Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1941/1942
Serie B
04-01-1942 - Giornata: 11 - Alessandria - Littorio


Alessandria US - Siena AC 2 - 1 (1 - 1)
RETI: 41. Foglia M.[A], 70. Foglia M.[A] 18. Ulivieri S. [Si]

Alessandria US Roggero Secondo, Bigando Giovanni, Pietrasanta Piero, Ghidini Ferruccio, Vitto Luigi, Pochettini Mario, Garbarino Carlo, Fibbi Arrigo, Foglia Mario, Zaio Aldo, Rosso Angelo Triestino All.: Parodi Pasquale

Formazione avversaria
SIENA AC: Chellini, Biagini, Da Costa, Pellegatta, Dei, Semoli, Ulivieri, Polak, Cortini, Dapas, Gambini. All.: Macchi Alberto

Arbitro: Dagnino Natale (Genova)
Note
Inizio gara ore 15:30

Commento
L’incontro è stato combattuto con molto ardore nei due campi, ma di scarso contenuto tecnico per cui si è assistito ad una vivace scorribanda sotto le due reti, senza una precisa direttiva nelle azioni da svolgere. I bianco-neri hanno attaccato subito e al 10’ Roggero ha respinto fortunosamente col palmo della mano un secco tiro di Polack; quindi, al 18’, Ulivieri, su centro di Gambini e in seguito a debole respinta di Bigando, segnava da pochi metri il punto per la sua squadra. Vivace reazione tra le file dei grigi, disordinate e nervose, finché al 41’, su calcio d’angolo, Foglia di testa ha segnato il pareggio. A pochi secondo dal riposo Chellini ha bloccato magnificamente un lungo tiro di punizione effettuato da Foglia. Nella ripresa, dopo un quarto calcio d’angolo a favore dei grigi, l’Alessandria ha segnato il punto della vittoria al 25’: su rimessa laterale di Garbarino la palla è pervenuta a Fibbi, che l’ha allungata a Foglia, questi ha giocato abilmente la difesa ed ha così ottenuto il punto della vittoria. I senesi si sono quindi buttati all’attacco e Gambini, al 32’, ha fallito per un soffio il bersaglio dopo una robusta azione in linea. Altri attacchi sono stati sviluppati nella metà campo dei grigi e sovente Roggero è stato chiamato al lavoro. In complesso però un incontro scialbo e poco convincente nei due settori (Giovanni Camagna, «Il Littoriale», 6 gennaio 1942) ALESSANDRIA-SIENA 2-1 La partita contro il Siena, come prevedevasi, è stata più difficile di quanto la carta lasciasse supporre in relazione alla sonora sconfitta dei toscani sul proprio campo ad opera della Pro Patria. I grigi non hanno ancora superato il periodo di declino e l’assenza di Stradella si è fatta sentire in modo particolare. L’attacco ha subito vari schieramenti durante la partita e la sua formazione migliore è stata quella apparsa nel finale della gara con Garbarino, Fibbi, Zaio, Foglia e Rosso. L’innesto di Zaio ad interno sinistro non è stato felice perché il reparto non funzionava per l’insufficienza di Foglia nel ruolo di centro-attacco; di conseguenza l’esordiente si è trovato tra Rosso che non sa smarcarsi, cosa che riesce egregiamente a Garbarino, e Foglia in balia di spostamenti privi di mordente. Foglia ha dimostrato ancora una volta di essere un grande mediano laterale e quando è poi passato al suo posto di interno sinistro è apparso in buona ripresa ed è stato, con Garbarino, il più attivo e l’unico realizzatore. Rosso gioca sempre troppo al largo e dire che nel breve periodo che è stato spostato ad interno ha fatto cose buone. Garbarino, lasciato inoperoso con troppa frequenza, ha dovuto cercare contatto con gli avversari per impostare le solite azioni irresistibili e pericolose. Il reparto di retroguardia ha alternato il rendimento ma complessivamente si è avuto un gioco negativo; i terzini ed i mediani si ostinano a fermare la palla prima di smistarla, ed i passaggi sono troppo tardivi e brevi, a tutto danno della forza penetrativa della nostra squadra. Ci sono troppi giocatori che quando sono liberi con la palla al piede aspettano l’avversario per complicare l’azione, per fare brutta figura, per nuocere al rendimento collettivo. Le due reti sono state segnate entrambe da Foglia di testa. Gli ospiti si erano messi in vantaggio con una magnifica rete segnata di forza da Ulivieri, scaltro nello sfruttare una incertezza di Bigando e Vitto. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 10 gennaio 1942) RISULTATI: Bari-Lucchese 2-0 Padova-Pisa 5-0 Pescara-Fanfulla 2-0 Prato-Fiumana 2-2 Pro Patria-Brescia 2-3 Savona-Novara 0-1 Spezia-Reggiana 1-0 Vicenza-Udinese 0-0 CLASSIFICA: Bari 18; Novara, Vicenza 16; Alessandria, Fanfulla, Padova 15; Brescia, Pescara 14; Udinese 12; Spezia 11; Savona 10; Prato 8; Pro Patria, Pisa, Reggiana, Siena 7; Fiumana 4; Lucchese 0. *: una gara da recuperare IL PUNTO SUL CAMPIONATO La Bari ha saputo approfittare del momento favorevole e s’è insediata al comando, imbattuta dalla seconda giornata di campionato; roseo appare l’avvenire, ora che l’attacco manovra con più padronanza e lucidità. Il Vicenza – fortissimo in difesa, ma sterile all’attacco – ed il Fanfulla – che ha visto seriamente compromesso il suo rendimento dall’improvvisa mancanza di alcuni dei suoi migliori atleti – hanno perduto un po’ di terreno, mentre altre pericolosissime compagini sono balzate nelle posizioni punta. Il Novara ha cominciato in sordina, ma sta cogliendo magnifici successi e soprattutto ha acquistato padronanza di gioco e coesione; è passato anche a Savona, confermando la solidità dell’impianto difensivo, in cui emerge il centro-mediano Villa, e l’efficienza del quartetto attaccante, ottimamente guidato da Lazzaretti. Una ermetica difesa, in cui emergono Passalacqua e Bertoletti, ha permesso al Padova di carpire più di un punto fuori casa e l’attacco, la cui forza potenziale era costituita dalle mezze ali Rocco e Polo, sembra pervenuto ad un ritmo irresistibile; il Brescia, con la vittoria esterna contro la Pro Patria, ha raddrizzato le proprie possibilità; il Pescara, partito senza grandi nomi e pretese, ha superato con successo lo squadrone lodigiano. L’Alessandria è sembrata non molto irresistibile, se s’è impantanata in un gioco frammentario e senza organicità; molto ardore, ma poco stile. Le «cenerentole» Fiumana e Lucchese hanno fornito sintomi di ripresa: l’innesto della mezz’ala Busidoni ha molto giovato all’attacco fiumano e con Bodini la Lucchese ha retto per tutto il primo tempo la pressione barese. (Alberto Pasquini, «Il Littoriale», 7 gennaio 1942)