Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1941/1942
Serie B
18-01-1942 - Giornata: 13 - Alessandria - Littorio


Alessandria US - Fanfulla AC 3 - 0 (2 - 0)
RETI: 6. Vitto L.[A], 44. Rosso A.[A], 71. Foglia M.[A]

Alessandria US Roggero Secondo, Bigando Giovanni, Pietrasanta Piero, Ghidini Ferruccio, Vitto Luigi, Pochettini Mario, Garbarino Carlo, Fibbi Arrigo, Rossi Francesco, Foglia Mario, Rosso Angelo Triestino All.: Parodi Pasquale

Formazione avversaria
FANFULLA AC: Fregoni, Edelli, Cerri, Spirolazzi, Antorri, Crola, Bosoni, Garrone, Gallanti, Sichel (I) Mario, Rebuzzi (I) Pietro. All.: Salvatori Franco

Arbitro: Bianchi Ferdinando (La Spezia)
Note
Inizio gara ore 15:30

Commento
ALESSANDRIA-FANFULLA 3-0 Netta prevalenza dei grigi che già al 5’ andavano in vantaggio grazie ad una rete segnata da Vitto. Indi Rosso aumentava il punteggio al 43’. Nella ripresa, al 26’, Foglia portava a tre il numero delle reti alessandrine. («La Stampa», 19 gennaio 1942) La rosa degli squadroni di primo piano è molto numerosa per assicurare uno sviluppo incerto ed avvincente del campionato. S’è assottigliata dopo la retrocessione del Fanfulla dalle prime piazze. Retrocessione dovuta a cause di forza maggiore, ché altrimenti il Fanfulla, nella pienezza delle proprie possibilità, avrebbe ancora recitato un ruolo di primo piano nel torneo. Va comunque lodata la squadra lodigiana e soprattutto i suoi sportivissimi dirigenti, per avere abbandonato la decisione di interrompere l’attività. È naturale, però, che contro i più attrezzati squadroni di punta, il Fanfulla non possa aspirare ad affermarsi, ora che il suo irresistibile attacco delle prime giornate ha perduto ben tre titolari, senza contare il centro-sostegno Meneghello. Sichel ed il folgoratore Rebuzzi non possono da soli dar vita ad un attacco completamente rimaneggiato. E così, contro l’Alessandria, il Fanfulla ha dovuto cedere in netta misura. (Alberto Pasquini, «Il Littoriale», 21 gennaio 1942) ANCHE IL FANFULLA BATTUTO AL LITTORIO: 3-0 Il campo del Littorio ha mantenuto la sua inviolabilità anche dopo l’attacco del Fanfulla e l’Alessandria ha chiuso con un netto 3-0 una partita giocata piuttosto duramente. Gli ospiti, presentatisi in campo privi di tre titolari e subito minorati per un infortunio del mediano destro Spirolazzi, non sono stati in grado di contenere le azioni dei nostri attaccanti e pure reagendo con impeto non sono riusciti a violare la rete alessandrina. La nostra squadra ha giocato meglio che nella partita contro il Siena anche se l’attacco, con Rossi al centro, non è stato irresistibile. Tra gli avanti Fibbi incomprensibilmente ha sempre passato la palla di precisione agli avversari frustrando innumerevoli occasioni per il nostro reparto attaccante; è inutile il lavoro di spola di questo giocatore se al momento propizio anziché servire i compagni fa il giuoco degli avversari. Il comportamento di Fibbi, dovuto evidentemente a precarie condizioni fisiche, ha cooperato alla non convincente prova di Rossi, apparso legato nei movimenti e poco coraggioso nel contendere la palla ai difensori lodigiani. Questo giocatore ha smistato egregiamente alcuni palloni ma forse ha bisogno di allenamento, non sappiamo se in palestra o sulla palla: questa è competenza di Parodi. Tirando le somme, Rossi nonostante vari difetti è stato migliore di Foglia, centro-attacco contro il Siena e migliore di Zaio. Siamo però, del parere che tra Rossi e Stradella c’è una classe di differenza. Garbarino è uscito dal campo contuso. La sua prodigalità lo ha portato a voler strafare su di un terreno poco indicato, ha sciupato così alcune azioni d’attacco e si è esposto eccessivamente al gioco duro degli avversari. Bene Foglia; sempre timoroso Rosso. La retroguardia ha lavorato con continuità. Ghidini e Pochettini hanno egregiamente coadiuvato Vitto che avuto solo 5 minuti di crisi durante la metà del primo tempo. Pietrasanta sta riprendendo la sua forma migliore; Bigando sempre combattivo e redditizio, è pericoloso quando, per salvare la situazione, si rivolge al portiere. Anche Roggero è stato attento; si è però fidato eccessivamente della traiettoria del tiro di punizione di Rebuzzi all’8’ di gioco, la traversa ha salvato la rete e forse… la partita. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 24 gennaio 1942) RISULTATI: Bari-Siena 1-0 Pescara-Reggiana 2-1 Prato-Novara 1-1 Pro Patria-Pisa 0-0 Savona-Brescia 0-0 Spezia-Padova 1-0 Udinese-Fiumana 0-0 Vicenza-Lucchese 7-0 CLASSIFICA: Bari 21; Vicenza 20; Novara 18; Alessandria* 17; Padova, Pescara 16; Brescia, Fanfulla, Udinese 15; Spezia 13; Savona 11; Pro Patria, Pisa, Prato 10; Siena 9; Reggiana 8; Fiumana 5; Lucchese* 1. *: una gara da recuperare Il punto sul campionato NELLA SERIE B Il Novara si stacca dai primi in classifica in complesso, la giornata di .ieri non, sembrava, alla vigilia, gran che Interessante. Invece, più di un risultato e venato a dare ad essa un tono ed un'importanza che davvero non si meritava. Cosi è, . ad esempio, dello 0-0 di Udinese-Fiumana, dell'l-1 di Prato-Novara, dell'1-0 di Bari-Siena, dell'1-0 di Spezie-Padova e, se vogliamo, dello 0-0 di Pro Patria-Pisa. Intanto che da notare che non una squadra ha vinto in campo avversarlo e che il numero complessivo delle reti segnate, se non fosse stato per la valanga di gol (7-0) col quali il Vicenza ha travolto la Lucchese, avrebbe registrato un minimo mal visto nel presente campionato. Segno che le prime linee sonnecchiano o, meglio, c'è un generale risveglio delle difese anche di quelle che finora Lucchese a parte — hanno dovuto incassare una cifra fuori del normale di palloni. Vicenza si è svegliato Si nota, insomma, un maggiore equilibrio e le diseredate del torneo cercano di farsi luce e di reagire alla malasorte. Un esempio tipico l'1-1 di Prato. Non è mai stato un campo troppo ospitale quello toscano, è vero, ma tutto aveva credere che il Novara, reduce dal nullo casalingo col Bari che l'aveva scottato e nella necessità, assoluta di non perdere contatto dai primi, avrebbe fatto di tutto per conquistarsi la posta intera. Invece l'incontro, ostacolato dal vento e contrassegnato dalle espulsioni di Galimberti e di Spagnoli, ha messo in risalto pia la tenacia combattiva del Prato che la forza aggressiva del Novara, evidentemente non ancora al sommo del suo rendimento ed a cui manca sempre quel tanto per renderlo irresistibile. La battuta d'arresto di Ieri, per tanto, vuol dire per gli azzurri staccarsi dalle vedette del girone. Infatti, la classifica risulta ora la seguente: Bari p. 21; Vicenza 20; Novara 18; Alessandria 17; Padova e Pescara 18; Fanfulla, Brescia e Udinese 15; Spezia 13; Savona 11; Pro Patria, Prato e Pisa 10; Siena 8; Reggiana 8; Fiumana 5; Lucchese 1. Sarà interessante cosi vedere cosa saprà fare domenica prossima il Novara ospitando quel Vicenza che ieri s'è svegliato improvvisamente in prima linea dopo settimane di preoccupante letargo, si credeva che la Lucchese si sarebbe difesa maggiormente dopo che ha rinforzato proprio il suo reparto difensivo, ma la squadra toscana, presentatasi anche rimaneggiata, e stata completamente in balla degli imbaldanziti attaccanti vicentini, fra quali brillarono Quaresima, Zanollo o Rossi. Promesse mancate all'opposto invece della sua diretta avversarla, il Bari ha stentato assai a piegare un Siena in ripresa, mettendo in risalto le manchevolezze della sua prima linea. La cosa non deve allietare i dirigenti baresi che domenica ventura dovranno mandare la loro squadra in casa di una compagine che, come il Brescia, passa per avere una difesa di prim'ordine. Il quale Brescia ieri, ancora una volta, sul campo del Savona, ha giocato una grigia partita, del resto perfettamente contraccambiato dell'antagonista. Il risultato di 0-0 rispecchia fedelmente la nullità delle azioni da una parte e dall'altra; due compagini, queste, che non mantengono davvero le promesse della vigilia. Un'unita, invece, che dimostra di riprendersi lentamente è il Pisa che. dopo la significativa vittoria sul Pescara, colto ieri sul campo della Pro Patria un prezioso pareggio. Niente da dire sui bustesi; si vede che in casa loro non ci sanno fare ed al massimo giungono al nullo. Un bel fatto! Altro undici in ripresa la Fiumana, che ha strappato un punto sul pericoloso campo udinese, e lo Spezia che ha battuto, sia pure col minimo scarto, un Padova, reduce da ben otto partite positive e che appariva pienamente lanciato. Il successo deve essere considerato particolarmente significativo perché dice le possibilità degli aquilotti, sempre temibili sul loro terreno e sempre pronti a ficcare dei brutti tiri agli squadroni titolati, Per il Padova l'inaspettata battuta d'arresto è un bel guaio. Regolari il 2-1 del Pescara sulla Reggiana e il 3-0 dell'Alessandria sul Fanfulla, la squadra rediviva del campionato, ma in piena crisi. Lo dice il punteggio un po' troppo secco, cosa che non si sarebbe forse verificata solo qualche domenica fa. Ma il Fantina è già da ammirare per il suo proposito di rimanere in torneo, proposito che dice la sportività del suol dirigenti. (La Stampa, Mar 18/01/1942)