Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1941/1942
Serie B
25-01-1942 - Giornata: 14 - Pisa - Littorio


Pisa AC - Alessandria US 1 - 2 (1 - 1)
RETI: 58. Ciferri A. [Pi] 48. Rossi F.[A], 73. Parodi P.[A]

Alessandria US Roggero Secondo, Bigando Giovanni, Pietrasanta Piero, Ghidini Ferruccio, Vitto Luigi, Pochettini Mario, Rossi Francesco, Pietruzzi Mario, Fibbi Arrigo, Parodi Pasquale, Zaio Aldo All.: Parodi Pasquale

Formazione avversaria
PISA AC: Merlo, Silvestri, Soldani, De Martinis, Acquarone, Franceschi, Bellini, Mannocci, Di Benedetti, Ciferri, Faccenda (II) Natale. All.: Ging József

Arbitro: Mazza Aniello (Torre del Greco)
Note
Inizio gara ore 15:30

Commento
La squadra alessandrina, scesa a Pisa priva di Foglia, di Garbarino e di Rosso, ha ottenuto la vittoria di ripresa, dopo avere dato chiaramente ad intendere, con il suo schieramento di prudente difensiva, di mirare alla divisione dei punti. Il Pisa ha attaccato per tutto il primo tempo approfittando appunto della tattica di difesa degli avversari, ma l’attacco pisano non ha saputo concludere neppure le azioni migliori, create in special modo da Di Benedetti. L’Alessandria, invece, nei rari contrattacchi, riusciva sempre a creare seri pericoli per la rete di Merlo poggiando preferibilmente sulla destra, ove Rossi ha fallito alcune favorevoli occasioni, ma ha fornito i due palloni utili per la vittoria dei propri colori. Il Pisa attacca con continuità ed è Di Benedetti che guida e crea le situazioni, dando spesso ai compagni palloni utilissimi. Al 18’ lo stesso Di Benedetti costringe Roggero a salvarsi miracolosamente in angolo. Al 34’ su battuta di calcio d’angolo, Di Benedetti previene il portiere ed invia di testa verso la rete, ma Vitto, con un’acrobatica rovesciata, respinge la palla proprio mentre questa stava per varcare la linea fatale. Poi al 41’ Rossi fallisce una buona occasione per gli ospiti. Rossi, però, rimedia nel migliore dei modi realizzando il primo punto alessandrino al 3’ della ripresa. Egli fugge poco oltre la metà campo ed arriva indisturbato fino a Merlo: questa volta, però, il tiro è micidiale e finisce alle spalle del portiere pisano. Reazione pisana: Di Benedetti è di scena e riesce ad incunearsi fra i terzini, battendo Roggero con un tiro imparabile. L’arbitro, però, afferma di avere fischiato un attimo prima che la palla entrasse in rete ed annulla il punto, concedendo al Pisa un calcio di punizione dal limite, che rimarrà senza esito. Il Pisa al 13’ giunge al pareggio. Una rapida manovra si sviluppa sulla destra fra Mannocci e Bellini il quale centra basso. Sulla traiettoria è Di Benedetti che, con un’abile finta, inganna gli avversari e la palla va a Ciferri, libero a due passi da Roggero. Il tiro non fallisce il bersaglio. Per qualche minuto il gioco si alterna, velocissimo. Poi l’andatura dei nerazzurri si affievolisce. Al 28’ è ancora Rossi che fugge sulla destra e manda forte al centro dove spunta Parodi, a molti apparso in posizione di fuorigioco. Merlo tenta in tuffo di intercettare il passaggio, ma non riesce a fermare la palla che Parodi non ha difficoltà a sospingere nella rete rimasta incustodita. È la fine per il Pisa. (Piero Parlafanti, «Il Littoriale», 27 gennaio 1942) ALESSANDRIA-PISA 2-1 I grigi sono passati a Pisa dove il Brescia era stato battuto per 3-0 e l’affermazione ha maggiore importanza in quanto è stata raggiunta con una squadra rimaneggiata all’attacco per l’assenza di Rosso, Garbarino e Foglia. Parodi ha avuto buon fiuto, non ha toccato il sestetto di retroguardia assumendo di persona il ruolo di interno sinistro spostando Fibbi al centro e lanciando un nuovo reparto destro composto da Pietruzzi e Rossi. Ad ala sinistra ha giocato Zaio. La partita ha avuto due fasi distinte: nel primo tempo Parodi e Pietruzzi hanno svolto un gioco arretrato per tentare il risultato pari, ma visto che la squadra toscana non era eccessivamente pericolosa e lasciava aperte zone che permettevano lo sfondamento, nella ripresa l’Alessandria è passata decisamente all’attacco superando nettamente il confronto tecnico ed aggiudicandosi una vittoria convincente, sancita da Parodi che è stato pronto a collocare in rete una palla che Rossi aveva scaraventato sul portiere pisano e che era stata respinta in extremis. L’entusiasmo ha animato i giocatori che lottando con serietà hanno rimesso la squadra grigia al finestrino della promozione, e tale successo è valso a maggiormente interessare gli sportivi locali che seguono appassionatamente le vicende del calcio alessandrino. La prima rete era stata segnata da Rossi. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 31 gennaio 1942) RISULTATI: Brescia-Bari 1-1 Fanfulla-Savona 3-1 Fiumana-Spezia 3-2 Lucchese-Udinese 2-1 Novara-Vicenza 1-1 Padova-Pescara 1-0 Reggiana-Pro Patria 2-0 Siena-Prato 4-0 CLASSIFICA: Bari 22; Vicenza 21; Alessandria, Novara 19; Padova 18; Fanfulla 17; Brescia, Pescara 16; Udinese 15; Spezia 13; Savona, Siena 11; Pro Patria, Pisa, Prato, Reggiana 10; Fiumana 7; Lucchese 3. *: una gara da recuperare Il punto sul campionato UNA GRANDE GIORNATA IN SERIE B Tutto come prima Il Vicenza mantiene l'imbattibilità sul campo del Novara La quattordicesima giornata del torneo del cadetti offriva due grandi incontri: Novara-Vicenza e Brescia-Bari, che potevano, col loro risultato, apportare notevoli variazioni in classifica. Invece noti se n'è fatto nulla perché le due partite sono finite alla pari ed entrambe col medesimo punteggio: 1-1. Chi, in sostanza, guada- fa da questo duplice pareggio è Bari che, sempre fortunato, mantiene inalterato il suo primato in classifica e in certo qual modo lo rafforza. I difetti del Novara Intanto c'è da notare che il Vicenza, anche sull'insidioso terreno novarese, ha mantenuto la sua Imbattibilità subendo però' una rete. Un avvenimento, per i vicentini inquantochè era dalla settima giornata che il loro portiere non raccoglieva un pallone in fondo alla sua rete. E In tutto, in quattordici domeniche, sono tre le reti passive dei bianco-rossi; un primato invidiabile. L'undici di Spinato ha confermato le sue eccellenti doti, dimostrandosi più squadra e palesando una maggiore coesione nei confronti della antagonista che ancora una volta è apparsa slegata, indecisa, priva di mordente nell'attimo culminante. Anche ieri, è vero, il Novara è sceso in campo incompleto, come del resto il Vicenza che mancava di Marchetti e di Remoli, ma ciò non spiega il suo gioco confuso, Irresoluto, che non riesce a realizzare e soprattutto non riesce a convincere. Gli azzurri, evidentemente, sono partiti per arrivare, alla promozione, ma per giungere all'agognato traguardo difettano loro parecchie qualità. Le speranze, pertanto, non sono ancora perdute, ma Rigotti deve fare della sua squadra un blocco più compatto e più omogeneo. A furia di pareggi — quello di ieri è il terzo consecutivo — non si fa molta strada certamente per quanto il Novara possa complessivamente dichiararsi soddisfatto di aver superata bene la sua «serie di ferro». Altre considerazioni sono da fare sulla partita di Brescia. Qui la squadra ospitante ha dominato nettamente, convincendo finalmente anche i critici più accesi e smentendo l'impressione che di essa ci si era fatta in questi ultimi tempi. Bene si vede che l'undici di Frisoni, pur non disponendo, come al consueto, di tutti i suoi uomini, ha ritrovato la vena migliore soprattutto In prima linea, che finora è apparso il reparto più deficiente dell'inquadratura. Il potente Bari, infatti, pur sfoggiando la sua solita decisione, è stato superato in linea tecnica per almeno tre quarti dell'incontro; tanto è vero che il gol del pareggio esso lo ha potuto ottenere su azione... del bresciano Michelini che ha disgraziatamente deviato di testa in rete, nel tentativo di fermarlo, un tiro di punizione battuto da Mancini. L'Alessandria avanza Dopo le due partite di centro della giornata altre .però meritano cenni particolari Cosi la vittoria esterna (2-1) — l'unica della giornata — dell'Alessandria a Pisa, cosi lo stentato successo casalingo (1-0) del Padova sul Pescara, cosi le strabilianti affermazioni — le prime della stagione — della Lucchese e della Fiumana, rispettivamente sull'Udinese (2-1) e sullo Spezia (3-2). Questi ultimi due risultati confermano quanto dicevamo otto giorni sono: e cioè che le diseredate del torneo cominciano finalmente a svegliarsi, a farsi valere; il campionato che guadagnerà cosi in Interesse. L'Alessandria ha colto a Pisa una vittoria fortunosa (tra l'altro un gol del nero-azzurri è stato annullato dall'arbitro ma non meno significativa se si pensa che il campo all'ombra della Torre pendente in queste ultime settimane è stato fatale anche a squadre come il Pescara e se si riflette che i grigi hanno gareggiato senza Foglia, Garbarino e Rosso. Indubbiamente la compagine di Parodi è in ripresa; per intanto la sua posizione In classifica migliora notevolmente ed essa si porta alle spalle delle vedette. Il risultato di Padova conferma la scarsa efficienza attuale dei bianco-rossi che hanno faticato a battere un Pescara mancante di cin- 3ue titolari. Che succede in casa egli uomini di Banas? Le prime vittorie della Lucchese e della Fiumana devono essere salutate con piacere. E' un segno promettente di risveglio. Ma che ha fatto lo Spezia, che sembrava avviatissimo? L'Udinese, invece, ci sembra un pò' in crisi, dopo le incerte prove delle recenti settimane. Bravissimo il Fanfulla che ha dimostrato, battendo nettamente il malandato Savona (3-1), di aver superato una penosa crisi. Ora attendiamo che perseveri nella sua marcia ascensionale. Bene pure la Reggiana, vincitrice netti (2-0) della stranissima Pro Patria e il Siena, che s'è vendicato della sfortuna che lo perseguitava da tempo, battendo sonoramente (4-0) il povero Prato. Questi sono scherzi da farsi tra cugini!... (La Stampa - Mar, 26/01/1942)