria US Roggero Secondo, Bigando Giovanni, Pietrasanta Piero, Ghidini Ferruccio, Vitto Luigi, Pochettini Mario, Garbarino Carlo, Fibbi Arrigo, Stradella Carlo, Pietruzzi Mario, Rosso Angelo Triestino All.: Parodi Pasquale

Formazione avversaria
NOVARA AC: Scansetti, Bonardi, Edoardi, Galli, Villa, Mainardi, Calzolai, Versaldi, Lazzaretti, Muci, Barberis. All.: Rigotti Carlo

Arbitro: Carpani Giuseppe (Milano)
Note
Inizio gara ore 15:30

Commento
La clamorosa sconfitta dell’Alessandria va ricercata soprattutto non solo nella brillante esibizione della squadra azzurra, ma anche nella scarsa efficienza del trio estremo di difesa alessandrino e della nera giornata in cui è incorsa la loro linea mediana. Senza questo l’Alessandria non avrebbe certo evitato la sconfitta, perché oggi contro il Novara non c’era nulla da sperare. C’è però da tenere presente che gli azzurri dopo il vittorioso primo tempo mollarono alquanto l’andatura nella ripresa consentendo agli alessandrini di attaccare in prevalenza. Il Novara dunque ha trovato oggi la sua gran giornata. Partiti all’inizio con foga e decisione si resero presto padroni del campo ed alla mezz’ora Versaldi aprì la serie dei punti proseguita da Barberis al 38’ e da Lazzaretti al 42’. Nella ripresa la riscossa grigia non dette esito alcuno. Era invece il Novara che su fuga di Lazzaretti otteneva per merito di questi il quarto punto della giornata. Ottimi del Novara Edoardi, Villa, Muci e Versaldi. Dei grigi Garbarino, Pietruzzi. («Il Littoriale», 30 dicembre 1941) LA SCONFITTA DI NOVARA L’Alessandria si è inginocchiata a Novara mettendo in risalto le sue qualità negative sui campi avversari e la fragilità dei suoi reparti. Alla sterilità dell’attacco si è accentuato l’inefficiente rendimento della mediana già denotato nelle precedenti partite e si è aggiunta la pessima giornata di Roggero. Con tale collasso tecnico e con mediocre fattore morale i grigi non potevano fare altro che fungere da squadra materasso là ove altre consorelle avevano lottato con maggiore impegno, con maggior cuore. L’incidente sofferto da Pietruzzi, che azzoppato ha dovuto passare all’ala, non è sufficiente a giustificare la sonora sconfitta. È stato notato che tutte le squadre scese ad Alessandria, compresa la Lucchese, hanno combattuto con vivacità ed impegno, mentre i nostri giocatori a Novara si sono comportati in senso opposto eccessivamente timorosi nel tenere palla, desiderosi di evitare i contatti con gli avversari, sempre battuti sullo scatto nei confronti diretti. Gli sportivi alessandrini calati numerosi a Novara sono tornati purtroppo convinti della mancanza di combattività della nostra squadra priva di spina dorsale. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 3 gennaio 1942) RISULTATI: [1. giornata] Siena-Lucchese 4-1 (giocata il 25 dicembre 1941) [10. giornata] Brescia-Pescara 1-1 Fanfulla-Padova 1-1 Fiumana-Bari 1-2 Lucchese-Savona 0-1 Pisa-Reggiana 3-0 Siena-Pro Patria 2-6 Udinese-Prato 1-0 Vicenza-Spezia 0-0 CLASSIFICA: Bari 16; Fanfulla, Vicenza 15; Novara 14; Alessandria, Padova 13; Brescia, Pescara 12; Udinese 11; Savona 10; Spezia 9; Pro Patria, Pisa, Prato, Reggiana, Siena 7; Fiumana 3; Lucchese 0. *: una gara da recuperare Il punto sul campionato Situazione nuova fra i cadetti LA GROSSA SCONFITTA A NOVARA DELL’ALESSANDRIA Il Bari in testa alla classifica – Il mezzo passo falso in casa del Vicenza e del Fanfulla La decima giornata del campionato di Serie B andrà memorabile per i suoi risultati in gran parte a sorpresa. Eccoveli immediatamente perché possiate meravigliarvi anche voi: Vicenza-Spezia 5-0; Udinese-Prato 1-0; Bari-Fiumana 2-1; Savona-Lucchese 1-0; Novara-Alessandria 4-0; Pro Patria-Siena 6-2; Brescia-Pescara 1-1; Fanfulla-Padova 1-1; PisaReggiana 3-0; Come risultanza della giornata il Bari, approfittando del mezzo passo falso in casa di Vicenza e Fanfulla, è passato, solo, al comando della classifica distanziando di un punto i compagni di ieri; ad un punto dr. questi ultimi e cioè a quota 14 è il Novara; vengono a quota 13 Padova e Alessandria; a quota 12 Pescara e Brescia. E fermiamoci qui. Fra i risultati a sorpresa della giornata rientra indubbiamente il 1 a 0 di Novara, vale a dire della partita-principe del cartellone. Le cronache dell’incontro sono esplicite: In campo si è avuto un dominatore, il Novara, che ha condotto il gioco con autorità segnando tre gol con Versaldi, Barberis e Lazzaretti nel primo tempo e completando il bottino con una seconda rete di Lazzaretti nella ripresa, durante la quale si è assistito ad una debole ed inefficace: reazione dell'Alessandria. A parte il vistoso punteggio, assolutamente inaspettato, stupisce il comportamento dei « grigi », che finora avevano condotto un brillante campionato perdendo solo onorevolmente contro il Bari e il Vicenza e collezionando un soddisfacente quoziente-reti. Una giornata nera? Cos'è successo nelle file degli uomini di Parodi e dove è andata a finire l'intraprendenza e la forza penetrativa della prima linea, una delle più prolifiche di gol del torneo? Probabilmente, la compagine grigia è incappata in una di quelle giornate cosidette nere, quelle giornate nelle quali non se ne imbrocca una, ma la cosa, ripetiamo, stupisce trattandosi di una partita dove, oltre al resto, era particolarmente impegnato, dato il tradizionale avversario, il buon nome del calcio alessandrino. Vogliamo credere in un autentico infortunio e ci auguriamo che il brutto episodio sarà presto dimenticato e riscattato. . Al Novara, naturalmente, tutti gli elogi. Il clamoroso successo è particolarmente notevole quando si consideri che, oltre al solito Torri, agli azzurri era venuto a mancate alla vigilia il terzino Galimberti, uno degli elementi più preziosi della squadra, un bravo Rigotti può esser fiero del suoi uomini che con uno sforzo prodigioso di volontà, di tenacia, di puntiglio hanno realizzato l'ambita impresa, un'impresa a cui tutti i novaresi tenevano in modo particolare. Il Novara ha cosi iniziato brillantemente la sua serie di ferro che comporta, nello spazio di poche settimane, le trasferte a Savona e a Prato e gli incontri casalinghi col Bari e col Vicenza. Se la squadra continuerà a giocare sulla linea della partita di ieri — un blocco solo in difesa e una catapulta all'attacco — c'è da credere che gli azzurri daranno parecchi dispiaceri agli avversari. Una mezza sorpresa pure il risultato di parità del Vicenza in casa propria contro lo Spezia. All’ombra del Palladio, alla vigilia, si faceva ci si faceva delle illusioni ripromettendosi senz’altro di incasellare altri due punti all’attivo. Ora devono masticare amaro e riflettere che c’è sempre tempo per illudersi. Sia per le variazioni apportate alla prima linea sia per il gioco farraginoso sfoggiato, la squadra non ha marciato come era logico attendersi. In piu’ aggiungete la difesa ferrea dello Spezia, poggiata sul quel Camerario che sta diventando un grande portiere e l’animosità degli stessi bianchi, uomini che si leonificano quando si trovano dinanzi agli squadroni. L’impresa della Pro Patria Niente da dire invece sull’1-1 di Lodi. Il Fanfulla, anzi, deve ritenersi pago della divisione dei punti, avendo realizzato la sua rete su calcio di punizione e trovandosi in presenza di un Padova in crescendo inarrestabile, un Padova a cui è lecito pronosticare un grande avvenire. Bravi quindi entrambi. Il Bari, come ra prevedibile, ha vinto a Fiume portandosi cosi alla testa della classifica, da solo sarà assai difficile toglierlo. La squadra di Mezzadra va forte, infatti mentre la Fiumana, per contrapposto è giù di corda e non sappiamo come farà a salvarsi. Ma la vittoria esterna più strabiliante della giornata lì’ha conseguita la Pro Patria a Siena. Non avevano mai vinto in questo campionato i bustesi e sono andati a cogliere il loro successo su un campo notoriamente difficile seppellendo l’avversario sotto un cumulo di palloni. La cronaca dice che i senesi si sono smontati per un gol segnato in netto fuorigioco e convalidato dall’arbitro Gamba ma tutto ciò non basta per giustificare la loro netta e clamorosa sconfitta. Che i bustesi fossero in fase di miglioramento l'aveva denunciato la partita col Novara; quella di ieri non ha fatto che confermare l'impressione. Andata male l'impresa a Lucca, gli uomini di Klein si sono abbondantemente rifatti ad un altro campo toscano. Il Brescia ha stentato a cogliere un nullo contro il bravo Pescara, segnando la sua rete su rigore. Male. Ci ai attendeva una bella prova dopo il risultato di Padova ed invece la squadra di Frisoni non va ancora. La stessa cosa dicasi del Savona, vincitore di stretta misura a Lucca dopo una partita poco interessante. Notevoli i successi dell'Udinese e del Pisa evidentemente la Reggiana attraversa un grave periodo di crisi del quale, per ora, non si vede una via di uscita. (La Stampa – Mar, 29/12/1941)